Nei giorni scorsi Trek Bicycle ha annunciato di aver rinnovato per il terzo anno consecutivo la propria collaborazione con World Bicycle Relief. Stiamo parlando di una associazione che dal 2005, attraverso il programma The Power of Bicycles, distribuisce biciclette di alta qualità appositamente progettate e lo fa attraverso programmi filantropici e di impresa sociale.
Trek abbraccia per il terzo anno di fila il progetto di World Bicycle ReliefTrek abbraccia per il terzo anno di fila il progetto di World Bicycle Relief
Fino a Natale
La collaborazione fra Trek e World Bicycle Relief, giunta al suo terzo anno, consiste in una campagna di raccolta fondi, partita lo scorso 27 novembre e che durerà fino al 31 dicembre. Tra il 2021 e il 2022 la campagna ha permesso di raccogliere complessivamente tre milioni di euro. L’obiettivo per il 2023 è di accrescere questa cifra già di per sé importante.
Quanto verrà raccolto sarà destinato all’acquisto del maggior numero possibile di Buffalo Bike, una bicicletta “robusta” destinata alle comunità rurali e svantaggiate del mondo. Realizzata specificamente per soddisfare le esigenze delle persone che vivono nelle aree rurali, la Buffalo Bike è progettata in modo semplice e di facile manutenzione, con la possibilità di trasportare persone e carichi pesanti su lunghe distanze e terreni accidentati.
Nel corso del tempo la campagna ha visto l’organizzazione di corsi base di manutenzioneNel corso del tempo la campagna ha visto l’organizzazione di corsi base di manutenzione
Il progetto Buffalo Bike
Quella fra Trek Bicycle e World Bicycle Relief è una collaborazione che nasce da lontano. L’azienda di Waterloo supporta infatti l’associazione benefica fin dalla sua fondazione. Insieme le due realtà hanno lavorato alla progettazione del primo prototipo di Buffalo Bike. Queste biciclette vengono consegnate nei paesi dell’Africa, del Sud-Est Asiatico e del Sudamerica e aiutano studenti, operatori sanitari, agricoltori e imprenditori a far muovere in modo indipendente le loro comunità. Le biciclette vengono assemblate e distribuite localmente tramite vari rappresentanti del programma, addestrati per fornire manutenzione e assistenza di qualità e contribuire a creare un’infrastruttura sostenibile.
«Grazie alla collaborazione con World Bicycle Relief nel 2021 e nel 2022 – ha affermato Bob Burns, vicepresidente Advocacy di Trek Bicycle – abbiamo raccolto più di tre milioni di euro a livello globale per acquistare biciclette da destinare a comunità localizzate in Africa e Sud America. Stiamo fissando obiettivi ancora più alti quest’anno per portare più Buffalo Bike nelle comunità, per aiutare altri destinatari a vincere la distanza e raggiungere l’indipendenza».
Le Buffalo Bike di Trek hanno permesso a tanti ragazzi di andare a scuolaLe Buffalo Bike di Trek hanno permesso a tanti ragazzi di andare a scuola
Come donare
Per chi volesse dare il proprio contributo all’acquisto delle Buffalo Bike è possibile farlo da qui al 31 dicembre attraverso questo link, oppure recandosi di persona in uno dei punti vendita Trek sparsi per il mondo.
Ad oggi, World Bicycle Relief ha consegnato più di 752.000 biciclette e formato nuovi meccanici sul campo in Africa, Sud-Est Asiatico e Sudamerica. World Bicycle Relief è un’organizzazione no-profit con registrazione negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Svizzera e Australia e dispone di strutture di assemblaggio in Colombia, Kenya, Malawi, Uganda, Zambia e Zimbabwe.
Per saperne di più sugli sforzi di World Bicycle Relief, si consiglia di visitare il sito worldbicyclerelief.org.
Per il secondo anno consecutivo, Trek ha deciso di supportare World Bicycle Relief nella sua raccolta fondi finalizzata a fornire un mezzo di trasporto affidabile, nel caso specifico una bicicletta, alle comunità rurali e svantaggiate nel mondo. Ancora una volta sara la Buffalo Bike, modello che Trek lo scorso anno ha nominato “Bike of the Year”, ad essere al centro dell’iniziativa. La Buffalo Bike è una bicicletta robusta, progettata in modo semplice e di facile manutenzione, con la possibilità di trasportare persone e carichi pesanti su lunghe distanze e terreni accidentati.
