La nuova casa di Garmin Italia fra sostenibilità e benessere

18.12.2024
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Lo scorso 3 dicembre abbiamo avuto l’opportunità di partecipare alla premiazione dei Beat Yesterday Awards, i riconoscimenti voluti da Garmin Italia per celebrare storie straordinarie di persone comuni. L’evento ci ha offerto l’occasione per entrare nella nuova “casa” della filiale italiana di Garmin, inaugurata solo poche settimane fa a Milano. A chi non è pratico del capoluogo meneghino forniamo subito qualche coordinata geografica. La nuova sede si trova al numero 12 di Viale Ghisallo, nella zona nord ovest di Milano.

Nel nuovo concetto della sede di Garmin si è pensato anche ad un’architettura ecosostenibile
Nel nuovo concetto della sede di Garmin si è pensato anche ad un’architettura ecosostenibile

Tra modernità e innovazione

Il nuovo polo italiano di Garmin coniuga modernità e innovazione tecnologica, distinguendosi per linee essenziali e salubrità dello spazio. L’edificio è ai più alti livelli di architettura ecosostenibile, riscontrabili nelle scelte progettistiche, nei materiali, nell’elevata attenzione per il verde e per il benessere di chi vi trascorre le proprie giornate lavorative. L’immobile nasce con le più elevate prestazioni energetico ambientali in un’ottica di ottimizzazione dei consumi e per sostenere un ambiente di lavoro sano. La salubrità dell’aria è garantita dall’uso di materiali a bassa tossicità e da sistemi di filtrazione a carboni attivi. L’impianto fotovoltaico posizionato sul tetto fornisce una porzione dell’energia dell’edificio. 

A confermare tutto ciò è Stefano Viganò, Amministratore Delegato di Garmin Italia. Ecco le sue parole: «Per la nuova sede di Garmin Italia abbiamo scelto un edificio all’avanguardia in termini di sostenibilità e benessere aziendale. Un impegno per noi prioritario, che ci siamo presi con senso di responsabilità nei confronti di tutte le persone che rendono grande il brand nel nostro Paese e che desideriamo costantemente ispirate, produttive ed entusiaste della vita in azienda. Il segnale che vogliamo dare è chiaro: Garmin è all’avanguardia nei mercati che serve e crediamo che la sua presenza sul territorio debba andare di pari passo. Sono orgoglioso di inaugurare questa sede, che ci rende ancora di più leader di mercato proiettati al futuro».

La palestra consente ai dipendenti di avere una zona dove tenersi in forma
La palestra consente ai dipendenti di avere una zona dove tenersi in forma

Doppia certificazione 

Grazie alle innovative soluzioni architettoniche e impiantistiche, la nuova sede di Garmin Italia è un edificio registrato con l’obiettivo di certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), focalizzata su ambiente ed energia, e WELL (Well building standard), attenta al benessere di chi occupa gli edifici.

Due certificazioni distinte che però operano in armonia e hanno permesso di progettare un edificio altamente performante per quanto concerne l’aspetto energetico e ambientale. Un edificio che garantisce nello stesso tempo il benessere delle persone che usufruiranno degli spazi.

Sono state progettate aree per condividere anche i vari momenti liberi della giornata
Sono state progettate aree per condividere anche i vari momenti liberi della giornata

Al centro i dipendenti

In occasione dei recenti Beat Yesterday Awards, l’Amministratore Delegato di Garmin Italia, Stefano Viganò, ha sottolineato come sia importante prendersi cura del benessere delle persone che lavorano quotidianamente nella filiale italiana di Garmin. A confermarlo è Alessandra Torriani, HR Manager & Executive Assistant di Garmin Italia.

«Abbiamo fortemente voluto una sede innovativa – ha dichiarato la stessa Torriani – capace di ospitare spazi che i dipendenti di Garmin siano entusiasti di vivere. Per questo abbiamo scelto un ambiente capace di coniugare una forte vocazione green e un’attenzione estrema al benessere dei collaboratori, che da oggi avranno a disposizione aree dove trovare equilibrio tra business e momenti conviviali. Questo consentirà di vivere l’azienda non solo come luogo di lavoro, ma anche come stimolo e completamento di uno stile di vita sano, utile a promuovere il lavoro di squadra e la condivisione tra le persone».

Nell’edificio i dipendenti Garmin potranno dedicarsi al benessere fisico in una palestra attrezzata Technogym, aperta e presidiata 24 ore su 24 e accessibile anche durante i week end. 

L’attenzione al well-being è per Garmin un impegno costante da portare avanti con workshop e speech di personalità di spicco che da oggi avranno la possibilità di alternarsi nell’ambito del nuovissimo spazio digitale di Garmin Italia, destinato a diventare un vero e proprio hub in cui convergeranno expertise interne ed esterne, eventi dell’azienda e momenti di formazione.

Non manca un cenno alla storia di Garmin e alle imprese dei suoi atleti
Non manca un cenno alla storia di Garmin e alle imprese dei suoi atleti

L’importanza della sostenibilità

Tra i cinque pilastri su cui si fonda il successo del brand Garmin, come più volte detto, spicca la sostenibilità: Garmin investe continuamente in persone, strutture e attrezzature per una strategia di successo a lungo termine.

Nel 2023, Garmin ha ridotto le emissioni di CO2 attraverso l’uso di energia rinnovabile, accompagnato da investimenti in tecnologie efficienti dal punto di vista energetico all’interno delle proprie strutture e da pratiche di riciclaggio continue, in cui i dipendenti svolgono un ruolo fondamentale. Nel corso del 2023, il marchio ha raccolto e riciclato circa 5.000 tonnellate di materiali, tra cui carta, cartone, plastica e rifiuti elettronici dalle sue strutture. 

