Permetti Unzue? Ci facciamo un po’ i fatti della Movistar

03.09.2021
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Il giorno dopo la vittoria di Lopez al Altu d’El Gamoniteiru in casa Movistar si respira un’atmosfera più rilassata. La squadra in blu era partita per vincere una tappa e mettere un corridore sul podio e almeno per ora l’obiettivo è raggiunto, con Mas secondo e Lopez terzo alle spalle di Roglic. Unzue si muove come un gran signore, con tutte le movenze del padrone di casa, consapevole che almeno per ora si sta ottenendo il massimo. Al netto di tutte le critiche per le tattiche di giornata, che piovono ormai spesso per partito preso.

«La vittoria è stata una bella luce – ammette con eleganza – in una stagione che finora era stata un po’ arida. Al Giro abbiamo perso Soler per caduta. Al Tour sono caduti Valverde e lo stesso Lopez e lo abbiamo finito con cinque corridori. E qui è caduto Alejandro stesso, che stava bene e poteva essere un uomo importante, e ieri si è ritirato Verona. Diciamo che la vittoria è stata utile per il morale e brillante, per il piglio di Miguel Angel e per averla colta davanti a grandi corridori come Bernal e Roglic».

Unzue, intervistato dal celebre giornalista colombiano Urrego
Unzue, intervistato dal celebre giornalista colombiano Urrego
Soprattutto dice che Lopez sta tornando grande…

Esattamente questo. La parte iniziale della stagione è servita per renderci conto che la frattura dello scorso anno al Giro è stata completamente recuperata. Ma è stato un anno stressante per lui. Ha avuto il Covid e abbiamo dovuto affrettare i tempi e la preparazione. Al Tour non era lui, tanto che abbiamo preferito fermarlo sui Pirenei per farlo recuperare e preparare bene la Vuelta. E qui ha confermato di essere tornato al livello degli ultimi 4 anni.

Ti aspettavi che Marc Soler avrebbe lasciato la squadra per andare al UAE Team Emirates?

E’ stato una pena sapere che andrà via, ma è anche un cambio fisiologico. Ha sempre voluto poter correre da leader, non sopportava tanto di lavorare. Avrà voluto liberarsi da questo peso, anche se è andato in una squadra in cui c’è un leader davvero enorme, che ha bisogno di compagni forte e pronti per aiutarlo. Soler è certamente un grande corridore e di esperienza, dovrà convertirsi a essere un uomo squadra.

Adesso Unzue parliamo di Valverde, come sta?

Si sta già allenando su strada, gli piacerebbe correre un po’ di classiche italiane di fine stagione. Come sempre il suo recupero è stato molto buono e poi, lo conoscete bene, ha bisogno di gare per stabilizzare la testa e il corpo.

Mas sempre con Roglic, ha ceduto soltanto ai Lagos de Covadonga
Mas sempre con Roglic, ha ceduto soltanto ai Lagos de Covadonga
Classiche italiane di fine stagioni oppure l’europeo?

Per l’europeo è presto, i medici lo sconsigliano. E può permettersi di non avere fretta, dato che già al Tour abbiamo concordato che correrà per un anno ancora. Ha recuperato il livello dei 3-4 anni precedenti il Covid. Penso che dopo il 2022 chiuderà, anche se con lui non si può mai dire, e credo che gli piacerebbe farlo alla Vuelta.

Nella sua ombra sta crescendo Mas, un po’ ogni anno…

Analisi giusta, migliora regolarmente. Si sta guadagnando lentamente il suo spazio, diventando sempre più solido. E’ l’obiettivo per cui stiamo lavorando e perché è arrivato in squadra.

Chi dei due, fra Lopez e Mas, potrebbe arrivare prima a vincere un grande Giro?

Una bella lotta. Lopez è già a un grande livello. Ha dimostrato di saper vincere tappe impegnative, è stato terzo alla Vuelta scorsa e non dimentichiamo che nel Tour di Pogarac e Roglic, lo scorso anno, era terzo fino a quell’ultima crono. Mas è stato secondo alla Vuelta del 2018 e l’anno scorso è stato quinto al Tour e alla Vuelta. Il primo potrebbe vincere grazie alla sua imprevedibilità, il secondo se continua a crescere con regolarità. In questa Vuelta è sempre stato con Roglic, tranne l’altro ieri. In tutti gli arrivi selettivi era davanti. Sono due leader che si devono consolidare.

Dopo l’intervento alla clavicola, Valverde si sta già allenando su strada
Dopo l’intervento alla clavicola, Valverde si sta già allenando su strada
Che tipo è Mas?

Forse non è un guerriero, ma è un grande combattente. Un uomo sensibile e meticoloso. E’ sempre molto attento, studia tanto i dettagli.

