Un weekend in B&b! No, non quello in bed and breakfast, bensì quello di Davide Ballerini e Andrea Bagioli, che hanno caratterizzato il fine settimana a due ruote a pedali. I due corridori della Deceuninck-Quick Step, amici e spesso compagni di stanza, hanno vinto rispettivamente l’Omloop Het Nieuwsblad (sabato) e la Drome Classic (domenica).
Una “coppia tricolore” che potrà, speriamo, farci divertire a lungo. Similitudini e differenze, Dna vincente, un super team e la spensieratezza di chi ha gambe buone e una certa dose di classe dentro. Ma se Davide lo avevamo già sentito “in diretta”, adesso ascoltiamo cosa racconta Andrea.
Due purosangue
«Onestamente quest’anno – racconta Andrea Bagioli – siamo stati insieme solo nei ritiri fatti in Spagna, anche se eravamo in gruppi diversi. Lui era in quello delle classiche, io ero in quello degli scalatori. Però gli altri mi dicevano che Ballero andava forte e quando ha vinto in Belgio non sono rimasto poi così stupito. Nei camp si pedalava insieme nei giorni di scarico. Davide mi chiedeva soprattutto della situazione meteo e neve in valle, perché lui ha una baita in zona Valtellina e gli piace venirci a passeggiare con il cane».
Mentre parla con noi Bagioli è intento a rispondere anche al fiume di messaggi che gli arrivano su Instagram, WhatsApp, Facebook… Il primo messaggio, anzi i primi due, sono stati quelli di mamma Stefania e della fidanzata Letizia, che seguivano la corsa in diretta tv. E che corsa…
«Ieri anche io ho scritto a Davide. Ma anche lui deve averne ricevuti tantissimi. Mi ha risposto più tardi con un grazie. E oggi lui ha fatto i complimenti a me».
Bagioli finisseur
«La settimana scorsa sinceramente mi sentivo molto bene durante gli allenamenti. Ho fatto due mesi veramente buoni. Ho ripreso tardi perché avevo finito la Vuelta a novembre e infatti nel primo ritiro ero un po’ indietro, ma poi a casa ho lavorato veramente sodo, approfittando anche del buon meteo».
«Qui in Francia – riprende Bagioli – il primo giorno ho accusato un po’ la mancanza di ritmo, per me era la prima gara, ma mi avevano detto che già oggi (ieri, ndr) sarebbe andata meglio e così è stato. Poi la corsa è stata anche abbastanza regolare. Partenza tranquilla e la fuga che è andata via già dopo 20′. Nessuno voleva andarla a prendere e infatti è arrivata anche a 9′. Poi le cose si sono mosse. Gli ultimi 30 chilometri erano un su e giù continuo. Eravamo sempre meno. Noi della Deceuninck eravamo sei su una quarantina di corridori. Dovevamo provarci a turno, anche se io dovevo restare più coperto perché avrei dovuto attaccare nel finale. Quando sono scattato, ai cinque dall’arrivo, davanti c’era Vlasov con pochi secondi. Mi sentivo bene così sono partito, ho visto subito che guadagnavo. Un po’ mi voltavo, volevo controllare la situazione, ma per radio Bramati mi diceva che stavo guadagnando e così l’ultimo chilometro e mezzo me lo sono goduto. Lì sì che è stata adrenalina! Al momento dello scatto non ce n’era tanta: ero a “a blocco” e l’Astana aveva diversi uomini che potevano chiudere».
Da Cantù a Laigueglia
L’azione di Andrea è stata diversa pertanto da quella di Davide sabato, lui è più “velocista”.
«Tecnicamente siamo diversi. Ballerini è più possente, più sprinter. Io più scalatore. Lui è proprio da classiche del Nord, quelle da pavé. Io da Ardenne. In cosa siamo simili caratterialmente? Sai, che non lo so! Davide mi ha trasformato in un giocatore di Play Station. L’anno scorso abbiamo fatto due training camp ed eravamo in camera insieme. Aveva questo gioco di “guerra” e mi ha coinvolto. Però mi dava anche parecchi consigli, in confronto a me è molto più esperto…
«Lo conoscevo già. Lo vedevo infatti alle gare juniores di mio fratello, Nicola. Loro erano più grandi e correvano insieme, non nella stessa squadra. Abitava di fronte casa di mia zia a Cantù e lo vedevo uscire.
«L’anno scorso stavamo facendo insieme una “garetta” in ritiro in Grecia, a Loutraki perché è da lì che viene il nostro preparatore. Eravamo in sei. Davanti c’era Alaphilippe che andava come una moto e io e lui eravamo rimasti un po’ dietro. Ad un certo punto si è messo a spingere veramente forte ed è tornato davanti.
E adesso?
«Beh, ci vedrete correre insieme a Laigueglia mercoledì». Occhio quindi alla coppia B&b!