Garmin

La nuova casa di Garmin premia cinque storie speciali

07.12.2024
5 min
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MILANO – Martedì 3 dicembre Garmin ha celebrato la nona edizione dei suoi Beat Yesterday Awards, un’iniziativa nata nel 2016 per premiare storie e progetti straordinari compiuti da persone comuni. L’edizione di quest’anno merita di essere raccontata, non solo per le storie speciali che abbiamo avuto la fortuna di ascoltare, ma per la location che ha ospitato l’evento. Per l’edizione 2024 dei suoi Beat Yesterday Awards, Garmin ha dato appuntamento presso la sua nuova “casa” di Viale Ghisallo a Milano. Una “casa” che, come ha tenuto a sottolineare Stefano Viganò, Amministratore Delegato di Garmin Italia, è un concentrato di tecnologia e sostenibilità, e dove al centro di tutto c’è il benessere dei dipendenti, la vera forza dell’azienda.

Ogni sala della nuova sede è stata dedicata ad un’impresa sportiva realizzata anche grazie al supporto della tecnologia Garmin. Quella che ha ospitato la premiazione di quest’anno è stata dedicata alla prima ascesa invernale del Nanga Parbat, compiuta da Simone Moro nel 2016.

Giovanna Micol e Maria Vittoria Marchesini con Ruggero Tita e Caterina Banti
Maria Vittoria Marchesini, Giovanna Micol con Ruggero Tita

Con qualche novità

L’edizione di quest’anno dei Beat Yesterday Awards è tornata alla sua formula originale con la serata dedicata esclusivamente al racconto delle storie premiate. Rispetto al passato, per l’edizione di quest’anno Garmin ha però optato per un mix di storie che hanno visto come protagonisti persone comuni e sportivi famosi. 

E’ stato così premiato il team femminile di Luna Rossa che ha conquistato il titolo della Puig Women’s America’s Cup. Una vittoria che ha messo in evidenza l’eccellenza tecnica e tattica del gruppo. La squadra era rappresentata per l’occasione da Maria Vittoria Marchesini e Giovanna Micol.

Federica Gasperi con Mara Navarria e Dalia Dameno
Federica Gasperi con Mara Navarria e Dalia Dameno

Viaggi e Olimpiadi

La seconda storia è stata quella di Roberto Ragazzi, libero professionista che ha affrontato un viaggio di 160 chilometri in Islanda, camminando e trainando delle slitte con gli sci, le tende artiche e tutto l’occorrente per sopravvivere in mezzo al ghiaccio, con condizioni meteo davvero proibitive. Roberto ha affrontato tutto questo per sensibilizzare l’opinione pubblica sullo scioglimento dei ghiacciai e raccogliere fondi per realizzare un acquedotto utile a portare acqua corrente in un villaggio di 1700 persone in Burundi.

La terza storia premiata è stata quella di Francesca Gasperi, che ha attraversato in moto dodici Stati da Imperia a Jedda, in Madagascar, evitando le rotte inaccessibili a causa delle guerre. La meta del suo viaggio è stata raggiungere una zona segnata da grandi difficoltà. Ad accoglierla un missionario davvero speciale, Padre Floriano. Obiettivo del viaggio quello di raccogliere fondi attraverso i social per costruire una strada in grado collegare il villaggio di Padre Floriano con l’ospedale più vicino, distante 80 chilometri.

Dopo Francesca Gasperi ecco Claudio Pellizzeni che, da dipendente di banca, si è riscoperto viaggiatore solitario. Lasciato il posto in banca ha viaggiato 3 anni senza mai prendere aerei e con un budget di 15 euro al giorno. Suo compagno di viaggio il diabete di tipo 1. Per lui il viaggio è stato rinascita e terapia. Oggi Pellizzeni ha un tour operator che vuol far vivere alle persone le stesse emozioni da lui provate nei suoi tanti viaggi in solitaria in giro per il mondo.

La storia che ha chiuso la serata è stata quella di Diego Pettorossi, salito alla ribalta alle recenti Olimpiadi di Parigi. Pettorossi ha 27 anni, è di Bologna e prima delle Olimpiadi lavorava per un’azienda software di San Antonio, in Texas. Qualificato a Parigi 2024, unico atleta non professionista della nazionale Italiana, ha preso due mesi di aspettativa dal suo lavoro proprio per essere presente alle Olimpiadi. Ha mancato la finale per pochi centesimi ma il suo sguardo oggi è già proiettato alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

Claudio Pelizzeni con Alice Bellandi e Nicola Savino
Claudio Pelizzeni con Nicola Savino

Premiano le medaglie di Parigi

La storia di Diego Pettorossi ci porta direttamente a parlare di chi quest’anno ha avuto l’onore di consegnare i Beat Yesterday Awards. Per premiare le imprese straordinarie compite da persone comuni, Garmin ha chiamato alcune tra le medaglie più belle che hanno infiammato l’estate italiana nella storica cornice olimpica di Parigi 2024: Nicolò Martinenghi, medaglia d’oro nei 100 metri a rana, Gabriel Soares, medaglia d’argento nel canottaggio nel doppio pesi leggeri, Ruggero Tita e Caterina Banti, medaglia d’oro con i Nacra 17, Daila Dameno, medaglia di bronzo nell’arco composto alle Paralimpiadi, Alice Bellandi medaglia d’oro nel judo e Mara Navarria medaglia d’oro nella prova a squadre femminile della spada.

Roberto Ragazzi con Lino Zani, conduttore di Linea Bianca

Parola a Garmin

Lasciamo la chiusura al “padrone” della nuova casa di Garmin Italia, Stefano Viganò. 

«Ci piace pensare che i riflettori sul palco del Beat Yesterday non si spengano mai – dice Viganò – che le storie continuino a essere raccontate e che i protagonisti le portino avanti giorno dopo giorno, anche una volta finita la festa. Nove anni di Beat Yesterday non sono solo un traguardo incredibile, rappresentano anche l’impegno che l’azienda mette in campo da nove anni per celebrare lo Sport in ogni sua forma. Ciò che ci accomuna non sono i risultati, le performance, le grandi vittorie o quelle sconfitte che hanno sempre una storia da insegnare».

