Alex Konyshev, apripista per Groenewegen e non solo…

28.01.2022
4 min
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Probabilmente mentre leggerete queste righe, Alexander Konyshev sarà in volo verso l’Arabia Saudita. Il corridore della BikeExchange – Jayco infatti inizierà la sua stagione al Saudi Tour (1-5 febbraio) al caldo fra le dune e i lunghi rettilinei che annunciano tante volate.

E le volate saranno un po’ il fulcro del suo 2022, un anno davvero importante per questo ragazzo che è al terzo anno di professionismo. Volate da fare, ma soprattutto da tirare. Un anno in cui dovrebbe anche approcciare il suo primo grande Giro, la Vuelta.  

Alexander Konyshev, classe 1998, è alla terza stagione da pro’ (foto Instagram Greenedgecycling)
Alexander Konyshev, classe 1998, è alla terza stagione da pro’ (foto Instagram Greenedgecycling)

Nelle mani di Pinotti

«Finalmente – dice Alex – ho passato un buon inverno. Sono riuscito ad essere costante nei miei allenamenti, come non succedeva da un po’. Ho iniziato la preparazione abbastanza presto, già ai primi di novembre, ho fatto entrambi i ritiri con il team e adesso ci si inizia a divertire con le corse… E non vedo l’ora.

«È stato un periodo anche di cambiamenti, a partire dal mio preparatore. Adesso mi segue Marco Pinotti. E’ davvero più semplice comunicare con chi parla la tua stessa lingua, non che ci siano problemi con l’inglese, ma il feeling è un’altra cosa. Adesso speriamo che le cose vadano bene anche in corsa».

Figlio d’arte (papà è Dimitri), Alexander è stato davvero un ottimo dilettante, tanto da ottenere persino delle convocazioni in azzurro, ha un po’ accusato il passaggio tra i grandi: qualche problema e, bisogna dirlo, anche un po’ di sfortuna.

Quando infatti Konyshev ha iniziato la sua avventura tra i pro’ è scoppiata la pandemia. Lo scorso inverno ha avuto qualche problema fisico ed ecco qui che già due stagioni sono passate.

Per Alex finalmente un buon inverno. In ritiro ha lavorato con costanza (foto Instagram Greenedgecycling)
Per Alex finalmente un buon inverno. In ritiro ha lavorato con costanza (foto Instagram Greenedgecycling)

Apripista e non solo…

Qualche mese fa chiedemmo ad Alex che tipo di corridore fosse e lui stesso rispose che era “tutto da scoprire”. Adesso però vogliamo sapere se le cose sono cambiate e soprattutto se sarà questa la sua stagione del riscatto. Ci sono più rabbia, più grinta o più timore nel voler tornare ai massimi livelli?

«Timore no – dice con sicurezza Konyshev – la squadra mi sta dando attenzioni, mi sento coccolato e voglio ripagare questa fiducia, sia per una questione personale che per il team appunto.

«Sono al terzo anno è vero, ma ho corso abbastanza poco e anche per questo la stagione che sta per iniziare è molto importante per me. Ho in programma il Saudi Tour e l’Oman e lì ci saranno diversi arrivi in volata nei quali potrò lavorare per Dylan Groenewegen».

«Quest’anno, infatti uno dei miei ruoli sarà quello di far parte del treno dei velocisti. Sarò l’ultimo o il penultimo uomo, questo poi dipenderà anche dall’andamento della singola gara e del momento. È un qualcosa che mi piace, senza contare che avrò l’opportunità di lavorare a fianco ad un corridore di spessore come Groenewegen.

«E’ un ruolo delicato e se la squadra me lo ha affidato è perché ha fiducia in me. E di questo sono davvero contento».

Il veronese a quanto pare tiene bene alle basse temperature! (foto Instagram)
Il veronese a quanto pare tiene bene alle basse temperature! (foto Instagram)

Obiettivi concreti

La scorsa stagione con Konyshev si parlò di miglioramenti, di fare bene, ma si restò nel generico, anche perché non aveva obiettivi ben precisi. Stavolta invece tutto è più chiaro. Avere un obiettivo concreto come fare l’apripista dovrebbe aiutare l’atleta nella sua preparazione (fisica e mentale).

«Sicuramente aiuta! L’anno scorso – dice Konyshev – dovevo crescere, quest’anno ho un ruolo ben più determinato. Speriamo che la stagione prosegua nel modo programmato e si possa essere costanti nel gareggiare. Intanto pensiamo a partire bene. Cogliere un buon risultato sarebbe importante. Penso poi alle classiche del Nord».

Konyshev infatti non sarà chiamato in causa “solo” come gregario. Per lui ci sarà un po’ più di spazio anche per le classiche del Nord, tanto più che non sembra essere un ragazzo che teme il freddo.

«In quelle classiche – riprende Konyshev – avrò un po’ di carta bianca e un buon risultato lassù, anche un buon piazzamento in una corsa importante, sarebbe davvero un bel segnale. Poi chiaramente sono corse imprevedibili, non sai mai cosa succede».

«Ho voglia di fare bene, di tornare al top. Ci sono tutti i presupposti perché tutto vada al meglio: la preparazione è stata buona, ho lavorato con costanza e anche i materiali sono davvero ottimi. Siamo passati a Giant e sentire che la tua bici va davvero bene anche a livello morale è un bell’aiuto. Insomma, non ci resta altro che iniziare a correre!».