Era il 30 novembre dello scorso anno quando allo Sheraton Milan San Siro andava in scena l’ottava edizione dei Garmin Beat Yesterday Awards, l’evento voluto da Garmin Italia per raccontare imprese straordinarie compiute da persone comuni. Come da tradizione, a premiare i vincitori e i loro progetti grandi campioni dello sport. In tutti questi anni i Garmin Beat Yesterday Awards hanno premiato oltre 55 progetti.
Lo scorso 18 luglio Garmin ha annunciato ufficialmente la nona edizione del suo premio dando il via alla possibilità di inviare la propria candidatura a chiunque abbia realizzato un’impresa ritenuta impossibile. Per farlo c’è tempo fino al prossimo 30 settembre. Spetterà poi alla giuria di Garmin stabilire quali storie, o meglio imprese, saranno maggiormente in linea con lo spirito più autentico che anima da sempre i Beat Yesterday di Garmin.
Nella passata edizione alle premiazioni hanno partecipato campioni come Ganna, Nibali e FontanaNella passata edizione alle premiazioni hanno partecipato campioni come Ganna, Nibali e Fontana
L’autenticità
Come da tradizione consolidata, Garmin non pone alcun limite alla disciplina, al terreno o alla durata delle imprese che si vogliono compiere o che si sono compiute. A vincere saranno quelle più autentiche. Nel puro spirito che da sempre anima i Garmin Beat Yesterday Awards, qualunque sia la motivazione alla base di una sfida, il raggiungimento del relativo traguardo merita di ricevere la giusta considerazione e di essere quindi premiato.
Ai Garmin Beat Yesterday Awards si celebrano le imprese di chi ha saputo coronare il suo sogno Ai Garmin Beat Yesterday Awards si celebrano le imprese di chi ha saputo coronare il suo sogno
La voglia di migliorarsi
C’è sicuramente un invito, che è anche un’esortazione, che riassume perfettamente lo spirito dei Beat Yesterday ed è “migliorati!”. Un invito, un incitamento che Garmin reinterpreta con un significato ancora più alto e assoluto. Beat Yesterday non sarà mai l’impresa di cui tutti parlano, non è la vittoria che resterà per sempre nella storia dello sport. Garmin Italia vuole infatti valorizzare progetti di persone ordinarie che compiono qualcosa di straordinario, dedicando tempo ed energie per riuscire in un’impresa tutta personale che il resto del mondo definisce impossibile.
Per partecipare con il proprio progetto ai Garmin Beat Yesterday non sono richieste particolari caratteristiche o doti sportive. Chiunque può presentare la propria avventura e quindi la propria candidatura: nessun limite creativo al progetto, nessun vincolo alla disciplina, nessun obbligo di un format da adottare a tutti i costi. Spazio all’originalità, alla singolarità ma soprattutto alla autenticità.
Come dicevamo, dallo scorso 18 luglio è possibile inviare a Garmin Italia la propria candidatura tramite il modulo disponibile al seguente link: https://www.garmin.com/it-IT/forms/beatyesterday/. La data ultima è stata fissata per inviare la domanda è il prossimo 30 settembre. Per conoscere i vincitori e soprattutto per sentire direttamente dalle loro voci il racconto di quanto hanno saputo fare basterà poi attendere qualche settimana quando Garmin Italia darà appuntamento a Milano per festeggiare i vincitori.
Non si parla mai abbastanza dei temi legati alla sicurezza stradale. Davide Ballerini e Gianni Moscon argomentano i loro punti di vista e ci danno qualche indicazione utile sui sistemi attivi che possono utilizzare i ciclisti
I Garmin Varia RTL515 e RVR315 sono dei radar che informano il ciclista sulla situazione di traffico alle proprie spalle per un livello di sicurezza maggiore
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FIRENZE – Prendere un aperitivo a Piazzale Michelangelo con vista su Firenze è qualcosa di unico, farlo mentre c’è il Tour de France non ha prezzo. Ed è in questo magnifico contesto che Garmin ha presentato l’ultimo gioiello di casa: l’Edge 1050, dopo che era uscito qualche giorno prima.
La Grande Boucle è stata l’occasione perfetta: altissima qualità, per un prodotto di altissima qualità. Semplice. Alla presentazione c’erano anche Dario David Cioni, coach e direttore sportivo della Ineos Grenadiers, e Luke Rowe, atleta dello stesso team che da anni è supportato da Garmin.
La terrazza dove è stato presentato l’Edge 1050 alla stampa…Luke Rowe ha parlato delle sue esperienze con GarminIl meeting con Garmin si è tenuto in occasione della presentazione dei team del Tour a FirenzeLa terrazza dove è stato presentato l’Edge 1050 alla stampa…Luke Rowe ha parlato delle sue esperienze con GarminIl meeting con Garmin si è tenuto in occasione della presentazione dei team del Tour a Firenze
Estetica e colori
Ma scopriamo il nuovo Edge 1050. La prima novità riguarda la visibilità dello schermo, che è ancora più precisa e dotata di colori meglio definiti. Il tutto garantendo fino a 20 ore di autonomia nei casi di utilizzo più impegnativi e fino a 60 ore in modalità risparmio batteria.
Design rinnovato: il layout angolato a ottagono e i pulsanti in metallo sono corredati da un display a colori a cristalli liquidi da 3,5”, ancora più visibile e brillante la cui risoluzione passa da 282×470 pixel a 480×800 pixel.