Trek anche quest’anno ha sostenuto il progetto di World Bicycle ReliefTrek anche quest’anno ha sostenuto il progetto di World Bicycle Relief
Superare il 2021
La collaborazione fra Trek e World Bicycle Relief ha portato nel 2021 ad una raccolta fondi a livello globale di 1,8 milioni di dollari. Per il 2022 si vuole superare quella cifra arrivando entro la fine dell’anno a 2,5 milioni di dollari. Per tutte le donazioni che arriveranno attraverso la pagina dedicata sul sito ufficiale di Trek oppure tramite un rivenditore ufficiale, Trek raddoppierà le donazioni effettuate fino ad un massimo di 500.00 dollari.
Bob Burns, vicepresidente Advocacy di Trek Bicycle, ha così commentato la rinnovata collaborazione con World Bicycle Relief: «Grazie alla collaborazione con World Bicycle Relief, siamo stati in grado di superare il nostro obiettivo di raccolta fondi nel 2021 e abbiamo fornito 11.000 Buffalo Bike a comunità localizzate in Africa e Sud America. Stiamo fissando obiettivi ancora più alti quest’anno per portare più Buffalo Bike nelle comunità, al fine di aiutare altri destinatari a vincere la sfida della distanza e raggiungere l’indipendenza».
La Buffalo Bike è un mezzo robusto, studiato apposta per lunghi tragitti in qualsiasi condizioneLa Buffalo Bike è un mezzo robusto, studiato apposta per lunghi tragitti in qualsiasi condizione
Una collaborazione storica
Quella tra Trek e World Bicycle Relief è una collaborazione che dura da diversi anni, esattamente dal 2005, quando l’organizzazione fu fondata. Da allora Trek ha lavorato fianco a fianco di World Bicycle Relief per progettare il primo prototipo di Buffalo Bike. Grazie a questo particolare modello di bicicletta ogni giorno studenti, operatori sanitari, agricoltori e imprenditori riescono a far muovere in modo indipendente le loro comunità.
Le biciclette vengono assemblate e distribuite localmente tramite vari rappresentanti del programma, addestrati per fornire manutenzione e assistenza di qualità e contribuire a creare un’infrastruttura sostenibile.
Trek e World Bicycle Relief hanno consegnato ben 675 mila biciTrek e World Bicycle Relief hanno consegnato ben 675 mila bici
A sostegno delle donne
Grazie alle Buffalo Bike che saranno donate attraverso la nuova raccolta fondi, sarà possibile dare un sostegno concreto alle tante donne e ragazze che ancora oggi in tutto il mondo vivono in contesti difficili.
Johanna Vega, Program Manager di World Bicycle Relief in Colombia, ha descritto con queste parole l’impatto che World Bicycle Relief e Buffalo Bike hanno avuto sui villaggi vicini a lei: «Le donne e le ragazze che un tempo erano stressate, esauste, in ritardo a scuola, ora possono ridurre di oltre la metà i tempi di trasporto, rafforzare la loro fiducia e non abbandonare il sistema scolastico. La Buffalo Bike è stata un punto di svolta per tutte queste comunità».
Ad oggi, World Bicycle Relief ha consegnato più di 675.000 biciclette e formato più di 2.700 meccanici sul campo in Africa, Sud-Est Asiatico e Sud America. Ricordiamo che World Bicycle Relief è un’organizzazione no-profit. E’ registrata negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Svizzera e Australia e dispone di strutture di assemblaggio in Colombia, Kenya, Malawi, Zambia e Zimbabwe.
La campagna di raccolta fondi è iniziata lo scorso 7 novembre e terminerà il 31 dicembre 2022.
«Grazie a @bikes4masaisperiamo che presto questa immagine diventi realtà nella savana. I bambini delle nostre scuole a volte devono camminare più di 2 ore per arrivare in classe. Per loro la bicicletta non è un giocattolo. La bicicletta è una possibilità per il futuro. Le mamme Masai camminano interminabili giorni per raccogliere l’acqua, una bicicletta per loro sarà una liberazione. Le ragazze non dovranno lasciare la scuola per andare a prendere l’acqua. Pensiamo che portare le bici nella savana significhi cambiamento e rispetto per l’ambiente. Asante sana @verona92 @estherfcasasola @martamchef6 @barbssanchezz».
Il post sulla pagina Facebook “Amigos de Ositeti” si conclude con un ringraziamento in swahili: asante sana, grazie mille. Dell’impegno di Carlos Verona per i Masai avevamo letto qualche tempo fa nella rubrica Industry, in un pezzo che raccontava il supporto fornito al corridore della Movistar da La Passione, che da quest’anno veste il team spagnolo. Ma volevamo saperne di più, così alla prima occasione abbiamo raggiunto Verona. E l’occasione è la presentazione delle squadre il giorno prima della Liegi.
