Tra sfortuna e voglia di Vuelta. Guercilena ci parla di Tao

09.08.2024
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Come si dice la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo e quest’anno sembra proprio che abbia preso di mira Tao Geoghegan Hart. Anzi, forse lo ha preso di mira già da un bel po’ prima. Era quel maledetto 17 maggio quando l’inglese cadde al Giro d’Italia in quella che doveva essere una scivolata banale e che invece significò per lui diverse fratture, su tutte quella del femore.

Tao, nel frattempo è passato alla Lidl-Trek, aveva messo il Tour de France nel mirino, ma tra qualche inceppo prevedibile sul rientro ad inizio stagione ed una nuova caduta al Delfinato ha dovuto dire addio al Tour. Ecco dunque la Vuelta, passando da Burgos, ma ancora uno scivolone e ancora un ritiro.

Con Luca Guercilena, team manager, che lo ha voluto nella sua scuderia, parliamo proprio della situazione di Geoghegan Hart. Il milanese sa valutare bene i corridori e sa che questo atleta può dare tanto. E anche per questo ha sempre speso belle parole nei suoi confronti.

Luca Guercilena (classe 1973) è team manager della Lidl-Trek
Luca Guercilena (classe 1973) è team manager della Lidl-Trek
Luca, partiamo dai fatti più recenti: come sta Tao dopo la caduta a Burgos?

Stiamo aspettando le valutazioni dello staff medico perché ha picchiato di nuovo le costole che si era rotto al Delfinato. Un peccato perché stava davvero bene. Aveva fatto un lavoro perfetto tra l’altura ad Andorra, con i compagni e il resto.

Come aveva reagito al fatto di non andare al Tour?

Chiaramente era dispiaciuto. Aveva lavorato tanto e lui era il nostro leader per i grandi Giri. Ancora una caduta lo aveva messo kappao, ma è così: fa parte del gioco e ha dovuto accettarlo.

Ma secondo te adesso ha anche un po’ di paura visto tutto quel che gli è capitato negli ultimi 15-16 mesi?

Io non credo. A Burgos è caduto quando era davanti. Era nelle prime dieci posizioni. Quintana gli ha preso la ruota davanti e non poteva proprio farci niente. E lo stesso vale al Delfinato. Era davanti in discesa. Poi è chiaro che quando sbatti in terra, tanto più in un punto dove sei già caduto, non è piacevole. Ma in generale non credo si sia spaventato più del dovuto.

Tu sei stato anche un grande preparatore: come avete riprogrammato la preparazione dopo che il Tour era svanito?

Prima di tutto abbiamo dovuto osservare un periodo di stacco, che di fatto era il recupero dall’incidente, il riposo. E solo di riposo si trattava perché Tao aveva tre costole fratturate. Non è che potesse fare delle operazioni, delle riduzioni chirurgiche, avesse un gesso… no, doveva solo stare fermo per riprendersi. Finita quella parte ha ripreso con l’endurance, quindi si è spostato in altura, dove ha lavorato molto sulla salita e anche sull’intensità. E ora con Burgos e San Sebastian doveva rifinire la preparazione per arrivare al massimo della condizione alla Vuelta.

La sua Vuelta Burgos è durata appena 207 km
La sua Vuelta Burgos è durata appena 207 km
Ma quindi la Vuelta ora è a rischio?

Difficile da dire. Io credo di no, che alla fine ci andrà. Ma certo è una situazione da valutare giorno per giorno.

Come andrete, in Spagna?

Con l’idea di schierare una squadra forte in salita. Per questo ci sono Geoghegan Hart, Skjelmose e Ciccone… per andare a caccia di tappe. Il percorso della Vuelta è bello impegnativo, quindi serve gente adatta alla montagna.

Ma Tao avrebbe fatto (farà) classifica?

Sì, sì… lui si. Lui è il nostro leader. Credo anche che stando ad Andorra abbiano visionato qualche tappa.

Da un punto di vista mentale come lo hai trovato, Luca?

Pronto e con tanta voglia. Voglia di dimostrare di essere un leader, di mettersi in gioco e di tornare ai livelli di quando ha vinto il Giro.

L’inglese ha sempre lavorato sodo durante l’anno. Nonostante i tanti problemi ha messo nel sacco 32 giorni di gara sin qui
L’inglese ha sempre lavorato sodo durante l’anno. Nonostante i tanti problemi ha messo nel sacco 32 giorni di gara sin qui
O forse anche quelli che aveva prima della caduta l’anno scorso…

Esatto. Lì era ad alto livello. Peccato che la fortuna non sia stata dalla sua.

Quanto è importante questa Vuelta per Tao? Okay, i risultati che oggi contano più che mai, ma è anche un punto per guardare al futuro questo “Giro di Spagna”. Immaginiamo ci si aspettino determinate risposte.

Molto importante. Lui si rimette in gioco in qualità di leader. Ha fatto una grande fatica per recuperare dall’incidente  dell’anno scorso. E’ una Vuelta importante per confrontarsi, ma è chiaro che però ci deve arrivare in salute. Con Tao abbiamo un progetto a lungo termine e ogni possibilità di crescita va sfruttata.

E tu, che idea ti sei fatto? Che sensazioni hai avuto in questi mesi che ce l’hai avuto sottomano?

Che ha l’attitudine ad essere leader e questo aspetto lo trasmette bene ai compagni. Si è integrato molto bene nel nostro gruppo e tutto ciò è stata una bella sorpresa. E’ un ragazzo che sa prendersi le sue responsabilità e con il quale è piacevole lavorare.