Il nuovo Garmin Edge 1050
Sicurezza e condivisione
Tra le nuove funzioni del Garmin Edge 1050 c’è quella GroupRide avanzata. Una delle sue opportunità è quella che permette di ricevere avvisi di pericolo stradale segnalati dagli altri ciclisti. Sono gli avvisi di pericolo stradale: buche, alberi caduti, frane… vengono segnalati dagli altri ciclisti direttamente sullo schermo. E ovviamente è possibile dare il proprio contributo allertando gli altri ciclisti.. Gli aggiornamenti GroupRide e gli avvisi di pericolo stradale saranno presto disponibili anche sui cycling computer delle serie Edge 540, Edge 840 ed Edge 1040.
In più ci si può monitorare durante l’uscita e non perdersi. O al contrario anche se si è distanti (nel tempo e nello spazio) si può fare una gara selezionando magari la prestazione di quell’amico sulla determinata salita. Una sorta di “avversario” digitale…
Per quanto riguarda la sicurezza, durante l’uscita, Edge 1050 include funzioni specifiche come LiveTrack e il rilevamento degli incidenti ed è compatibile con la serie Variaper il ciclismo e luci smart, nonché con i comunicatori satellitari inReach5.
«Qualcosa di cui oggi i nostri atleti non riescono più a fare a meno. Se escono in allenamento senza il Varia si sentono nudi», ci ha tenuto a sottolineare Cioni.
Più sicurezza con i comandi vocali potenziati e la possibilità di conoscere in anteprima gli ostacoliPiù sicurezza con i comandi vocali potenziati e la possibilità di conoscere in anteprima gli ostacoli
Più smart
Le funzioni di un ciclocomputer simile sono pressoché infinite. E spesso ci si spaventa di fronte a tante possibilità. Con l’Edge 1050 tutto diventa più facile.
Si abbina facilmente agli smart trainer indoor Tacx e soprattutto alle piattaforme di allenamento. In pratica si passa in modalità wireless direttamente alla piattaforma interessata.
Di nuovo Cioni: «Per noi preparatori poter monitorare i nostri atleti è fondamentale, soprattutto quando non siamo con loro. Avere un dispositivo che abbina rilevamenti precisi e trasmissioni facile dei dati è vitale. E’ importante che i nostri atleti sappiano utilizzare questi strumenti. Ma oggi è così facile che non ci sono problemi. Tranne che Joshua Tarling… lui è davvero “tosto” in tal senso. Magari adesso con L’Edge 1050 sarà più facile anche per lui!».
Tra le nuove funzionalità c’è anche la possibilità di creare percorsi direttamente sul dispositivo, Garmin Pay. L’altoparlante integrato (e potenziato per i comandi vocali) permette di ascoltare i messaggi di allenamento e le indicazioni verbali di navigazione e svolta. Consente inoltre di avvertire i ciclisti e i pedoni che precedono il ciclista grazie al campanello integrato nel dispositivo, configurabile sullo shifter per cambi elettronici compatibili o adottando un remote control da manubrio Garmin.
Tantissimi i dati che Edge 1050 memorizza e rielabora per fornire stime in tempo reale sul ritmo che si può tenereTantissimi i dati che Edge 1050 memorizza e rielabora per fornire stime in tempo reale sul ritmo che si può tenere
Navigazione e prestazioni
Le mappe sono sempre più dettagliate e anche meglio visibili con colori tanto netti. Tra le varie funzioni c’è anche quella del manto stradale che si andrà ad affrontare: superfici asfaltate e non, pavé, gravel. Tra l’altro Map Manager permette di aggiornare o aggiungere mappe aggiuntive tramite Wi-Fi direttamente sul cycling computer.
Se lo si usa in mtb Edge 1050 riesce persino a capire quanto sia tecnico quel sentiero: tempi di volo, distanza tra i sassi…
Navigazione, uso più smart… tutto è migliorato sul Garmin Edge 1050 e di questo tutto fa parte anche la parte del training.
Edge 1050 include nuove metriche delle prestazioni per aiutare i ciclisti a pedalare in modo più smart. Le informazioni in tempo reale sulla Stamina possono aiutare i ciclisti a tenere traccia dei loro livelli di sforzo per vedere quanto ancora si può mantenere il ritmo attuale.
Nel frattempo, la funzione Power Guide terrà conto dei dati del vento e della Stamina, apportando modifiche in tempo reale agli obiettivi di potenza. La funzione ClimbPro consente ai ciclisti di osservare l’ascesa rimanente e la pendenza per ogni salita, che si tratti di un percorso pre-caricato o meno, mentre la ricerca Climb Explore permette ai ciclisti di vedere le salite vicine sul dispositivo o su Garmin Connect.
Il prezzo consigliato al pubblico del Garmin Edge 1050 parte da 749,99 euro.
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Garmin presenta un nuovo smart trainer a trasmissione diretta: il Tacx NEO 3M, dotato di movimento integrato per offrire una pedalata indoor che sia ancora più realistica. Un prodotto preciso, potente e in grado di seguire il movimento multidirezionale dell’atleta. Il motore usato è il NEO a rotazione magnetica.
La simulazione di pedalata nel Tacx NEO 3M è super realistica in ogni situazioneLa simulazione di pedalata nel Tacx NEO 3M è super realistica in ogni situazione
Qualche novità
In casa Garmin, per questo nuovo smart trainer, sono state pensate alcune novità tecniche che aiutano ad affinare l’allenamento. In primo luogo è stato aggiunto il motion plates, una soluzione che permette a tutti gli utenti di allenarsi in maniera confortevole ed estremamente realistica.
Il Tacx NEO 3M si basa, inoltre, sull’uso del sistema a frenata elettromagnetica del motore. Una scelta, quella di Garmin, che regala all’utente finale diverse sensazioni durante l’allenamento, come se si stesse pedalando su superfici differenti. Questa opzione permette di simulare, in modo realistico, anche i tratti in discesa.
