Piccolo (già) saluta la Drone Hopper. La EF lo aspetta

01.08.2022
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Poco più di un mese. E’ la permanenza di Andrea Piccolo alla Drone Hopper-Androni. Le voci di qualche giorno fa che lo davano verso la EF Education-EasyPost sono vere e da oggi, primo agosto, con il ciclomercato aperto, il trasferimento è possibile.

Giovanni Ellena, direttore sportivo di lungo corso e pietra miliare del gruppo di Gianni Savio e Marco Bellini, e Savio stesso ci confermano che questo addio è ufficiale: da oggi Andrea Piccolo è del team americano.

Campionato italiano 2022, Piccolo rientra alle gare dopo quasi 5 mesi di stop ed è subito quarto (foto Drone Hopper/Sirotti)
Campionato italiano 2022, Piccolo rientra alle gare dopo quasi 5 mesi di stop ed è subito quarto (foto Drone Hopper/Sirotti)

Terza squadra del 2022

Piccolo era finito nel ginepraio della Gazprom-RusVelo. Una corsa ad inizio anno e poi nulla più. Nulla più fino al 26 giugno, quando 36 ore dopo aver avuto il via libera per passare alla Drone Hopper-Androni ce lo eravamo ritrovati al Alberobello, dove aveva ottenuto un eccellente quarto posto.

Di fatto si tratta del terzo cambio di maglia nella stessa stagione (la quarta se si considerano i 12 mesi, visto che la scorsa estate era ancora all’Astana). Ma i motivi stavolta sono buoni, di certo migliori della volta precedente. Si tratta di motivi sportivi, di prestazioni e non di una guerra, quella russo-ucraina, che tra l’altro ha ben poco a che fare con il ciclismo.

Tutto è avvenuto in modo estremamente veloce. Tutto è avvenuto nella seconda metà di luglio. Con il corridore quasi colto di sorpresa. Evidentemente gli uffici del suo procuratore Giuseppe Acquadro, che ha capito la forza dell’atleta, hanno fatto effetto.

«Marco Bellini ed io – dice Savio – prendemmo la decisione di accogliere Andrea Piccolo. Le info su di lui non erano ottime, ma gli abbiamo voluto dare fiducia. Ho avuto modo di conoscere questo ragazzo e devo dire che ho stretto un ottimo rapporto con lui. Oltre che un ottimo atleta, ho trovato un ragazzo che si è impegnato al massimo. Un ragazzo educato, intelligente e sensibile. Proprio l’altro ieri alla vigilia del Circuito de Getxo mi ha scritto: “Gianni domani è l’ultima gara con la tua maglia, sto bene e voglio davvero fare bene per voi”.

«Vi dico adesso, in tempi non sospetti, che Andrea Piccolo diventerà un grande corridore. E’ un talento».

Piccolo (classe 2001) passerà alla EF Education-EasyPost. Con la Gazprom aveva corso solo la Valenciana
Piccolo (classe 2001) passerà alla EF Education-EasyPost. Con la Gazprom aveva corso solo la Valenciana

In un attimo…

«La questione è nata strada facendo e in tempi ristretti – dice Ellena – quando per esempio qualche tempo fa feci quell’intervista con voi su Piccolo, non si sapeva proprio nulla del suo trasferimento.

«Ti contatta una WorldTour e cosa dici al ragazzo, di non andare? Impossibile. Di là avrà più soldi, più stabilità in merito ai calendari e sul futuro, con contratti di due o tre anni… Magari ci si chiede come mai, gli altri non ci avessero pensato prima. E noi lo abbiamo cercato quando tutti se lo erano dimenticato». 

«Io – riprende Ellena – sono andato a trovarlo nel ritiro a Cervinia. Vedevo che parlando del 2023 abbassava un po’ lo sguardo e così gli ho chiesto cosa ci fosse. E lui: “Non so come dirtelo, ma sono stato contattato dalla EF”. In quel momento però non c’era ancora nulla di certo».

