Nalini Academy, visita in azienda Sissio Team, Moa Sport, Mantova, Giuseppe Bovo, Claudio Mantovani

Nalini Academy e Sissio Team: il futuro a 360 gradi

16.11.2025
7 min
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Il ciclismo va veloce, quello dei giovani (con le sue scadenze stringenti) anche di più. Se non vinci da junior, fatichi a sistemarti fra gli U23. E se non vinci entro il secondo anno da under, le possibilità di passare professionista si restringono ulteriormente. In questo quadro così convulso, con i devo team a farla da padroni, essere il Sissio Team non è l’opzione più semplice. Una squadra piccola e ben organizzata, gestita con passione e competenza da Marco Toffali, che tuttavia per mezzi e disponibilità non può tenere il passo dei satelliti WorldTour. I ragazzi hanno la stessa età e gli stessi sogni, a prescindere dalla maglia, ed è certo che lotteranno fino all’ultimo battito per guadagnarsi quel posto. Però intanto per quelli del team veronese si è aperta una porta magica: quella di Moa Sport, la società che produce le maglie Nalini e di tantissimi altri brand molto noti.

Il Sissio Team ha vissuto un profono rinnovamento negli ultimi due anni: qui sul palco del Giro Next Gen (photors.it)
Il Sissio Team ha vissuto un profondo rinnovamento negli ultimi due anni: qui sul palco del Giro Next Gen (photors.it)
Il Sissio Team ha vissuto un profono rinnovamento negli ultimi due anni: qui sul palco del Giro Next Gen (photors.it)
Il Sissio Team ha vissuto un profondo rinnovamento negli ultimi due anni: qui sul palco del Giro Next Gen (photors.it)

La Nalini Academy

La squadra di Toffali è uno dei tester privilegiati dell’azienda mantovana. I ragazzi indossano e provano per primi i capi che saranno sviluppati fino a diventare la dotazione dei team WorldTour. Ai primi di novembre, la collaborazione ha fatto un altro passo in avanti. La squadra si è ritrovata nella sede dell’azienda per dare corpo alla Nalini Academy: un’idea di Giuseppe Bovo, direttore generale di Moa Sport.

«Lo sport insegna molto – ha spiegato – la fatica, la disciplina, il gioco di squadra. Ma arriva un momento in cui serve saper percorrere nuove strade. La mia idea di partenza sarebbe stata anche più ambiziosa, cioè prevedere una foresteria in cui far alloggiare i giovani per i loro stage nel mondo del lavoro. Ma è giusto procedere per gradi e con questa Academy vogliamo aiutare i ragazzi, e in particolare gli atleti che sono qui oggi con noi, a trovare la loro strada anche fuori dalle competizioni. Offrendo formazione, orientamento e opportunità concrete di crescita professionale».

Correre finché è possibile e diventare dei professionisti, sapendo però che c’è un possibile impiego se la carriera sportiva non desse i frutti sperati. Un’opportunità che ad ora è riservata agli atleti dei gruppi sportivi militari: tutti gli altri devono rimboccarsi le maniche e mettersi in cerca di qualcosa da fare per il resto della vita.

Il primo passo della Nalini Academy è stato far conoscere ai corridori del Sissio Team le strutture dell'azienda
Il primo passo della Nalini Academy è stato far conoscere ai corridori del Sissio Team le strutture dell’azienda
Fasi di lavorazione. I corridori del Sissio Team si sono resi conto di cosa ci sia dietro i capi che vestono in gara
Il primo passo della Nalini Academy è stato far conoscere ai corridori del Sissio Team le strutture dell’azienda

Sissio Team e Nalini

Per capire in che modo i ragazzi del team abbiano vissuto la giornata nell’azienda mantovana, abbiamo coinvolto Marco Toffali. La storia recente del Sissio Team ha visto una rifondazione netta. Maglie nuove, un controllo più rigido di tutti i processi della preparazione, un nuovo spirito. La collaborazione con Nalini è un notevole valore aggiunto.