L’inerzia dinamica mantiene la sensazione di movimento in avanti in base al peso, alla velocità e alla pendenzaL’inerzia dinamica mantiene la sensazione di movimento in avanti in base al peso, alla velocità e alla pendenza
Dettagli tecnici
Per non lasciare alcun dettaglio al caso è necessario fornire il massimo dal punto di vista dello sviluppo e del supporto tecnico. Tacx NEO 3M è davvero curato nei minimi dettagli. Ad esempio, la simulazione della pendenza permette di avere le giuste sensazioni per affrontare anche le salite più dure. Il dispositivo è in grado di arrivare fino al 25%, anche per i tratti in discesa.
I numeri in un allenamento sono ormai determinanti, di conseguenza serve accuratezza anche in questo caso. Il nuovo smart trainer di Garmin arriva a misurazioni affidabili fino a 2.200 watt con una precisione dell’1%. Con la Erg Mode, gli obiettivi di potenza vengono regolati automaticamente durante gli allenamenti effettuati in questa modalità.
I magneti riducono al minimo le vibrazioni, rendendo il trainer straordinariamente silenziosoI magneti riducono al minimo le vibrazioni, rendendo il trainer straordinariamente silenzioso
L’applicazione mobile
E’ possibile scaricare l’applicazione Tacx Training per dispositivi mobili come cellulari e tablet. In questo modo si potranno completare le sessioni di allenamento del piano presente sull’app Garmin Connect. Inoltre, saranno presenti contenuti come video con team WorldTour e Group Ride.
Tacx NEO 3M è pronto per l’uso con una nuova cassetta pignoni a 11 velocità preinstallata (da 11 a 28). Il prezzo di vendita consigliato è di 1.999,99 euro.
Dove prendono spunto e come vengono sviluppati i diversi campi dati che troviamo nel Garmin? C’è una valutazione che nasce dalle richieste e dalle esigenze degli utilizzatori delle varie parti del mondo?
Abbiamo intervistato Matteo Bortesi, storico Product Manager di Garmin, appassionato ciclista e coinvolto nel processo di ricerca e sviluppo dell’azienda americana. Con lui abbiamo fatto una panoramica ad ampio spettro di quello che si cela dietro la scelta dei campi dati e delle schermate nel mondo dei bike device.
Bortesi con un Nibali ancora in attività (foto Garmin)Bortesi con un Nibali ancora in attività (foto Garmin)
Avete fatto un’indagine sui campi dati più utilizzati nel mondo bike?
Sì, abbiamo fatto un’indagine a tappeto su migliaia di utenti. A partire dagli amatori, beta tester, colleghi worldwide e infine professionisti. E’ emerso che ogni target user ha esigenze diverse, pertanto, abbiamo spalmato nei tre indirizzi di uso principali, road, mtb e anche indoor le schermate. Abbiamo notato ad esempio che, per il profilo mtb la richiesta globale sia ricaduta sull’analisi dei dati di guida.
L’utilizzo di alcuni di questi vi ha sorpreso?
Sinceramente no. Il nostro desiderio era quello di confermare le funzioni utili al primo utilizzo. Questo aspetto però non ha minimamente influito sul grado di personalizzazione da parte dell’utente che, dopo aver utilizzato una Garmin per alcune settimane, può sentire la necessità di modificare le pagine dati a suo piacimento.
Il device è diventato un punto fermo dell’attività ad ogni livelloIl device è diventato un punto fermo dell’attività ad ogni livello
Garmin fornisce delle linee guida per ottimizzare l’utilizzo dei campi dati?
Appena acceso, ogni strumento mostra alcune manovre, trucchetti e suggerimenti da seguire per imparare a usare il GPS bike computer da subito. Non dimentichiamo il manuale d’uso, basta digitare sul tab “cerca/lente” le parole: campi dati oppure impostare pagine, aggiunta di una pagina dati e l’utente sarà seguito passo passo nel gestire le impostazioni del prodotto.
E’ possibile riportare i i profili creati da un device ad un altro?
Sì certo, questa grande innovazione è stata abilitata circa quattro anni fa, con la possibilità di creare il backup dello strumento e farlo migrare a un nuovo modello senza dover perdere tempo per improntare le stesse specifiche del vecchio prodotto.
Una delle ultime evoluzioni Garmin, la funzione PowerGuideUna delle ultime evoluzioni Garmin, la funzione PowerGuide
C’è un’evoluzione dell’utilizzatore e un utilizzo diverso delle funzioni dei Garmin?
Certamente e proprio questa sorta di evoluzione è legata principalmente a come si è modificata la sensibilità di chi utilizza i device e da necessità che sono cambiate. Faccio un esempio: molti utilizzatori tolgono il dato relativo alla velocità per inserire il campo dati della potenza, perché nel frattempo hanno acquistato i sensori di potenza.
Ad esempio, cosa utilizzi sul tuo device?
Inserisco i valori fisiologici e fisici istantanei nella pagina principale e nelle pagine successive le medie degli stessi. In Garmin offriamo infinite opportunità da mixare tramite un software di facile accesso, chiaro, tradotto in italiano parola per parola e senza l’ausilio di traduttori automatici. Il manuale d’uso, comprensivo della spiegazione di ogni singolo campo dato, è sempre presente in ogni pagina web consultabile gratuitamente prima dell’acquisto di ogni prodotto, sempre in calce alla pagina web principale.
Quindi viene redatto dalla compagine italiana di Garmin?
Esatto, con estrema attenzione e dove i tecnicismi si fanno più complessi, specie quando le esigenze diventano più alte, abbiamo istituito un sistema di tutorial e video esplicativi sui nostri canali ufficiali e non. Abbiamo creato anche un forum ufficiale Garmin con l’obiettivo di dipanare molti dubbi e approfondire la propria user experience. Oramai non esiste voce del nostro menù che non sia stata scandagliata e verificata con cura.