«Ciò che ci accomuna – conclude – sono i valori che lo sport sa trasmettere: la dedizione, l’impegno, il coraggio, la sfida con sé stessi e con gli altri, la passione e la capacità di non arrendersi mai. Vedere tutto ciò rappresentato sul nostro palco, quest’anno addirittura a Casa nostra, è stata la più bella conclusione di un anno che ha regalato grandi gioie sportive».

Durante la serata di martedì Stefano Viganò ha dichiarato che quella di quest’anno potrebbe essere l’ultima edizione dei Beat Yesterday. Una simpatica “minaccia” che si ripete ogni anno. Nel 2025 c’è però un traguardo da festeggiare, quello delle dieci edizioni. Un traguardo che non può essere mancato. Appuntamento quindi al prossimo anno con altre storie straordinarie realizzate da persone comuni.

Garmin

Imatra e Garmin insieme sulla strada verso la sostenibilità

11.11.2024
3 min
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Imatra, l’app innovativa che promuove il ciclismo e uno stile di vita sostenibile, ha stretto una partnership con Garmin per offrire agli appassionati un’esperienza ancora più completa e vantaggiosa. Grazie a questa collaborazione, chiunque possieda un dispositivo Garmin – che sia un computer da bici oppure un orologio – potrà da oggi integrare i propri dati di attività direttamente con l’app Imatra

Per iniziare, è sufficiente scaricare l’ultima versione dell’app Imatra, accedere alla sezione dedicata alle corse e collegare il proprio account Garmin. Al termine di ogni pedalata registrata su Garmin, l’utente riceverà una notifica sull’app Imatra per caricare i dati della corsa in pochi semplici passaggi. Questa nuova funzione facilita la gestione delle attività, consentendo di convertire i chilometri pedalati in preziose “Imatra Coin”. Anche se si decide di caricare la corsa in un secondo momento, l’app riconoscerà comunque l’attività e accrediterà le monete digitali sul proprio profilo Imatra.

Ogni 25 chilometri pedalati si guadagna un “Imatra Coin”
Ogni 25 chilometri pedalati si guadagna un “Imatra Coin”

Più pedali e meno spendi…

Il funzionamento è semplice: collegati, pedala e guadagna. La partnership con Garmin consente di scegliere tra due modalità di registrazione della corsa, direttamente su Garmin o tramite Imatra. Una volta conclusa l’attività su Garmin, basterà aprire Imatra, entrare nella sezione “Activity” e caricare le corse non ancora registrate. Così facendo, ogni pedalata viene convertita in monete digitali che possono essere accumulate e spese nello shop online di Imatra.

Imatra si distingue per la sua missione di incentivare il ciclismo come pratica sportiva ed eco-sostenibile, premiando chi percorre più chilometri in bicicletta. Ogni 25 chilometri pedalati, infatti, viene assegnata una “Imatra Coin”. Queste monete digitali, accumulate nel tempo, offrono accesso a uno store esclusivo con prodotti di oltre cento brand del settore ciclistico, dalle biciclette ai componenti e senza naturalmente trascurare l’abbigliamento.

“Connetti il tuo Garmin e guadagna con ogni uscita”
“Connetti il tuo Garmin e guadagna con ogni uscita”

Questa collaborazione rende Imatra una piattaforma ideale non solo per gli appassionati di ciclismo, ma anche per coloro che vogliono trasformare uno stile di vita attivo in una pratica vantaggiosa e sostenibile. Con Imatra e Garmin, ogni chilometro percorso in bici diventa non solo un contributo al proprio benessere fisico, ma anche un passo verso un mondo più “green”. Una pedalata alla volta, un obiettivo alla volta, Imatra e Garmin viaggiano assieme verso un futuro più sostenibile.

Imatra

Garmin Edge 1050, una console per la bici (e non solo)

01.08.2024
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Garmin Edge 1050 segna un altro passo in avanti nella gestione dei dati del ciclista. E’ uno strumento per la navigazione e un compagno della quotidianità, particolarmente utile a chi utilizza il computerino per il training specifico. Tante funzioni disponibili e si percepisce un aumento del valore che ha (e deve avere) la sicurezza.

Rispetto al 1040 Solar ha un grado di personalizzazione superiore e sorprende per la definizione dello schermo, che è di tipo bright, completamente a colori (a cristalli liquidi). E’ touchscreen ed in caso di pioggia battente lo schermo può essere bloccato. Entriamo nel dettaglio del test.

Grazie al riconoscimento è possibile riportare i profili esistenti sul nuovo dispositivo
Grazie al riconoscimento è possibile riportare i profili esistenti sul nuovo dispositivo

Come un telefonino (anzi meglio)

Il mondo dei computerini di altissima gamma (perché di questo si tratta) e dedicati alle biciclette si avvicina sempre di più alla categoria degli smartphone. Dimensioni abbondanti, schermi a colori e con definizioni impensabili fino a qualche anno fa, tantissime funzioni dedicate anche alla quotidianità extra ciclistica (ad esempio il pagamento contactless Garmin Pay). Tanta personalizzazione delle funzioni e un’infinità di dati, personalizzabili a loro volta nelle diverse fasi di lettura.

Non in ultimo l’aumento delle funzioni legate alla sicurezza. Se aggiornato nel modo adeguato e collegato allo smartphone, il Garmin è in grado di segnalare ostacoli presenti sul percorso e fornire alternative di percorso, anche grazie ad una mappa facilissima da vedere (e leggere). Incorpora un campanello, ovvero un segnale acustico molto utile quando si percorrono strade cittadine e/o con traffico. Non finisce qui, perché tramite il Garmin Edge 1050 si può contribuire ad aggiornare in modo perpetuo le modifiche di sentieri, strade cittadine ed extraurbane. Questo bike gps è l’apice dell’ecosistema Garmin e della comunità di fruitori della strada che mutua costantemente.