«Il rapporto che ci lega all’azienda – spiega Toffali – è a 360 gradi. Il fatto che i ragazzi provino il materiale è importante, perché sono corridori, sanno cogliere le differenze. Si va alla ricerca dei dettagli più piccoli. Se un watt lo recuperi perché il pantaloncino è a compressione, oppure perché la maglietta ti fa respirare meglio o per l’aerodinamica… alla fine il risparmio che ottieni ti permette di scollinare bene in salita o avere lo spunto nel momento decisivo.

«Per quanto riguarda la possibilità di avere un lavoro quando avranno smesso di correre, penso che sia una motivazione in più per i ragazzi. Possono dedicarsi a terminare lo studio, nel frattempo possono provare a diventare corridori, sapendo di avere una possibilità in quell’azienda così grande».

Fasi di lavorazione. I corridori del Sissio Team si sono resi conto di cosa ci sia dietro i capi che vestono in gara
Fasi di lavorazione. I corridori del Sissio Team si sono resi conto di cosa ci sia dietro i capi che vestono in gara
Fasi di lavorazione. I corridori del Sissio Team si sono resi conto di cosa ci sia dietro i capi che vestono in gara
Fasi di lavorazione. I corridori del Sissio Team si sono resi conto di cosa ci sia dietro i capi che vestono in gara

«Non ho il preparatore – prosegue Toffali – non ho il mental coach, me ne occupo io. Dobbiamo essere pronti a tutto, ma nello stesso tempo bisogna essere consapevoli che più il tempo passa e più lo spiraglio per passare diventa piccolo. Questo è il ciclismo moderno. Al primo anno da U23 hai la maturità e fino al 30 giugno non ci sei, nonostante dei ragazzi di primo anno riescano a fare risultato. Ma un secondo anno under, che ha 20 anni, se non si mette in mostra e non dimostra che riesce a vincere, rischia di essere già considerato vecchio. Questo ai ragazzi lo dico e gli ricordo sempre che bisogna essere mentalizzati anche in proiezione futura».

Loro come reagiscono: fanno scongiuri e non ci pensano?

Esatto, come tutti fanno le corna e toccano ferro. I ragazzi ci credono, nonostante queste negatività. Le chiamo così, perché non sono difficoltà, sono delle vere negatività. Credono ciecamente nella possibilità di arrivare al loro obiettivo ed è giusto che sia così, altrimenti certi sacrifici non li fai. Sono ragazzini discreti, hanno delle qualità e la possibilità di fare qualcosa. Sono intelligenti, capiscono le cose, ma bisogna ricordargli il motivo per cui corrono. Va bene avere il sogno nel cassetto di passare, ma serve anche impegnarsi a fondo per arrivarci. I risultati li facciamo anche noi.

Il plotter stampa le grafiche delle maglie. Qui nasce anche l'abbigliamento della Red Bull, della SD Worx, della Canyon Sram
Il plotter stampa le grafiche delle maglie. Qui nascono anche i capi di brand molto conosciuti
Il plotter stampa le grafiche delle maglie. Qui nasce anche l'abbigliamento della Red Bull, della SD Worx, della Canyon Sram
Il plotter stampa le grafiche delle maglie. Qui nascono anche i capi di brand molto conosciuti
Come si inserisce in tutto questo la collaborazione con Nalini?

Nalini è un’azienda leader e ci ha proposto un progetto unico che abbiamo sposato. Ci hanno offerto la possibilità testare dei tessuti incredibilmente innovativi e nello stesso tempo come azienda credono nel coinvolgimento dei giovani e degli ex ciclisti. Per cui la visita in azienda è stata per loro illuminante.

Li hai visti interessati?