Siete voi i primi utilizzatori e tester?
Molti di noi sono praticanti e sportivi, appassionati e ovviamente utilizzatori, coinvolti anche nelle attività di test e nel fornire feedback per migliorare il prodotto. Ognuno è specializzato in una categoria.
Diversi corridori usano anche le tracce della garaI segmenti di salita, un dato particolarmente sfruttato in ambito pro’Diversi corridori usano anche le tracce della garaI segmenti di salita, un dato particolarmente sfruttato in ambito pro’
Avete fatto un’indagine tra atleti pro’ e mondo amatoriale?
Sì certo e sotto molti aspetti il risultato può sorprendere. I professionisti su strada usano pochissimi campi dati. Per ogni pagina dati massimo tre o quattro, mentre la compagine amatoriale ne usa molti di più.
Ad esempio, quali sono quelli più usati dai pro’?
I loro preferiti durante le competizioni sono: Potenza e Zona Potenza, Normalized Power e ClimbPro, Zona Cardio e Cardio Medio, Distanza, Performance condition e TSS.
Alcuni corridori usano anche i device da polso, abbinati o no al normale deviceAlcuni corridori usano anche i device da polso, abbinati o no al normale device
In allenamento?
Durante il training vanno per la maggiore la VAM Lap e le sue medie, potenza e le medie del lap, percentuali cardio del lap, il valore della potenza normalizzata e il lap nelle SFR. Ciò che serve loro tantissimo è la riesamina ex post su Garmin Connect o via Clipboard app team Garmin per il loro coach.
Utilizzate i feedback ed eventuali richieste che arrivano dalle categorie professionali, atleti ed allenatori?
Le inseriamo in una lista di desiderata, le valutiamo coscienziosamente per validità, comprensibilità, spendibilità e utilità, certificazione scientifico letteraria, proprietà intellettuale e registrazione legale. I milioni di utenti che abbiamo possono condividere le loro idee, ognuna di queste trova una valutazione.
Stamina, facilmente impostabile sui deviceIl riepilogo delle salite con le loro caratteristicheStamina, facilmente impostabile sui deviceIl riepilogo delle salite con le loro caratteristiche
C’è ancora un margine di sviluppo, oppure la tecnologia e la ricerca hanno raggiunto il limite?
Assolutamente, non avremmo acquisito FirstBeat Analytics nel 2020, se non avessimo voluto progredire nel creare nuove metriche di altissimo livello di certificazione fisio-sportiva. Le ultime due grandi innovazioni a mio avviso hanno visto la luce con il campo dati Stamina che anche sotto il profilo dell’impiego personale, mi ha salvato in più di una occasione. Il secondo sviluppo è la funzione fisio ClimbPro. Vivendo di pancia alcune funzioni come quest’ultima, da appassionato e utilizzatore, ma anche da ciclista completo, lento in tutte le discipline, conoscere quante salite, con quale grado di pendenza e quanto tempo dovrò impiegare per scollinare mi aiuta moltissimo a livello psicologico e per la gestione dei miei due cavalli vapore.
Il Beat Yesterday Awards di Garmin fin dalla sua prima edizione è sempre stato un evento davvero speciale, capace di raccogliere personalità di spicco del mondo dello sport, della musica e dell’innovazione. L’evento rappresenta da sempre il palcoscenico ideale per raccontare imprese straordinarie compiute da persone comuni, premiate da grandi campioni dello sport.
Per l’edizione di quest’anno, andata in scena nei giorni scorsi allo Sheraton Milan San Siro, Garmin ha scelto una formula tutta nuova e decisamente vincente, riassunta perfettamente nel nome: “Garmin Beat Yesterday 23 For Charity”.
La serata dei Garmin Beat Yesterday si è svolta a MilanoLa serata dei Garmin Beat Yesterday si è svolta a Milano
A favore di Obiettivo3
Per l’edizione di quest’anno del Beat Yesterday Awards, Garmin ha scelto di creare un “evento corale” a favore di Obiettivo3. Stiamo parlando di una associazione sportiva nata da un’idea di Alex Zanardi e dalla sua voglia di condividere e far provare anche ad altri le sue stesse emozioni, regalare un’opportunità e sostenere coloro che vorrebbero avvicinarsi allo sport ma non ne hanno la possibilità. Obiettivo3 punta a far apprendere e diffondere la pratica sportiva tra i disabili, ancora oggi penalizzati dagli alti costi e dalla difficoltà nel comprendere come iniziare. Tra le discipline di cui si occupa l’associazione ritroviamo paracycling, paratriathlon, wheelchair tennis, pararchery, parathletics e para alpine skiing.
Tanti ospiti, dal fondo: Alessandro Ballan, Elia Viviani, Filippo Ganna, Vincenzo NibaliTanti ospiti, dal fondo: Elia Viviani, Filippo Ganna, Vincenzo Nibali
Una staffetta indoor
Per aiutare Obiettivo3 Garmin ha trasformato l’edizione 2023 del Beat Yesterday Awards in una vera e propria staffetta indoor in cui tecnologia e passione si sono fuse in un binomio perfetto. Sulle Tacx NEO Bike, smart bike all-in-one per l’allenamento indoor che garantiscono una pedalata realistica, e sugli Smart Trainer del brand si sono infatti avvicendati volti noti dello sport, e non solo, per macinare chilometri a supporto di Obiettivo3, con una donazione finale di 10.000 euro.
L’obiettivo era quello di colmare simbolicamente la distanza di oltre 300 chilometri che separa la sede Garmin di Milano a quella di Obiettivo3 a Padova.
