Simon Pellaud Bottecchia Emme4 Squadra

Bottecchia: dal Reparto Corse alla… Drone Hopper-Androni

07.12.2021
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Bottecchia e Gianni Savio: un binomio che si consolida e si rinnova. Saranno difatti ancora i modelli Emme 4 Squadra e Aerospace Squadra le biciclette che il team Professional Drone Hopper-Androni Giocattoli (la compagine che fino a quest’anno è stata l’Androni-Sidermec) utilizzerà nell’arco dell’intera stagione.

I corridori della squadra italiana più titolata potranno così ancora contare su entrambi i top di gamma di casa Bottecchia ingegnerizzati e sviluppati presso il proprio quartier generale di Cavarzere (Venezia).

Il team guidato da Gianni Savio dal prossimo anno si chiamerà Drone Hopper Androni Giocattoli
Il team guidato da Gianni Savio si chiamerà Drone Hopper Androni Giocattoli

Massimo impegno e cuore

«La storia di Bottecchia è indissolubilmente legata alle corse e alle competizioni – ha dichiarato Diego Turato, il CEO di Bottecchia – e non nascondo che da tempo si stava lavorando al rinnovo. In modo particolare, le ultime corse della stagione ovvero il Giro del Veneto e la Veneto Classic hanno rappresentato due momenti fondamentali per confermare una partnership che da anni evidenzia l’impegno di Bottecchia nel mondo delle corse professionistiche. I feedback degli atleti hanno sempre contribuito in maniera importante allo sviluppo della tecnologia inserita nei nostri prodotti di altissima gamma del Reparto Corse.

«Grazie a questa collaborazione abbiamo avuto modo di perfezionare dei telai che hanno permesso agli atleti della squadra di raggiungere traguardi molto importanti. È evidente che il rapporto tra Bottecchia e la migliore squadra italiana sia molto più di una sponsorizzazione. E’ il sesto anno che siamo al fianco del team di Savio e di Bellini, supportando con orgoglio una squadra italiana che punta sui giovani. Una formazione che corre con passione e tenacia, mettendo in ogni competizione quello che noi trasferiamo nei nostri prodotti. In due parole: massimo impegno e cuore».

Fausto Masnada (all’epoca all’Androni) vinse due tappe al TOTA 2019
Fausto Masnada (all’epoca all’Androni) vinse due tappe al TOTA 2019

Un rapporto di amicizia

«Quello con Diego Turato, Marco Sguotti e con Marco Turato – ha ribattuto Gianni Savio – è un rapporto che si è trasformato in solida amicizia. In Bottecchia abbiamo trovato un partner con cui condividiamo valori e ideali, e questo è stato fondamentale per raggiungere tutti i successi che la squadra ha ottenuto negli ultimi anni. Ci tengo a ricordare che è stato proprio con le biciclette Bottecchia che si sono formati molti atleti importanti. Partendo da Davide Ballerini, Mattia Cattaneo, Fausto Masnada, Andrea Vendrame, Ivan Sosa e soprattutto Egan Bernal, che al Tour de France vinto nel 2019 ha aggiunto quest’anno il Giro d’Italia. Il prossimo 2022 sarà per noi un’anno di grandi ambizioni. Una stagione dove daremo come sempre il massimo per onorare le corse, ma anche per gratificare tutte quelle aziende, come Bottecchia, che credono in noi».

Il team Androni è la squadra italiana più titolata
Il team Androni è la squadra italiana più titolata

Due bici, due certezze

Come anticipato, il team Drone Hopper-Androni Giocattoli conterà ancora sui top di gamma di casa Bottecchia. Per affrontare al meglio le tappe in salita, i corridori avranno a disposizione il modello Emme 4 Squadra. Una bici perfetta per le lunghe distanze, leggera, rigida e al tempo stesso estremamente guidabile. Per le frazioni veloci, la “certezza” si chiama Aerospace Squadra: un modello aero con freni a disco e cavi totalmente integrati nel telaio per massimizzare l’efficienza aerodinamica ed esaltare la guidabilità e la precisione del design.

Bottecchia

L’Androni Giocattoli in visita da Bottecchia

10.11.2021
2 min
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Finita la stagione agonistica, per i team professionistici è tempo di fare bilanci. Ma non solo. E’ proprio in questo periodo, con la chiusura del serratissimo programma di gare, che le squadre possono concedersi del tempo da dedicare ai propri sponsor. Come recentemente accaduto al team Androni Giocattoli Sidermec che – al gran completo – ha visitato la sede di Bottecchia.