Quando siamo usciti, abbiamo fatto un briefing nel nostro piccolo ritiro, ragionando e parlando. I ragazzi sono stati entusiasti di quello che hanno visto, soprattutto non tutti immaginavano cosa ci sia dietro le maglie e i capi che indossano. Fra loro già adesso qualcuno è più portato per lo studio. Non perché creda di non potercela fare, ma perché riconosce valore all’istruzione e quindi ha apprezzato moltissimo la proposta dell’azienda. Hanno visto una possibile realizzazione. Nessuno ha gettato la spugna, tutti quanti sono stati entusiasti, ma 3-4 si sono illuminati nel valutare questa possibilità alternativa. Siamo onesti: una volta le possibilità fra passare o smettere erano 50 e 50, ora sono 95 e 5 per cento. Alcuni si sono resi conto che se non riescono a ottenere quel 5 per cento, per la nostra squadretta c’è una grande possibilità in Nalini. Posso aggiungere una cosa?

C'è tanta tecnologiadietro ongi lavorazione nell'abbigliamento ciclistico, dai fili ai tessuti
C’è tanta tecnologia dietro ogni lavorazione nell’abbigliamento ciclistico, dai fili ai tessuti
C'è tanta tecnologiadietro ongi lavorazione nell'abbigliamento ciclistico, dai fili ai tessuti
C’è tanta tecnologia dietro ogni lavorazione nell’abbigliamento ciclistico, dai fili ai tessuti
Ci mancherebbe…

Mi permetto: quante squadre, non solo a livello italiano, possono dare ai propri ragazzi un futuro di proiezione nel mondo del lavoro? Il Sissio Team, grazie a Nalini, può farlo e secondo me questo fa la differenza su tutto il resto. Per questo devo ringraziare Claudio Mantovani che è il titolare e Giuseppe Bovo che ha avuto questo tipo di visione. I ragazzi sono alla ripresa degli allenamenti. Ho dei primi anni interessanti e fra gli altri, tre o quattro sono iscritti all’Università online, in modo da potersi dedicare bene allo sport. Non hanno l’obbligo della frequenza e nelle settimane da ottobre a febbraio riescono a dare i 4-5 esami necessari.

I devo team, le possibilità di passare che si riducono, quanto è difficile farsi largo per le squadre come il Sissio Team?

A me sta più che bene che esistano i devo team. Capisco che le WorldTour vogliano prendere i migliori cinque juniores italiani, belgi, francesi, di ogni Paese nel mondo. Per cui ragioniamo di queste 15 squadre da 10 corridori, che formano un gruppo di 150. Per quanto mi riguarda, devono fare un calendario solo loro. Gare internazionali o professionistiche di seconda schiera, in cui si permette a questi ragazzi di maturare e crescere nel mondo del professionismo. Non devono correre in mezzo a noi.

Marco Toffali si gode la vittoria di Cordioli a Volta Mantovana (foto Sissio Team)
Marco Toffali si gode la vittoria di Cordioli a Volta Mantovana (foto Sissio Team)
Perché?

Non puoi prendere un ragazzino di 18 anni, prepararlo atleticamente nel mondo WorldTour, dargli i materiali, la mentalità, i concetti, i preparatori, i biomeccanici degli squadroni e poi farlo correre contro un Marco Toffali che lotta per dargli una bicicletta e farli correre. Non ci sono differenze fisiche o di motore fra un ragazzo della devo e uno del Sissio Team, c’è il contesto in cui li fanno lavorare che è ìmpari. E’ questo che fa la differenza e non è giusto. E’ logico che ci mettano in difficoltà quando gareggiamo con loro, come quando le World Tour vanno a correre al Giro d’Abruzzo o alla Coppi e Bartali in mezzo alle continental. Ma gli organizzatori non vogliono farne a meno. alla fine è un cane che si morde la coda. E la sensazione è che chi decide non farà mai un passo per scontentare questi squadroni che più di noi hanno soprattutto dei gran soldi.

Nalini e Team Dsm Firmenich-PostNL pedalano ancora insieme

16.10.2024
3 min
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Nel weekend del Lombardia vinto da Pogacar, Nalini e il Team Dsm Firmenich-PostNL hanno ufficializzato il proseguimento anche per il prossimo anno della loro collaborazione tecnica iniziata nel 2023. 

