Masnada dal Teide: «Prima gli allenamenti, poi le gare in tv»

14.03.2023
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Fausto Masnada sarà deputato a scortare Remco Evenepoel al Giro d’Italia. Ma il lombardo della Soudal-Quick Step è già vicino al fenomeno belga. E’ con lui già da un paio di settimane in cima al Teide. Lassù si va avanti a pane e ciclismo, anche quello degli altri!

Ci siamo chiesti, anzi abbiamo chiesto a Masnada, se in ritiro i corridori seguono i loro colleghi impegnati nelle corse, tanto più se si tratta di gare importanti come la Parigi-Nizza e la Tirreno-Adriatico.

Fausto Masnada (classe 1993) in ritiro sul Teide. Dopo gli allenamenti, tutti davanti alla tv per vedere i colleghi in corsa (foto Instagram)
Masnada (classe 1993) in ritiro sul Teide. Dopo gli allenamenti, tutti davanti alla tv per vedere i colleghi in corsa (foto Instagram)
Fausto, allora le guardate queste corse quando siete in ritiro?

Sì, sì, le guardiamo e anche con interesse. Essendoci un’ora di fuso, qualche volta l’orario ci ha un po’ “fregato”. Di solito noi finivamo quando stavano per arrivare la Parigi-Nizza e ancora di più la Tirreno. Ma noi mandavamo indietro e le vedevamo comunque.

E cosa avete notato?

Che Roglic è in una forma strepitosa. Quando siamo arrivati qui, il 26 febbraio, c’era anche lui. Ci siamo accavallati per un paio di giorni e poi lui è partito appunto per la Tirreno. E la stessa cosa hanno fatto Landa,Van Aert e un altro gruppo diretto invece in Francia alla Parigi-Nizza.

Al netto delle corse, come si passa il tempo lassù?

Noi ci stiamo allenando bene. Ognuno ha i suoi obiettivi, pertanto ognuno segue il suo programma, ma cerchiamo di stare insieme il più possibile. Una convivenza per tanti giorni in hotel, a 2.200 metri di quota nel nulla non è facile. Non è così scontato mantenere i rapporti. Ma ormai ci siamo abituati.

Anche i professionisti subiscono il fascino della Strade Bianche. Per questa gara i Soudal hanno modificato l’orario di allenamento
Anche i professionisti subiscono il fascino della Strade Bianche. Per questa gara i Soudal hanno modificato l’orario di allenamento
Regolavate gli orari di allenamento in base alle corse in programma?

Non proprio, di solito finivamo verso le 14-15 le nostre uscite, che sono le 15-16 italiane, quindi pranzavamo ed eravamo giusti per i finali. Solo per la Strade Bianche abbiamo modificato l’orario di allenamento. Anche se la classica di Siena non è monumento, è una delle più belle e ci tenevamo tutti a goderci lo spettacolo in diretta.

Tra voi corridori spesso parlate di materiali, numeri, tattiche… Che giudizi avete dato dei vostri colleghi in gara?

Roglic, come detto, va già forte. Quando l’ho visto sul Teide era più magro rispetto allo scorso anno e mi sono detto: «Cavolo, è già tirato!». Sì, lui è sempre stato scavato in volto, ma mi è sembrato molto magro anche nel resto del corpo. Cosa che invece non ho notato in Van Aert. Non che fosse grasso, ma è molto più… normale.

Chi vi ha impressionato di più: Roglic o Pogacar?

In queste fase, la Jumbo-Visma e Tadej Pogacar hanno dimostrato sul campo di essere su un altro pianeta. I primi come squadra: non solo per Roglic alla Tirreno, ma anche per i piazzamenti alla Parigi-Nizza e per i risultati nelle prime classiche del Belgio. E Tadej ha dato una dimostrazione in più del suo talento. Stanno monopolizzando le gare.

Sassottetto, il momento in cui Kelderman riporta davanti Roglic. Per Masnada, Primoz ha avuto sangue freddo
Sassottetto, Kelderman riporta davanti Roglic. Per Masnada, Primoz ha avuto sangue freddo
Per esempio avete studiato anche il comportamento di Roglic in corsa? Tanto più che potrebbe essere il rivale numero verso la conquista della maglia rosa…

E cosa vuoi studiare?! Ogni gara è a sé e analizzare ciò che ha fatto o farà non è facile. Non è attendibile. Però quando inizierà il Giro Italia lo terremo d’occhio. Giro che parte con una crono, quindi non ci si potrà nascondere, pertanto già al termine della prima tappa, potremmo ipotizzare una strategia di corsa e capire come andare avanti.

Quindi si guarda la tv, si commenta, ma i conti reali si fanno in corsa…

Il nostro primo obiettivo è il Catalunya. Lì ci sarà anche Roglic, vedremo come si comporteranno, sia lui che la sua squadra. Alla fine mancherà poco più di un mese all’inizio del Giro e potremmo già farci un’idea.

Per esempio, a Sassotetto si è sfilato e si è fatto riportare sotto da Wilco Kelderman: un’azione così vi fa fare qualche ipotesi? Può essere un’indicazione su come si comporteranno?

Si sa che Roglic è calcolatore, ma io non l’ho visto in vera difficoltà. E’ rimasto coperto e con il vento contro che c’era, ha preferito aspettare la volata finale. Quando Mas ha dato quell’accelerata si è staccato, ma anziché andare avanti da sé, sapeva che c’era Kelderman e si è fatto riportare davanti. Ha aspettato perché sapeva che fare la differenza su quella salita, con quel vento, era davvero difficile. Sapeva anche che in una volata con 15 corridori sarebbe stato il più veloce e quindi ha avuto sangue freddo. Primoz è vincente, intelligente, si conosce e ha l’esperienza di chi ha vinto tre grandi Giri.

Masnada è stato chiaro (ed onesto): la Soudal ha un diamante e una squadra intorno. Non ha tante punte come UAE e Jumbo
Masnada è stato chiaro (ed onesto): la Soudal ha un diamante e una squadra intorno. Non ha tante punte come UAE e Jumbo
Analisi da corridore! E Fausto Masnada potrà essere il Kelderman della situazione per Remco?

E’ un paragone abbastanza importante! Wilco in tanti anni si è meritato più di me un certo ruolo e non a caso dove correva prima era un capitano. Mi piacerebbe fare ciò che ha fatto lui ed essere fondamentale per la squadra. Noi non siamo come la UAE Emirates o la Jumbo-Visma, che sono piene di campioni, che sono un po’ come il Paris Saint Germain che è fatto di sole punte. Noi abbiamo Remco come diamante e proviamo tutti a fare il massimo per lui. Abbiamo una strategia diversa di gara. Immagino che correremo più in difesa: manderemo via le fughe, avremo una strategia di corsa meno aggressiva rispetto alla Jumbo-Visma, che attacca spesso e con più uomini.

Chiarissimo Fausto, basta ricordarsi dell’ultimo Tour! Un’ultima domanda. Avrai un ruolo molto importante e sei l’uomo di fiducia di Remco: tu come stai?

Sono soddisfatto di come sto lavorando: parecchio e bene. Tutto procede in modo regolare e la preparazione è fissata per essere al top per il Giro. La squadra vuole che ci arriviamo nella condizione migliore per supportare Remco. Credo che il Giro d’Italia sia l’obiettivo stagionale per il team. Anzi, senza credo: è l’obiettivo primario. Pensiamo a finire bene questo ritiro, poi andremo al Catalunya, ci saranno i Baschi, poi di nuovo altura e quindi andremo diretti al Giro.