Abbiamo incontrato Verona, primo da destra con Van Vleuten e Valverde, alla presentazione delle squadre della LiegiAbbiamo incontrato Verona, qui con Van Vleuten, alla presentazione delle squadre della Liegi
I corridori della Movistar sono tutti lì aspettando che Valverde termini con le interviste e probabilmente Verona non si aspetta la domanda. «Ci racconti come sono nate le tue attività benefiche in Africa, a sostegno dei Masai?».
Due viaggi in Kenya
Lo spagnolo cambia faccia. Si gira di scatto e gli si illumina il volto. La mascherina abbassata, perché in Belgio si respira un’altra percezione del Covid e nelle strade nessuno più si protegge bocca e naso. Green pass per entrare nei posti al chiuso non lo chiede mai nessuno.
«Ho fatto due viaggi in Kenya – inizia a raccontare a una velocità pazzesca – entrambi per vacanze. Lì ho conosciuto uno spagnolo che gestisce il Camp Enkewa nella Riserva del Masai Mara, si chiama Jose e collabora con delle scuole. Nel secondo viaggio ho avuto più tempo per farmi un’idea della situazione. Volevo capire come fare qualcosa che li aiutasse a cambiare. Quando sei lì, la pensi in modo differente».
Questa foto sul suo profilo Instagram mostra Verona durante uno dei viaggi in Kenya
Con sua moglie Esther durante una vacanza nel Campo Enkewa del suo amico Jose (foto Instagram)
Questa foto sul suo profilo Instagram mostra Verona durante uno dei viaggi in Kenya
Con sua moglie Esther durante una vacanza nel Campo Enkewa del suo amico Jose (foto Instagram)
Il World Bicycle Relief
A forza di pensare, l’attenzione si ferma sul punto forse per lui più scontato. Carlos infatti si rende conto che biciclette in giro se ne vedono poche e si chiede perché.
«Mi hanno risposto – dice – che la gente non le usa perché poi non è in grado di ripararle, altrimenti sarebbero un mezzo di trasporto sostenibile, che potrebbe cambiare in modo sensibile la quotidianità delle persone».
Così scatta la ricerca. Prima provano con diversi produttori di bici, poi affinano l’indagine e arrivano alle Buffalo Bike, le stesse che già vengono messe a disposizione da altre realtà, fra cui ad esempio Qhubeka.
«Buffalo Bike – prosegue Verona – fa parte del World Bicycle Relief, che a sua volta appartiene al nostro sponsor SRAM. Attraverso loro abbiamo trovato il contatto della sede in Kenya, che si trova a Kisumu nel Lago Vittoria. Ci hanno detto quello che dovevamo fare, cioè trovare come minimo 100 biciclette per una scuola. E a partire da lì ci siamo messi al lavoro. Abbiamo messo all’asta e in vendita delle maglie. E finora abbiamo raccolto 25 mila euro, supportati anche da La Passione che con la sua azione ne ha raccolti 10 mila. Sono super contento perché possiamo comprare le bici per una scuola che si chiama Embiti che si trova ai margini del Masai Mara e a maggio finalmente arriveranno le prime».
Le Buffalo Bike sono biciclette robuste che vengono usate spesso per trasportare l’acqua
Il marchio Buffalo appartiene a World Cycling Relief, creato da uno dei fondatori di Sram
Si stratta di bici indistruttibili, con cui viaggia anche un semplice manuale per la manutenzione
Ecco il logo di Bike 4 Masai, l’associazione creata da Verona
“Sei consapevole di quanto cambierebbe la vita di un Masai se avesse una bicicletta?”
Le Buffalo Bike sono biciclette robuste che vengono usate spesso per trasportare l’acqua
Il marchio Buffalo appartiene a World Cycling Relief, creato da uno dei fondatori di Sram
Bici indistruttibili, con cui viaggia anche un semplice manuale per la manutenzione
Ecco il logo di Bike 4 Masai, l’associazione creata da Verona
“Sei consapevole di quanto cambierebbe la vita di un Masai se avesse una bicicletta?”
Un fatto di felicità
Ciò che sembra interessante è capire come mai questo ragazzo di 29 anni e sua moglie Esther provino questa grande attrazione per l’Africa. Nel suo profilo Instagram non sono infrequenti foto con persone che operano in Kenya in supporto delle famiglie locali.