In occasione di una nostra visita alla sede Nalini, avvenuta esattamente un anno fa, avevamo avuto modo di parlare con Giuseppe Bovo, Direttore Generale dell’azienda mantovana, del rapporto che univa la stessa Nalini alla formazione olandese. Nel corso della nostra chiacchierata era più volte emersa la soddisfazione da parte di Nalini per la positiva collaborazione che si era instaurata fin da subito con il Team Dsm Firmenich-PostNL. La notizia del prolungamento dell’accordo di collaborazione non è quindi giunta a sorpresa.

L’ultimo appuntamento dell’anno per il Team Dsm Firmenich-PostNL è il Tour of Guangxi
L’ultimo appuntamento dell’anno per il Team Dsm Firmenich-PostNL è il Tour of Guangxi

Il contributo del team

Avevamo già avuto una prima conferma dell’ottimo rapporto fra Nalini e il Team Dsm Firmenich-PostNL in occasione dell’International Sales Meeting che l’azienda aveva organizzato nell’estate dello scorso anno al Museo del Ghisallo, evento al quale avevamo avuto l’opportunità di partecipare. Erano presenti anche alcuni membri del team olandese, tra cui il nostro Alberto Dainese.

Fra le tante cose ci era stato raccontato di come gli atleti della formazione orange avessero dato il loro contributo nello sviluppo del Protection Kit Dyneema, un completo composto da una maglia ergonomica e da un pantaloncino, progettati appositamente per garantire una maggiore protezione in bici.

Nalini firmerà le divise del team WorldTour olandese anche nel 2025: ecco Fabio Jakobsen
Nalini firmerà le divise del team WorldTour olandese anche nel 2025: ecco Fabio Jakobsen

Parla Nalini

Giuseppe Bovo, Direttore Generale di Nalini si è espresso chiaramente in merito alla continuazione della partnership tecnica con il Team Dsm Firmenich-PostNL.

«La nostra missione – ha detto – è sempre stata quella di fornire abbigliamento ad alte prestazioni che soddisfi le esigenze di ogni singolo atleta. La rinnovata partnership con il Team Dsm Firmenich-PostNL riconferma la nostra dedizione all’innovazione e all’artigianalità, sotto il segno del made in Italy. Siamo entusiasti di continuare a lavorare insieme al Team e di vedere dove ci porterà questo importante sodalizio nei prossimi anni».

Nalini continuerà a realizzare anche il kit della squadra femminile
Nalini continuerà a realizzare anche il kit della squadra femminile

Sentiamo il Team

Jente Rijpstra, manager del Team Dsm Firmenich-PostNL ha espresso con queste parole la soddisfazione della formazione olandese nel continuare a collaborare con Nalini.

«Siamo entusiasti di prolungare la nostra collaborazione con l’azienda MOA Sport – ha detto – il cui abbigliamento da gara offre costantemente la qualità, il comfort e la protezione di cui i nostri ciclisti hanno bisogno, per offrire le migliori prestazioni. La combinazione fra artigianalità e innovazione lungimirante di Nalini ha stabilito nuovi standard. Abbiamo un impegno comune nel definire continuamente nuovi obiettivi, sempre più ambiziosi, nell’abbigliamento da gara, puntando anche sulla commercializzazione di questi prodotti». 

L’accordo con il Team Dsm Firmenich-PostNL rappresenta per Nalini un ulteriore passo in avanti nel proprio impegno nel dotare gli atleti della formazione olandese del miglior abbigliamento tecnico possibile, naturalmente Made in Italy. Tutto questo grazie all’utilizzo di tessuti tecnici protettivi, aerodinamici e confortevoli in grado di garantire la migliore performance sportiva.

Nalini

Nalini Veloce Jersey e Aero Bib Short, per chi ama la velocità

06.04.2023
5 min
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Creatività, artigianalità e competenza italiana sono i capisaldi che da oltre 50 anni Nalini mette al servizio dei campioni e degli appassionati. Veloce Jersey e Aero Bib Short sono due delle novità rivolte a chi ama la velocità e le prestazioni, senza rinunciare al comfort. 