Il lombardo ieri è arrivato 2° al Circuito de Getxo battuto da Ayuso. Andrea era in rimonta
Il lombardo ieri è arrivato 2° al Circuito de Getxo battuto da Ayuso. Andrea era in rimonta

Il premio per il team

La speranza almeno per la Drone Hopper-Androni, come accade nel calcio, è che almeno questo passaggio si possa monetizzare e che possa aiutare il team ad andare avanti. Come di fatto accadde con Bernal.

«Certo che qualcosina abbiamo monetizzato – chiarisce Savio – e non c’è nulla di scandaloso. Sciocco chi pensa il contrario. Scandaloso è se io monetizzo e magari da mesi non pago gli atleti, ma così non è.

«Si è parlato e si parla tuttora di penali, io parlo invece di “premio di valorizzazione dell’atleta”. Penale, lo dice il vocabolario della lingua italiana, penalizza qualcuno. Prendendo il caso Bernal, nessuno è stato penalizzato. Il corridore andò a guadagnare esattamente il triplo, noi ricevemmo un compenso e la Sky si ritrovò un giovane corridore che l’anno dopo vinse il Tour.

«Quindi sì: abbiamo ricevuto un piccolo riconoscimento economico anche per Piccolo e, aggiungo, per Cepeda che lo seguirà in EF (è il delfino e amico di Carapaz, anche lui verso il team americano, ndr). Chiaramente si parla di cifre ben più basse rispetto al caso Bernal: sia perché Andrea era in scadenza a fine anno, sia perché comunque aveva risultati minori. Insomma c’è una serie di parametri da valutare».

«Poi è chiaro: avrei tenuto con piacere Piccolo un altro anno per rilanciarlo definitivamente. Mi sarebbe piaciuto almeno finire la stagione e vincere con lui qualche corsa del calendario italiano. Ma ripeto, come si fa a trattenerlo di fronte a compensi decisamente migliori e calendari che lo porteranno a confrontarsi con i più grandi corridori? Noi siamo la professional che ha lanciato più corridori nel WorldTour: nove in quattro anni».

Ellena ha sottolineato le qualità di Piccolo anche in allenamento. Qui a Cervinia (foto Instagram)
Ellena ha sottolineato le qualità di Piccolo anche in allenamento. Qui a Cervinia (foto Instagram)

Piccolo: talento e lavoro

Ellena ha lavorato poco tempo con Piccolo, ma il rapporto era già buono anche con il diesse. Casualità noi stessi vedemmo Piccolo ed Ellena al Giro della Valle d’Aosta, quando la corsa arrivò a Cervinia. 

Piccolo passò sotto il traguardo un quarto d’ora prima dell’arrivo della corsa ed Ellena lo incrociammo al mattino. Giovanni era lassù per dare un occhio alle giovani leve e per seguire i suoi ragazzi, tra cui appunto Andrea, che stavano facendo l’altura.

«Non ci aspettavamo questa svolta improvvisa – dice Ellena – ma faccio in bocca al lupo al ragazzo. Mi dispiace non averlo diretto in corsa… 

«Da quel che mi dicono i colleghi, Cheula e Spezialetti, che lo hanno avuto tra l’italiano, Sibiu e Getxo, Andrea è un bravissimo ragazzo. Io l’ho seguito in allenamento proprio in quei giorni a Cervinia. Sono rimasto davvero stupito quando l’ho visto salire in quel modo sul Saint Pantaleon. Non tanto per i watt che controllavo dalla macchina (altissimi), ma per come andava veloce, per la sua cadenza, la sua pedalata. A quel ritmo uno normale sarebbe stato a tutta, lui quasi non sudava. Andava su come una Pasqua!

«Ti accorgi subito di avere di fronte un certo tipo di corridore. E infatti quella sera chiamando Bellini gli dissi: “Questo è un fenomeno”. E poi si vede da come si muove in gruppo, da come legge la corsa».