I ragazzi e i dirigenti dell’Androni all’interno della sede di Bottecchia
I ragazzi e i dirigenti dell’Androni all’interno della sede di Bottecchia

Cinque anni di grande collaborazione

Per l’Androni Giocattoli, anche il 2021, come d’altronde anche le stagioni precedenti, è andato in archivio caratterizzandosi come un anno ricco di soddisfazioni dal punto di vista dei risultati sportivi. E proprio in occasione di questa visita, il team ha consegnato all’azienda veneta (che fornisce le biciclette) le maglie simbolo dei successi di questa annata prolifica.

Alexander Cepeda ha così avuto modo di consegnare personalmente a Diego Turato, l’Amministratore Delegato di Bottecchia, la maglia di campione nazionale dell’Ecuador. Mentre Marco Turato, responsabile commerciale Italia, direttamente da Gianni Savio e Marco Bellini, ha ricevuto la maglia di campione nazionale dell’Ucraina, conquistata quest’anno dal giovane talento Andrii Ponomar.

Bottecchia fornisce le bici al team Androni da 5 anni
Bottecchia fornisce le bici al team Androni da 5 anni

Alla scoperta del Reparto Corse

«Con Bottecchia – ha affermato Gianni Savio – è sempre esistito un rapporto ottimale, una relazione che trascende il professionale ed entra nel personale. E’ un’amicizia nata e continuata con Diego Turato, Marco Turato e Marco Sguotti. Abbiamo ottenuto grandi soddisfazioni in questi cinque anni: abbiamo vinto classiche in Italia e all’estero. E poi anche tappe del Giro d’Italia, indossando fieramente sul petto lo scudetto tricolore che ci ha riconosciuto come Campioni d’Italia a squadre».

L’incontro ha inoltre fornito alla squadra l’occasione ideale per visitare il cuore dell’azienda, il Reparto Corse. Luogo dove nascono e vengono sviluppate le Emme4Squadra e le Aerospace. Bici che negli ultimi anni hanno accompagnato la squadra alla vittoria di classiche, tappe al Giro d’Italia ed alla conquista dello scudetto tricolore di Campioni d’Italia. Senza dimenticare atleti quali Ballerini, Vendrame, Masnada, Cattaneo, Sosa e Bernal. Corridori transitati dall’Androni Giocattoli, su bici Bottecchia, e oggi protagonisti sulla scena del ciclismo mondiale.

Bottecchia, Reparto Corse

Bike-room: la start-up che vende le bici dei campioni

30.10.2021
6 min
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Abbiamo parlato spesso delle attrezzature delle squadre a fine stagione: dalle scarpe fino alle ammiraglie. Questa volta passiamo alle biciclette. Che cosa succede a fine stagione alle bici dei team? Una volta era il momento degli affari, senza grande controllo. Chi conosceva il meccanico era avvantaggiato, gli altri si rivolgevano al team. Da qualche mese a questa domanda risponde Bike-room, una start up che si occupa di tutto il processo di riqualificazione e vendita dei mezzi. Il progetto è ambizioso e ce lo raccontano Alessandro Confalonieri e Flaviano Frugeri. Il primo è il responsabile marketing, mentre il secondo è responsabile della certificazione e meccanico della nazionale donne elite.

Wilier Zero di Gorka Izaguirre ricondizionata nell’officina di Bike-room

Parla Frugeri

«Di recente abbiamo venduto una bici dell’Astana utilizzata in gara da Izaguirre – racconta Frugeri – ma sul sito c’è anche il telaio celebrativo fatto da De Rosa con la livrea di campione d’Europa, che avevano preparato anticipatamente, ma che non hanno avuto la fortuna di utilizzare.

«Io porto la mia esperienza in un ambiente giovane e stimolante, i ragazzi con cui lavoro sono tutti sotto i 30 anni e pieni di idee e voglia di fare. Grazie ai miei numerosi anni di lavoro ho molti contatti con i team ed i marchi e li aiuto in questo campo. In più sono responsabile delle certificazioni».

Un ruolo inedito

Sì, non è mai esistita questa figura, ma ora che è un business è fondamentale. Devi garantire all’utente finale che la bici che sta utilizzando è proprio quella del corridore.

Flaviano Frugeri, responsabile della certificazione per Bike-room, la sua grande esperienza è molto utile per la giovane start-up
Flaviano Frugeri, responsabile della certificazione per Bike-room, la sua grande esperienza è molto utile per la giovane start-up
Andate ad ispezionare prima le bici?

