Pidcock e la Sanremo: un bel rebus e poi la resa

15.03.2023
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Doveva essere l’arma segreta della Ineos Grenadiers alla Milano-Sanremo, invece alla fine Tom Pidcock è stato costretto ad alzare bandiera bianca per i postumi della caduta nell’ultima tappa della Tirreno-Adriatico. La sensazione che quel colpo, non inquadrato né testimoniato, potesse essere una cosa seria era nell’aria, ma nulla lasciava presagire la notizia. Anzi…

I gradini del pullman Ineos Grenadiers come sedile e un pugno di giornalisti raccolti intorno. Così Tom Pidcock aveva raccontato il suo avvicinamento alla Sanremo. Per il britannico la Corsa dei Due Mari non è stata la parentesi più felice, con la caduta assieme a Van Aert nel giorno di Tortoreto a scombussolare la sua rincorsa. E se il nono posto di Osimo, su un percorso da classiche del Nord aveva però detto che la condizione della Strade Bianche non era smarrita, la caduta nell’ultima tappa, che lo aveva costretto al ritiro, aveva messo invece in apprensione lo staff dello squadrone britannico.

Due giorni prima del via della Tirreno, Pidcock ha vinto la Strade Bianche su Madouas e Benoot
Due giorni prima del via della Tirreno, Pidcock ha vinto la Strade Bianche su Madouas e Benoot

Intanto si parlava di Sanremo, la Classicissima in cui Pidcock avrebbe diviso i gradi con Filippo Ganna. Un video su Instagram, che lo ritrae scendere come un super manico lungo una discesa piena di curve, suggeriva che avrebbe provato l’attacco giù dal Poggio. 

Che cosa pensi della Sanremo?

Forse è una delle corse più noiose, ma alla fine diventa una delle più eccitanti. Duecento chilometri da fare prima di correre i cento decisivi. Trecento chilometri nello stesso giorno, per risolvere tutto in quei pochi chilometri finali, anche questo la rende così bella.

Hai mai guardato una Saremo in tivù? Ricordi qualche edizione in particolare?

Le gare che guardavo di più quando ero giovane erano il Tour e la Roubaix, almeno quelle che ricordo di più. Ma ricordo alcune scene della Sanremo. Kwiatkowski che vince, ad esempio. Avere lui nella squadra è importante per l’esperienza.

Tutti si aspettano che attaccherai nella discesa del Poggio…

Di sicuro quello sarebbe un buon punto. Penso che tutti si aspetteranno qualcosa del genere, quindi forse non è la tattica migliore per cercare di vincere la gara, ma può essere sicuramente un tratto favorevole. Mohoric l’ha fatta sembrare piuttosto pericolosa, se devo essere onesto. Una discesa con i muri è sempre pericolosa, non è il posto più sicuro per andare a tutto gas. L’anno scorso Pogacar era sulla sua ruota e non ha voluto rischiare tutta la stagione, soprattutto volendo vincere il Tour de France. 

«Alla Sanremo 2022 – dice Pidcock – Mohoric ha fatto sembrare pericolosa la discesa del Poggio»
«Alla Sanremo 2022 – dice Pidcock – Mohoric ha fatto sembrare pericolosa la discesa del Poggio»
Come vedi la Sanremo in rapporto alle altre classiche?

La vedo sullo stesso livello del Fiandre e delle altre. Okay, la differenza è che cinque di loro sono chiamate Monumento e io penso che la Strade Bianche sarà la prossima a diventarlo. Non c’è dubbio. Pensavo che dovesse esserlo prima di vincerla e a maggior ragione ora che l’ho vinta.

Ti ispirano più le corse a tappe o le classiche di un giorno?

Nelle corse di un giorno c’è qualcosa di più speciale. L’atmosfera delle classiche è davvero unica, le corse a tappe al confronto sono più brutali.

Lo scorso anno per la Sanremo Mohoric ha usato un reggisella telescopico: pensi che possa servire?

Ho pensato di provarlo, ma onestamente su una bici da strada non vedo come se ne trarrebbe beneficio. Sai che devi mettere il peso sulla sella e sul pedale per girare velocemente in curva e se abbassi la sella, forse puoi abituarti, ma in qualche modo diventi meno stabile. Non credo che noi possiamo provarlo, ma credo che se Mohoric lo ha usato, qualche vantaggio lo avrà avuto.

Incerottato per la caduta con Van Aert, Pidcock punta sulla Sanremo. 1,70 per 58 chili, ha numeri da scalatore
Incerottato per la caduta con Van Aert, Pidcock punta sulla Sanremo. 1,70 per 58 chili, ha numeri da scalatore
Alla vigilia di una corsa importante hai qualche rito particolare?

Prima dei miei appuntamenti più importanti, mangio sempre un budino al caramello. E’ la mia tradizione. Lo abbiamo mangiato anche ieri sera, quindi sta diventando troppo usato. L’ho introdotto nel team e ora tutti lo adorano e lo vogliono sempre. Invece secondo me dovrebbe essere limitato alle occasioni speciali.

In che modo festeggi le vittorie più grandi?

Non lo so, non sono molto bravo a fare festa. Mi piace passare tempo con le persone. I miei compagni e la mia famiglia. Quando vinco sono solo contento, mi piace vivere il momento.

Il 9° posto di Osimo fa capire che la botta di Tortoreto è quasi recuperata. Peccato per la caduta l’ultimo giorno
Il 9° posto di Osimo fa capire che la botta di Tortoreto è quasi recuperata. Peccato per la caduta l’ultimo giorno
Quale scenario ti aspetti sul Poggio?

Negli ultimi anni abbiamo visto un gruppo sempre più grande, un numero sempre maggiore di corridori sulla cima. Non credo che succederà mai più che si troveranno in cima tre uomini da soli. E se succederà, il gruppo tornerà sotto velocemente. Forse Pogacar può riuscire a fare la differenza, ma è davvero difficile che possa creare un gap sufficiente per arrivare e dovrebbe comunque fare uno sforzo eccessivo.

Cosa pensi delle sue chance?

Non voglio dire che sia imbattibile, ma è molto difficile vincere una corsa quando c’è lui. Per contro, credo che tutti lo guarderanno e per lui diventerà tutto più complicato. Alla Sanremo tutti aspetteranno lui.

Pidcock a questo punto guarderà la Sanremo in televisione, alle prese con il protolocco per il recupero dalla commozione cerebrale. Osserverà il richiesto periodo di riposo e poi sarà sottoposto a nuova visita di controllo. Se le cose dovessero andare per le lunghe, anche la sua Campagna del Nord ne sarebbe compromessa…