Fiandre, Bartoli punta su Ballerini (e su Moscon)

08.03.2021
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Il Giro delle Fiandre si avvicina e chi lo conosce bene, chi lo ha già affrontato sa che non è una classica come le altre. E’ quasi un crocevia nel corso della stagione, un momento fondamentale di passaggio, che emette verdetti mai banali. Lo sa bene Michele Bartoli, che lo vinse nel 1996 finendo ininterrottamente nei primi 10 fra il ’95 e il ’99.

L’apricorsa di solito teneva a bada il pubblico, ma il pubblico non ci sarà
L’apricorsa di solito teneva a bada il pubblico, ma il pubblico non ci sarà

«E’ una gara completa – dice – che può essere vinta da un gran numero di corridori perché può finire in svariati modi: con un’azione solitaria, un gruppo ristretto ma anche una selezione più moderata. Non sai mai come si evolverà, per questo il Fiandre non si vince solo in base al fisico, ma serve un complesso di caratteristiche. Dicono che sia una corsa altimetricamente impegnativa, ma non è certo per quegli scalatori troppo leggeri che possono essere rimbalzati via».

E’ una corsa dispendiosa più fisicamente o mentalmente?

Entrambe. Per affrontarla al meglio serve una grande concentrazione perché in ogni momento può accadere qualcosa, devi essere sempre sul chi va là. In ogni fase c’è una decisione da prendere per risparmiare quelle energie che ti saranno fondamentali più avanti, per attaccare o rispondere agli avversari. Certo, oggi con le radioline, con le ammiraglie che tutto controllano e ti avvertono è più facile, ma devi comunque essere sveglio e saperti muovere.

Anche Moscon è adatto al Fiandre. Qui nel 2017, il suo anno migliore: 15°
Anche Moscon è adatto al Fiandre. Qui nel 2017, il suo anno migliore: 15°
Quando correvi tu, le radioline non c’erano: quanto contava la figura del “regista in corsa”?

Tantissimo, proprio perché serviva saperla leggere in ogni momento. Quella è una qualità primaria per un corridore perché la fantasia, il colpo a effetto nascono da questo. Le radioline hanno un po’ svilito il nostro mestiere, ma sarebbe un discorso lungo da affrontare…

Ci sono momenti in cui ti puoi rilassare?

No, anche le fasi iniziali hanno il loro peso, più che in altre corse anche le fughe iniziali che possono sembrare velleitarie possono avere invece un significato, essere tentativi a tutti gli effetti o base per successivi attacchi. E’ fondamentale studiare prima della corsa, conoscere il percorso nei minimi particolari, perché devi decidere metro dopo metro che cosa fare, è una corsa che può cambiare in qualsiasi momento, non puoi sapere mai come andrà a finire.

Michele Bartoli, Giro delle Fiandre 1996
Michele Bartoli conquista così, in solitudine, il Fiandre del 1996
Michele Bartoli, Giro delle Fiandre 1996
Michele Bartoli conquista così il Fiandre del 1996
Quali sono i corridori italiani ideali attualmente per il Giro delle Fiandre?

Io ne identifico due, molto diversi fra loro: Davide Ballerini e Gianni Moscon. Ballerini è il corridore ideale per il Fiandre perché può adattarsi a varie soluzioni tattiche, unendo velocità e resistenza. Sono anni che gli dico che ha un grande spunto veloce e finalmente in questa stagione lo sta mettendo a frutto. Davide può attaccare da lontano ma anche seguire le azioni e sfruttare il suo spunto nel finale. Nessuno vuole portarselo con sé all’arrivo, troppo pericoloso. Ballerini è il prototipo ideale del corridore per il Fiandre.

E Moscon?

Lui ha bisogno di una situazione diversa, serve una corsa dura nella quale poter attaccare anche da lontano (purtroppo la caduta di Kuurne e la frattura del polso potrebbero rendere parecchio difficile il suo compito il prossimo 4 aprile, ndr). E’ importante che sia innanzitutto lui a credere nelle sue possibilità, ma il Fiandre è ideale per il suo modo di correre perché gli offre molte occasioni per far saltare il banco. Per vincere d’altronde, per lui come per chiunque altro, serve la corsa perfetta, nella quale tutto deve andare nella maniera migliore proprio perché è una corsa complicata come nessun’altra. Peccato per quel che gli è accaduto, poteva davvero essere l’anno buono…