Andiamo sul luogo e vediamo le biciclette su cui abbiamo l’accordo e diamo una prima valutazione. I team WorldTour hanno 4-5 bici per corridore, quindi capita che ritiri bici perfette e mai usate che di conseguenza paghi di più. Magari prendi quelle che hanno corso una gara sola, come la Parigi-Roubaix e sono pressoché immacolate. In altri casi, con squadre continental o professional, la bici è più usurata e quindi la manutenzione da fare è più approfondita.

Come lavorate sulle bici una volta che le avete in mano?

Controlliamo subito i cuscinetti, i freni e i copertoni. Una cosa che cambiamo quasi sempre è il nastro manubrio e le leve dei freni che gli atleti “mangiano”.

Sul telaio come agite?

Per quello abbiamo delle lampade che ci permettono di vedere se ci sono danni strutturali, ma devo dire che i meccanici dei grandi team sono e devono essere perfetti. Io ne so qualcosa (dice con una risatina, ndr).

Per il ricambio dei componenti?

Ora abbiamo qualche difficoltà come tutti a causa della mancanza di materia prima. In generale siamo in accordi commerciali con i principali marchi di componentistica e prendiamo le forniture direttamente da loro. Un lavoro di prima qualità.

Dopo la rimessa a nuovo, la bici è pronta per lo shooting e la pubblicazione sul sito
Dopo la rimessa a nuovo, la bici è pronta per lo shooting e la pubblicazione sul sito

Un po’ di storia

«Esiste una Bike-room pre e post Covid», inizia Alessandro Confalonieri, responsabile marketing. «Siamo nati alla fine del 2019 e inizialmente vendevamo tramite drop shipping bici di alta gamma di tutti i tipi, ma con un focus particolare sulla strada racing. Poi la pandemia ha modificato il mercato delle bici rendendole introvabili, abbiamo così deciso di ridisegnarci. Grazie all’opportunità offertaci da De Rosa, uno dei nostri primi partner. Tramite loro siamo riusciti ad avere le bici del team Nippo-Fantini, a ricondizionarle e rivenderle con la nostra ideologia, quindi tramite drop shipping».

Il drop shipping è la vendita tramite store on-line di merce. Permette alle aziende che lo praticano di non avere un magazzino fisico, ma di appoggiarsi direttamente alla casa produttrice per la spedizione e la logistica.

Com’è stata la risposta del pubblico?

Al di sopra delle nostre aspettative. C’è una parte emozionale non indifferente nel nostro lavoro, molte persone comprano perché hanno piacere di utilizzare bici usate dai corridori professionisti.

L’esigenza è anche quella dei team.

Le case produttrici vogliono tracciare e avere uno storico dei telai e delle bici, questo è favorevole anche per il cliente finale perché ha un certificato di autenticità.

Come organizzate l’acquisto delle bici dai vari team?

Non è detto che trattiamo con i team. Gli accordi tra le squadre e le case produttrici sono diversi e tutti singolari: noi trattiamo con chi ha in mano i mezzi a fine stagione. Possono essere le squadre, il marchio, oppure gli sponsor. L’accordo verte su quante bici riusciamo ad aggiudicarci e di quale serie, se quelle più utilizzate o quelle rimaste sul tetto dell’ammiraglia.

E lavorare on-line è difficile in un mercato come quello delle bici?

Siamo forse gli unici in tutta Europa a fare un lavoro del genere. E poi essendo un sito, abbiamo una piattaforma globale di vendita. Il nostro mercato principale è quello asiatico o del Nord Europa.

E come ve lo spiegate?

Il fatto che vendiamo molto in Asia è legato all’esclusività dei nostri prodotti ed al fatto che in questi Paesi si cerchi il prodotto made in Europe o addirittura made in Italy. Nel Nord Europa, invece, sono più abituati a comprare on-line e quindi è più facile che si fidino. In Italia il mercato è legato al commerciante, ma siamo in grande crescita perché la gente vede che lavoriamo bene.

Nel futuro? Allargherete i vostri orizzonti?

Ci sono nuovi marchi in arrivo come Bottecchia di Androni, Olmo di MGK Vis e le nuove bici del team Cofidis, ma è un mercato che cambia giorno per giorno. Il consiglio è quello di stare all’erta che sul nostro sito le opportunità arriveranno.

Tanti team ma pochi pezzi, quasi limited edition…

Sì, per questo c’è una lista di attesa per ogni bici o telaio alla quale i clienti interessati si possono iscrivere. Le richieste sono talmente alte, che c’è la possibilità di pre-ordinare o pre-acquistare il tutto.

