Ancora Vinokourov: «Per Nibali è quasi fatta»

24.08.2021
4 min
Salva

E per un Aru che va, o meglio che lascia il ciclismo, c’è un Nibali che torna, almeno così ci ha detto il team manager dell’Astana, Alexandre Vinokourov. Anzi è stato proprio il campione olimpico di Londra 2012 a lanciare l’argomento sul piatto. Ricordiamo che da qualche giorno il kazako ha ripreso in mano le redini del team.

Non c’è l’ufficialità, sia chiaro, ma per la prima volta proprio una fonte ufficiale, anzi quella più diretta, ha affermato che ci sono stati dei contatti con il siciliano. Non solo, lo stesso “Vino” ha detto che in pratica l’operazione di ritorno è ormai cosa fatta. E più precisamente: «La soluzione penso sia vicino».

Nibali trionfa sulle Tre Cime e conquista il suo primo Giro
Nibali trionfa sulle Tre Cime e conquista il suo primo Giro

Nibali può ancora vincere

Chiudendo il precedente articolo con Vinokourov eravamo rimasti con: «Speriamo bene con un altro campione. E se Vincenzo viene da noi…».

Una dichiarazione del genere è sufficiente per riaccendere gli entusiasmi. Ai tifosi già sembrerà di rivedere Nibali che trionfa sotto la bufera di neve alle Tre Cime di Lavaredo o che sbuca dal cambio di pendenza a La Planche des Belles Filles in maglia tricolore.

«Non posso credere che possa vincere ancora il Giro d’Italia o il Tour de France – ammette il manager dell’Astana – bisogna essere realisti. Però Vincenzo può fare belle cose. E poi non è tanto vecchio, ha ancora 36 anni. Se guardiamo, Valverde ne ha 41 anni. Sì, è caduto qualche giorno fa, ma ha sempre vinto. Nibali ha ancora le qualità per fare bene. Può vincere delle tappe e perché no una grande classica. L’importante è che sia contento, poi i risultati arriveranno».

Astana in festa per la conquista del Giro 2016, vinto con la classe di Vincenzo e un grande gioco di squadra
Astana in festa per la conquista del Giro 2016, vinto con la classe di Vincenzo e un grande gioco di squadra

Vincenzo immagine positiva

Certo che dire a Nibali che dovrà lasciar perdere le classifiche generali non è facile. Ma non tanto perché ci sarebbe uno “scontro” con l’atleta, ma perché Nibali certi obiettivi ce li ha dentro. Cuciti addosso. Serve un bel reset mentale. O come si dice oggi, un Nibali 2.0.

«Penso di sì, che serva un cambio mentale – riprende il kazako – Quest’anno Vincenzo è stato anche sfortunato. Perché aveva la gamba ma è caduto e si è fatto male proprio prima del Giro e ha rotto tutti i suoi progetti. Io penso che poteva finire tra i primi cinque.

«Per noi è un uomo immagine importante. I trionfi più grandi li ha colti con noi e per questo penso che lui voglia tornare all’Astana e ritrovare questa serenità, che abbia voglia di riabbracciare il gruppo con cui ha vinto. Ha fatto piacere anche a me questa cosa. Perché un corridore che torna a fine carriera e riconosce chi lo ha fatto vincere è una buona cosa anche per la squadra, per noi. Speriamo bene dai…».

Tanto tifo per l’Astana e Vinokourov anche sulle strade del Tour de l’Avenir
Tanto tifo per l’Astana e Vinokourov anche sulle strade del Tour de l’Avenir

Vino manager in bici

Quando lo pizzichiamo, Vinokourov è al Tour de l’Avenir. Alla fine il ciclismo è un lavoro per quest’uomo e ci sta che vada sempre dietro alle corse, ma è anche vero che potrebbe godersi i suoi successi con più tranquillità. E invece è in Francia. E con lui c’è Giuseppe Martinelli, come sempre. Alex organizza la tappa, dà istruzioni ai corridori, gestisce i rifornimenti… Lui è sempre stato legato alla Francia e anche durante l’intervista ha firmato autografi e fatto foto. 

«Qual è il segreto per tirare fuori il meglio dai corridori? Beh, semplice, ogni tanto esco in bici con i ragazzi e parliamo tranquillamente, non come manager e corridore. Ma da corridore a corridore. Così magari è più facile. Sei alla pari, specialmente se sei stato corridore anche tu. Poi scesi dalla bici ognuno ha il suo ruolo. Loro mi rispettano e questo è importante».