L’inverno a Cogne: tra natura, gravel e tradizione

06.10.2022
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La Valle di Cogne è una gemma che brilla 365 giorni all’anno, piena di vita e di attività sportive tra cui scegliere. Anche il paese, incastonato nell’omonima valle, ha deciso di accogliere il grande movimento delle due ruote. E se d’estate si pedala in sella alla mountain bike e alla bici da strada, l’inverno diventa il periodo preferito per gli amanti del gravel. La nuova disciplina che ha stregato tutti, ha catturato anche Paolo Mei, noto speaker del Giro d’Italia e biker dagli anni ‘90, nativo proprio di Cogne.

Lo spettacolo di Cogne e della sua valle coperte dalla neve
Lo spettacolo di Cogne e della sua valle coperte dalla neve

Un territorio da scoprire

Ci mettiamo a “ruota” di Paolo Mei per scoprire la Valle di Cogne, tra sentieri e bici: il binomio perfetto per perdersi all’interno del Parco Nazionale Gran Paradiso.

«La premessa principale da fare – ci dice subito – è dire che ci troviamo a 1.500 metri sul livello del mare. Il gravel, a questa altitudine, subisce un vero e proprio ridimensionamento, viene a mancare tutta la parte della pianura e degli argini. Bisogna ritornare alle origini, per me il gravel nella Valle di Cogne è una rivisitazione della mountain bike anni ‘90. Esiste la libertà di scegliere il percorso che più ci aggrada e di “perderci” tra i sentieri. E ce ne sono davvero parecchi!».

La Valle di Cogne offre spettacoli immensi agli amanti del gravel e delle pedalate off-road
La Valle di Cogne offre spettacoli immensi agli amanti del gravel e delle pedalate off-road

Il Paradiso del gravel

«La Valle di Cogne – riprende Paolo – è il paradiso del gravel per come lo intendo io, spesso mi capita di fare gli stessi percorsi di quando mi allenavo in mountain bike. Il gravel nelle mie zone lo definirei un “gravel alpino” con scenari unici ed innumerevoli percorsi. Non è raro andare sopra i 2.300 metri di quota. Cogne è il comune più esteso della Valle d’Aosta, è facile trovare colli alti e tutti ciclabili come il Colle Finestra, il colle di Pontonnet o il Colle dell’Invergneux. Tra le altre attrazioni per gli amanti del fuoristrada c’è la discesa del Grauson che è una delle più famose del mondo, sono ben 17 chilometri di single track».

Questo territorio è considerato il paradiso per gli amanti dello sci di fondo grazie alle numerose piste presenti
Questo territorio è considerato il paradiso per gli amanti dello sci di fondo grazie alle numerose piste presenti

Le strade del ciclismo

La Valle di Cogne non è solamente un posto magico per pedalare, ma anche per chi ama lo sport invernale. Qui bici e sci di fondo vanno a braccetto. Non è raro che le stesse piste battute dalle ruote grasse, appena cadono i primi fiocchi di neve, siano cavalcate dagli sciatori.

«Per chi ama il gravel più “canonico” – conclude Mei – c’è la possibilità di pedalare sul percorso della MarciaGranParadiso, famosissima gara di sci di fondo. Lo stesso terreno, in estate, diventa lo scenario della GranParadisoBike. Si tratta di un percorso veloce che tocca molte frazioni. Si parte da Valnontey, poi si passa per Lillaz, dove è terminato il Giro quest’anno. La terza frazione toccata è Gimillan dove nel 1999 si concluse la seconda tappa del Giro delle Regioni, nella quale Ivan Basso ottenne il secondo posto, ed infine tocca anche la frazione di Epinel, dove abito».

Per chi ama camminare è possibile immergersi nella natura anche in pieno inverno grazie alle ciaspole (foto Stefano Brigidini)
Grazie alle ciaspole è possibile immergersi nella natura anche in pieno inverno (foto Stefano Brigidini)

Sci di fondo e attività alternative

La Valle di Cogne è considerata la regina dello sci di fondo, all’interno del suo territorio sono presenti 80 chilometri di piste e ben 12 percorsi ad anello. Le piste del comprensorio sciistico di Cogne si sviluppano sulle pendici boscose del Montseuc, con la possibilità di immergersi completamente nella natura. A Cogne è possibile trovare anche lo svago giusto per le famiglie, in centro al paese, infatti, si trova lo Snow Park, dedicato al divertimento dei più piccoli.

