Quello che Alaphilippe porterà alla Tudor: parla Cancellara

03.09.2024
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Qualcosa ci aveva colpito nelle parole di Julian Alaphilippe al momento di annunciare la firma con il Tudor Pro Cycling Team. Il racconto del francese circa lo scambio di opinioni con Fabian Cancellara sulla famiglia e la serenità nella squadra hanno creato una sorta di ponte fra le due enormi esperienze in campo. Ci siamo tutti ritrovati a pensare che, al netto delle eventuali responsabilità, gli ultimi mesi del francese alla Soudal-Quick Step non siano stati l’ideale per rendere al meglio. Le parole martellanti di Lefevere sono risultate destabilizzanti per un atleta che dopo gli infortuni non aveva ancora ritrovato la piena efficienza fisica. Ora che il corpo riesce a pedalare alla velocità della mente, si è rivisto un Alaphilippe battagliero e vincente. Solo che ormai la frittata era fatta. La sfiducia è stata insuperabile, la squadra belga non ha proposto rinnovi contrattuali di alcun tipo e Julian ha firmato con la Tudor. Troverà Ricardo Scheidecker, come abbiamo spiegato, e anche Matteo Trentin che ben conosce.

Cancellara, qui con Luc Wirtgen, è il proprietario del Tudor Pro Cycling Team
Cancellara, qui con Luc Wirtgen, è il proprietario del Tudor Pro Cycling Team

Il fuoco dentro

Cancellara è il proprietario dei team e contrariamente a quanto accade nelle professional di tutto il mondo, evita di spingere troppo sul gas. Non si sta affrettando a promettere il WorldTour, anche se è comune convinzione che i suoi sponsor potrebbero reggerne benissimo l’impatto. Si cresce per gradi, innestando di volta in volta gli uomini giusti per il progetto. E l’arrivo di Alaphilippe e Hirschi, che si sommano a Trentin e Dainese iniziano a comporre uno scheletro piuttosto convincente.

«Per noi è una grande opportunità avere Julian con noi – ha spiegato Cancellara a L’Equipe – per il nostro progetto, con il suo modo di correre, il suo brio, la sua esperienza. Quando vince è una cosa, ma se vince un suo compagno è orgoglioso come se fosse lui. E’ un ragazzo semplice che ha tenuto i piedi per terra. Ha ancora il fuoco dentro, la voglia di fare bene».

Alaphilippe sa vincere, ma sa anche esultare quando il risultato viene da un compagno di squadra
Alaphilippe sa vincere, ma sa anche esultare quando il risultato viene da un compagno di squadra

Un corridore del team

Cancellara sa stare al mondo e lo conosce bene. E’ stato a lungo la colonna portante delle squadre di Riis, vincendo le sue classiche più belle. Poi è passato nell’orbita della Trek e con Luca Guercilena ha chiuso la carriera vincendo le Olimpiadi di Rio nella crono. Sa che l’errore più grande è quello di caricare il peso della squadra sulle spalle del corridore di gran nome. A lui è successo e non l’ha sempre trovato divertente.

«Non spetta a Julian costruire la squadra – ha proseguito Cancellara – deve portare valore aggiunto alla nostra struttura, ma non dico che abbia delle responsabilità, delle pressioni. Siamo noi, tutti insieme. E abbiamo la responsabilità di metterlo in buone condizioni. Deve poter tornare a casa e stare tranquillamente con la sua famiglia. Penso che Julian abbia bisogno di questo, di quella tranquillità, di una buona atmosfera, di persone di cui si fida, che credono in lui, attorno a lui. Non ha niente da dimostrare, ma sono sicuro che se avrà questo equilibrio, farà il resto».

Ritrovata la salute, Alaphilippe ha ritrovato la vittoria, ma ormai la frattura con Lefevere era insanabile
Ritrovata la salute, Alaphilippe ha ritrovato la vittoria, ma ormai la frattura con Lefevere era insanabile

La porta del Tour

Ovviamente lo svizzero sa che l’investimento sul francese ha due facce: quella dei risultati che potrà portare e quella delle porte che potrà aprire. Sin dal suo debutto fra le professional, la Tudor ha avuto grande accoglienza nelle corse del Belgio, ma un po’ più tiepida in Francia. Mai provate ancora le Classiche Ardennesi. Invitata per la prima volta alla Parigi-Nizza, è riuscita a vincere la tappa di Montargis con Arvid De Kleijn, che dopo aver regalato alla squadra la prima vittoria in assoluto alla Milano-Torino del 2023, ha così offerto la prima nel WorldTour.

«Siamo una squadra di seconda divisione – ha spiegato ancora Cancellara – vogliamo continuare come abbiamo fatto finora e stabilizzare la nostra organizzazione. Grazie a Julian avremo delle opzioni, ma non andremo dove non saremo in grado di distinguerci. E’ escluso che andiamo a una gara solo per esserci. Se andiamo , vogliamo essere offensivi, gareggiare, mostrare unità e carattere. Possiamo chiedere di partecipare al Tour, ma la decisione non è nelle nostre mani. Non è detto che con la presenza di Julian questo accadrà con sicurezza. Abbiamo un grande progetto sul tavolo, ma non abbiamo deciso. Se continuiamo a stabilizzare la nostra organizzazione, il nostro modo di correre, avvicinarci ai primi 20 team, può essere un obiettivo concreto».