Astoria Wines si conferma ancora una volta protagonista sui podi del Tour de Pologne e del Tour de Pologne Women. La storica collaborazione tra il marchio trevigiano produttore di Prosecco e le prestigiose gare ciclistiche polacche celebra l’energia del ciclismo e lo spirito vincente che lo contraddistingue. Il sodalizio, che si rinnova per le edizioni in programma dal 4 al 10 agosto (Tour de Pologne UCI WorldTour) e dal 12 al 14 agosto (Tour de Pologne Women), promette di portare sulle strade della Polonia non solo le emozioni delle corse a tappe, ma anche il gusto autentico della celebrazione.
Il Prosecco Astoria tornerà a essere il simbolo dei momenti di festa sul podio finale, accompagnando i vincitori durante le premiazioni e offrendo al pubblico e agli ospiti un’esperienza autentica e memorabile.
Il Tour de Pologne ha un albo d’oro di tutto rispetto, nel 2024 trionfò Jonas Vingegaard (foto Szymon Gruchalski)Dallo scorso anno è tornato anche il Tour de Pologne Women (foto Magdalena Sobczak)Il Tour de Pologne ha un albo d’oro di tutto rispetto, nel 2024 trionfò Jonas Vingegaard (foto Szymon Gruchalski)Dallo scorso anno è tornato anche il Tour de Pologne Women (foto Magdalena Sobczak)
Celebrare ogni traguardo con stile
«Ogni singolo traguardo merita di essere festeggiato – ha commentato Filippo Polegato, Amministratore Delegato di Astoria Wines – il ciclismo incarna la fatica, il sacrificio e la bellezza di superare i propri limiti. Per Astoria, essere presenti dove si celebrano determinazione, spirito di squadra e successo è un fatto naturale. Sono tutti valori che condividiamo profondamente».
Astoria Wines, da anni sinonimo di Prosecco a livello globale, prosegue così il proprio impegno nel ciclismo professionistico, un percorso iniziato oltre un decennio fa. La partnership con il Lang Team, nata nel 2017, è diventata una delle collaborazioni più durature e significative nel calendario ciclistico internazionale.
«In ogni edizione – ha replicato Czesław Lang, il direttore generale del Tour de Pologne – cerchiamo di costruire qualcosa che possa durare nel tempo, non solo per gli atleti, ma anche per il pubblico e i nostri partner. Questa collaborazione è un’ulteriore conferma di come una visione condivisa possa generare valore reciproco. In fondo, proprio come nel ciclismo, anche tra le aziende è fondamentale fare squadra, essere costanti e perseguire un obiettivo comune per raggiungere grandi traguardi».
Ecco una bottiglia speciale di Astoria realizzata per l’edizione numero 82 del Tour de Pologne che scatterà lunedì 4 agostoEcco una bottiglia speciale di Astoria realizzata per l’edizione numero 82 del Tour de Pologne che scatterà lunedì 4 agosto
Entusiasmo e impegno rinnovato
«Ogni volta che torniamo in Polonia – ha aggiunto Polegato – ritroviamo un entusiasmo genuino e un calore straordinario. Questa è una festa collettiva, con migliaia di persone che si radunano lungo le strade per vivere insieme un evento che unisce l’intero Paese. È proprio questo spirito che ci spinge a rinnovare il nostro impegno anche per il 2025. Nell’ultimo anno, abbiamo anche intensificato la nostra presenza commerciale nel Paese grazie a un nuovo importatore e siamo pronti a essere ancora più presenti sul territorio».
Il mese di agosto si preannuncia ricco di momenti intensi e sorprendenti per gli appassionati del grande ciclismo. Astoria Wines sarà al fianco dell’organizzazione, pronta a brindare con i campioni, i tifosi e tutti coloro che credono che ogni vittoria debba essere celebrata con stile.
Alé rafforza la propria presenza e visibilità nel panorama ciclistico internazionale, annunciando la partnership ufficiale con il Tour de Pologne Women edizione 2025. Questa collaborazione segna un passo significativo per il brand veronese, che fornirà le maglie ufficiali di classifica per la più importante corsa a tappe femminile della Polonia. Un connubio che unisce l’eccellenza sartoriale, e la costante innovazione tecnica di Alé, con l’alto profilo agonistico dell’evento polacco.
Il legame tra Alé e il ciclismo professionistico si consolida ulteriormente con questa partnership. L’azienda, con sede a Bonferraro di Sorgà (Verona), è da tempo riconosciuta per l’elevata qualità dei suoi capi, frutto di una meticolosa ricerca tecnica e di un design distintivo.
Per il prossimo Tour de Pologne Women, Alé metterà a disposizione delle atlete la sua vasta esperienza nella realizzazione di capi specifici per il ciclismo femminile, garantendo prestazioni ottimali e comfort senza compromessi.