Bottecchia Aerospace, ecco la versione Sram Rival eTap AXS

08.08.2021
3 min
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Bottecchia Aerospace: la “superleggera” (e super veloce…) bicicletta italiana, lo stesso modello in dotazione anche quest’anno ai professionisti del team Androni Giocattoli Sidermec, è oggi ordinabile anche assemblata con il nuovo gruppo elettronico Sram Rival eTap AXS. Questa trasmissione ha rappresentato quest’anno una vera e propria novità nel settore. La Aerospace è un prodotto destinato a soddisfare le esigenze e le aspettative di una larghissima fetta di consumatori. Si può disporre in “un unicum” sia della migliore tecnologia di cambiata “wireless” messa a punto da Sram, quanto di un misuratore di potenza integrato e della connettività AXS. Il tutto ad un prezzo allettante, ideale per attrarre nuovi utenti al “club” degli utilizzatori del cambio elettronico. La cambiata wireless è combinata con l’impiego di ottimi freni a disco idraulici.

Essa infatti garantisce una prestazione tecnica ottimale. Se a questo idillio meccanico si aggiunge anche il livello di esperienza e di guida garantito dalla rivoluzionaria cambiata logica eTap il gioco è fatto.

Realizzato con cura

Una caratteristica importante di questo nuovo gruppo, che merita di essere posta in evidenza, è l’attenzione che i tecnici Sram hanno rivolto all’aspetto ergonomico. In modo particolare alla forma delle impugnature. L’obiettivo è quello di potersi adattare a qualsiasi grandezza delle mani e conseguentemente fare in modo che l’azione sulle leve freno possa essere confortevole con qualsiasi impugnatura estremamente.

E’ la preferita dei velocisti del team Androni Giocattoli Sidermec
E’ la preferita dei velocisti del team Androni Giocattoli Sidermec

Specifiche tecniche

Tornando alla Bottecchia Aerospace, uno dei primi particolari che balza all’occhio è l’estrema pulizia, a partire dai cavi. Questi ultimi sono “nascosti” mediante la tecnologia Internal Routing che prevede il passaggio interno di questi ultimi. Il risultato è un miglioramento estetico notevolissimo, ma aerodinamico. E’ davvero tanta la qualità concentrata su questa bicicletta da corsa, come anticipato una tra quelle a disposizione dei corridori della Androni Giocattoli Sidermec.

L’Aerospace riesce ad esprimersi al meglio su qualsiasi terreno, anche se la sua principale caratteristica è la velocità e dunque “adora” andare forte, specialmente in pianura. L’obiettivo degli ingegneri Bottecchia, attraverso il disegno di questa bici aero, è stato quello di fornire un’esperienza di guida speciale. E per giungere a questo risultato sono stati appunto considerati aspetti primari come il comfort e, appunto, il tema dell’aerodinamica.

Esprime il meglio di se su ogni terreno: ottima anche per le volate
Esprime il meglio di se su ogni terreno: ottima anche per le volate

Forcella top

Inoltre, prestando particolare attenzione alle tubazioni, notiamo facilmente che l’obliquo presenta una sezione al tempo stesso generosa e sagomata, mentre il tubo orizzontale è più sottile. Il carro posteriore invece si innesta qualche centimetro sotto il reggisella, ricalcando un orientamento tecnico che va per la maggiore tra le bici di questo segmento e capace di conferire alla stessa bicicletta sia reattività che comfort.

La forcella, che pesa 445 grammi, presenta degli steli diritti ed estremamente solidi che donano rigidità massima all’avantreno, come si addice ad una bicicletta che nasce anche per vincere le volate.

Aerodinamica e leggera…Nata per essere competitiva
Aerodinamica e leggera…Nata per essere competitiva

Design moderno

E se c’è un altro motivo per cui la Bottecchia Aerospace spicca nel gruppo è senza ombra di dubbio anche il design. Infatti, grazie al proficuo lavoro del nuovo centro di ricerca e sviluppo Bottecchia, dedicato espressamente allo studio dei colori e del design, sono state realizzate cinque innovative colorazioni, rispettivamente denominate Prisma, Camaleonte, Sparkling Glass, Black Rainbow e Blue Rainbow.

Queste ultime, pensate, hanno il privilegio di rendere la luce parte integrante del design tramite delicati e sottili contrasti. Mentre il continuo variare delle condizioni di luce altera il colore della grafica stessa donandole un aspetto sempre diverso ed originale.

