Moro 2022

L’enigma di Moro, solo pistard o anche stradista?

30.04.2022
5 min
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Tra le varie funzioni che la tappa inaugurale della Nations Cup a Glasgow ha avuto, oltre a rendere eleggibili i corridori (e quindi i nostri vari Ganna, Viviani e gli altri big) per i prossimi mondiali ha anche avuto quella di proseguire nel cammino di esperienze per coloro che devono integrare il gruppo, essere ricambi del quartetto olimpionico nell’inseguimento. E anche qualcosa di più…

Manlio Moro è uno di questi. Protagonista dell’ultima rassegna iridata a Roubaix con una prova eccezionale nell’inseguimento individuale, il cittì Marco Villa ne intravede le grandi potenzialità e continua a lavorare sul suo inserimento in pianta stabile nell’organico del “poker dei sogni”. A Glasgow Moro ha “assaggiato” il gruppo, partecipando al torneo individuale ma condividendo anche gli allenamenti con il gruppo: «E’ stata una bellissima esperienza e per me ha avuto un sapore particolare: lo scorso anno dovevo essere convocato per la prima volta, ma mi sono fratturato un polso e quella opportunità è saltata. Per questo la trasferta in Scozia è stata ancora più bella, come un conto saldato con il destino».

Moro Villa 2021
Villa crede molto in Moro, sul quale punta come componente del quartetto per Parigi 2024
Moro Villa 2021
Villa crede molto in Moro, sul quale punta come componente del quartetto per Parigi 2024
Si è parlato molto, a latere dell’andamento contraddittorio del torneo dell’inseguimento a squadre, di quanto sia importante ma anche difficile entrare nel gruppo azzurro, in un meccanismo così consolidato. Tu che si parte in causa che cosa ci puoi dire?

A Glasgow non ho potuto gareggiare con i compagni, ma in allenamento abbiamo lavorato molto insieme. Il gruppo è molto unito ed entrarne a far parte da quel punto di vista è semplice, ma chiaramente non è qualcosa che s’inventa dall’oggi al domani, serve tanta condivisione in pista, sedute da vivere insieme, far diventare automatici tutti i passaggi. Per fortuna i ragazzi più anziani sono disponibili, danno consigli. Il problema vero? Andare forte come loro…

Villa ti considera una delle pedine fondamentali per dare nuova linfa al gruppo in previsione di Parigi 2024. Alle Olimpiadi ci pensi?

Come no? Sono uno dei miei obiettivi, ma so che devo guadagnarmele e non sarà facile perché siamo in tanti a lavorarci e ad ambirle. Per me poi la chance è concentrata sul quartetto, non ci sono altre strade.

Moro Glasgow 2022
Il nativo di Pordenone a Glasgow ha disputato l’inseguimento, finendo 8° in qualifica (foto Fci)
Moro Glasgow 2022
Il nativo di Pordenone a Glasgow ha disputato l’inseguimento, finendo 8° in qualifica (foto Fci)
Come inseguitore individuale il tuo valore è acclarato, ma non è specialità olimpica. Nelle altre prove endurance come te la cavi?

Non bene, non abbastanza per ambire a un ruolo importante. Non sono adatto alle gare di gruppo, che in pista sono cosa molto diversa da quelle su strada. Bisogna esserci portati e io vado meglio nelle prove contro il tempo.

Accennavi alla strada, apriamo questo capitolo: come si traducono le tue capacità su pista?

Credo di essere un corridore completo, il classico passista che se la cava bene anche su certi tipi di salite, quelle non per scattisti e non troppo lunghe. Bisogna considerare che sono un corridore di 80 chili e passa, contro chi ne pesa 60 non avrò mai speranze sulle salite lunghe. Chiaramente, per tornare alla domanda, mi piacciono molto le cronometro, dove mi trovo bene, infatti i campionati italiani di specialità sono un obiettivo che ho già focalizzato.

Moro strada 2022
Finora buona la stagione su strada per il friulano, vincitore alla 2 Giorni per Alessandro Bolis (foto Scanferla)
Moro strada 2022
Finora buona la stagione su strada per il friulano, vincitore alla 2 Giorni per Alessandro Bolis (foto Scanferla)
Come ti trovi alla Zalf?

Benissimo, è una grande famiglia, nella quale non fanno mancare nulla. E’ davvero una squadra al top, solo lo status dice che non è professionistica perché il supporto è davvero di quel livello.

Nell’ambiente girano però voci che dicono che non ti abbiano dato il permesso per andare alla seconda prova di coppa a Milton…

Mi fa piacere poter spazzare via ogni dubbio. La decisione di non andare in Canada è stata presa di comune accordo fra Villa, me e i vertici della Zalf, tanto è vero che sia da parte mia che della società è stata data la disponibilità per la terza tappa a Cali in Colombia. E’ giusto cercare sempre un equilibrio fra attività su strada e su pista non solo per ottemperare agli obblighi con la squadra, ma anche per ottenere il meglio da entrambe le specialità.

Moro crono 2021
Uno degli obiettivi di Moro è il titolo italiano U23 a cronometro (foto Scanferla)
Moro crono 2021
Uno degli obiettivi di Moro è il titolo italiano U23 a cronometro (foto Scanferla)
Non c’è quindi una contrarietà di fondo verso la tua attività su pista?

Perché dovrebbe esserci? Ognuna aiuta l’altra e alla Zalf lo sanno. Per questo sono favorevoli al mio impegno su pista e alle mie continue trasferte a Montichiari per le sedute di allenamento.

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?

Su pista punto forte sugli Europei, oltre a Cali dove penso che sarò impiegato anche nel quartetto. Su strada in teoria dovrei correre l’Adriatica Ionica Race e poi il programma sarà da sviluppare. Mi piacerebbe fare il Giro Under 23, ma è tutto in divenire. Io comunque mi farò trovare pronto in ogni caso.