Villa e il gruppo femminile. Un anno di lavoro e di risultati

04.02.2023
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MONTICHIARI – Nel parterre del velodromo di Montichiari c’è tanta gente che opera scrupolosamente per il primo appuntamento del 2023 della nazionale della pista. Il cittì Marco Villa si consulta con tutti i tecnici dello staff. Appare sereno anche se ha ancora con qualche dubbio che riguarda il quartetto femminile. Se il rientro dalla Vuelta a San Juan gli ha consegnato buone indicazioni per gli uomini, per le donne può solo beneficiare dei riscontri avuti nei vari ritiri.

Come abbiamo detto ieri, gli europei di Grenchen saranno la prima prova di qualificazione olimpica. Rispetto al passato ci si giocherà tutto in 5 appuntamenti anziché 10 e quindi la rassegna continentale svizzera diventa ancor più importante. Sentiamo quindi cosa ci ha detto Villa nello specifico sul gruppo femminile.

Il cittì Villa deve scegliere chi schierare nel quartetto
Il cittì Villa deve scegliere chi schierare nel quartetto
Marco come sta procedendo l’avvicinamento?

In generale è un po’ anomalo perché sarà la prima gara dell’anno. Le ragazze hanno lavorato bene. Siamo partiti a novembre con i ritiri in Sicilia, poi due a Calpe più i ritiri che hanno fatto con le rispettive squadre. Abbiamo fatto volumi importanti su strada e la specializzazione l’abbiamo svolta qui a Montichiari.

Sono stati consegnati i body iridati alle ragazze del quartetto (in apertura Alzini, Fidanza e Balsamo). Chi lo comporrà?

Non lo so ancora, valuterò in questi giorni. Avrò a disposizione sette ragazze (Alzini, Balsamo, Barbieri, Fidanza, Guazzini, Paternoster e Zanardi, ndr) che faranno tutte le specialità in programma. Ognuna di loro può essere inserita nel quartetto. Giovedì hanno fatto delle prove e un’idea me la sono fatta.

Per quanto riguarda le altre discipline sai già chi schierare?

Sì, in questo caso sono un po’ più sicuro. Zanardi farà la corsa a punti. L’omnium vorrei farlo fare a Barbieri. Questa decisione perché non lo ha fatto al mondiale. Fidanza farà lo scratch. L’eliminazione dovrebbe correrla Paternoster. Per quanto riguarda la madison cambierò. Ai mondiali l’avevano fatta Barbieri e Consonni, mentre in questo caso sceglierò altre due ragazze. Sto pensando a Balsamo, Fidanza o Guazzini per formare la coppia dell’americana. Come ho sempre detto a loro, saranno decisioni basate non solo sullo stato di forma, ma anche su una sorta di turnover rispetto alle gare disputate negli eventi precedenti.

Martina Fidanza con i rilevamenti dell’aerodinamica curata da Luca Oggiano
Martina Fidanza con i rilevamenti dell’aerodinamica curata da Luca Oggiano
Queste rotazioni sono fatte anche in ottica Parigi 2024?

Sì, perché voglio continuare a conoscerle, cercando di rispettare gare e titoli. E’ un anno che ho in mano anche il gruppo femminile. Le ho sempre viste correre, ma le guardavo con un altro occhio e chi le sceglieva usava chiaramente altri occhi. Ora che devo selezionarle io, voglio vederle correre su più specialità. Le occasioni non sono tante e devo sfruttare queste corse.

Come stanno prendendo le ragazze questo turnover?

Forse questo dovreste chiederlo a loro (dice sorridendo, ndr). Io lavoro così, questo è il mio metodo. I maschi li ho conosciuti così, facendoli ruotare e prendendomi le mie responsabilità. E farò altrettanto con le donne, sempre senza mancare di rispetto all’atleta. Questi tipi di test sono comunque basilari per ottenere delle indicazioni.

Fabio Masotti con alcune ragazze del quartetto
Fabio Masotti con alcune ragazze del quartetto
Com’è lavorare così staccati, senza avere mai il gruppo al completo?

Non è facile. Avrei preferito averle tutte assieme, ma non posso. Né con i maschi né con le donne. Consonni era qui a Montichiari giovedì, ma è dovuta andare con la sua formazione per correre il UAE Tour, visto che per loro è la gara di casa. Zanardi verrà a Montichiari per allenarsi con Masotti e mercoledì ci raggiungerà a Grenchen visto che correrà sabato. La nazionale ha una certa priorità, ma le squadre di club ne hanno una maggiore. Da parte mia c’è massimo rispetto per le società. Come ho fatto per i maschi, anche con le donne vorrei far vedere che si possono fare bene strada e pista.

Con i team maschili ti va riconosciuto che sei sempre stato bravo a tenere i rapporti. Con quelli femminili come sta andando?

Non è tutto merito mio, direi che è più un dato di fatto per come vanno le cose. Lo sapete anche voi che non posso avere gli atleti per quindici giorni prima di un europeo o mondiale. In questi anni ho dovuto attivare un sistema e una metodologia che fossero compatibili con il calendario della strada, in modo da averli a disposizione quel paio di giorni prima per perfezionare i lavori. Con le formazioni femminili mi sto trovando bene, è solo una questione di abitudine. I maschi ormai mi chiedono in anticipo quando potersi trovare tutti assieme, per poi impostare il proprio calendario. Spero che possa succedere altrettanto con le donne. Anzi…

L’argento europeo 2022 del quartetto con Fidanza, Zanardi, Barbieri, Paternoster e Guazzini
L’argento europeo 2022 del quartetto con Fidanza, Zanardi, Barbieri, Paternoster e Guazzini
Cosa?

Le ragazze dall’anno scorso mi hanno chiesto più programmazione di date certe e noi gliela stiamo dando. Però pur avendo date certe, avete visto che Guazzini è dovuta andare alla presentazione del suo team, Consonni e Zanardi sono a correre. Quindi come vedete, non è un problema di Villa o delle ragazze: è un problema di accavallamento di date. E con questo dobbiamo conviverci.

Ci riesci bene?

Dobbiamo imparare a conviverci tutti, soprattutto quando farò delle scelte. Perché tutti si farebbero la prima domanda giustificata. Come ha fatto Villa a fare le scelte se un giorno eravamo in quattro e il giorno dopo c’erano due ragazze diverse dal giorno prima? E’ vero, ma come faccio a scegliere se non ho sempre tutte le ragazze a disposizione?

Villa con le ragazze del quartetto: Fidanza, Alzini, Barbieri, Guazzini, Consonni e Balsamo
Villa con alcune ragazze del quartetto: Fidanza, Alzini e Barbieri
Vista la domanda che ti fanno, qual è il criterio che il cittì Marco Villa utilizza?

Più che la mia esperienza, è la fiducia che ho nei miei collaboratori, che mi aiutano a fare questo tipo di scelte. Tant’è che se io devo fidarmi delle atlete, loro devono fidarsi di me. I dubbi poi ce li ho sempre. Li sciolgo sommando diversi parametri. Vado col cronometro, che è sempre una cosa certa. Vado a sensazione. Vado con gli allenamenti di mesi fa. Vado con le gare già fatte l’anno scorso. Poi mi facilitano il compito le ragazze stesse, come quando Barbieri al mondiale si è chiamata fuori dal quartetto perché ha visto che non era all’altezza dopo l’europeo. In ogni caso, essendo il cittì, le decisioni alla fine toccano a me.