Gli oltre trecento chilometri sono stati percorsi da Norma Gimondi, Fabrizia D’Ottavio, Cristian Cucco, Davide Camicioli, Stefano Baldini, Davide Cassani, Antonio Bigi, Nicolò Famiglietti, Giulio Molinari, Roberto Grimoldi, Alessandro Morolla, Gianpaolo Favero, Francesco de Maio, Andrea Berton, Gabriele Maifredi. A tagliare il traguardo un quintetto d’eccezione formato da Filippo Ganna, Vincenzo Nibali, Alessandro Ballan, Elia Viviani e Marco Aurelio Fontana.
Ogni ciclista e ospite ha apposto la sua firma su uno Smart Trainer Tacx NEO 2T, che è diventato un vero e proprio oggetto da collezione che sarà in palio in un contest su Strava che Garmin lancerà nei prossimi giorni.
Il Tacx Neo 2T firmato dai tanti ospiti della serataIl Tacx Neo 2T firmato dai tanti ospiti della serata
I quattro talk
Mentre gli ospiti si alternavano nella staffetta indoor, il pubblico presente allo Sheraton Milan San Siro ha potuto assistere a quattro talk che hanno esplorato proprio quei valori di cui il Beat Yesterday Awards si fa promotore da otto anni. Anche qui il ricco parterre ha fatto la differenza, grazie a storie davvero coinvolgenti. I valori e di conseguenza i temi trattati hanno riguardato l’altruismo nello sport e nella vita, la vocazione, la passione unita alla genialità, la condivisione.
A riassumere al meglio la splendida giornata dei Garmin Beat Yesterday 23 For Charity le parole di Stefano Viganò, Amministratore Delegato di Garmin Italia (nella foto di apertura è ritratto con Barbara Manni, Marketing & Communication di Obiettivo3).
«Per Garmin è stato un grande onore – ha dichiarato – raccogliere tutti questi nomi eccellenti attorno a una causa così importante. Supportare Obiettivo3 con la nostra tecnologia e insieme a tutta la famiglia Garmin è stata un’emozione unica e irripetibile, che solo lo sport e la passione sono capaci di generare. Un’energia che si è sentita riverberare forte e cristallina dal palco alla staffetta e fino al pubblico, che quest’anno per la prima volta ha potuto assistere all’evento che per noi è il completamento perfetto di un anno importante».
I Garmin Varia RTL515 e RVR315 sono dei radar che informano il ciclista sulla situazione di traffico alle proprie spalle per un livello di sicurezza maggiore
Uno strumento molto efficiente e potente, in gara e in allenamento. Garmin ClimbPro è una di quelle funzioni che non dovrebbe mai mancare nei profili delle attività. E’ utile ai fini della prestazione e ci aggiorna costantemente sul profilo altimetrico della salita.
Insieme alla Power Guide e a Stamina, è una di quelle funzioni moderne (le Garmin Training Tools) che completano il training, ci aiutano a valutare la nostra condizione atletica e a capire come dosare lo sforzo, anche in salita.
Garmin ClimbPro, funzione utile e praticaGarmin ClimbPro, funzione utile e pratica
Cos’è Garmin ClimbPro
E’ una funzione disponibile per la famiglia Garmin Edge e che permette all’utilizzatore di essere aggiornato, in tempo reale, in merito al profilo altimetrico della salita. La schermata principale è una (personalizzabile in alcuni campi), ma di fatto la funzione ClimbPro di Garmin include anche il riepilogo delle salite percorse in precedenza e anche una sorta di avviso di entrata nel segmento.
Impostando in modo adeguato o in base alle proprie necessità/preferenze la funzione, l’atleta rimane costantemente aggiornato sulla pendenza, sul dislivello positivo rimanente fino allo scollinamento e su quello fatto. Il grafico differenziato nei colori, combinato con la Power Guide e con il livello di Stamina, è un valido aiuto nella gestione dello sforzo (e della quantità di carburante che c’è nel nostro serbatoio), durante le uscite molto lunghe, oppure nel corso delle salite che non finiscono mai.
Anche la personalizzazione della schermata è variaAnche la personalizzazione della schermata è varia
In gara e in allenamento
Durante una competizione l’impatto immediato e ben visibile del grafico, con il cambiamento dei colori in base alla pendenza, risulta un eccellente supporto. In pochi secondi si ha un’idea precisa della salita (anche se non è mai stata affrontata in precedenza) e di come è possibile gestire la profusione dei watt, ma anche di eventuali momenti di recupero.
Ma è durante un allenamento di qualità, che la funzione Garmin ClimbPro ci aiuta a sfruttare le nostre potenzialità e a capire come comportarci durante le ascese. Aiutandoci con il grafico, riusciamo a capire dove soffriamo di più, con quali pendenze, oppure dove le nostre caratteristiche ci aiutano ad esprimere le maggiori potenzialità (magari quando ci sono dei cambi di pendenza continui). In questi casi anche il power metergioca un ruolo di primaria importanza, ma una sorta di auto-analisi, che avviene anche grazie alla simulazione di un percorso di gara, è un ulteriore passo in avanti votato al miglioramento della prestazione ciclistica.
Si può scegliere la tipologia delle saliteLa sovrapposizione della potenza con la quota e i picchi della asceseAnalisi veloce sovrapponendo potenza e bpmAlla fine del training la sovrapposizione del tracciato di potenza con la StaminaUtile abbinare anche il dato relativo a StaminaSi può scegliere la tipologia delle saliteLa sovrapposizione della potenza con la quota e i picchi della asceseAnalisi veloce sovrapponendo potenza e bpmAlla fine del training la sovrapposizione del tracciato di potenza con la StaminaUtile abbinare anche il dato relativo a Stamina
L’analisi dei numeri
Se è vero che i numeri sono quelli, è altrettanto vero che le condizioni ambientali e planimetriche influiscono in modo esponenziale sul modo di esprimere le sforzo. I 300 watt fatti in pianura e gli stessi, ma pedalati in salita, sono accomunati dallo stesso numero, ma si ottengono con uno sforzo differente. Si cambiano la posizione sulla sella, il numero di rpm medie, così come anche la frequenza cardiaca.