Tutto rigorosamente nel rispetto dell’ambiente e nella ricerca del minor imbatto sul pianeta. Con un utilizzo massiccio delll’energia rinnovabile che viene generata dai pannelli fotovoltaici posti direttamente sopra gli edifici produttivi dell’azienda che ha la sua sede a Castel d’Ario in provincia di Mantova. Ma anche grazie all’utilizzo e al riciclo di tutti gli scarti derivanti dalla produzione. Per alcuni articoli della collezione si arriva infatti ad un utilizzo di tessuti 100% riciclati.

Visione chiara

Alle porte di questa stagione di grande ciclismo, Nalini ha voluto chiarire la sua visione sul futuro e le linee guida seguite nella realizzazione dei nuovi prodotti. «Da appassionato ciclista e da utilizzatore – ha spiegato Enrico Zecchini, sviluppatore di prodotti in Nalini – ho voluto disegnare una collezione che si rivolgesse a tutti i ciclisti: dagli agonisti, agli amanti del gravel, dai frequentatori saltuari delle ciclopiste agli e-biker, dai ciclo-viaggiatori agli amanti dei single track. Ogni capo è stato pensato per l’utilizzo specifico, con un occhio di riguardo per i materiali riciclati e per i dettagli».

«Alla base della concezione di ogni nuova collezione Nalini – ha spiegato Giuseppe Bovo, direttore generale Nalini – ci sono tre punti cardine: il potenziamento della performance, la leggerezza e il comfort. Parametri che ci guidano da sempre nella realizzazione dei kit per i nostri team pro e che adottiamo in egual misura per soddisfare le richieste del mondo amatoriale. In particolare, la grande attenzione riservata allo sviluppo di nuovi fondelli è uno dei punti di forza che i professionisti ci riconoscono. Ogni volta che iniziamo una collaborazione, c’è sempre un certo stupore da parte degli atleti perché produciamo i loro capi “su misura”. Apprezzano questo aspetto proprio perché sanno quanto sia importante, anche in termini di prestazione».

Veloce Jersey

Dalla linea top di gamma ERGO LINE, rivolta a chi ama la velocità e le prestazioni e vuole vestirsi con un abbigliamento second skin c’è la Veloce Jersey. Una maglia aerodinamica con tessuto rigato su spalle e pannello frontale, dalla mano particolarmente morbida. Sulla schiena è stato utilizzato un tessuto super leggero che mantiene il ciclista fresco e asciutto durante le giornate più calde e le salite più impegnative. Il fondo manica è realizzato con taglio al vivo per una migliore sensazione sulla pelle. 

I dettagli sono stati curati sotto ogni punto di vista, come per esempio le tre tasche posteriori con cuciture invisibili per un aspetto estremamente pulito e minimal. Oppure l’elastico silicato sul fondo maglia per mantenere il capo sempre ben posizionato. E infine gli inserti rifrangenti bianchi sulla tasca centrale e davanti al taschino per aumentare la propria visibilità in strada. Disponibile in due colori con taglie che vanno da XS a 3XL. Il prezzo consultabile sul sito è di 136 euro.

Aero Bib Short

Un concentrato di ergonomia, aerodinamicità e comfort perfettamente bilanciati. Gli Aero Bib Short di Nalini sono il top di gamma della linea ERGO LINE. Questo grazie a particolari come il tessuto tridimensionale idrorepellente Kinetech che garantisce un supporto muscolare ottimale e racchiude proprietà altamente aerodinamiche. La sua struttura 3D rappresenta l’ultima e più alta frontiera raggiunta nella tecnologia dei tessuti sortivi.

Il taglio laser si traduce in un impatto minimo delle cuciture. Anche l’orlo delle gambe è realizzato in Kinetech tagliato al laser per una vestibilità aderente e perfetta, mentre il tessuto della zona inguinale è liscio e compatto con effetto seconda pelle. Il fondello scelto per questo pantaloncino è il Randonnè Man, concepito per uscite in bici prolungate ed intense. Le taglie disponibili partono dalla XS per arrivare fino alla 3XL. Il prezzo indicato sul sito è di 210 euro. 

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