Quest’anno i due italiani (Cataldo e Villella) purtroppo non sono andati come in passato…

Per alcuni, l’anno trascorso e la pandemia sono stati difficili da superare. Davide (Villella, ndr) ha vissuto bei momenti, ma obiettivamente non era questo l’anno più adatto per valorizzarsi. Credo che difficilmente rimarranno in squadra.

Farete un grande mercato?

Niente di particolare, ci saranno 6-7 innesti, ma di classe media. Aspettando che i leader si consolidino e che i giovani come Rubio, Jacobs e Jorgenson vengano fuori.

Jorgenson e Rubio sono attesi da Unzue a una crescita importante
Jorgenson e Rubio sono attesi da Unzue a una crescita importante
Cosa pensi del ritiro di Aru?

E’ sempre duro quando un corridore brillante, abituato a grandi risultati, si trova a correre in zone cui non è abituato. Fra il 2015 e il 2017 Fabio è stato tra i migliori, facendo numeri bellissimi. Non guardiamo Valverde, che è al top da 20 anni. I cicli dei corridori durano 3-4 anni, oppure 6-7. Credo che Fabio debba essere orgoglioso di essere stato uno dei più forti del suo periodo. Forse davvero continuare come negli ultimi tempi non aveva più senso…

Alejandro Valverde, Vuelta Espana 2020

Unzue deciso: nessuno tocchi Valverde

19.11.2020
3 min
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«Credo che il problema di Valverde sia stato lo stesso di Nibali – dice Unzue – e che i processi in questi casi servano a poco».

Il team manager della Movistar molla per un secondo il proverbiale aplomb e fa capire che per difendere il suo capitano è stato già costretto a discutere.

«I veterani si sono trovati scomodi in questa nuova situazione – continua Unzue – ma nonostante questo si sono caricati la squadra sulle spalle. Non hanno vinto, ma hanno garantito un elevato livello sportivo. Quanto ad Alejandro, si è reso conto anche lui di aver chiuso il primo anno senza vittorie. Sto aspettando il 2021 perché torni a prendersi le vittorie sfuggite quest’anno! Ma scherzi a parte, è diventato padre per la quinta volta. Aveva anche altro cui pensare. E poi dopo 25 anni correndo allo stesso modo, allenandosi allo stesso modo e con lo stesso schema di corse, un cambiamento come quello che abbiamo vissuto lo ha destabilizzato».

Pensavi che avreste fatto un calendario così ricco?

Credo sia impossibile fare un bilancio consuntivo, perché quello preventivo era vuoto. La mia lettura di questo anno è molto positiva. Abbiamo corso con il mondo praticamente fermo, dopo lo stress del lockdown e il dramma che i nostri Paesi hanno vissuto. Sono molto orgoglioso del nostro sport, siamo stati esemplari con i nostri protocolli e la severità nell’applicarli. Solo qualche comportamento è stato poco chiaro.

Marc Soler, Enric Mas, Vuelta Espana 2020
Marc Soler ed Enric Mas durante la Vuelta Espana 2020
Marc Soler, Enric Mas, Vuelta Espana 2020
Soler e Mas, Vuelta Espana 2020
Ad esempio?

I ritiri di alcune squadre dal Giro. Comportamenti non compatibili con lo sforzo che tutti avevamo deciso di fare.

Cosa pensa Unzue della stagione Movistar?

Mi sarebbe piaciuto ottenere risultati migliori, ma onestamente è l’anno in cui abbiamo svecchiato la rosa, perdendo in più uomini come Carapaz, Quintana e Landa. Sono venute poche vittorie, ma in corsa abbiamo avuto un atteggiamento magnifico. Lo stile in certi momenti vale quanto una vittoria.

Soler e Mas ti sono sembrati all’altezza dei campioni che hanno rimpiazzato?

Mas si è piazzato quinto al Tour e poi si è ripetuto alla Vuelta. Ha confermato la sua regolarità, che ne è la caratteristica principale. Ha 25 anni, sono certo che migliorerà. Si è sperimentato per la prima volta nel guidare la squadra. Non so se vincerà un grande Giro, ma ho fiducia. Soler invece ha grandi qualità e forse più strada da fare. Ha vinto due corse, bisognerà capire dove collocarlo.

Sono arrivati dalla pista i fratelli Mora…

In certi momenti siamo un team bandiera del Paese e i due ragazzi potrebbero salire sul podio di Tokyo, come Sebastian ha vinto la corsa a punti agli europei.

Miguel Angel Lopez sarà il vostro leader dal prossimo anno?

Hombre, che domande mi fai. Non posso risponderti. Posso dire che ci interessa molto e che stiamo seguendo con grande attenzione il suo recupero dalla caduta del Giro. Entro una settimana si saprà qualcosa. Ma se devo darvi una percentuale, rimarrei fermo su 50 che verrà e 50 che non verrà.