Livigno, Svizzera e forse Tour: come sta Sobrero?

08.06.2023
4 min
Salva

L’ultima volta era in partenza per l’Amstel. Avevamo sentito Matteo Sobrero alla vigilia della campagna delle Ardenne, punto di passaggio sulla strada del Giro d’Italia. Aveva spiegato che dopo la Liegi si sarebbe fermato a casa e non in altura, perché quelle due settimane gli sarebbero servite soprattutto per recuperare. Invece, arrivati a Pescara, abbiamo realizzato che Matteo il Giro non lo avrebbe fatto. Il suo allenatore Pinotti ha parlato di scelta condivisa, poi la corsa rosa è partita portando con sé ogni altra considerazione. Dov’è finito Sobrero?

«Mi ricordo di quell’intervista – sorride – ci eravamo sentiti che ero in aeroporto, ma alla fine c’è stato un cambio di programma. E’ stata una scelta della squadra, ma anche una mia richiesta. Ho fatto una primavera impegnativa, ho corso parecchio. Dopo le Ardenne sarei dovuto venire a casa per preparare il Giro. Però abbiamo visto che ai Paesi Baschi stavo già abbastanza bene, per cui parlandone con Pinotti, abbiamo concluso che avesse più senso fermarsi e recuperare. Andare in altura e preparare bene eventualmente il Tour. Non essere andato in quota prima del Giro e dover fare tutto di corsa non mi convinceva. Sarebbe stata una cosa un po’ troppo di corsa…».

Che fatica sul Muro d’Huy: Sobrero chiude la Freccia Vallone al 21° posto
Che fatica sul Muro d’Huy: Sobrero chiude la Freccia Vallone al 21° posto
Quasi una forzatura?

Vedendo anche com’è andato il Giro, con parecchia acqua e freddo, arrivandoci senza essere abbastanza forte, magari non lo avrei finito e mi sarei ammalato. Sono cose che non si possono sapere, sarebbe potuto anche andare benissimo, chi lo sa? Però sono contento, la squadra ha fatto un ottimo lavoro, è stato un piacere guardarli.

E tu che cosa hai fatto in quelle tre settimane?

Ho corso fino al Romandia. Dato che non facevo il Giro, dopo la Liegi mi hanno chiesto di volare direttamente in Svizzera. Ero un po’ stanco, specialmente dopo la Liegi. Poi ho staccato, sono rimasto una settimana senza bici, siamo andati a farci una vacanza a Firenze e quando sono tornato, ho ricominciato. Sono stato una settimana e poi sono andato per tre settimane a Livigno. Sono tornato domenica.

Due piemontesi al via della Liegi: Sobrero e Mosca
Due piemontesi al via della Liegi: Sobrero e Mosca
Sei andato da solo?

A Livigno non si è mai da soli. Mi è bastato arrivare lassù e ho sempre trovato ottima compagnia. Una sera siamo stati a salutare i ragazzi del Team Colpack, poi è venuto su anche Ganna e adesso che sono andato via, è arrivato Bettiol.

Per cui adesso come prosegue la stagione?

Domani parto e vado a fare Gippingen e poi il Giro di Svizzera, quindi i campionati italiani e poi si vedrà. Se la squadra mi porta al Tour, vado di corsa. Trovare un posto è sempre difficile, non vorrei dire una guerra, ma quasi. Io vorrei farlo, non ci sono mai andato. Allo Svizzera sarò tranquillo, ma vorrei anche far vedere qualcosa. Ci sono due crono, ma anche un livello partenti molto alto e io non sono più necessariamente solo un cronoman. Insomma, dovrebbero esserci Kung ed Evenepoel…

Dopo la Liegi, volo diretto per il Giro di Romandia e poi un periodo di stacco
Dopo la Liegi, volo diretto per il Giro di Romandia e poi un periodo di stacco
La rinuncia al Giro un po’ è pesata?

E’ logico che da italiano dispiace sempre non fare il Giro, specialmente quest’anno con la Bra-Rivoli che passava vicino casa. E’ stato anche un peccato che fossi in altura e non ho potuto essere qua a guardare la tappa dal vivo. Però alla fine me ne sono fatto una ragione. Anche perché mi piacerebbe davvero tanto andare a fare il Tour.

Tour che viene bene anche per preparare il mondiale…

Esatto, diciamo che il cambiamento potrebbe portarmi a ridisegnare la seconda parte della stagione, anche se a Glasgow non ci ho ancora pensato troppo. So che c’è la crono con l’arrivo in salita, che potrebbe essere adatta. 

Dopo il Romandia, per Sobrero una settimana di vacanza a Firenze con Carlotta (foto Instagram)
Dopo il Romandia, per Sobrero una settimana di vacanza a Firenze con Carlotta (foto Instagram)
Quale potrebbe essere allora un obiettivo ragionevole per te al Giro di Svizzera?

Eh, una bella tappa non sarebbe male, se proprio potessi scegliere. E’ la corsa del rientro e sinceramente non vedo l’ora. Adesso è un po’ che non corro più e mi manca proprio quell’atmosfera. Ero su in montagna da solo, guardavo sempre il Giro e mi dicevo che mi sarebbe piaciuto correre. E poi lo Svizzera viene prima del dell’italiano, dove secondo me posso provare a far bene in entrambe le prove.