La “stagione 2.0” della Vini Zabù. Caro Scinto, a te la parola

01.07.2021
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La Vini Zabù di certo non ha passato dei momenti belli dopo il caso De Bonis e la conseguente esclusione dal Giro d’Italia. I ragazzi di Angelo Citracca e di Luca Scinto si erano anche autosospesi già prima dello stop di 30 giorni impostogli poi dall’Uci nella speranza di guadagnare tempo, come poi di fatto è avvenuto.

La loro stagione è ricominciata in Ungheria, nei giorni proprio del Giro.

Luca Scinto (53 anni) diesse della Vini Zabù
Luca Scinto (53 anni) diesse della Vini Zabù
E non è stato facile, vero Luca? Come hai fatto a tenere alto il morale dei tuoi ragazzi?

No, non è stato facile – racconta Scinto – Però bisogna pensare che siamo dei professionisti, tutti. Dai diesse ai corridori, benché molti siano dei giovani. Non fare il Giro è stato complicato dal punto di vista degli stimoli, ma poi era giusto ripartire. La motivazione c’è sempre stata nelle corse che abbiamo affrontato.

E sul fronte della preparazione come vi siete regolati?

Ognuno ha il suo preparatore. Kuba (Mareczko, ndr) per esempio si rivolge al Centro Mapei e ognuno si è regolato di conseguenza. Jakub stesso dopo l’esclusione dal Giro, di ritorno dall’Ungheria è andato in altura. Poi ai ragazzi ho dato qualche consiglio anche io: tipo attenzione al peso, occhio a come mangiate. Nei giorni dello stop ho detto loro di fare ore di sella e di lasciar perdere le tabelle. Quelle sarebbero tornati a seguirle solo dopo che avremmo avuto di nuovo un programma di gare. E poi gli ho detto di fare parecchio dietro scooter, perché è il metodo migliore per simulare una gara. Un paio di volte a settimana fare 4 ore, anche 4 ore e mezza, dietro motore.

E sì perché poi di corse ne avete fatte e ne farete parecchie…

Abbiamo corso in Ungheria, in Belgio, in Italia. Da dopodomani saremo al Sibiu Tour in Romania e poi ancora Limburgo, Tour du Limousin, altre gare tra Danimarca, Portogallo… No, no, le gare non ci mancano. E questo è importante perché diamo la possibilità a tutti i ragazzi di mettersi in mostra.

Viviani precede di un soffio Mareczko nella tappa finale dell’Adriatica Ionica Race
Viviani precede di un soffio Mareczko nella tappa finale dell’Adriatica Ionica Race
Avete fatto più richieste o comunque erano gare già in programma?

Noi facciamo richiesta a prescindere, ma essendo la Vini Zabù una professional siamo legati agli inviti. Noi abbiamo gli stessi doveri delle WorldTour ma meno diritti e programmare non è facile. Ah – sospira Scinto – come vorrei vedere un diesse di quelle squadre fare programmazione in situazioni come le nostre in cui non sai nulla.

Tra i tuoi corridori c’è qualcuno che sta bene, che ti ha colpito?

Consideriamo che siamo una squadra improntata per Mareczko, quindi molti sono legati alla preparazione delle sue volate. Detto ciò, mi piace molto Pearson. Questo ragazzo è davvero un bello scalatore, me ne parlò bene Ciano Rui della Zalf. E poi Stacchiotti ragazzi: è serio, l’uomo ideale per Kuba, al Sibiu magari avrà anche un po’ di spazio per sé stesso. Anche Stojnic è forte, lui è un giovane: è da WorldTour. Orrico anche è un giovane: è battagliero e ci mette l’anima sempre.

Hai detto Vini Zabù improntata per Mareczko: nonostante abbiate corso poco e con un programma ben diverso da quello ipotizzato ad inizio stagione lui le sue vittorie le ha fatte…

Un paio di vittorie. Dispiace per la prima tappa alla Ionica quando vinse Viviani. Jakub aveva forato e poi ha avuto un problema ai 400 metri: è dovuto ripartire da fermo. E nella tappa finale ha perso di pochissimo proprio da Viviani. Ma sono contento di lui perché è migliorato di un 30-40% in salita.

Daniel Pearson arrivato quest’anno alla corte di Scinto
Daniel Pearson arrivato quest’anno alla corte di Scinto
E gli esperti Zardini e Frapporti? Edoardo lo abbiamo visto in grande spolvero in ritiro questo inverno, ma forse dopo quella terribile caduta di qualche anno fa al Gp Lugano qualcosa è cambiato in lui. E Marco è il tuo “diesse in gruppo”…

Zardini ha un grande potenziale, ma ancora non sono riuscito a tirarlo fuori: mi ci metto anche io. Ha dei momenti in cui va molto forte e altri in cui si perde. Mi aspetto un grande settembre da lui. E Frappo è un uomo squadra. L’ho fatto stare vicino a Kuba. E’ esperto ma anche istintivo. Se ti deve dire una cosa te la dice senza tanti giri di parole. E’ venuto a correre nonostante gli stesse per nascere una figlia. Ci teneva molto. 

E poi la bella notizia di Liam Bertazzo convocato per le Olimpiadi…

Eh, speriamo che possa essere anche titolare nel quartetto. Sarebbe bello per lui e per la squadra. Un vero professionista che non mi ha dato mai problemi, anzi… semmai mi ha aiutato a risolverli. Ma in pista contano i tempi e Villa saprà scegliere il quartetto più veloce.

Si è parlato di programmazione e preparazione. Quali sono i vostri obiettivi?

Proprio perché abbiamo corso poco, o meglio perché siamo ripartiti dopo lo stop in piena primavera, vogliamo sfruttare bene queste gare estive per affinare la condizione in vista del finale di stagione e fare bene da fine agosto-settembre in poi.