Tra Remco e Julian scoppia la pace. Per ora…

15.11.2022
4 min
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E’ la vecchia storia dei troppi “galli nel pollaio”. Una storia che uno squadrone come la Quick Step-Alpha Vinyl  conosce bene. Quante volte volte hanno avuto tanti leader, capitani forti per questa e quella corsa. Solo che stavolta i leader in questione sono due veri super campioni e anche con un caratterino mica da ridere. Entrambi con un’ambizione gigante. Parliamo di Julian Alaphilippe e di Remco Evenepoel.

Sia chiaro: al momento non ci sono i presupposti che portano ad uno scontro, ma qualche segnale sì. E c’è perché non sarebbe la prima volta che un campione consolidato scivoli in secondo piano. Perché uno ha 22 anni e l’altro 30. E abbiamo già visto, anche in tempi recenti, che quando è servito, il team manager Patrick Lefevere, ci ha messo poco ad allontanare Cavendish e puntare su Jakobsen

Vout Van Aert, Mathieu Van der Poel, Julian Alaphilippe, caduta moto, Giro delle Fiandre 2020
Julian Alaphilippe ha preso parte a due Giri delle Fiandre: in uno (in foto) è caduto, nell’altro è arrivato 42°
Vout Van Aert, Mathieu Van der Poel, Julian Alaphilippe, caduta moto, Giro delle Fiandre 2020
Julian Alaphilippe ha preso parte a due Giri delle Fiandre: in uno (in foto) è caduto, nell’altro è arrivato 42°

Mani avanti

Ecco allora che per placare le acque emerge l’intelligenza di tutti gli attori sul palco. Da Lefevere stesso, ai corridori. E il primo a fare prove di distensione, ma forse sarebbe meglio dire a mettere le mani avanti, è proprio il francese. Una volta la testa calda era lui, adesso invece è il saggio!

In un video del suo team, Alaphilippe ha dichiarato che punta forte sul Giro delle Fiandre. La corsa dei muri fiamminghi sarà il grande obiettivo della prima parte del 2023.

«Non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione – ha detto l’ex iridato – Vengo da un anno difficile. Spero di avere meno sfortuna. Lavorerò sodo per tornare ai massimi livelli. Voglio essere al 100% per il Giro delle Fiandre». 

Evenepoel e Alaphilippe corrono insieme dal 2019. Il belga ha un contratto fino al 2026, il francese fino al 2024
Evenepoel e Alaphilippe corrono insieme dal 2019. Il belga ha un contratto fino al 2026, il francese fino al 2024

Dichiarazioni al miele

Apparentemente è una dichiarazione che ci sta. Anzi, senza apparentemente: Alaphilippe è un campione ed è adatto alle classiche, anche se è più da cotes, anziché da muri in pavè. Ma perché tutta questa fretta nel fare una dichiarazione sugli obiettivi? 

Proviamo a dare una risposta, facendo il quadro della situazione.

Alaphilippe, francese, corre in un team belga, anzi “nel” team belga per antonomasia. Evenepoel è belga, ha vinto la Vuelta e la maglia iridata, tra l’altro sfilandola proprio dalle sue spalle. E’ normale che tutti lo vogliano protagonista in patria. Ed è normale che anche la sua squadra penda più per il suo pupillo. Questo riduce non poco il raggio d’azione di Julian.

Senza contare che oltre a Remco in casa Quick Step ci sono altri assi su cui poter puntare. Uno “a caso” è Asgreen che il Fiandre lo ha anche vinto. 

Ma Alaphilippe non è uno che smette di lottare. Sa come difendere il suo territorio, anche con astuzia.

«Sono super felice per lui – ha detto ancora Alaphilippe riferendosi a Remco – Al mondiale ha fatto qualcosa di speciale. Si è davvero meritato questa maglia. Se guardiamo la stagione, è il miglior corridore che poteva conquistare la maglia iridata».

E ancora sulla Vuelta: «Lottare con Remco per la maglia rossa aiutandolo ogni giorno è qualcosa che non dimenticherò mai. Sono rimasto davvero deluso quando ho dovuto abbandonare per la caduta. Vedere Remco e i miei compagni da casa non è stato facile. Abbiamo davvero visto lo spirito del Wolfpack e un Remco incredibilmente forte».

La foto (@gettysport) del post su Instagram della Quick Step. Julian vince una tappa ai Paesi Baschi e Remco esulta
La foto (@gettysport) del post su Instagram della Quick Step. Julian vince una tappa ai Paesi Baschi e Remco esulta

Palla a Lefevere

E a proposito di Wolfpack, quasi contestualmente a queste dichiarazioni la Quick Step, ha pubblicato un post e una stories in cui si vede Alaphilippe vincere ed Evenepoel esultare, esaltando così il mitico spirito del Wolfpack. Sarà di certo una coincidenza, ma qualche pensierino in più ce lo ha fatto fare.

Evenepoel ha vinto la Liegi, è il suo regno. Dopo il super 2022 se dovesse saltare il Fiandre e le altre classiche fiamminghe, non potrà dire no anche alle Ardenne. In Belgio ci sarebbe la rivoluzione. Alaphilippe pertanto sa che non potrà pensare troppo alla “sua” Liegi, tanto più se Remco punta, come sembra, al Giro d’Italia, e per quel periodo si presuppone avrà una buona condizione. Ecco allora che per Alaphilippe restano le Fiandre e le prime classiche… che non sono poco comunque, ma neanche le migliori per lui. 

Congetture dunque? Forse, ma ponderate. Alaphilippe non è tipo da dichiarazioni al “miele” e le tempistiche nel voler annunciare questo suo obiettivo così importante ci hanno colpito e hanno scatenato tutti questi pensieri.

Magari poi i due campioni si aiuteranno, Lefevere farà un altro capolavoro tattico-politico e tutte queste parole finiranno al vento. Tra l’altro non sarebbe la prima volta che il manager punzecchia Alaphilippe. L’ultima volta fu sulla sua partecipazione alla Vuelta. «Mi auguro – disse – che Julian sia andato in Spagna non tanto per preparare il mondiale quanto per aiutare la squadra».

Sarà solo la strada a dirci come andranno le cose, ma per ora ci teniamo i nostri pensieri.