Parla Lanzoni, diesse motivatore per le speranze della BTC City

27.01.2025
7 min
Salva

Lo sappiamo, non sono i giorni più adatti per parlare di ciclismo femminile. Quando Giuseppe Lanzoni ci risponde per parlare del suo arrivo alla BTC City Ljubljana Zhiraf Ambedo, non possiamo fare a meno di avere un pensiero profondo per la tragica scomparsa di Sara Piffer della Mendespeck, travolta qualche giorno fa in allenamento da un automobilista.

«Sono rimasto pietrificato quando ho saputo della morte di Sara – ci dice subito il diesse romagnolo che conosce molto bene il mondo femminile – e purtroppo ne succedono troppi di incidenti e investimenti ai corridori, tanti dei quali finiscono in questo modo. Spero che qui in Italia venga fatto qualcosa al più presto, perché il ciclismo sta diventando uno sport troppo pericoloso e poco tutelato. Chi ha figli ora ci pensa due volte se fargli fare ciclismo. Già i giovani smettono presto di correre perché non si intravede un futuro in questo sport per altri motivi, se poi ci mettiamo anche fatti del genere, rischiamo davvero di non avere più corridori».

In un qualche modo torniamo sui passi iniziali per scoprire meglio sia la sua nuova squadra sia il percorso che ce l’ha condotto. Lanzoni ha le spalle abbastanza larghe per dire quello che pensa senza problemi. Così come tanta esperienza per poter dare quel qualcosa in più ad un team continental che l’anno scorso è stato protagonista riuscendo a vincere la Coppa di Francia (la challenge che comprende le loro classiche) con Giada Borghesi, prima che lei a luglio passasse nel WorldTour con la Human Powered Health.

Giuseppe Lanzoni è un direttore sportivo di lungo corso. Arriva alla BTC City dopo tre stagioni nella UAE Development Team
Lanzoni è un direttore sportivo di lungo corso. Arriva alla BTC City dopo tre stagioni nella UAE Development Team
Giuseppe come mai l’approdo nella BTC City?

Dopo tre stagioni alla UAE Development Team ho il bisogno di cambiare aria. Il mio lavoro lo faccio da sempre con passione, guardando prima il lato umano di quello economico. In UAE ho avuto un po’ di contrasti con i dirigenti e nell’ultimo anno e mezzo non mi sono trovato troppo bene. Pensate al paradosso. Da bambino sognavo di avere il superpotere di diventare invisibile e in questi ultimi mesi lo ero diventato veramente per la squadra (dice sorridendo con ironia, ndr). Però guardo avanti, come ho sempre fatto.

Sei comunque stato in una formazione importante. Da questa esperienza cosa porti alla squadra?

Il ciclismo femminile è diventato davvero un lavoro e le ragazze che vogliono fare il grande salto, devono capire di curare il dettaglio, sia che tu sia una capitana o una gregaria. Se vuoi fare il corridore di mestiere bisogna crescere di testa. Devi sapere che certi rapporti diventano più freddi o quanto meno molto più professionali. E che non hai più scuse perché nelle grandi squadre ci sono tante figure a disposizione dell’atleta. Il tempo è il tesoro più grande che ha una persona. Chi vuole correre per mestiere, tenendo conto dei sacrifici che fa una famiglia, non può più sprecare il proprio tempo pedalando senza una vera finalità.

Alla BTC City avrai ancora Carbonari, che sarà la vostra punta. Come l’hai trovata?

Ho chiacchierato molto con Anastasia. Eravamo assieme al devo team della UAE poi è andata nella squadra WorldTour, però anche lei viene da due anni di delusione. Ritorna nel team che l’ha messa in mostra nel 2021. Le ho già detto un po’ di cose. Dovremo lavorare molto a livello psicologico. Deve essere convinta di ripartire da zero, ridimensionando inizialmente certe aspettative. Il ritiro che faremo nelle Marche servirà per motivare lei e le sue compagne.

L’intento è quello di ripetere con lei ciò che è avvenuto con Giada Borghesi, giusto?

