Trenta 3K Carbon, leggero e sicuro. Garantisce Pogacar

09.04.2021
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Il casco Trenta 3k Carbon con cui corrono gli atleti del Uae Team Emirates nasce da uno studio metodico e approfondito sin nei minimi dettagli da parte del reparto Research & Development di Met, azienda italiana produttrice di caschi da ciclismo da più di 30 anni, con l’obiettivo di rispettare i più alti standard di qualità e le più rigide procedure di sicurezza.

Leggero e sicuro

Un casco leggero dal peso di 229 grammi che presenta ben 19 prese d’aria. Il sistema di sicurezza è garantito dalla protezione Mips-C2 che riesce a disperdere le forze rotazionali causate dall’impatto dovuto ad un eventuale caduta. Grazie alla tecnologia 3K Carbon i tecnici Met hanno rilevato che il modulo elastico del carbonio permette di ridurre la densità della schiuma di EPS (polistirene espanso) di circa il 20%, mantenendo un’ottima stabilità nella resistenza agli urti. Il risultato ottenuto è una calotta più leggera e performante.

«Il casco – dice Pogacar – è una parte cruciale della nostra attrezzatura. Come ciclisti lo indossiamo tutti i giorni. Se non è comodo e leggero, allora è un problema. Fortunatamente MET ci offre i migliori caschi possibili».

Come nasce

La notevole riduzione del peso è dovuta anche al materiale con cui è stato realizzato il casco, che abbina fibre composite e Polistirene Espanso Sinterizzato: un materiale organico sintetico. Si tratta di un prodotto di origine naturale che viene trattato con processi di produzione di tipo artificiale, con struttura cellulare. L’EPS è costituito per il 98% da aria, la restante parte da carbonio ed idrogeno. Al termine del processo di formazione si ottiene un prodotto rigido e di peso ridotto.

Aerazione e aerodinamica

L’aerazione del casco è garantita da un sistema complesso che presenta 19 prese d’aria. Lo scopo è quello di non trattenere l’aria all’interno e di mantenere la testa fresca. Il sistema di ventilazione è stato studiato in collaborazione con l’organizzazione statunitense NACA (National Advisory Comittee for Aeronautics). La finalità di questa collaborazione è quella di massimizzare il flusso d’aria costante senza sfavorire le prestazioni aerodinamiche del Met Trenta 3K Carbon.

La presa d’aria nella parte anteriore del casco sfrutta la potenza dell’effetto Venturi e spinge fuori l’aria calda dall’interno del casco, attraverso scarichi appositamente posizionati nella parte posteriore. Ciò garantisce un flusso d’aria costante attraverso il casco, senza creare resistenza aerodinamica.

Le impressioni di Trentin

Per approfondire abbiamo deciso di sentire anche Matteo Trentin, corridore di punta della formazione UAE Emirates.

«E’ un casco veramente comodo – dice – che canalizza l’aria al suo interno come pochi altri. La parte posteriore è stata progettata appositamente per favorire il deflusso dell’aria. Fin da subito mi sono reso conto che il ricambio è efficace e garantisce la giusta freschezza. E poi mi piace anche perché è aerodinamico e io a questo fattore attribuisco molta importanza. Ho avuto una buona impressione dalla prima volta che l’ho indossato. Resta fermo ben allineato con la testa. Inoltre posso dire che non ti accorgi nemmeno di averlo. E’ così leggero che ti permette di pedalare con un comfort veramente elevato».

Chiuso e aperto

A corollario di quanto detto, arriva la distinzione fra due modelli di casco in uso al team.

«Abbiamo 2 tipologie di caschi – prosegue Trentin – uno chiuso, il Manta Mips, da usare preferibilmente con la pioggia o per le volate e uno classico per il bel tempo, il Trenta 3K Carbon. In linea di massima è preferibile usare il casco chiuso in condizioni di maltempo. Ma devo dire che il Trenta 3K Carbon con la pioggia va bene anche in versione classica. In fondo è un discorso più individuale, dipende dalle preferenze. Io ad esempio utilizzo il casco chiuso per le corse in cui c’è freddo o anche pioggia. Mentre utilizzo invece il casco aperto per le corse in cui c’è il sole o comunque la temperatura è gradevole».

SH+ casco Shirocco

Sh+ lancia il nuovo casco Shirocco

13.12.2020
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I caschi SH+ godono della continua ricerca e innovazione che l’azienda fa in termini di sicurezza, stile e comfort. Da queste premesse nasce il casco Shirocco, pensato e completamente realizzato in Italia.

