Tesfatsion, il lavoro aumenta: il 2024 serve per crescere

05.02.2024
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La seconda stagione nelle fila della Lidl-Trek, per Natnael Tesfatsion, è iniziata dall’Australia. L’eritreo ha corso tutte le gare nella terra dei canguri, cogliendo due secondi posti. Il primo alla Down Under Classic, mentre il secondo alla Cadel Evans Great Ocean Road Race. Due squilli, niente di clamoroso, ma abbastanza per indagare su come Tesfatsion si affacci alla seconda stagione nel WorldTour. Il suo preparatore è il basco Aritz Arberas, proprio con lui parliamo della crescita del giovane Tesfatsion. 

«Natnael – ci racconta Arberas – è tornato in Eritrea dopo la fine delle corse in Australia. Io sono sul Teide con i leader e gli scalatori, ma di comune accordo lui è andato a casa. Può allenarsi tranquillamente in quota e farlo in un posto comodo è sicuramente meglio. Mi occupo della sua preparazione da questo inverno e abbiamo iniziato a lavorare subito forte (prima Tesfatsion lavorava con Josu Larrazabal, ndr)».

La stagione di Tesfatsion è partita dall’Australia qui al Down Under Classic
La stagione di Tesfatsion è partita dall’Australia qui al Down Under Classic
Che tipo di corridore hai trovato?

Sappiamo che ha talento, è quel tipo di atleta che ogni sforzo che deve fare gli riesce bene. Si tratta di un ragazzo giovane (Tesfatsion ha 24 anni, ndr), per noi è un investimento a lungo termine. L’idea è di migliorare piano piano, non solo nel fisico, ma in tutto. 

Cioè?

Dobbiamo dargli un po’ di organizzazione, c’è un programma da seguire, ma si devono prendere le misure con le sue abitudini, in modo tale da rendere gli allenamenti sempre più efficienti. 

E’ difficile coordinare gli allenamenti quando è così lontano dall’Europa?

Leggermente, ma questo non ci impedisce di lavorare al meglio. Vive un Paese diverso, con una cultura differente, ma non ci sono grandi problemi. A volte non ha la connessione, ma sono “ostacoli” che si aggirano facilmente. Magari, invece di sentirci giornalmente, gli mando il programma dei prossimi due o tre giorni. Gli ho anche detto che voglio organizzare un training camp in Eritrea (dice con una risata, ndr).

Il primo anno alla Lidl-Trek è servito per ambientarsi nel WorldTour
Il primo anno alla Lidl-Trek è servito per ambientarsi nel WorldTour
E lui che cosa ti risponde?

Mi dice: «Parce non è possibile, le strade non sono buone, manca internet. Non è semplice». Mi chiama Parce, che è un modo dei colombiani di chiamarsi in maniera amichevole, la prima volta che mi ha chiamato così mi ha fatto ridere (un termine ereditato quando ancora correva in Drone-Hopper, ndr).

Pensi che in Eritrea riesca ad allenarsi al meglio?

Sì, non ho dubbi. Poi quando viene in Europa vive in Italia, a Lucca. Stare a casa sua gli fa bene al morale, si allena meglio e con più spirito. Per tutti i ciclisti che vivono lontano è così. 

Qual è la cosa di cui ha più bisogno per crescere e migliorare?

Deve fare un maggior numero di ore di allenamento. Ha un buono sprint, è potente e forte, ma la capacità aerobica è da migliorare. La sfida più grande con lui è riuscire a coordinare al meglio la sua carriera tra i periodi in Eritrea e quelli in Italia. Perché a casa vive in quota, anche questo dettaglio va preso in considerazione. 

Siete partiti presto con la stagione, che 2024 deve essere per Tesfatsion?

L’idea di partire dall’Australia c’era fin da subito, quindi in inverno abbiamo lavorato molto, per arrivare pronti al 100 per cento. A novembre abbiamo fatto tanta base aerobica, poi a dicembre abbiamo inserito il ritmo gara, alzando i giri. Per quel che è il livello fisico mostrato in Australia siamo soddisfatti, è mancato il risultato, ma poco importa. Tesfatsion sta bene. 

Il 2023 gli è servito per ambientarsi nel WorldTour, ora serve fare un passo ulteriore…

Conosce il livello delle gare e degli avversari, ha ben chiari i riferimenti per essere competitivo. Deve progredire nella crescita, ma Natnael ha ben chiaro in testa che questo è un anno importante. 

L’eritreo è dotato di un grande sprint e tanta forza, deve migliorare la parte aerobica
L’eritreo è dotato di un grande sprint e tanta forza, deve migliorare la parte aerobica
La sua migliore qualità?

E’ un vincente, un cacciatore, quando può si fa trovare pronto. Lui è uno di quei corridori che, se c’è da provare a vincere o una situazione è aperta, ci si butta. 

E dove deve migliorare?

Deve diventare più solido, più forte. Sono sicuro che ci riuscirà, il tempo e gli allenamenti daranno i loro frutti. Ora è tutto in mano mia (conclude con una risata, ndr).