Un dispositivo che che evolve

Le strade non rimangono uguali nel tempo, cambiano e modificano le caratteristiche. Per questo ed altri motivi è anche nostro compito (quello della collettività che utilizza gli strumenti di navigazione) aiutare a modificare le indicazioni che troviamo sui dispositivi elettronici. Il contributo del ciclista è fondamentale e tutti ne possono beneficiare. Con il 1050 è possibile aggiungere un segnale di pericolo su quella strada (solo per fare un esempio), modifica che verrà metabolizzata dalla app Garmin Connect e vista successivamente da altri utenti della strada. Questa applicazione è una sorta di grande contenitore, è cresciuta negli anni ed è in continua evoluzione. Il suo aggiornamento costante avviene anche grazie ai feedback degli utenti.

Il grande ecosistema Garmin è anche questo. Quando si accende un Garmin non si attiva esclusivamente lo schermo di un computerino per la bici, ma si entra in una piattaforma facilmente fruibile che si aggiorna in maniera costante. Non si tratta di un dispositivo che ci tiene compagnia quando percorriamo le strade che già conosciamo, ma che ci aiuta nelle situazioni dove il supporto tecnologico diventa fondamentale per la nostra esperienza in bici e la sicurezza. Ad esempio quando pedaliamo in zone sconosciute, oppure affrontiamo salite o discese diverse dal solito. Con semplicità il Garmin ci aiuta e anticipa eventuali pericoli o più semplicemente ci permette di dosare nel modo corretto la nostra performance. E’ un ausilio alla programmazione di un allenamento o uscita in bicicletta.

Tre tasti (veri) e tre virtuali

Accensione, spegnimento e blocco dello schermo in caso di pioggia. Conferma dell’avvio ed eventuale messa in pausa (in basso a destra). Il tasto del lap, quello più caro ed utilizzato da chi affronta costantemente gli allenamenti specifici e programmati, oppure si mette alla prova sui segmenti.

A questi pulsanti reali, si aggiungono quelli che ci piace definire “virtuali” e compaiono in una sorta di schermata home aggiuntiva. Il campanello, il contributo alla segnalazione di un ostacolo o variazione (tramite segnali di avviso e pericolo) ed il ritorno alla schermata principale. Facile ed intuitivo, ma anche immediato tramite il touchscreen.

Più smart grazie ai colori

Con l’Edge 1050 Garmin ha implementato ed aumentato quel “concetto smart” che si riferisce alla piena sfruttabilità del prodotto da diverse tipologie di utenza, al pari di una analisi sempre più personalizzata dei dati delle uscite. In parallelo alla moltitudine di numeri disponibili, direttamente sul device, oppure nel post allenamento grazie alla app Garmin Connect, il 1050 dispone di una serie di grafici a colori che non fanno altro che aumentare la precisione di lettura (ed interpretazione) degli stessi numeri (ne beneficia anche una funzione come ClimbPro). L’analisi è dettagliata e possibile se si sfruttano i training pre-impostati, altrettanto semplice quando si utilizzano allenamenti personalizzati. Come una vera console, come lo schermo di un’automobile di ultima generazione.

Ci piace sottolineare questo aspetto tecnico del nuovo dispositivo. In un mondo che corre sempre di più e spesso dimentica le cose più semplici (talvolta sono anche le più immediate), la differenziazione tramite i colori aumenta (non poco) l’intuitività e il concetto di immediatezza. Nonostante l’alta definizione (la luminosità può essere regolata a piacere) il consumo della batteria è comunque ridotto, circa l’8% ogni ora (GPS al massimo delle potenzialità, power meter e fascia cardio, sensore della velocità e luminosità al massimo, bluetooth attivato con smartphone associato).

In conclusione

Il Garmin Edge 1050 è tecnicamente ricchissimo, pieno e sostanzioso. E pur riconducibile alla famiglia Edge (costruzione e spacchettamento del software) di ultima generazione, è con tutta probabilità il bike gps più facile da utilizzare. Sempre più dati e numeri, sempre più analisi e uscite in bicicletta dettagliatassime. E’ il popolo del ciclismo che chiede questo, perché al pari della valutazione dell’allenamento, ci sono anche la fase esperienziale (che è soggettiva prima di tutto) e la voglia di mettersi costantemente alla prova. Ma non è solo questo. Quando i numeri passano in secondo piano, è la mappa (e la semplicità nella consultazione di quest’ultima) che diventa protagonista. La “cartina” deve essere ben visibile, senza troppe complicazioni, con i colori nitidi, che non si accavvallano tra loro. Chapeau al nuovo schermo dell’Edge 1050 e alla qualità del contrasto.

L’utente si aspetta tutto questo da un dispositivo Garmin, a prescindere dalla categoria del prodotto ed ecco che il fattore sicurezza, così come il coinvolgimento diretto dell’utilizzatore, sono i valori aggiunti di un dispositivo come l’Edge 1050. L’utilizzatore diventa attore e protagonista di un sistema che cambia, di un modo di utilizzare i computerini gps che sta cambiando e dove la sicurezza non deve essere un companatico, ma deve andare sul gradino più alto del podio, tanto quanto i numeri che ci fanno stare bene (con noi stessi e con gli amici).

Garmin

Ritornano i sogni speciali di Garmin

29.07.2024
3 min
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Era il 30 novembre dello scorso anno quando allo Sheraton Milan San Siro andava in scena l’ottava edizione dei Garmin Beat Yesterday Awards, l’evento voluto da Garmin Italia per raccontare imprese straordinarie compiute da persone comuni. Come da tradizione, a premiare i vincitori e i loro progetti grandi campioni dello sport. In tutti questi anni i Garmin Beat Yesterday Awards hanno premiato oltre 55 progetti.