ClimbPro ci aiuta a capire e a meglio interpretare (utile anche ai preparatori, per capire in modo ancor più profondo il profilo atletico dell’assistito) anche una predisposizione naturale verso una tipologia di sforzo, un fattore tutt’altro che banale in un ciclismo che è sempre più specifico. La funzione ClimbPro è utilizzabile anche senza power meter: non un semplice dettaglio, che allarga ancora di più la sfruttabilità di questa questa funzione.
Il riepilogo delle salite con le loro caratteristicheIl riepilogo delle salite con le loro caratteristiche
In conclusione
Le funzioni che ci mette a disposizione Garmin hanno diversi gradi di interpretazione e questo è un ulteriore valore aggiunto non trascurabile. Sono utili al neofita della bicicletta che deve capire come gestire le proprie forze quando si pedala sui nuovi percorsi e affronta nuove tipologie di sforzo fisico. Le funzioni Garmin, come ad esempio ClimbPro, diventano anche anche uno strumento di analisi molto dettagliato e preciso, per chi mastica il ciclismo moderno fatto di numeri, dati, analisi e valutazioni.
In Garmin sono da sempre convinti che sia fondamentale lavorare assiduamente ad uno sviluppo tecnologico continuo, finalizzato a realizzare prodotti in grado di soddisfare al meglio le richieste dei propri utenti. Tutto questo passa anche attraverso uno studio dedicato al miglioramento dei propri dispositivi sportivi, non solo in fase di sviluppo, ma anche dopo che questi sono già presenti sul mercato. L’obiettivo finale è quello di mettere a disposizione della clientela strumenti ancora più performanti e completi.
I nuovi aggiornamenti di Garmin riguardano l’intera gamma dei prodotti outdoorI nuovi aggiornamenti di Garmin riguardano l’intera gamma dei prodotti outdoor
Nuovi aggiornamenti
Proprio con il preciso obiettivo di offrire uno strumento sempre all’avanguardia a quanti già posseggono un device Garmin, l’azienda americana ha recentemente presentato dei nuovi aggiornamenti software sviluppati per diverse gamme di smartwatch come Epix (Gen 2), Fenix 7, serie Forerunner, e serie Venu.
Per tutti i ciclisti segnaliamo con piacere che il processo di aggiornamento ha interessato anche i ciclocomputer Edge 540, 840 e 1040. I tre device della famiglia Edge potranno essere dotati di nuove funzioni, utili strumenti e training tools in grado di regalare esperienze di allenamento e di vita quotidiana uniche.
Garmin ha recentemente presentato dei nuovi aggiornamenti software, sviluppati per diverse gamme di smartwatchGarmin ha recentemente presentato dei nuovi aggiornamenti software, sviluppati per diverse gamme di smartwatch
Subito disponibili
Gli aggiornamenti Garmin sono gratuiti e possono essere scaricati fin da subito sincronizzando l’app Garmin Connect o utilizzando Garmin Express. Tra le nuove funzioni disponibili segnaliamo le seguenti:
Endurance score: misura la capacità di un atleta di sostenere sforzi prolungati considerando anche dati di allenamento come VO2 max e Training Load a breve e lungo termine di tutte le attività sportive praticate. Grazie al confronto incrociato di queste informazioni, è ora possibile comprendere meglio l’impatto dell’allenamento sulla resistenza complessiva.
Hill score: indica la capacità di un atleta di correre in salita misurando la forza su ascese ripide e la resistenza su quelle più lunghe, valutando anche i progressi nel tempo in base al VO2 max e alla cronologia degli allenamenti.
Mappe Distretti Muscolari: ampliando le mappe dei distretti muscolari per gli allenamenti di potenziamento, visualizza in anteprima quali gruppi muscolari verranno allenati durante gli allenamenti HIIT, cardio e Pilates, sia personalizzati che preimpostati. Statistiche post-allenamento saranno disponibili per essere analizzate nell’app Garmin Connect™.
Workout App: trova e organizza gli allenamenti, inclusi i workout giornalieri suggeriti e quelli scaricati o creati nell’app Garmin Connect.
Relief Shading: restituisce una nuova visualizzazione della mappa 3D, più fruibile, con ombreggiatura a colori e topografica per facilitare l’interpretazione della morfologia del terreno.
Mappe Meteo: visualizza le mappe più recenti, con comoda vista in overlay, per conoscere precipitazioni, fronti nuvolosi, temperatura e dati sul vento direttamente dallo smartwatch. Ideale per muoversi e organizzare gli spostamenti in base alle condizioni meteo.
Pesca: offre suggerimenti su giorni e orari migliori per pescare grazie a un database in grado di tenere traccia degli orari di alba e tramonto solare e fasi lunari.
Gaming Activity: attraverso l’integrazione all’app Garmin GameOn, fornisce dati biometrici per aiutare a comprendere meglio la propria zona di stress, pianificare le pause e visualizzare i livelli di energia Body Battery durante sessioni di e-games.
GroupRide: consente di creare un percorso in Garmin Connect, e condividerlo, attraverso un codice univoco con un gruppo di ciclisti.
