Milan, da Imola a Montichiari ricercando il colpo di pedale

21.06.2021
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Dopo aver fatto una fatica indicibile al campionato italiano di Imola, ingobbito sulla Gallisterna portando avanti i suoi 194 centimetri, Jonathan Milan è tornato in Friuli, ha cambiato la valigia e stamattina alle 10 si è messo in macchina verso Montichiari. «Dove Villa ci ha annunciato che faremo prove di gara – dice il corridore del Team Bahrain Victorious – in cui si vedrà chi ha la gamba, il colpo di pedale, per capire a che punto siamo».

Dopo i campionati italiani su strada, per Milan è ripresa la routine del velodromo
Dopo i campionati italiani su strada, per Milan è ripresa la routine del velodromo

La crono mancante

Per esperienza e gusto personale, Jonathan avrebbe dovuto correre il tricolore a cronometro, ma avendo trascorso le ultime settimane facendo lavori finalizzati alla pista senza prepararsi come sarebbe servito, ha preferito dedicarsi alla causa di Colbrelli. Ha tirato. Ha masticato la sua bella dose di fatica. Ha comunque fatto l’esperienza di un campionato italiano al primo anno da pro’. E ora è pronto per rituffarsi nell’avventura olimpica.

«Se fossi andato a fare la crono – dice e sorride – avrei fatto un buco nell’acqua. Tutti gli allenamenti fatti finora erano propedeutici alla pista, anche su strada. Partenze da fermo. Lavori sui 2-3 minuti simulando situazioni della pista, pur con altri rapporti e un altro ambiente. Le crono sono la mia specialità, ma sarebbe stato impossibile farne una di 45 chilometri senza preparazione specifica».

In Belgio ha provato varie corse, mostrando un bel colpo di pedale sul pavé: qui ad Harelbeke, ma si è ritirato
In Belgio ha provato varie corse, mostrando un bel colpo di pedale sul pavé

La gestione condivisa lo soddisfa. Se da un lato Paolo Artuso, coach della squadra, fa da raccordo e gestisce i tempi del lavoro, la preparazione in senso stretto è seguita ancora da Andrea Fusaz, del CTF Lab, come negli accordi presi alla firma del contratto. Tuttavia, nel rispetto della giovane età, l’attività su strada di Milan è stata finora piuttosto blanda.

In pratica dopo il Fiandre del 4 aprile, sei tornato in corsa il 6 giugno al Giro di Slovenia…

E nell’intervallo ho fatto tanta pista, perché l’obiettivo era di preparare gli europei, anche se poi li hanno rinviati. Forse senza quell’appuntamento, avrei corso di più, ma penso che il programma sia stato giusto e che la squadra mi stia supportando bene. Il prossimo anno la strada sarà il punto centrale, comincerò ad avere i miei obiettivi, mentre tutto quello che verrà quest’anno servirà per fare esperienza. Ho sperimentato piccole corse a tappe come Uae Tour e Slovenia, grandi classiche e corse minori. Sono ancora nella fase dell’inserimento e mi sto trovando bene.

La pista resta centrale fino alle Olimpiadi, poi la strada avrà il sopravvento?

Dopo Tokyo si correrà su strada e vedremo semmai verso fine stagione cosa fare con europei e mondiali su pista.

Però intanto c’è da capire se andrai alle Olimpiadi, anche se a rigore di logica dovresti essere uno di quelli sicuri.

La sto vivendo abbastanza tranquillamente. Se inizio ad agitarmi, non vado da nessuna parte. Quel che sarà sarà, se sarò convocato, farò del mio meglio.

Sei stato a Livigno con gli altri?

Sono salito su 5-6 giorni prima, perché sarei sceso per andare al Giro di Slovenia. Il periodo minimo perché sia utile è di due settimane.

Jonathan Milan, europei pista 2020
Agli europei di Plovdiv 2020 ha conquistato l’argento nell’inseguimento individuale, oltre a quello nel quartetto e il bronzo nel chilometro da fermo
Jonathan Milan, europei pista 2020
Agli europei di Plovdiv 2020, argento nell’inseguimento individuale e nel quartetto e il bronzo nel chilometro
Come è andata in Slovenia?

Ho fatto fatica. E quando la domenica sono tornato in Italia, sono andato subito in pista e quel lunedì (14 giugno, ndr) avevo davvero mal di gambe, perché fra altura e corsa certi lavori che in pista sono la base mi mancavano. Il colpo di pedale si perde. Per questo da oggi farò poca strada e tanta, tantissima pista.

Se sarai convocato, andrai alla Settimana Italiana in Sardegna, dal 14 al 18 luglio, giusto?

E’ nei programmi e dovrei andarci con la squadra.

L’ultima la dedichiamo a tuo fratello Matteo: sta ancora andando forte?

Si sta allenando e speriamo possa fare una bella seconda parte di stagione. Tutti gli juniores come lui l’anno scorso hanno perso un’annata, un brutto colpo. Tanto di cappello perché è riuscito già a vincere. Non è stato facile per noi, che comunque avevamo più attività e una base più alta. Figuratevi loro…