Lo scorso 18 luglio Garmin ha annunciato ufficialmente la nona edizione del suo premio dando il via alla possibilità di inviare la propria candidatura a chiunque abbia realizzato un’impresa ritenuta impossibile. Per farlo c’è tempo fino al prossimo 30 settembre. Spetterà poi alla giuria di Garmin stabilire quali storie, o meglio imprese, saranno maggiormente in linea con lo spirito più autentico che anima da sempre i Beat Yesterday di Garmin

Nella passata edizione alle premiazioni hanno partecipato campioni come Ganna, Nibali e Fontana
Nella passata edizione alle premiazioni hanno partecipato campioni come Ganna, Nibali e Fontana

L’autenticità

Come da tradizione consolidata, Garmin non pone alcun limite alla disciplina, al terreno o alla durata delle imprese che si vogliono compiere o che si sono compiute. A vincere saranno quelle più autentiche. Nel puro spirito che da sempre anima i Garmin Beat Yesterday Awards, qualunque sia la motivazione alla base di una sfida, il raggiungimento del relativo traguardo merita di ricevere la giusta considerazione e di essere quindi premiato.

Ai Garmin Beat Yesterday Awards si celebrano le imprese di chi ha saputo coronare il suo sogno
Ai Garmin Beat Yesterday Awards si celebrano le imprese di chi ha saputo coronare il suo sogno

La voglia di migliorarsi

C’è sicuramente un invito, che è anche un’esortazione, che riassume perfettamente lo spirito dei Beat Yesterday ed è “migliorati!”. Un invito, un incitamento che Garmin reinterpreta con un significato ancora più alto e assoluto. Beat Yesterday non sarà mai l’impresa di cui tutti parlano, non è la vittoria che resterà per sempre nella storia dello sport. Garmin Italia vuole infatti valorizzare progetti di persone ordinarie che compiono qualcosa di straordinario, dedicando tempo ed energie per riuscire in un’impresa tutta personale che il resto del mondo definisce impossibile. 

Per partecipare con il proprio progetto ai Garmin Beat Yesterday non sono richieste particolari caratteristiche o doti sportive. Chiunque può presentare la propria avventura e quindi la propria candidatura: nessun limite creativo al progetto, nessun vincolo alla disciplina, nessun obbligo di un format da adottare a tutti i costi. Spazio all’originalità, alla singolarità ma soprattutto alla autenticità. 

Come dicevamo, dallo scorso 18 luglio è possibile inviare a Garmin Italia la propria candidatura tramite il modulo disponibile al seguente link: https://www.garmin.com/it-IT/forms/beatyesterday/. La data ultima è stata fissata per inviare la domanda è il prossimo 30 settembre. Per conoscere i vincitori e soprattutto per sentire direttamente dalle loro voci il racconto di quanto hanno saputo fare basterà poi attendere qualche settimana quando Garmin Italia darà appuntamento a Milano per festeggiare i vincitori.

Garmin

Garmin Edge 1050, dal Tour de France ai nostri manubri

06.07.2024
5 min
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FIRENZE – Prendere un aperitivo a Piazzale Michelangelo con vista su Firenze è qualcosa di unico, farlo mentre c’è il Tour de France non ha prezzo. Ed è in questo magnifico contesto che Garmin ha presentato l’ultimo gioiello di casa: l’Edge 1050, dopo che era uscito qualche giorno prima.

La Grande Boucle è stata l’occasione perfetta: altissima qualità, per un prodotto di altissima qualità. Semplice. Alla presentazione c’erano anche Dario David Cioni, coach e direttore sportivo della Ineos Grenadiers, e Luke Rowe, atleta dello stesso team che da anni è supportato da Garmin.

Estetica e colori

Ma scopriamo il nuovo Edge 1050. La prima novità riguarda la visibilità dello schermo, che è ancora più precisa e dotata di colori meglio definiti. Il tutto garantendo fino a 20 ore di autonomia nei casi di utilizzo più impegnativi e fino a 60 ore in modalità risparmio batteria. 

Design rinnovato: il layout angolato a ottagono e i pulsanti in metallo sono corredati da un display a colori a cristalli liquidi da 3,5”, ancora più visibile e brillante la cui risoluzione passa da 282×470 pixel a 480×800 pixel.

Il nuovo Garmin Edge 1050

Sicurezza e condivisione

Tra le nuove funzioni del Garmin Edge 1050 c’è quella GroupRide avanzata. Una delle sue opportunità è quella che permette di ricevere avvisi di pericolo stradale segnalati dagli altri ciclisti. Sono gli avvisi di pericolo stradale: buche, alberi caduti, frane… vengono segnalati dagli altri ciclisti direttamente sullo schermo. E ovviamente è possibile dare il proprio contributo allertando gli altri ciclisti.. Gli aggiornamenti GroupRide e gli avvisi di pericolo stradale saranno presto disponibili anche sui cycling computer delle serie Edge 540, Edge 840 ed Edge 1040. 

In più ci si può monitorare durante l’uscita e non perdersi. O al contrario anche se si è distanti (nel tempo e nello spazio) si può fare una gara selezionando magari la prestazione di quell’amico sulla determinata salita. Una sorta di “avversario” digitale… 

Per quanto riguarda la sicurezza, durante l’uscita, Edge 1050 include funzioni specifiche come LiveTrack e il rilevamento degli incidenti ed è compatibile con la serie Varia per il ciclismo e luci smart, nonché con i comunicatori satellitari inReach5. 

«Qualcosa di cui oggi i nostri atleti non riescono più a fare a meno. Se escono in allenamento senza il Varia si sentono nudi», ci ha tenuto a sottolineare Cioni.

Più sicurezza con i comandi vocali potenziati e la possibilità di conoscere in anteprima gli ostacoli
Più sicurezza con i comandi vocali potenziati e la possibilità di conoscere in anteprima gli ostacoli

Più smart

Le funzioni di un ciclocomputer simile sono pressoché infinite. E spesso ci si spaventa di fronte a tante possibilità. Con l’Edge 1050 tutto diventa più facile

Si abbina facilmente agli smart trainer indoor Tacx e soprattutto alle piattaforme di allenamento. In pratica si passa in modalità wireless direttamente alla piattaforma interessata.