Alé Cycling disegnerà le maglie di leader del Tour de Pologne Women, questa è quella riservata alla leader della generaleTour de Pologne Women, maglia blu, Alé CyclingAlé Cycling disegnerà le maglie di leader del Tour de Pologne Women, questa è quella riservata alla leader della generaleTour de Pologne Women, maglia blu, Alé Cycling
Una partnership di passione e innovazione
Le due maglie simbolo della competizione, la Maglia Gialla ORLEN destinata alla leader della classifica generale e la Maglia Blu LOTTO che premierà l’atleta più combattiva, saranno interamente firmate da Alé. Ogni singolo dettaglio, dalla scelta dei materiali alla vestibilità, è studiato per supportare le cicliste nelle loro performance di alto livello.
«Siamo davvero orgogliosi di accogliere Alé tra i partner del Tour de Pologne Women – ha dichiarato Czeslaw Lang, il Direttore Generale del Lang Team, organizzatore del Tour de Pologne Women – perché con loro condividiamo una storia lunga oltre trent’anni, entrambi cresciuti all’insegna della passione per il ciclismo. Per il nostro progetto dedicato al ciclismo femminile cercavamo un brand capace di offrire abbigliamento altamente performante, ma anche specificamente pensato per le donne. Alé rappresenta tutto questo: esperienza, dedizione e una profonda attenzione alle esigenze delle atlete. Non potevamo desiderare un alleato migliore. Benvenuti nel team».
«La collaborazione con il Tour de Pologne Women – ha ribattuto dal canto suo Alessia Piccolo, General Manager di A.P.G – ci consente di portare sul campo tutto il know-how sviluppato in anni di ricerca sui materiali e sul fitting specifico per il ciclismo femminile. Le maglie di classifica che forniremo sono difatti frutto di tecnologie avanzate in termini di aerodinamicità, traspirazione e vestibilità ergonomica. Siamo lieti di contribuire al successo di una gara di alto profilo internazionale, offrendo alle atlete capi progettati per supportare la performance ai massimi livelli».
Il Tour de Pologne Women è tornato nel calendario femminile nel 2024 (foto Instagram)Il Tour de Pologne Women è tornato nel calendario femminile nel 2024 (foto Instagram)
Un palcoscenico internazionale
In programma dal 12 al 14 agosto, il Tour de Pologne Women si conferma come uno degli appuntamenti più prestigiosi ed attesi nel calendario internazionale femminile. L’evento attira squadre di altissimo livello da ogni angolo del mondo, testimoniando il suo crescente prestigio. L’edizione di quest’anno vedrà la partecipazione di 21 squadre selezionate, tra cui ben sette UCI Women’s WorldTeams e 4 UCI ProTeams, pronte a schierare alcune delle cicliste più forti a livello globale.
La partnership con Alé rafforza l’immagine di un evento che non solo punta all’eccellenza sportiva, ma investe anche in innovazione tecnica e funzionalità, offrendo alle atlete le migliori condizioni per competere al massimo delle loro capacità. Questa sinergia tra un brand leader e una competizione a tappe emergente promette di elevare ulteriormente il livello del ciclismo femminile internazionale.
Alé Cycling fornirà le maglie di classifica della gara in calendario dal 21 al 27 febbraio. Quattro simboli per la corsa, modelli di stile e tecnologia
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«Quale bilancio? Direi formidabile. Avevamo tre tappe per velocisti, una crono, tre di montagna e non è mai successo che arrivassero alla vigilia dell’ultima tappa con due corridori staccati tra loro da meno di un secondo!». Czeslaw Lang è euforico della “sua creatura”, il Tour de Pologne. E ne ha ben ragione. In effetti è stato uno spettacolo assistere a questa corsa e lo è stato per più motivi, primo dei quali quello tecnico.
Rafal Majka sempre applauditissimo dal pubblico polaccoRafal Majka sempre applauditissimo dal pubblico polacco
Con Lang
Con appunto il patron Lang e il suo braccio destro, nonché direttore di corsa John Lelangue, che quest’anno si è unito al gruppo del grande ex pro’ polacco, ripercorriamo i punti salienti di una corsa che cresce sempre più e che ormai è un caposaldo del WorldTour nonostante venga immediatamente dopo il Tour e quest’anno, immediatamente prima dei mondiali.
Signor Lang, si cresce…
Guardando al totale dico che è una bellissima gara, con grandi corridori e tantissima gente lungo le strade.
E questo è un elemento che abbiamo notato e che le avremmo chiesto: la gente.