Assolutamente sì. Infatti con Anastasia sono stato chiaro subito. Le ho detto che a luglio non la voglio più in squadra (sorride, ndr). Significherebbe che è andata forte, che ha accumulato i punti necessari per poter tornare nel WorldTour. Comunque sembra che abbia ben chiaro cosa fare e mi sembra stimolata. Ha 26 anni ed ha maturato tanta esperienza. Può essere quasi un diesse in corsa, ma soprattutto deve essere un esempio per le sue compagne.

Crestanello esulta a Ponte di Piave. Per Lanzoni può fare crescere ulteriormente (foto Ossola)
Crestanello esulta a Ponte di Piave. Per Lanzoni può fare crescere ulteriormente (foto Ossola)
Che formazione guiderai?

Abbiamo alcune atlete che possono fare il salto nella categoria superiore. Lara Crestanello sta crescendo in salita. Non è una velocista da volate di gruppo, però può dire la sua in sprint ristretti. Gemma Sernissi va forte a crono e si sta ritrovando. La sto seguendo ed è molto motivata. Eremita può fare bene nei percorsi misti. Si allena tanto con Lorenzo Masciarelli, il suo fidanzato. Lei sa che questo è un anno decisivo. Poi abbiamo altre giovani interessanti come Serena, Donati, Lazzari o Sklyarova, kazaka di Toscana . Ci sono quattro slovene, di cui due che arrivano dalle juniores. Pestotnik ha vinto anche una corsa in Italia. Infine contiamo sul recupero di Klimova, ma la scommessa è un’altra.

Di chi parli?

Mi riferisco a Carlotta Uber, trentina di 24 anni che viene dalle granfondo dove vinceva sempre la sua categoria. Ha scoperto tardi la bici perché arriva dall’atletica e dalle corse in montagna. E’ una scalatrice pura, con una grinta incredibile. Quando la sento, è lei che carica me anziché il contrario. Fisicamente è molto simile a Realini. L’anno scorso aveva già fatto qualche gara con la BTC City, vincendo una cronoscalata a Palù di Giovo battendo proprio la povera Sara Piffer. Deve imparare a guidare meglio la bici e si sta allenando uscendo sempre con dei dilettanti trentini, proprio per migliorare a stare in gruppo. Per me può fare una bella stagione, così come tutta la squadra può togliersi delle soddisfazioni.

Il calendario della BTC City Ljubljana cosa prevede?

Esordiremo in Croazia il 5 marzo. Il 9 marzo divideremo la squadra in due correndo ancora in Croazia e al Trofeo Oro in Euro a Montignoso. Poi faremo il Ponente in Rosa, il Giro del Mediterraneo, andremo al Gracia Orlova in Repubblica Ceca. Abbiamo già ricevuto l’invito per le classiche della Coppa di Francia. E ancora tante altre corse. Abbiamo un buon programma al momento anche se mancano le gare più importanti italiane, quelle WorldTour.

Sperate di essere chiamate?

Non sarà facile, soprattutto dopo la riforma e la nascita dei ProTeam, malgrado non sia ben chiaro cosa dica il regolamento a proposito della partecipazione di diritto o ad invito. Correre Strade Bianche, Trofeo Binda, Sanremo e specialmente Giro Women sarebbe bellissimo. Noi ce lo auguriamo sempre, puntando molto sul fatto che l’anno scorso la BTC è stata la seconda continental italiana per punteggio, ma la prima per punti raccolti nelle gare WorldTour. Speriamo possa servire, ma il guaio in Italia è un altro.

Nel 2024 la BTC City è risultata la seconda continental italiana, ma prima per punti WorldTour
Nel 2024 la BTC City è risultata la seconda continental italiana, ma prima per punti WorldTour
Cosa intendi?

Adesso il calendario dei team continental è diventato ancora più difficile. Le gare open è un bene che ci siano, ma non ci sono sempre. Oppure talvolta non hanno distanze o percorsi adatti alle elite, che magari non ti preparano a dovere quando vai all’estero. La Federciclismo dovrebbe incentivare gli organizzatori a farne di più coprendo certe spese o trovare un’altra soluzione per avere una corsa femminile elite di un certo livello tutte le settimane.

Chiaro…

Altrimenti rischiamo, come dicevo prima, che il ciclismo femminile cali drasticamente fra qualche anno. Abbiamo tante campionesse sparse per il mondo, che sono un vanto per l’Italia, ma non possiamo non pensare di mantenere quei numeri e quella qualità senza fare nulla di più.