Una delle novità più interessanti è la hill score, ovvero la capacità di un atleta di correre in salitaUna delle novità più interessanti è la hill score, ovvero la capacità di un atleta di correre in salita
Un nuovo cinturino
Le novità proposte da Garmin non riguardano esclusivamente gli aggiornamenti software dei device sportivi, ma interessano anche gli accessori. Da oggi sono infatti disponibili dei nuovi cinturini realizzati in Nylon UltraFit. In particolare, sono realizzati con una trama elastica in nylon antimicrobico a doppio strato che consente all’umidità di fuoriuscire. Risultano leggeri, semplici da applicare e garantiscono una vestibilità perfetta per ogni dimensione di polso. Sono disponibili in tre misure per agganci QuickFit: colorazione Black e Grey da 20 mm, 22 mm e 26 mm.
Ideati anche per smartwatch compatibili con cinturini QuickRelease nella colorazione Black da 18 mm, 20 mm e 22 mm.
I nuovi cinturini sono disponibili presso punti vendita ufficiali a un prezzo al dettaglio suggerito di 39,99 euro.
Nei giorni scorsi Garmin ha annunciato l’apertura del Firstbeat Analytics Lab a Jyvaskyla, in Finlandia. Stiamo parlando di una struttura all’avanguardia dedicata a ricerca e test, un tema questo che sta parecchio a cuore a Garmin, la cui storia è basata sull’innovazione costante.
All’interno del Lab saranno messe a disposizione di fisiologi e data scientist Garmin attrezzature fitness progettate su misura e tecnologie di monitoraggio proprietarie. Tutto ciò permetterà di creare funzionalità ancora più innovative per smartwatch, ciclocomputer e prodotti dedicati al benessere. Stiamo parlando di prodotti per i quali Garmin è un riferimento assoluto a livello mondiale.
La crescita e lo sviluppo dei prodotti di Garmin negli ultimi anni è stata notevoleLa crescita e lo sviluppo dei prodotti di Garmin negli ultimi anni è stata notevole
La ricerca al centro
Il rapporto tra Garmin e Firstbeat Analytics nasce nel 2020 quando la stessa Garmin decise di acquisire l’azienda finlandese, punto di riferimento per lo sviluppo di analisi e metriche rivolte alla pratica sportiva, ma anche al fitness e al wellness. Firstbeat Analytics si occupa di trasformare i dati sul battito cardiaco provenienti dai wearable in informazioni e suggerimenti. Informazioni indispensabili per una migliore esperienza sia della pratica sportiva che del semplice prendersi cura di sé tramite una normale attività fisica quotidiana.
L’acquisizione di Firstbeat Analytics e la successiva creazione della struttura Lab sottolineano ancora una volta di più quanto per Garmin sia fondamentale lavorare assiduamente ad uno sviluppo tecnologico continuo e sempre più mirato alla soddisfazione delle richieste dei propri utenti.
Il marchio americano è accanto a tante squadre WorldTour, qui Battistella dall’Astana QazaqstanIl marchio americano è accanto a tante squadre WorldTour, qui Battistella dall’Astana Qazaqstan
Ancora più precisione
L’apertura del Firstbeat Analytics Lab contribuirà a rendere ancora più precise e dettagliate molte delle funzioni più apprezzate dagli utenti Garmin. Tra queste meritano di essere segnalate le seguenti:
Body Battery: stima dei livelli di energia in tempo reale per individuare i momenti migliori da dedicare all’attività o al riposo.
Allenamenti giornalieri suggeriti che favoriscono le prestazioni o il recupero, anche in vista delle gare che gli atleti aggiungono al calendario di Garmin Connect.
Endurance score: misura della capacità di sostenere sforzi prolungati, tenendo conto anche di alcuni dati di allenamento come il VO2 max, i carichi di allenamento a breve e lungo termine e altro ancora.
Acclimatazione al calore e all’altitudine: mostra come il corpo si adatta a diversi ambienti.
Hill score: valuta la facilità di corsa in salita misurando la forza su salite ripide e la resistenza di corsa su salite lunghe, stimando anche i progressi nel tempo in base al VO2 max e alla cronologia di allenamento.
HRV Status: traccia la variabilità della frequenza cardiaca durante il sonno per comprendere meglio il livello di salute generale, il recupero e le prestazioni.
Stamina: valore che riflette l’energia ancora disponibile in tempo reale durante una corsa o un’uscita in bici.
Tempo di recupero: mostra il tempo di recupero prima di una sessione di allenamento in base alla difficoltà degli allenamenti precedenti.
Qualità del sonno: aiuta a comprendere meglio come il corpo sta recuperando grazie a un punteggio del sonno personalizzato, una ripartizione delle diverse fasi del sonno, al Pulse Ox1 e alla respirazione.
VO2 max: metrica che rappresenta il massimo volume di ossigeno consumato per minuto (in millilitri) per chilogrammo di peso e definisce il livello cardiorespiratorio e aerobico personale.
Il Firstbeat Analytics Lab è stato inaugurato nel 2022 e ha raggiunto la piena operatività nel 2023. Non resta a questo punto che attendere le prossime novità che Garmin presenterà in futuro grazie anche alle informazioni in arrivo dal suo nuovo centro di ricerca.
COURMAYEUR – La tecnologia GPS (Global Positioning System) ci accompagna in ogni momento della nostra vita. Soprattutto quando siamo in bici, è quella che permette al nostro ciclocomputer di guidarci su strade a noi ignote. A volte, forse, sottovalutiamo la sua importanza e come è stata inserita nei vari dispositivi via via sempre più piccoli e compatti. Grazie a Garmin abbiamo avuto modo di immergerci in questo mondo e di scoprirne tanti dettagli e sfumature.