«Ci torno ogni anno – dice – sono partito per una vacanza e adesso, se non facessi il corridore, penso che vivrei laggiù. L’anno scorso non ci sono andato per la pandemia, ma nell’ultimo inverno sono andato per tre settimane. Per passarci del tempo e studiare questo progetto. Alla fine laggiù incontri modi di vivere diversi da quelli che abbiamo qui in Europa. Possiamo aiutarli a svilupparsi, ma da loro possiamo anche imparare tanto. Capire come con molto meno si possa essere ugualmente felici. Anche loro hanno diritto ad avere un po’ di benessere, la qualità della vita che non hanno. E lavorandoci un po’, sarà possibile farglielo avere».
Verona ha chiuso la Liegi al 38° posto, nello stesso gruppo di Caruso, Landa e GilbertVerona ha chiuso la Liegi al 38° posto, nello stesso gruppo di Caruso, Landa e Gilbert
Valverde ha concluso, Verona adesso non se ne andrebbe, ma a questo punto il pullman blu della Movistar ha acceso il motore e ce lo portano via. Carlos ha parlato in modo rapidissimo e per fortuna abbiamo registrato le sue parole. Ci vorrà un po’ per sbobinare tutto, ma intanto pensiamo che tutto questo sia splendido. La dedizione di questo ragazzo. E il potere della bicicletta, davvero in grado di cambiare vite e salvare il mondo.
In un nostro articolo pubblicato prima delle festività natalizie vi avevamo raccontato della collaborazione fra Trek e World Bicycle Relief, associazione benefica nata nel 2005 con lo scopo di offrire strumenti di crescita a chi non può permetterseli. World Bicycle Relief si propone infatti di distribuire biciclette resistentinelle aree rurali dei Paesi in via di sviluppo, appositamente progettate attraverso programmi filantropici e di impresa sociale.
Lo scorso anno Trek ha deciso di dare il proprio contributo all’associazione attraverso la realizzazione del prototipo di una bici speciale, la Buffalo Bike, eleggendola a propria bici dell’anno. Si tratta di una bicicletta pensata per affrontare le difficili condizioni stradali e ambientali tipiche dei Paesi in via di sviluppo.
Trek non si è però fermata alla fase di progettazione. L’azienda americana si è fatta promotrice verso tutta la comunità ciclistica di un invito a contribuire con una donazione libera all’acquisto delle Buffalo Bike prodotte. Trek è poi andata oltre, decidendo di corrispondere una cifra pari a qualsiasi donazione effettuata, contribuendo così a raddoppiare il numero di biciclette prodotte.
Grazie alle donazioni raccolte sarà possibile distribuire più di 11.000 biciclette Grazie alle donazioni raccolte sarà possibile distribuire più di 11.000 biciclette
Obiettivo raggiunto
L’obiettivo finale che Trek si era posta era il superamento della cifra di 1 milione di dollari di donazioni. In soli due mesi tale cifra non solo è stata raggiunta, ma addirittura di gran lunga superata. Alla fine la somma raccolta è stata di 1.818.918 dollari grazie alla quale sarà ora possibile fornire più di 11.000 biciclette Buffalo a studenti, operatori sanitari, agricoltori e piccoli imprenditori. Grazie a questa particolare bicicletta, robusta e facile da riparare, sarà per loro possibile superare l’ostacolo rappresentato dagli spostamenti quotidiani.
Buffalo Bike sarà messa a disposizione delle popolazioni bisognose dei paesi africani e sudamericani in cui opera World Bicycle Relief, inclusi Zambia, Kenya, Colombia e Zimbabwe.
Qualche curiosità in termini di numeri. In poco meno di due mesi sono arrivate più di 7.000 donazioni individuali e da organizzazioni di 27 Nazioni diverse. L’importo medio è stato di 171,51 dollari. Gli Stati Uniti sono risultati la nazione con il più alto numero di donazioni effettuate. Il maggior numero di donazioni è avvenuto online tramite il sito ufficiale di Trek.
Mezzi che saranno utilizzati per coprire le grandi distanze tra i centri abitati e i luoghi di lavoro ed istruzione Mezzi che saranno utilizzati per coprire le grandi distanze tra i centri abitati e i luoghi di lavoro ed istruzione
Grande soddisfazione
Dave Neiswander, CEO di World Bicycle Relief, non ha nascosto il suo entusiasmo per il risultato raggiunto.
«Trek e i propri rivenditori – ha detto – sono stati partner importanti sin dalla fondazione della nostra organizzazione nel 2005, svolgendo un ruolo chiave nel processo di sviluppo del prodotto che ha portato alla creazione della Buffalo Bike. Insieme siamo entusiasti di portare la speranza su due ruote e continuare ad aiutare gli individui e le comunità a crescere».