Di nuovo Cioni: «Per noi preparatori poter monitorare i nostri atleti è fondamentale, soprattutto quando non siamo con loro. Avere un dispositivo che abbina rilevamenti precisi e trasmissioni facile dei dati è vitale. E’ importante che i nostri atleti sappiano utilizzare questi strumenti. Ma oggi è così facile che non ci sono problemi. Tranne che Joshua Tarling lui è davvero “tosto” in tal senso. Magari adesso con L’Edge 1050 sarà più facile anche per lui!».

Tra le nuove funzionalità c’è anche la possibilità di creare percorsi direttamente sul dispositivo, Garmin Pay. L’altoparlante integrato (e potenziato per i comandi vocali) permette di ascoltare i messaggi di allenamento e le indicazioni verbali di navigazione e svolta. Consente inoltre di avvertire i ciclisti e i pedoni che precedono il ciclista grazie al campanello integrato nel dispositivo, configurabile sullo shifter per cambi elettronici compatibili o adottando un remote control da manubrio Garmin.

Tantissimi i dati che Edge 1050 memorizza e rielabora per fornire stime in tempo reale sul ritmo che si può tenere
Tantissimi i dati che Edge 1050 memorizza e rielabora per fornire stime in tempo reale sul ritmo che si può tenere

Navigazione e prestazioni

Le mappe sono sempre più dettagliate e anche meglio visibili con colori tanto netti. Tra le varie funzioni c’è anche quella del manto stradale che si andrà ad affrontare: superfici asfaltate e non, pavé, gravel. Tra l’altro Map Manager permette di aggiornare o aggiungere mappe aggiuntive tramite Wi-Fi direttamente sul cycling computer. 

Se lo si usa in mtb Edge 1050 riesce persino a capire quanto sia tecnico quel sentiero: tempi di volo, distanza tra i sassi…

Navigazione, uso più smart… tutto è migliorato sul Garmin Edge 1050 e di questo tutto fa parte anche la parte del training.

Edge 1050 include nuove metriche delle prestazioni per aiutare i ciclisti a pedalare in modo più smart. Le informazioni in tempo reale sulla Stamina possono aiutare i ciclisti a tenere traccia dei loro livelli di sforzo per vedere quanto ancora si può mantenere il ritmo attuale.

Nel frattempo, la funzione Power Guide terrà conto dei dati del vento e della Stamina, apportando modifiche in tempo reale agli obiettivi di potenza. La funzione ClimbPro consente ai ciclisti di osservare l’ascesa rimanente e la pendenza per ogni salita, che si tratti di un percorso pre-caricato o meno, mentre la ricerca Climb Explore permette ai ciclisti di vedere le salite vicine sul dispositivo o su Garmin Connect. 

Il prezzo consigliato al pubblico del Garmin Edge 1050 parte da 749,99 euro.

Garmin

Tacx NEO 3M: l’ultima generazione degli smart trainer

05.01.2024
3 min
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Garmin presenta un nuovo smart trainer a trasmissione diretta: il Tacx NEO 3M, dotato di movimento integrato per offrire una pedalata indoor che sia ancora più realistica. Un prodotto preciso, potente e in grado di seguire il movimento multidirezionale dell’atleta. Il motore usato è il NEO a rotazione magnetica.

La simulazione di pedalata nel Tacx NEO 3M è super realistica in ogni situazione
La simulazione di pedalata nel Tacx NEO 3M è super realistica in ogni situazione

Qualche novità

In casa Garmin, per questo nuovo smart trainer, sono state pensate alcune novità tecniche che aiutano ad affinare l’allenamento. In primo luogo è stato aggiunto il motion plates, una soluzione che permette a tutti gli utenti di allenarsi in maniera confortevole ed estremamente realistica. 

Il Tacx NEO 3M si basa, inoltre, sull’uso del sistema a frenata elettromagnetica del motore. Una scelta, quella di Garmin, che regala all’utente finale diverse sensazioni durante l’allenamento, come se si stesse pedalando su superfici differenti. Questa opzione permette di simulare, in modo realistico, anche i tratti in discesa

L’inerzia dinamica mantiene la sensazione di movimento in avanti in base al peso, alla velocità e alla pendenza
L’inerzia dinamica mantiene la sensazione di movimento in avanti in base al peso, alla velocità e alla pendenza

Dettagli tecnici

Per non lasciare alcun dettaglio al caso è necessario fornire il massimo dal punto di vista dello sviluppo e del supporto tecnico. Tacx NEO 3M è davvero curato nei minimi dettagli. Ad esempio, la simulazione della pendenza permette di avere le giuste sensazioni per affrontare anche le salite più dure. Il dispositivo è in grado di arrivare fino al 25%, anche per i tratti in discesa. 

I numeri in un allenamento sono ormai determinanti, di conseguenza serve accuratezza anche in questo caso. Il nuovo smart trainer di Garmin arriva a misurazioni affidabili fino a 2.200 watt con una precisione dell’1%. Con la Erg Mode, gli obiettivi di potenza vengono regolati automaticamente durante gli allenamenti effettuati in questa modalità.

I magneti riducono al minimo le vibrazioni, rendendo il trainer straordinariamente silenzioso
I magneti riducono al minimo le vibrazioni, rendendo il trainer straordinariamente silenzioso

L’applicazione mobile

E’ possibile scaricare l’applicazione Tacx Training per dispositivi mobili come cellulari e tablet. In questo modo si potranno completare le sessioni di allenamento del piano presente sull’app Garmin Connect. Inoltre, saranno presenti contenuti come video con team WorldTour e Group Ride. 

Tacx NEO 3M è pronto per l’uso con una nuova cassetta pignoni a 11 velocità preinstallata (da 11  a 28). Il prezzo di vendita consigliato è di 1.999,99 euro.

