Technipes #inEmiliaRomagna, si respira aria nuova

20.02.2023
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Dodici atleti: 6 under 23 e 6 elite. Il nuovo progetto riparte da loro. Siamo stati alla presentazione del Team Technipes #inEmiliaRomagna a Santarcangelo di Romagna. La percezione è che oltre al nome, l’aria da queste parti sia cambiata. Non in modo negativo, l’organico dello staff è rimasto lo stesso, ma si è decisamente allargato sotto tutti i punti di vista. Il progetto nato nel 2019 dall’impegno di APT Servizi Emilia Romagna e Consorzio Terrabici diventa continental e lo fa seriamente, con ambizioni chiare e corridori promettenti. 

Lo stesso focus  

La Regione Emilia Romagna rimane un polmone della squadra. Quest’anno sarà affiancata dall’azienda Technipes di Santarcangelo di Romagna. Il focus sarà lo stesso: far crescere i propri giovani grazie al confronto diretto con le grandi realtà del ciclismo italiano e internazionale.

«Il cicloturismo è uno dei settori maggiormente in crescita – ha detto Davide Cassani, Presidente APT Servizi Emilia-Romagna – eppure in Emilia-Romagna mancava una squadra di ambassador del territorio e che ne portassero in giro i colori con la propria attività. Così è nato il team U23 nel 2019, di cui sono stato l’ideatore, ma che vede un gruppo forte, con uno staff capace, che ha grande passione per questo sport e che lavora ogni giorno per rendere realtà questo progetto.

«Siamo partiti un passo alla volta – conclude l’ex cittì – ma il progetto e il team sono cresciuti man mano, vincendo in questi anni una tappa al Giro Giovani, indossando la maglia rosa, vestendo l’azzurro della nazionale U23 e portando un corridore, Tarozzi, al professionismo. Oggi, insieme a Technipes, a Bianchi e agli altri importanti partner, il progetto fa un ulteriore passo avanti».

Nuovi diesse e opportunità

Vi abbiamo già parlato dei nuovi diesse, Francesco Chicchi e Mario Chiesa. Due nomi con esperienza che si vanno ad aggiungere a quelli di Coppolillo, Calzoni e Contoli. Con loro il gruppo si rinforza anche di elementi del ciclismo dei professionisti, come il preparatore della Movistar Leonardo Piepoli, nel ruolo di consulente e collaboratore di Alessandro Malaguti.

Due fil rouge che accompagnano la squadra dalla sua nascita sono “Coppo” ed Emanuele Ansaloni. Il primo come timoniere, il secondo è il capitano non capitano, che ha vestito tutte le maglie di questa #inEmiliaRomagna.

«Oggi hai fatto bene – spiega Ansaloni – domani è un altro giorno. Coppolillo ti tiene sempre con i piedi per terra e motivato per il futuro. Il merito della squadra e della crescita è anche suo. E’ sempre stato un cuore pulsante del progetto fin dal 2019. Sul piatto ora abbiamo tutto quello che serve per andare nei professionisti. Certe squadre hanno meno e siamo noi che dobbiamo cercare di valorizzare questa opportunità. Lo stimolo in più quest’anno c’è perché correre con i pro’ ti fa capire com’è fatto il vero ciclismo. Poi si ha l’occasione di correre anche tra i dilettanti e cercare di fare la differenza per emergere. E questo è un po’ il “segreto” delle continental».

L’identikit della squadra

Un nome, una descrizione. Ansaloni apre la sua personalissima agenda..

Dapporto: «In un gruppo ristretto può dire la sua sempre. E’ stato in nazionale varie volte e sono sicuro che quest’anno può ambire alle vittorie che l’anno scorso sono mancate».

Collinelli: «Un passista giovane e molto veloce. Una garanzia per fare l’ultimo uomo, è bravo a farsi strada in gruppo, occhio da pistard. Una ruota veloce».

Montefiori: «Vice campione italiano a cronometro, non è più una sorpresa. I suoi obiettivi sono sicuramente internazionali».

Masoni: «E’ la definizione di uomo squadra ed è anche molto forte e attaccante». 

Umbri: «Veloce e molto potente, sono convinto che potrà fare bene. Un finisseur».

Nessler: «Ha fatto un finale di stagione importante. Il suo pane è la salita, in arrivi tortuosi ed esplosivi potrà dire la sua».

Petrelli: «Abbiamo corso insieme da juniores. Va sempre all’attacco e sa come muoversi per giocare le sue carte».

Sergiampietri: «Giovane, piccolo ma con un carattere deciso».

Innocenti: «E’ sempre stato una promessa. Un leone ferito e affamato per quello che gli è successo. Si vuole riscattare».

Monaco: «Ha avuto delle sfortune, va molto forte in salita e sarà la nostra chioccia con i pro’ avendo già esperienze. La sua missione principale sarà tornare in alto».

Forques: «E’ il nostro cavallo pazzo. Un ragazzo che fa squadra, solare e carismatico. Ha un bel motore, sarà una sorpresa per tutti perché viene dal triathlon e sarà la sua prima vera e propria stagione su strada». 

Qui Emanuele Ansaloni presente nella formazione di Faenza dal 2019
Qui Emanuele Ansaloni presente nella formazione di Faenza dal 2019

Le ambizioni di Ansaloni

Davide Cassani, durante la presentazione, lo ha interpellato per far capire che questa squadra ha un’anima e se c’è qualcuno che la rappresenta sotto il punto di vista di serietà, ambizioni e valori è proprio Ansaloni.

«Ansa è da troppo tempo con noi – dice Cassani – non perché non lo vogliamo. Un corridore come lui sarebbe prezioso in ogni squadra. Vogliamo che ci saluti perché vorrebbe dire essere diventato professionista».

«L’anno scorso – conclude Ansaloni – ho fatto quel terzo posto al campionato italiano su strada e non mi sono mai reso conto di aver sfiorato quella maglia. In primis, come è ovvio che sia, il mio obiettivo è quello di passare professionista. Voglio mettermi in evidenza nelle gare con i pro’ e proverò ad attaccare sempre per cercare di fare bene senza avere in mente il tutto o niente del risultato. Quando invece correrò tra i dilettanti, beh lì invece l’obiettivo è vincere».