Ricordiamo che il telaio pesa 1.225 grammi, tenendo in considerazione la taglia M.

bottecchia.com

Simon Pellaud Bottecchia Emme4 Squadra

Le Bottecchia di Pellaud, Sepulveda e Tesfatsion

19.04.2021
3 min
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Una collaborazione che dura da diversi anni è quella che lega le biciclette Bottecchia al Team Androni Giocattoli Sidermec di Gianni Savio. I corridori della compagine italiana possono contare su diversi modelli di bici, una su tutte la versatile Emme4 Squadra, ma se ci fosse bisogno della ricerca della velocità c’è l’Aerospace. Per quanto riguarda le prove contro il tempo c’è la Cronothlon.

Più rigida e più leggera

I corridori dell’Androni Giocattoli Sidermec la usano in moltissime gare, potremo dire quasi sempre, si tratta della Emme4 Squadra. Questa bicicletta spicca per le sue geometrie con uno slooping accentuato e il peso ridotto di soli 780 grammi in taglia M. Queste caratteristiche la rendono molto adatta quando la strada sale. Ma grazie alla ricerca e sviluppo di Bottecchia è stata migliorata a livello aerodinamico con un diametro maggiore dello sterzo e l’integrazione totale dei cavi. Quest’ultima qualità è stata ottenuta anche grazie alla collaborazione con Deda Elementi che rifornisce sia i manubri che i reggisella. Simon Pellaud (nella foto di apertura con la Emme4 Squadra) e compagni possono contare sia sul manubrio integrato Alanera che sul cockpit formato da attacco e manubrio Vinci, sempre di Deda Elementi.

Foderi sottili

Un punto molto interessante della Emme4 Squadra è il carro posteriore, dove è stata utilizzata la tecnologia USRS, Ultra Slim Rear Stay, che si concretizza con dei foderi verticali dalla forma molto sottile, che contribuiscono a tenere basso il peso e grazie alla loro elasticità donano comfort al corridore andando a smorzare le vibrazioni provenienti dal terreno.

La Bottecchia Aerospace
La Bottecchia Aerospace
La Bottecchia Aerospace
La Bottecchia Aerospace è la bici aerodinamica dell’Androni Giocattoli Sidermec

Per le ruote c’è Miche

Per quanto riguarda le ruote troviamo un altro marchio storico italiano, vale a dire Miche. L’azienda veneta fornisce ai corridori dell’Androni le ruote della serie Supertype. Il profilo che viene più usato è quello da 50 millimetri contraddistinto dalla sigla 550 T DX. Realizzate in fibra di carbonio hanno un profilo aerodinamico con una larghezza interna del canale da 24 millimetri per un peso complessivo di 1.488 grammi.

Aerospace la veloce

Per le gare molto veloci o per gli sprint c’è la Bottecchia Aerospace, una bicicletta dalle spiccate doti aerodinamiche e con una geometria che la rende molto reattiva ai cambi di ritmo. Il telaio è realizzato con la tecnologia DMMT, Double Mold Monocoque Technology. Si tratta di una tecnica costruttiva che evita ci siano imperfezioni interne nei tubi. Il processo permette di ottenere un telaio che è il 20% più resistente rispetto ad uno realizzato in maniera tradizionale con l’uso del “sacco di plastica”. Il peso del telaio in taglia M è di 1.125 grammi.

Eduardo Sepulveda impegnato con la Cronothlon nel prologo del Giro d'Italia a Torino
Eduardo Sepulveda con la Cronothlon nel prologo di Torino
Eduardo Sepulveda impegnato con la Cronothlon nel prologo del Giro d'Italia a Torino
Eduardo Sepulveda impegnato con la Cronothlon nel prologo del Giro d’Italia a Torino

Un insieme velocissimo

La Cronothlon è una bicicletta pensata per affrontare le cronometro e i triathlon grazie ad una soluzione che permette di regolare il reggisella a seconda del tipo di disciplina si va ad affrontare. Il telaio è un monoscocca in carbonio realizzato con fibre ad alto modulo. Bottecchia ha utilizzato la tecnologia AFT, Aerodynamic Frame Technology, attraverso la quale sono stati usati specifici programmi di progettazione aerodinamica e biomeccanica per creare un insieme telaio e componentistica molto veloce. Il peso del telaio in taglia M è di 1.420 grammi.

Le Miche Supertype 550 T DX
Le Miche Supertype 550 T DX
Le Miche Supertype 550 T DX
Le Miche Supertype 550 T DX con profilo di 50 millimetri

La scheda tecnica

GruppoShimano Dura Ace Di2
RuoteMiche
PneumaticiVittoria
ManubrioDeda Elementi
Sella Selle Italia
ReggisellaDeda Elementi
Pedali

Componentistica

A completare le Bottecchia dell’Androni Giocattoli Sidermec ci sono: il gruppo Shimano Dura Ace Di2, le selle di Selle Italia e i pneumatici Vittoria.