Garmin

Le schermate e i dati del Garmin nascono da una ricerca globale

19.12.2023
6 min
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Dove prendono spunto e come vengono sviluppati i diversi campi dati che troviamo nel Garmin? C’è una valutazione che nasce dalle richieste e dalle esigenze degli utilizzatori delle varie parti del mondo?

Abbiamo intervistato Matteo Bortesi, storico Product Manager di Garmin, appassionato ciclista e coinvolto nel processo di ricerca e sviluppo dell’azienda americana. Con lui abbiamo fatto una panoramica ad ampio spettro di quello che si cela dietro la scelta dei campi dati e delle schermate nel mondo dei bike device.

Bortesi con un Nibali ancora in attività (foto Garmin)
Bortesi con un Nibali ancora in attività (foto Garmin)
Avete fatto un’indagine sui campi dati più utilizzati nel mondo bike?

Sì, abbiamo fatto un’indagine a tappeto su migliaia di utenti. A partire dagli amatori, beta tester, colleghi worldwide e infine professionisti. E’ emerso che ogni target user ha esigenze diverse, pertanto, abbiamo spalmato nei tre indirizzi di uso principali, road, mtb e anche indoor le schermate. Abbiamo notato ad esempio che, per il profilo mtb la richiesta globale sia ricaduta sull’analisi dei dati di guida.

L’utilizzo di alcuni di questi vi ha sorpreso?

Sinceramente no. Il nostro desiderio era quello di confermare le funzioni utili al primo utilizzo. Questo aspetto però non ha minimamente influito sul grado di personalizzazione da parte dell’utente che, dopo aver utilizzato una Garmin per alcune settimane, può sentire la necessità di modificare le pagine dati a suo piacimento.

Il device è diventato un punto fermo dell’attività ad ogni livello
Il device è diventato un punto fermo dell’attività ad ogni livello
Garmin fornisce delle linee guida per ottimizzare l’utilizzo dei campi dati?

Appena acceso, ogni strumento mostra alcune manovre, trucchetti e suggerimenti da seguire per imparare a usare il GPS bike computer da subito. Non dimentichiamo il manuale d’uso, basta digitare sul tab “cerca/lente” le parole: campi dati oppure impostare pagine, aggiunta di una pagina dati e l’utente sarà seguito passo passo nel gestire le impostazioni del prodotto.

E’ possibile riportare i i profili creati da un device ad un altro?

Sì certo, questa grande innovazione è stata abilitata circa quattro anni fa, con la possibilità di creare il backup dello strumento e farlo migrare a un nuovo modello senza dover perdere tempo per improntare le stesse specifiche del vecchio prodotto.

Una delle ultime evoluzioni Garmin, la funzione PowerGuide
Una delle ultime evoluzioni Garmin, la funzione PowerGuide
C’è un’evoluzione dell’utilizzatore e un utilizzo diverso delle funzioni dei Garmin?

Certamente e proprio questa sorta di evoluzione è legata principalmente a come si è modificata la sensibilità di chi utilizza i device e da necessità che sono cambiate. Faccio un esempio: molti utilizzatori tolgono il dato relativo alla velocità per inserire il campo dati della potenza, perché nel frattempo hanno acquistato i sensori di potenza.

Ad esempio, cosa utilizzi sul tuo device?

Inserisco i valori fisiologici e fisici istantanei nella pagina principale e nelle pagine successive le medie degli stessi. In Garmin offriamo infinite opportunità da mixare tramite un software di facile accesso, chiaro, tradotto in italiano parola per parola e senza l’ausilio di traduttori automatici. Il manuale d’uso, comprensivo della spiegazione di ogni singolo campo dato, è sempre presente in ogni pagina web consultabile gratuitamente prima dell’acquisto di ogni prodotto, sempre in calce alla pagina web principale.

Quindi viene redatto dalla compagine italiana di Garmin?

Esatto, con estrema attenzione e dove i tecnicismi si fanno più complessi, specie quando le esigenze diventano più alte, abbiamo istituito un sistema di tutorial e video esplicativi sui nostri canali ufficiali e non. Abbiamo creato anche un forum ufficiale Garmin con l’obiettivo di dipanare molti dubbi e approfondire la propria user experience. Oramai non esiste voce del nostro menù che non sia stata scandagliata e verificata con cura.

Siete voi i primi utilizzatori e tester?

Molti di noi sono praticanti e sportivi, appassionati e ovviamente utilizzatori, coinvolti anche nelle attività di test e nel fornire feedback per migliorare il prodotto. Ognuno è specializzato in una categoria.

Avete fatto un’indagine tra atleti pro’ e mondo amatoriale?

Sì certo e sotto molti aspetti il risultato può sorprendere. I professionisti su strada usano pochissimi campi dati. Per ogni pagina dati massimo tre o quattro, mentre la compagine amatoriale ne usa molti di più.

Ad esempio, quali sono quelli più usati dai pro’?

I loro preferiti durante le competizioni sono: Potenza e Zona Potenza, Normalized Power e ClimbPro, Zona Cardio e Cardio Medio, Distanza, Performance condition e TSS.

Alcuni corridori usano anche i device da polso, abbinati o no al normale device
Alcuni corridori usano anche i device da polso, abbinati o no al normale device
In allenamento?

Durante il training vanno per la maggiore la VAM Lap e le sue medie, potenza e le medie del lap, percentuali cardio del lap, il valore della potenza normalizzata e il lap nelle SFR. Ciò che serve loro tantissimo è la riesamina ex post su Garmin Connect o via Clipboard app team Garmin per il loro coach.

Utilizzate i feedback ed eventuali richieste che arrivano dalle categorie professionali, atleti ed allenatori?

Le inseriamo in una lista di desiderata, le valutiamo coscienziosamente per validità, comprensibilità, spendibilità e utilità, certificazione scientifico letteraria, proprietà intellettuale e registrazione legale. I milioni di utenti che abbiamo possono condividere le loro idee, ognuna di queste trova una valutazione.