Per chi ama perdersi all’interno della natura, immergendosi totalmente nei suoi silenzi e nelle sue emozioni, trova nella Valle di Cogne un perfetto alleato. Gli animi più avventurosi possono mettersi gli sci in spalla e praticare sci alpinismo, un connubio perfetto tra natura e sport. Cogne è pronta ad accogliere tutti, anche coloro che preferiscono camminare anche quando la neve si fa fitta. Il cramponnage, ovvero le camminate con ai piedi i ramponi, vi porteranno ovunque vogliate. Così come le più classiche ciaspole, con cui percorrere suggestivi itinerari accessibili anche ai più piccoli.

Una bella fetta della tradizione della Valle di Cogne passa dalla gastronomia, piatti semplici ma estremamente gustosi
Una bella fetta della tradizione della Valle di Cogne passa dalla gastronomia, piatti semplici ma estremamente gustosi

Tutti a tavola

Lo sport va di pari passo con la gastronomia, la Valle di Cogne da questo punto di vista offre numerose tradizioni tutte da scoprire con le gambe sotto al tavolo. I piatti proposti nascono da tradizioni autentiche, proprio come questa valle, abitata fin dai tempi più antichi. I piatti da provare sono numerosi, alcuni dei più famosi sono: la Seupetta (a base di pane, fontina e riso), la Favò (zuppa con pasta, fontina, pane nero abbrustolito nel burro, salsiccia, pancetta e gustosissime fave), o la Carbonada (spezzatino di manzo cotto nel vino e accompagnato da polenta). Per i più golosi ci sono anche i dolci, come la Crema di Cogne o il Mecoulin. Tutte queste prelibatezze possono essere scoperte e gustate all’interno delle antiche brasserie di Cogne, luoghi magici dove il sapore della tradizione incontra proposte ed influenze attuali. 

Cogne

Cogne e un secolo di Paradiso: una grande scoperta

13.07.2022
6 min
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Il Giro d’Italia è una vetrina incredibile dal punto di vista territoriale, l’esposizione mediatica a cui si aprono i territori calcati dalla Corsa Rosa è immensa. Cogne ha deciso di cavalcare l’onda del Giro e di mostrare tutto il bello che può offrire, agli appassionati di ciclismo e non solo. 

«E’ difficile dare un riscontro dopo pochi mesi dal passaggio del Giro d’Italia», dice Giuseppe Lamastra, vice sindaco di Cogne. «Io, da appassionato del mondo dei pedali e della natura, ho visto un maggior numero di ciclisti sulle nostre strade nel mese di giugno. Questo però per Cogne, e per tutta la sua valle, deve essere un punto di partenza, non la ciliegina sulla torta. Il nostro obiettivo era far scoprire i nostri territori ad un pubblico diverso. Cogne è sempre stata meta di turismo sportivo ma legato ad altre attività: trekking, alpinismo, sci di fondo. Sicuramente le immagini della Valle di Cogne hanno fatto il giro del mondo e noi siamo pronti ad accogliere sempre più persone sulle nostre strade e sentieri».

Sentieri e Mtb

Il Parco Nazionale Gran Paradiso è una di quelle bellezze naturali che ci attraggono con la sua magnificenza. Oltre a scoprirlo a piedi, nei suoi numerosi sentieri dedicati al trekking, è spettacolare scoprirlo in sella alla Mtb. I chilometri percorribili in bici sono oltre 1.000, la sua rete si estende in tre comuni della Valle d’Aosta. Gli itinerari sono ben 7, di difficoltà differenti e, di conseguenza, adatti a tutti: pedalatori accaniti e famiglie alle prime armi. Il tutto rimanendo immersi nel cuore del Parco Nazionale. 

«Rispetto al ciclismo su strada – riprende Lamastra – possiamo dire che Cogne conosce da più vicino il mondo della mountain bike. Organizziamo da anni la GranParadisoBike, un evento molto bello ma che possiamo far crescere ancor di più. Se fate attenzione sul sito del Parco è presente il “decalogo del ciclista” ovvero una serie di comportamenti che bisogna mantenere nel rispetto di tutti e del Parco stesso.

«All’interno del Parco Nazionale Gran Paradiso – prosegue – abbiamo un turismo dedicato al trekking, la convivenza con i biker non è sempre semplice, per cui il decalogo serve per creare armonia e rispetto tra tutti. Non siamo un bike park, noi vogliamo trasportare la bellezza dell’escursionismo anche a chi va in bici, da noi è possibile fare tutte le attività turistiche-paesaggistiche con la bici». 