In Polonia amano il ciclismo. Due anni fa su sette tappe abbiamo contato 4,5 milioni di spettatori e credo che quest’anno siamo stati su quei livelli (nonostante si siano riaperte le frontiere e la gente vada in vacanza dopo il Covid e la vicina guerra ucraina, ndr).E poi tanti fanno il tifo, partecipano, tutte quelle bandiere polacche… c’era felicità. Portiamo energia positiva.
La Polonia è molto grande, ma le tappe sono solo sette. Avete delle richieste dalle vostre città?
Ogni anno cambiamo zona e diamo un po’ la possibilità a tutti, perché una gara ciclistica non è solo sport, ma è anche promozione del territorio. E in questo abbiamo ripreso molto dagli italiani, dai francesi. Dalle località c’è richiesta. Anche perché abbiamo cambiato modo di fare vedere la gara, nelle immagini, nelle ore di diretta televisiva… e ora tutti si vogliono far vedere.
Sempre belle le location del Tour de Pologne. Quest’anno si è toccato molto più il sud della nazioneSempre belle le location del Tour de Pologne. Quest’anno si è toccato molto più il sud della nazione
Avete investito molto sulla sicurezza. Abbiamo visto le transenne Boplan nei 500 metri prima dell’arrivo e i 50 metri successivi.
Questo aspetto lo abbiamo sempre curato. Sempre. Ma siamo anche stati sfortunati. Abbiamo Boplan, abbiamo tanto personale. Lungo la crono, per esempio, su 16,6 chilometri c’erano dislocate oltre 400 persone.
Ultima domanda Signor Lang, una domanda di colore: Kwiato ha vinto il mondiale, recentemente anche la tappa al Tour, eppure quando arriva Majka il tifo aumenta. Come mai?
Eh – ride Lang – perché Rafal è più aperto. Lui ride, scherza, si concede di più alla gente. Michal invece è più concentrato sulla gara, ma posso garantirvi che anche a lui vogliono tanto bene.
Sicurezza in pole position con Boplan al Polonia dopo l’incidente di JakobsenSicurezza in pole position con Boplan al Polonia dopo l’incidente di Jakobsen
Con Lelangue
Da Lang a Lelangue… e non è uno scioglilingua. John è stato team manager della Lotto fino allo scorso anno. Poi ha ripreso il suo ruolo di organizzatore. Agisce con passione e sembra far parte del Tour de Pologne da anni.
John sei stato un team manager e ora fai parte della macchina organizzativa: cosa significa “incastrare” questa gara tra due eventi così importanti?
Penso che il calendario è complicato. Ma meglio così, che anticipare al lunedì dopo il Tour. Io credo siano delle buone date. E’ di certo un anno particolare, tanto più con il mondiale multidisciplinare. E’ complicato per l’UCI e anche per i team WorldTour. Ma nonostante tutto abbiamo avuto un ottimo livello e un’ottima starting list.
La Polonia è grande e come ci ha detto anche Lang c’è tanta richiesta da parte delle città per ospitare il Tour de Pologne: si può pensare di aumentare il numero delle tappe in futuro?
No, o comunque è molto, molto difficile. Con il calendario del WorldTour una settimana per una corsa a tappe, grandi Giro esclusi, va bene. Altrimenti tutto si comprimerebbe troppo. Sarebbe troppo complesso. Un giro di 10-12 giorni non avrebbe senso nel calendario attuale. Credo che mantenere questo numero di frazioni sia giusto. In questo modo hai una bella lista di partenti, i corridori possono preparare bene i loro impegni successivi e anche gli staff non sono enormi. In questo modo qualcuno può sfruttare l’onda lunga del Tour. Con più tappe non sarebbe possibile. Idem guardando alla Vuelta. Vero, la Polonia è grande ma una volta andiamo più a Nord un’altra più a Sud, una volta ad Est…
Verso Bielsko-Biala tanto dislivello e ritmi alti ma nessun attacco. Ha inciso anche il fatto che l’ultimo strappo duro fosse a 41 chilometri dall’arrivo?Verso Bielsko-Biala tanto dislivello e ritmi alti ma nessun attacco
Tornando all’edizione di quest’anno, forse è mancata una grande salita o una delle salite più dure più vicine all’arrivo. Cosa ne pensi?
C’era un tappone con 3.100 metri di dislivello ma se il gruppo non ha attaccato noi cosa possiamo fare? Non fa differenza. Noi facciamo il percorso. Quella tappa era pensata per far esplodere la classifica. Ci sono stati scalatori che non hanno fatto niente, se non impostare un grande ritmo. Ma alla fine sono arrivati 80-100 corridori. Oggi spesso la selezione si fa nella salita finale e alla fine in questo Tour de Pologne ha fatto più selezione l’arrivo sullo strappo dei Carpazi che non il tappone.
Bene invece i circuiti finali. Portano gente. E’ una strategia che manterrete?
