Trentin regista e tante frecce per l’arco di Bennati a Monaco

12.08.2022
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La prima nazionale di Bennati. Niente a che vedere con quelle pur vittoriose del Giro di Sicilia, della Coppi e Bartali o della Adriatica Ionica Race. La prima nazionale con una maglia in palio: quella di campione europeo. Quella che è stata italiana ininterrottamente dal 2018 al 2022 con Trentin, Viviani, Nizzolo e Colbrelli. Più da perdere che da guadagnare. Appuntamento domenica prossima a Monaco di Baviera. E forse anche per questo la prima nazionale di Bennati è composta da una banda di assaltatori. Nessuno che sia disposto a tirare per tutto il giorno: il piano è un altro.

Per il ruolo di ultimo uomo, Bennati ha scelto Guarnieri: pesce pilota di Demare
Per il ruolo di ultimo uomo, Bennati ha scelto Guarnieri: pesce pilota di Demare

Più punte che operai

Dainese, Ganna, Trentin, Milan, Nizzolo, Mozzato, Guarnieri, Baroncini. Questi i nomi, con evidente assenza di gregari nel senso stretto e il rammarico di Cimolai, che giusto un paio di giorni fa raccontava la sua delusione per essere rimasto fuori. In un primo momento era rimasto fuori anche Viviani, per il quale il cittì aretino aveva tenuto la porta aperta.

«Eravamo d’accordo – racconta Bennati – che ci saremmo aggiornati alla fine del Polonia. Ci siamo risentiti ed è stato bravo. Ha capito la situazione e ha fatto un passo indietro (in realtà Viviani è tornato in ballo dopo il forfait dell’ultima ora di Nizzolo, in seguito ai postumi di una caduta, ndr).

Tre velocisti puri. Un ultimo uomo come Guarnieri, chi tira?

Non noi dobbiamo lavorare. Ho scelto di non portare uomini di sostanza come Puccio o De Marchi, per fare un esempio. Avrei portato volentieri Affini, ma dato che farà la Vuelta, la squadra non gli ha dato la possibilità di partecipare.

Ganna e Milan non sono stati chiamati per tirare, ma se servisse, hanno motori impressionanti
Ganna e Milan non sono stati chiamati per tirare, ma se servisse, hanno motori impressionanti
Ti aspetti una gara cucita o un fuoco di artificio dietro l’altro?

Mi aspetto una corsa cucita, ma per il tipo di squadra che abbiamo, saremo pronti anche a gestire situazioni impreviste. Non è per mettere le mani avanti, ma non possiamo lavorare per tutti. So però che quando arriveremo in fondo, la volata la farà uno solo.

Viene da pensare alla nazionale di Doha, piena di velocisti…

Avevo pensato di portarne uno solo. Poi ho valutato che Dainese è giovane e ha già fatto 78 giorni di gara, fra cui Giro e Tour. C’era bisogno di un’alternativa, per cui abbiamo altri uomini capaci di fare delle buone volate. Anche Milan, con il punto interrogativo di come si muoverebbe nelle mischie.

Luca Mozzato, debuttante in azzurro da pro’, è molto veloce e potrebbe entrare nelle eventuali fughe
Luca Mozzato, debuttante in azzurro da pro’, è molto veloce e potrebbe entrare nelle eventuali fughe
E’ stato brutto fare le esclusioni?

Fare le telefonate per dare belle notizie è più facile di quelle in cui ne dai di brutte. Vorresti farli correre tutti, mi è dispiaciuto molto non poterlo fare. L’importante è trovare motivazioni valide per le scelte che fai.

Quali hai trovato?

Pasqualon era nei 12 e avrebbe meritato, come pure Cimolai. Tutta gente abituata a fare lavoro da ultimo uomo, ma avendo voluto portare Ganna e Milan, ho dovuto sacrificarli. D’altra parte come lanciatore abbiamo Guarnieri. Jacopo svolge questo ruolo da sempre e dà più garanzie di Pasqualon, che pure sta facendo ottime cose con Kristoff.

Dainese ha vinto una tappa al Giro e lottato con i migliori al Tour. E’ stato campione europeo U23 nel 2019
Dainese ha vinto una tappa al Giro e lottato con i migliori al Tour. E’ stato campione europeo U23 nel 2019
E se la corsa fosse esplosiva?

Ho chiesto a Baroncini e Mozzato di essere pronti per qualsiasi evenienza, per ogni tipo di ruolo. Baroncini potrebbe chiudere un buco, ma anche propiziarlo. E’ un ragazzo intelligente, ha capito l’occasione che gli è stata offerta.

Che cosa farà Trentin?

Matteo può svolgere qualsiasi ruolo: leader come pure regista. Può essere il jolly, può gestire la squadra. E’ una figura importante. Con lui in corsa, mi sento più tranquillo.