I dispositivi per la navigazione hanno implementata una cartografia vettorialeI dispositivi per la navigazione hanno implementata una cartografia vettoriale
L’evoluzione del GPS
La capacità dei dispositivi di individuare e rintracciare la nostra posizione in ogni angolo del mondo è sempre più precisa. Nel corso degli anni si è vista un’evoluzione tecnologica che permette non solo una maggiore precisione di navigazione, ma anche una migliorata capacità di assistenza. Cristian Longoni, communication specialist del comparto outdoor in Garmin ci aiuta a fare un viaggio a ritroso e comprendere meglio questa tecnologia.
«Il sistema GPS – racconta – è stato messo in piedi dal governo americano per uso militare a inizio anni ‘70. Veniva utilizzato per la localizzazione delle truppe e per le ogive degli stessi missili. All’inizio degli anni ‘90 l’utilizzo del sistema è stato sdoganato ad uso civile, con dei veti. Questi erano legati alla precisione di localizzazione, che all’inizio non poteva andare sotto i 15-20 metri. Due ingegneri: Gary Burrel e Min Kao, i due fondatori di Garmin, dai quali deriva anche il nome dell’azienda, hanno sviluppato dei dispositivi che permettessero di localizzarsi grazie all’uso del sistema GPS».
Oltre al profilo planimetrico c’è anche quello altimetrico Oltre al profilo planimetrico c’è anche quello altimetrico
I satelliti
La parte fondamentale che ha permesso a questa tecnologia di svilupparsi è quella dei satelliti.
«Questi satelliti – continua Longoni – hanno un’orbita costante intorno alla terra e lanciano dei messaggi verso di essa. Servono tre satelliti per ottenere la posizione, attraverso la famosa “triangolazione” che viene letta in coordinate geografiche. I primi ambienti ai quali ci si è dedicati sono stati quelli dove era davvero necessario geolocalizzarsi, quindi il settore nautico e aeronautico. Ambienti senza alcun punto di riferimento. A metà anni ‘90 nascono i primi dispositivi ad uso terreno, sempre con precisione di 15-20 metri e con 8 canali».
La geolocalizzazione funziona grazie alla triangolazione del segnali da parte dei satelliti (foto scienza per tutti)La geolocalizzazione funziona grazie alla triangolazione del segnali da parte dei satelliti (foto scienza per tutti)
Posizione
Il sistema che viene utilizzato per calcolare la posizione è estremamente semplice e nel tempo è diventato sempre più preciso.
«Ora i sistemi di geolocalizzazione – spiega – sono quattro: GPS, Galileo, Glonass e BeiDou. Ogni dispositivo è in grado di allacciarsi con uno di questi sistemi di satelliti, chiamate costellazioni. Ognuna di esse è composta da 24 satelliti l’una, i quali sono settati con degli orologi atomici. Calcolare la posizione è estremamente semplice: orario di partenza, orario di arrivo, velocità del segnale e si ha la distanza del dispositivo dai tre satelliti con i quali sta comunicando. Il tutto viene tradotto, come detto prima, in coordinate geografiche».
«Quello che dà la precisione è il numero di satelliti: più sono vicini e in grado di comunicare, più la mia posizione sarà esatta. In questi anni di primi dispositivi la tecnologia era diversa, c’erano molti meno satelliti e, cosa più importante, c’erano delle finestre di tempo nelle quali potevano agire. Per essere precisi il numero dei canali, quindi 8 oppure 12, indica quanti satelliti il segnale riesce a prendere il sistema nello stesso momento».
Le costellazioni di satelliti in orbita sono 24 per ognuno dei quattro sistemi di geolocalizzazione (foto La Repubblica)Le costellazioni di satelliti in orbita sono 24 per ognuno dei quattro sistemi di geolocalizzazione (foto La Repubblica)
Le mappe cartografiche
I sistemi fino alla metà degli anni ‘90 prevedevano la navigazione in linea retta da un punto A ad un punto B. La necessità di seguire degli itinerari, quindi delle strade, è arrivata successivamente.
«Se si aggiunge una cartografia vettoriale – dice ancora Longoni – lo strumento è in grado di calcolare i percorsi. Questa è la differenza tra traccia e rotta: la prima è la scia elettronica che sviluppo mentre mi muovo. La rotta, invece, è lo strumento che mi permette di raggiungere la posizione voluta. Le prime cartografie nel mondo del ciclismo le abbiamo implementate nel 2006. Si trattavano di quelle stradali che venivano inserite nei dispositivi per il ciclismo. Il passo in avanti dal punto di vista della navigazione lo abbiamo fatto quando abbiamo integrato la possibilità di ricevere altri segnali satellitari, non solo GPS quindi. Questo ha permesso un grande sviluppo, sia a livello di precisione che a livello di ricalcolo dei percorsi. Ora con uno dei dispositivi più moderni, come può essere l’Edge840 Solar, la navigazione è estremamente semplice.
La geolocalizzazione ha aperto sviluppi importantissimi anche sul fronte della sicurezzaLa geolocalizzazione ha aperto sviluppi importantissimi anche sul fronte della sicurezza
La sicurezza
I dispositivi Garmin hanno al loro interno anche quella che è la funzione Incident Detection, che permette di lanciare un messaggio di allarme in caso di emergenza.
«Questa si attiva automaticamente – dice Longoni – con un giroscopio posizionato all’interno del dispositivo. In caso di impatto o di caduta il ciclomputer è pronto a far partire il messaggio di emergenza, il quale però funziona solo se si ha un telefono dietro e si è agganciati ad una rete. Abbiamo altri sistemi che non sono legati a sistemi telefonici, per esempio: il nostro dispositivo InReach. Questo non è collegato ad un sistema telefonico ma utilizza Iridium, un sistema satellitare utile per essere rintracciati in ogni parte del mondo».