C’è ancora un margine di sviluppo, oppure la tecnologia e la ricerca hanno raggiunto il limite?

Assolutamente, non avremmo acquisito FirstBeat Analytics nel 2020, se non avessimo voluto progredire nel creare nuove metriche di altissimo livello di certificazione fisio-sportiva. Le ultime due grandi innovazioni a mio avviso hanno visto la luce con il campo dati Stamina che anche sotto il profilo dell’impiego personale, mi ha salvato in più di una occasione. Il secondo sviluppo è la funzione fisio ClimbPro. Vivendo di pancia alcune funzioni come quest’ultima, da appassionato e utilizzatore, ma anche da ciclista completo, lento in tutte le discipline, conoscere quante salite, con quale grado di pendenza e quanto tempo dovrò impiegare per scollinare mi aiuta moltissimo a livello psicologico e per la gestione dei miei due cavalli vapore.

Garmin Beat Yesterday 2023, formula nuova e vincente

05.12.2023
4 min
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Il Beat Yesterday Awards di Garmin fin dalla sua prima edizione è sempre stato un evento davvero speciale, capace di raccogliere personalità di spicco del mondo dello sport, della musica e dell’innovazione. L’evento rappresenta da sempre il palcoscenico ideale per raccontare imprese straordinarie compiute da persone comuni, premiate da grandi campioni dello sport. 

Per l’edizione di quest’anno, andata in scena nei giorni scorsi allo Sheraton Milan San Siro, Garmin ha scelto una formula tutta nuova e decisamente vincente, riassunta perfettamente nel nome: “Garmin Beat Yesterday 23 For Charity”.

La serata dei Garmin Beat Yesterday si è svolta a Milano
La serata dei Garmin Beat Yesterday si è svolta a Milano

A favore di Obiettivo3

Per l’edizione di quest’anno del Beat Yesterday Awards, Garmin ha scelto di creare un “evento corale” a favore di Obiettivo3. Stiamo parlando di una associazione sportiva nata da un’idea di Alex Zanardi e dalla sua voglia di condividere e far provare anche ad altri le sue stesse emozioni, regalare un’opportunità e sostenere coloro che vorrebbero avvicinarsi allo sport ma non ne hanno la possibilità. Obiettivo3 punta a far apprendere e diffondere la pratica sportiva tra i disabili, ancora oggi penalizzati dagli alti costi e dalla difficoltà nel comprendere come iniziare. Tra le discipline di cui si occupa l’associazione ritroviamo paracycling, paratriathlon, wheelchair tennis, pararchery, parathletics e para alpine skiing.

Tanti ospiti, dal fondo: Alessandro Ballan, Elia Viviani, Filippo Ganna, Vincenzo Nibali
Tanti ospiti, dal fondo: Elia Viviani, Filippo Ganna, Vincenzo Nibali

Una staffetta indoor

Per aiutare Obiettivo3 Garmin ha trasformato l’edizione 2023 del Beat Yesterday Awards in una vera e propria staffetta indoor in cui tecnologia e passione si sono fuse in un binomio perfetto. Sulle Tacx NEO Bike, smart bike all-in-one per l’allenamento indoor che garantiscono una pedalata realistica, e sugli Smart Trainer del brand si sono infatti avvicendati volti noti dello sport, e non solo, per macinare chilometri a supporto di Obiettivo3, con una donazione finale di 10.000 euro.

L’obiettivo era quello di colmare simbolicamente la distanza di oltre 300 chilometri che separa la sede Garmin di Milano a quella di Obiettivo3 a Padova.

Gli oltre trecento chilometri sono stati percorsi da Norma Gimondi, Fabrizia D’Ottavio, Cristian Cucco, Davide Camicioli, Stefano Baldini, Davide Cassani, Antonio Bigi, Nicolò Famiglietti, Giulio Molinari, Roberto Grimoldi, Alessandro Morolla, Gianpaolo Favero, Francesco de Maio, Andrea Berton, Gabriele Maifredi. A tagliare il traguardo un quintetto d’eccezione formato da Filippo Ganna, Vincenzo Nibali, Alessandro Ballan, Elia Viviani e Marco Aurelio Fontana. 

Ogni ciclista e ospite ha apposto la sua firma su uno Smart Trainer Tacx NEO 2T, che è diventato un vero e proprio oggetto da collezione che sarà in palio in un contest su Strava che Garmin lancerà nei prossimi giorni. 

Il Tacx Neo 2T firmato dai tanti ospiti della serata
Il Tacx Neo 2T firmato dai tanti ospiti della serata

I quattro talk

Mentre gli ospiti si alternavano nella staffetta indoor, il pubblico presente allo Sheraton Milan San Siro ha potuto assistere a quattro talk che hanno esplorato proprio quei valori di cui il Beat Yesterday Awards si fa promotore da otto anni. Anche qui il ricco parterre ha fatto la differenza, grazie a storie davvero coinvolgenti. I valori e di conseguenza i temi trattati hanno riguardato l’altruismo nello sport e nella vita, la vocazione, la passione unita alla genialità, la condivisione.

A riassumere al meglio la splendida giornata dei Garmin Beat Yesterday 23 For Charity le parole di Stefano Viganò, Amministratore Delegato di Garmin Italia (nella foto di apertura è ritratto con Barbara Manni, Marketing & Communication di Obiettivo3).

«Per Garmin è stato un grande onore – ha dichiarato – raccogliere tutti questi nomi eccellenti attorno a una causa così importante. Supportare Obiettivo3 con la nostra tecnologia e insieme a tutta la famiglia Garmin è stata un’emozione unica e irripetibile, che solo lo sport e la passione sono capaci di generare. Un’energia che si è sentita riverberare forte e cristallina dal palco alla staffetta e fino al pubblico, che quest’anno per la prima volta ha potuto assistere all’evento che per noi è il completamento perfetto di un anno importante».

Garmin