Nella prima tappa della Vuelta e a margine del primo colpo di Roglic, cโรจ Bagioli che scalpita alla ruota dei migliori. Lo sloveno sconfitto da Pogacar al Tour ha resettato presto la centralina, ha ritrovato la voglia di ridere e quando la strada ha cominciato a salire verso la salita di Arrate, ha preso i puntini e li ha distribuiti sulle lettere giuste. In realtร lo aveva fatto giร alla Liegi, anche se lassรน lo svarione di Alaphilippe aveva tolto alla vittoria la giusta prospettiva.
ยซEโ stata una stagione abbastanza strana fino a qui – ha detto lo sloveno – ho fatto molte gare, avuto molto stress e tutto il resto che ben sapete. Qui voglio solo godermela. Eโ super bello che in questi tempi possiamo ancora fare delle gare e spero che sia stato divertente da guardareยป.
Chi si รจ divertito un poโ meno alle sue spalle, ma ugualmente ne ha tratto delle belle sensazioni รจ stato appunto Andrea Bagioli, valtellinese di ventuno anni, che questโanno ha giร vinto una tappa al Tour de lโAin e una alla Settimana Coppi e Bartali. Dopo il lockdown, i tecnici della Deceuninck-Quick Step hanno ridisegnato il suo calendario e inserito nel suo programma le classiche delle Ardenne e la Vuelta. Prima, in preparazione di entrambe, uno stage in altura e il mondiale di Imola.
ยซEra una tappa dura – racconta – tanto che nei giorni scorsi siamo andati con la squadra a provare gli ultimi 50 chilometri. La salita finale era molto impegnativa. Eโ andata che cโera una fuga e soprattutto la Ineos ha tirato di brutto per avvicinarli. Poi sulla salita, quando รจ partito Roglic, mi sono messo al mio passo e sono arrivato assieme a Valverde e un altro bel gruppo. Sto bene, mi sono difeso, sono soddisfattoยป.
Fra gli uomini di classifica, cโรจ stato chi ha subito dovuto leccarsi le ferite. La Vuelta sarebbe dovuta partire sabato con un paio di tappe piรน morbide, ma a fronte dellโemergenza Covid, gli organizzatori hanno tagliato le prime tre giornate e dato il calcio di inizio con un arrivo in salita. Non certo il miglior approccio per atleti come Froome (finito oltre gli 11 minuti) e Pinot (passivo di 9โ56โ). Eโ andata meglio in proporzione a Dumoulin e Valverde, finiti nello stesso gruppo di Bagioli.
ยซNon ho obiettivi ben precisi – dice il valtellinese – salvo quello di tenere duro nelle prime tappe e fare poi il punto magari dopo una settimana. Se dovessi uscire di classifica, allora magari potrei puntare alle tappeยป.
Se al Giro si convive con qualche dubbio sulla conclusione a Milano a causa del Covid, non molti erano convinti che la Vuelta sarebbe partita. I dubbi avevano provocato le ire degli organizzatori spagnoli, che con orgoglio hanno portato tutte le squadre alla partenza.
ยซSul fronte della sicurezza – dice Bagioli – siamo messi bene. Siamo nella bolla e alla partenza e sulla salita dellโarrivo non cโera pubblico. Qualcuno negli attraversamenti delle cittร cโera, ma ben a distanza. Di certo a maggior ragione si vive alla giornata e non si fanno grossi programmiยป.
Perรฒ su un punto vale la pena insistere: si sente parte anche lui della carica dei giovani che sta dinamitando il ciclismo mondiale?
ยซSi vede che lโonda nuova sta arrivando – sorride con orgoglio – basta guardare Pogacar al Tour, Remco prima della caduta, Almeida e Hindley al Giro e lo stesso Bernal. Sono tutti ragazzi della mia etร , ma siccome immagino la domanda successiva, vi dico che preferisco non sentirmi la promessa italiana. Non mi piace la pressione. E poi salire accanto a uno come Valverde, che ha il doppio dei miei anni, mi ha fatto capire che le gambe non sono tutto e che la testa vale anche di piรน. Perciรฒ sentiamoci pure nei prossimi giorni. E quel che sarร , sarร …ยป.
La prima tappa della Vuelta ha messo lโaccento anche sulle azioni di Carapaz, che sulla salita finale aveva con sรฉ il solo Sosa, avendo perso Froome da lontano. Mentre si รจ rivisto in gruppo anche Alexander Vlasov che aveva lasciato il Giro con il mal di stomaco, lasciando Fuglsang in balia dei suoi avversari.