Grazie alla comodità della bici e delle e-bike si riescono a visitare più luoghi, immergendosi ancor di più nella natura
Grazie alla comodità della bici e delle e-bike si riescono a visitare più luoghi, immergendosi ancor di più nella natura

Cent’anni di Paradiso

Il Parco Nazionale Gran Paradiso compie 100 anni, un traguardo che deve essere festeggiato nella maniera giusta. E la Valle di Cogne ha deciso di celebrarlo con eventi dedicati.

«Intanto bisogna essere coscienti – dice – che quando si pedala in un Parco Nazionale, bisogna avere delle cautele e comprendere che si sta pedalando in un contesto unico, protetto, nel quale non bisogna disturbare la quiete della natura. Grazie alla bici si riescono a visitare maggiormente le sue bellezze e si riesce a godere delle varie sfaccettature del parco. Da questo punto di vista l’e-bike ha aggiunto un tassello in più ed ora molte più persone possono godersi la bellezza del Parco. La bici è uno strumento che ti permette di scoprire tanto. La Valle di Cogne è abbastanza ampia, si fanno anche 50-60 chilometri al suo interno».

Gli eventi dedicati al Parco

Si inizia il 15 luglio, presso la Maison Gérard Dayné, museo etnografico di Cogne, con l’inaugurazione di una mostra fotografica celebrativa del libro “Parco Nazionale Gran Paradiso – 100 anni e cento ancora”, che illustra la storia del Parco, tra vicende e cambiamenti avvenuti negli ultimi 100 anni. Un modo per avvicinare le persone al Parco e per sensibilizzarle sull’importanza di questo meraviglioso angolo di Paradiso. Al termine, un brindisi al centenario, allietato dalle musiche di legno, con il primo appuntamento della rassegna MusiCogne, musica e cultura in natura, anch’essa patrocinata dal Parco.

Una settimana dopo, il 22 luglio, i festeggiamenti del centenario proseguono presso la sede del Giardino Botanico Alpino Paradisia, con attività dedicate alle erbe officinali. Per tutta la giornata il giardino botanico alpino sarà visitabile gratuitamente e saranno allestiti dei corner presso i quali i visitatori potranno partecipare alle esperienze sensoriali che faranno scoprire i profumi ed i segreti di alcune singolari piante del Parco. Il Giardino sarà anche sede di un momento di musica al tramonto: una suite per archi e percussioni vegetali realizzata dalla scuola SFOM di Aosta, nell’ambito del progetto Semi Sonori.

Per scoprire eventi ed immergervi nella storia del Parco Nazionale Gran Paradiso potete visitare la pagina ufficiale. ad essa dedicata.

Non solo natura, ma anche cultura, il Parco Nazionale Gran Paradiso ospita da anni un evento cinematografico di primo piano: Il Gran Paradiso Film Festival: manifestazione arrivata alla 25ª edizione. Dall’11 di luglio e fino al 7 di agosto: un mese di proiezioni con al centro la natura, in tutte le sue forme e rappresentazioni. 

Le miniere sono state una delle principali attività commerciali della Valle di Cogne, ora sono oggetto di visite guidate
Le miniere sono state una delle principali attività commerciali della Valle di Cogne, ora sono oggetto di visite guidate

Miniere e castelli

La storia della Valle di Cogne è legata indissolubilmente alle sue miniere: che per decenni sono state l’attività economica della valle. In particolare, nel sottosuolo di Cogne si andava alla ricerca della magnetite: i siti principali erano tre: quello di Liconi, Colonna e Costa del Pino. L’attività mineraria ha cessato di essere sostentamento delle famiglie della Valle di Cogne nel 1979, anno in cui le miniere furono chiuse. Nonostante tutto, questi tunnel rappresentano una parte importante della storia della Valle e dei suoi abitanti, così nel tempo si è deciso di creare delle visite guidate da giugno a settembre. Questo il link per le visite guidate.

Percorrendo, in sella alla bici le strade ed i sentieri della Valle d’Aosta rimarrete incantati dalla bellezza dei suoi castelli. Uno dei più affascinanti si trova a Aymavilles, all’inizio della Valle di Cogne, castello riaperto al pubblico dopo un restauro lungo e meticoloso. Il 23 luglio sarà il giorno dedicato a questa perla, incastonata nella valle che ha ospitato l’arrivo della quindicesima tappa del Giro d’Italia. Sarà una giornata interamente dedicata alla scoperta della vita che gravitava attorno al castello, con escursioni tematiche fino al ponte-acquedotto romano di Pont D’Ael.