Le biciclette Buffalo sono uno strumento anche di emancipazione per le donne Le biciclette Buffalo sono uno strumento anche di emancipazione per le donne
Gli ha fatto eco John Burke, presidente di Trek Bicycle: «Sono molto orgoglioso della famiglia Trek per aver superato l’obiettivo prefissato e aver raccolto 1,8 milioni di dollari per il World Bicycle Relief. World Bicycle Relief è una grande organizzazione e questa è una significativa somma di denaro che cambierà la vita di oltre 11.000 famiglie».
Grazie alla somma raccolta, in Trek sono sempre più convinti che ora sia davvero possibile cambiare tramite la bicicletta la vita delle persone più svantaggiate.
Trek si conferma sempre più un’azienda con un’anima “nobile”, attenta al mondo che la circonda e di cui vuole essere parte attiva nella sua salvaguardia. Recentemente l’azienda di Waterloo ha presentato il proprio rapporto di sostenibilità 2021. Quest’ultimo ha evidenziato gli importanti passi in avanti fatti in tema di riduzione dell’impatto ambientale dei propri processi produttivi.
Ora arriva una nuova importante iniziativa di natura sociale in collaborazione con World Bicycle Relief, associazione benefica che si prefigge lo scopo di offrire strumenti di crescita a chi non può permetterseli.
La Buffalo Bike di Trek aiuta i ragazzi a superare le grandi distanze che li dividono dalla scuola
Una bici speciale
Nell’ambito della collaborazione con World Bicycle Relief Trek ha deciso di contribuire alla realizzazione del prototipo di una bici speciale, la Buffalo Bike, eleggendola a propria Bici dell’Anno. Si tratta di una bicicletta pensata per affrontare le gravose condizioni stradali e ambientali tipiche dei paesi in via di sviluppo. Proprio per questo deve essere solida, affidabile e facile da riparare.
In queste realtà la bicicletta diventa uno strumento fondamentale per muoversi, sia come mezzo di lavoro che di trasporto. Utilizzano la bici i bambini e i ragazzi per recarsi a scuola, superando la barriera della distanza, spesso elevata, che separa le loro abitazioni dai luoghi di istruzione.
La Buffalo Bike è utile anche per i lavoratori nel rendersi autonomi La Buffalo Bike è utile anche per i lavoratori nel rendersi autonomi
La bicicletta è spesso anche l’unico mezzo a disposizione degli operatori sanitari per raggiungere i pazienti costretti a casa. La loro lotta quotidiana contro malattie come malaria e Covid-19 è più efficace potendosi muovere più rapidamente per diffondere l’insegnamento delle basi di igiene e nutrizione. Con una bicicletta agricoltori e piccoli imprenditori possono dare nuovo impulso alle proprie attività, trasportando maggiori quantità di prodotti in luoghi più lontani, implementando così i propri guadagni e migliorando le condizioni di vita delle loro famiglie. Le due ruote a pedali sono anche mezzi di emancipazione per le donne, che possono spostarsi liberamente e in sicurezza, accedendo a istruzione, sanità e commercio.
Il contributo di tutti
Il contributo di Trek all’iniziativa messa in atto in collaborazione con World Bicycle Relief non si è limitato alla sola progettazione della Buffalo Bike. L’azienda americana si è infatti fatta promotrice di un invito rivolto a tutti a contribuire all’acquisto delle Buffalo Bike prodotte. Tramite una donazione di 147 euro sarà ad esempio possibile coprire il costo di una bicicletta. Sono naturalmente possibili anche donazioni di importo inferiore. Ma c’è di più: fino al 31 dicembre, Trek corrisponderà una cifra pari a qualsiasi donazione effettuata, contribuendo a raddoppiare il numero di biciclette prodotte. Grazie alle donazioni ricevute, World Bicycle Relief potrà così migliorare la mobilità delle persone che non sono in grado di permettersi un mezzo di locomozione proprio. Per conoscere come poter essere parte attiva dell’iniziativa promossa da Trek basta collegarsi alla pagina dedicata: trekbikes.com/it/it_IT/wbr-donate.
Le Buffalo Bike non saranno disponibili nei rivenditori specializzati Trek. Saranno infatti distribuite da World Bicycle Relief. Chiudiamo con il messaggio lanciato da Trek per promuovere questo bellissimo progetto: «Un dono consapevole che diventa strumento di cambiamento e che può cambiare una vita!».
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