Portano gente anche le location di partenza ben ponderate. Se il circuito finale si può fare, lo facciamo altrimenti no. Non deve essere pericoloso, deve essere scenico, ci deve essere una valenza tecnica e sportiva. Ad Opole per esempio non aveva senso, a Cracovia sì.
Finita la sua epoca con il team Lotto Soudal, che ha guidato per quattro anni, John Lelangue è tornato agli inizi. Dal primo gennaio è arrivata l’ufficialità, anche se ormai si sapeva da tempo: il belga sarà il General Manager del Tour de Pologne. Un ritorno alle origini per John che ha già lavorato in passato all’organizzazione di moltissime corse, dal Tour de France fino ai mondiali.
Il Tour de Pologne è una corsa UCI di alto livello, i volti giovani del ciclismo hanno tutti avuto modo di mettersi in mostra sulle strade polacche. L’ultimo è stato il giovane Hayter, il britannico ha sfilato sulle vie di Cracovia portandosi a casa l’edizione numero 79 della corsa. Nel 2021 era toccato ad Almeida e l’anno prima è stato Evenepoela portarsi a casa la maglia gialla e rossa.
Lelangue con Czeslaw e Agata Lang, con cui collabora dal primo gennaioLelangue con Czeslaw e Agata Lang, con cui collabora dal primo gennaio
Il ritorno
Per John Lelangue questo ritorno sa di passione e di una nuova sfida. Farà parte del Lang Team e insieme alla sua compagna Agata Lang e a suo padre Czeslaw lavorerà per rendere ancora più importante ed affascinante il Tour de Pologne.
«Sto molto bene – esclama Lelangue – in questi giorni Agata ed io siamo pieni di impegni anche a casa. E’ un bel periodo, intenso ma entusiasmante. Ho lavorato moltissimi anni nell’organizzazione di corse, ho un forte background che mi fa piacere portare in questa nuova avventura. Il mio nuovo lavoro è quello di coordinare l’attività di tante altre persone, più complicato forse rispetto al lavoro in Lotto».
Il Tour de Pologne non si è fermato nemmeno con il Covid, nel 2020 vinse un giovanissimo EvenepoelL’anno successivo fu il turno di Almeida, sempre in maglia Deceuninck Quick-StepIl 2022 il Tour de Pologne ha parlato britannico per la prima volta con la vittoria di Ethan HayterIl Tour de Pologne non si è fermato nemmeno con il Covid, nel 2020 vinse EvenepoelL’anno successivo fu il turno di Almeida, sempre in maglia Deceuninck Quick-StepIl 2022 ha visto la prima vittoria britannica grazie a Ethan Hayter
Edizione speciale
Quella che si terrà nel 2023 sarà un’edizione speciale per il Tour de Pologne e per il Lang Team. Si accavallano tanti anniversari ed il modo migliore per festeggiarli è ripartire con un grande evento.
«Sarà il 95° anniversario della corsa – conferma John – che giunge alla sua 80ª edizione. In più è il trentesimo compleanno del Lang Team, insomma i motivi per festeggiare e per organizzare una grande corsa sono molti. Non abbiamo perso di vista l’obiettivo nemmeno per un secondo, fin dalla fine dell’edizione del 2022, l’organizzazione si è messa a testa bassa a lavorare sulla prossima. Tornare a lavorare nelle corse è bello, quando Czeslaw mi ha proposto questo nuovo incarico mi ha reso molto felice».
Il Tour de Pologne permette di scoprire città magnifiche, come SanokE di perdersi lungo le estese pianure del Sud della PoloniaQuesta è la collina di Przemyśl, nel 2022 è stata sede di arrivo della quarta tappaIl Tour de Pologne permette di scoprire città magnifiche, come SanokE di perdersi lungo le estese pianure del Sud della PoloniaQuesta è la collina di Przemyśl, nel 2022 è stata sede di arrivo della quarta tappa
Ancora qualche segreto
Rispetto all’edizione del 2022 dovrebbero cambiare alcune cose, soprattutto dal punto di vista del percorso. L’intenzione del Lang Team e di John Lelangue è di permettere agli appassionati di scoprire nuovi volti e nuove strade della Polonia.
«Per il percorso è ancora presto – replica Lelangue – insieme ad Agata e Czeslaw faremo una conferenza stampa per annunciarlo in grande stile. Il mio lavoro ora è a 360 gradi, lo definirei un approccio globale. Devo occuparmi della sicurezza, dell’organizzazione, dei team, dello staff, degli sponsor e dell’UCI. Tornare a lavorare in questo settore mi ha reso felice, è come una seconda vita. Organizzare i team professionistici è stato bello, ma quando il Lang Team mi ha proposto questo incarico, non ci ho pensato due volte. Sono tornato a fare qualcosa che mi ha sempre appassionato».