Juniores, il Giro di Primavera sboccia e diventa internazionale

05.02.2022
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Si può considerare la classica juniores di inizio stagione. E da quest’anno lo è ancora di più, infatti l’11° Giro di Primavera – 2° Memorial Paolo Sant farà parte del calendario UCI, premiando la corsa ad evento internazionale. L’entusiasmo è palpabile nel San Vendemiano Cycling Team dove, lo staff capitanato dal presidentissimo, Gino Mazzer, è al lavoro per la gara in programma il prossimo 3 aprile a San Vendemiano (Tv). 

«Lo avevamo promesso e noi siamo di parola – dice Mazzer – nonostante in questo 2022 non schiereremo al via una nostra formazione juniores, la nostra società prosegue la propria attività con ancora maggior forza ed entusiasmo. La conferma dell’UCI, che ha accettato la candidatura della nostra gara per il calendario internazionale, ci ha dato ancora maggior spinta ed entusiasmo in vista del prossimo 3 aprile».

Una macchina organizzativa pronta a fare un ulteriore salto di qualità. Abbiamo chiesto al presidente Mazzer quali sono le motivazioni per questo passo importante e cosa c’è dietro a una decisione di questo tipo. 

Il Giro di Primavera è arrivato alla sua 11° edizione consecutiva (foto Bolgan)
Il Giro di Primavera è arrivato alla sua 11° edizione consecutiva (foto Bolgan)
Che cos’è per voi il Giro di Primavera?

É stata la prima vera gara e sfida che il San Vendemiano Cycling Team ha organizzato nel panorama juniores. Questa è l’undicesima edizione. Ci teniamo molto. É stata una corsa regionale fino all’anno scorso e grazie anche alle richieste dei tecnici, squadre e appassionati abbiamo deciso di fare il salto di qualità e aprire gli orizzonti.

Cosa vi ha spinti al passaggio ad internazionale?

È stata una volontà anche nostra di elevare la corsa oltre alle richieste esterne. A detta dei direttori sportivi e degli addetti ai lavori, tra i quali l’ex cittì Rino De Candido, il percorso si addice ad essere una gara internazionale. E visto che tra nazionale e internazionale la differenza è poca ci siamo messi in gioco per fare un passo più importante.

Si è spronati a fare questo passo in questa categoria in Italia?

Assolutamente sì, perché la visibilità è diversa, il carnet dei partecipanti è diverso. Lo avevamo già il prestigio a livello regionale, perché c’era un ottimo livello. Ma con il passaggio di categoria si ha un valore aggiunto non indifferente.

Il team juniores San Vendemiano non sarà presente alla partenza a causa della sua chiusura (foto Bolgan)
Il team juniores San Vendemiano non sarà presente alla partenza a causa della sua chiusura (foto Bolgan)
Una vetrina che oltrepassa i confini nazionali…

Esatto, dà un risalto anche per il nostro lato organizzativo. Chi è del mestiere ci considera una delle migliori organizzazioni a livello nazionale. Dal punto di vista logistico, della sicurezza e della carovana.

Quante persone ci sono dietro l’organizzazione di un evento del genere?

Se devo coinvolgere a livello numerico, dalla progettazione fino ad arrivare al giorno della gara, ci aggiriamo sul centinaio di persone.

É un test o avete un progetto a lungo termine?

Noi quando facciamo un progetto lo facciamo con una visione triennale. Perché smuovere una macchina organizzativa così grande ti fa ragionare per almeno tre anni, poi si vedrà. Ovvio, ci sono eventi esterni fuori dal nostro controllo, come può essere il periodo pandemico appena attraversato, ma su quelli non ci possiamo fare niente.

La scorsa edizione è stata corsa sotto la pioggia battente (foto Bolgan)
La scorsa edizione è stata corsa sotto la pioggia battente (foto Bolgan)
Siete organizzatori ma non avete una formazione juniores…

No, l’abbiamo avuta per nove anni poi per una serie di motivazioni abbiamo preso la decisione coraggiosa, seria ma soprattuto dolorosa, di chiudere. Piuttosto che fare le cose tanto per esserci, siamo arrivati alla conclusione di prenderci una pausa e riordinare le idee e ripartire ancora meglio nel futuro. 

Questo non vi ha fermato dal mettervi in gioco a livello organizzativo?

Il San Vendemiano Cycling Team esiste. Qualche voce ci aveva un po’ tagliato fuori, ma a livello giovanile siamo presenti in tutte le categorie minori. Come idea e principio abbiamo sempre diviso le due cose. Da una parte c’è la società giovanile, dall’altra c’è la macchina organizzativa. Entrambe sono fondamentali per questo sport.

La classica di inizio stagione, nel 2021 ha premiato lo spunto veloce di Vincenzo Russo (foto Bolgan)
La classica di inizio stagione, nel 2021 ha premiato lo spunto veloce di Vincenzo Russo (foto Bolgan)
Questa corsa essendo a inizio anno è un ottimo trampolino per un buon avvio di stagione…

Sì, siamo la prima internazionale italiana nel calendario juniores. Una classica di primavera. Passano degli ottimi nomi che poi si rivedono protagonisti negli under 23. L’anno scorso ha vinto Vincenzo Russo a cui auguriamo il meglio, poi Davide De Pretto, Gianmarco Garofoli e molti altri.

Come stanno andando le iscrizioni?

Come organizzatori di un internazionale juniores avevamo le nostre titubanze. Ora invece ci troviamo a dover selezionare. Oltre ad aver confermato tutte le migliori formazioni del panorama italiano, abbiamo ricevuto tantissime richieste dall’estero. A partire dall’Ag2r juniores, la nazionale austriaca, quella ucraina e tante altre che ci stanno inviando richieste di iscrizione. Numeri oltre le nostre aspettative, ma a cui siamo felici di fare fronte.