Protezione e aerodinamica

L’obiettivo principale di SH+ è la protezione dagli impatti e in questo senso l’azione combinata della struttura in Eps e della calotta in policarbonato, grazie alla tecnologia In-mold, crea un’adeguata resistenza contro l’azione meccanica esercitata da un impatto e dissipa l’energia per evitarne la trasmissione al cervello del ciclista.
L’aerodinamica ha assunto un’importanza sempre maggiore nel ciclismo moderno, e proprio per questo Shirocco è stato sviluppato con numerosi test in galleria del vento. Oltre alla velocità un casco deve essere anche confortevole e mantenere la testa fresca e asciutta. Lo Shirocco grazie alla forma a alla posizione delle prese d’aria, vanta dei veri e propri canali di ventilazione interni collegati alla calotta esterna. In questo modo si garantisce anche l’evaporazione del sudore.

Precisione chirurgica

Un punto forte di Shirocco è la tecnologia Laser Cut, che è in grado di realizzare delle imbottiture interne personalizzate in base ai canali di ventilazione con una precisione chirurgica. Anche i cinghietti sono stati disegnati dai tecnici SH+ su indicazione dei ciclisti professionisti.
Shirocco è provvisto di un sistema di regolazione super-leggero chiamato Speed Turn System V: cinque possibilità di regolarlo in altezza ed una rotella posteriore per assicurare la calzata migliore senza costrizione sulla testa ma con alta protezione in caso di impatto.
Disponibile in due misure: XS/M1 e M2/XL.

Prezzo di euro 140,00

shplus.com

Bontrager Starvos

Bontrager Starvos il casco all’apice della sicurezza

21.11.2020
2 min
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Di recente il casco Starvos WaveCel di Bontrager ha ottenuto il più alto riconoscimento nella rassegna Gear of the Year fatta ogni anno da Bicycling Magazine.

Lo Starvos è un casco dalle linee eleganti che racchiude un alto livello di sicurezza grazie alla tecnologia WaveCell. Si tratta di una struttura cellulare comprimibile che viene posizionata nella parte interna del casco e assorbe la forza che deriva da un urto impedendo che arrivi alla testa del ciclista. La tecnologia WaveCel ha ottenuto il punteggio massimo dal Virginia Tech, che tramite test imparziali ha dimostrato come sia tra le migliori protezioni presenti sul mercato.

All’interno del casco oltre alla struttura in WaveCel sono presenti delle imbottiture molto confortevoli che assorbono l’umidità e che si possono staccare facilmente e lavare. Il sistema di regolazione Headmaster agisce sulla circonferenza e sull’altezza in modo che il casco si adatti a tutte le tipologie di conformazione della testa. La regolazione tramite rotellina posteriore si può effettuare anche con una mano sola in modo molto veloce. Ad aiutare la regolazione ci sono le fibbie divisorie LockDown che sono anche molto comode e aiutano a tenere più puliti i cinturini.

La parte posteriore del casco Starvos con la rotellina per la regolazione
La parte posteriore del casco Starvos con la rotellina per la regolazione a una mano sola

I caschi Bontrager beneficiano del Crash Replacement Guarantee, che prevede in caso di incidente entro il primo anno dall’acquisto la sostituzione gratuita del casco.

Prezzo di euro 109,99

trekbikes.com


Bontrager XXX WaveCel LTD

Edizione limitata per il Bontrager XXX WaveCel

29.10.2020
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Bontrager ha lanciato una nuova serie di colori e stili dei caschi dotati di WaveCel. Fra questi c’è anche il Bontrager XXX WaveCel LTD, il modello di punta della gamma del marchio americano.

Il Bontrager XXX WaveCel LTD è un casco altamente aerodinamico utilizzato anche dai corridori del Team Trek-Segafredo. La versione LTD strizza l’occhio anche all’estetica la colorazioni in edizione limitata che lo rende ancora più esclusivo.

La tecnologia WaveCel di Bontrager conferisce un livello di sicurezza molto elevato, infatti recenti studi hanno dimostrato che un casco con WaveCel è fino a cinque volte più efficace rispetto ai caschi realizzati con metodi costruttivi tradizionali. WaveCel è una struttura cellulare comprimibile che si trova nella parte interna del casco. In caso di impatto assorbe la forza dell’urto prima che arrivi alla testa del ciclista.

Oltre alla tecnologia WaveCel, il Bontrager XXX vanta una serie di qualità tecniche di primo piano, ad iniziare dal BOA presente nella parte posteriore che consente di regolare con facilità il casco sulla testa. Massima attenzione anche ai dettagli, infatti i tecnici del marchio americano hanno ideato un’imbottitura supplementare che si chiama NoSweat, che grazie ad un canale in silicone evita che il sudore possa cadere sugli occhi. Il peso del casco in taglia S è di 325 grammi, mentre in taglia M è di 352 grammi.

Per concludere segnaliamo la possibilità di usufruire del Crash Replacement, vale a dire che in caso di incidente entro un anno dall’acquisto, sarà possibile sostituire gratuitamente il casco con uno nuovo.

Prezzo di euro 269,99


trekbikes.com