Orn-Kristoff re d’Europa juniores, l’Italia non c’è

14.09.2024
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HASSELT (Belgio) – Delusione per la nazionale azzurra juniores maschile, che si è dovuta accontentare dell’ottavo posto di Ludovico Mellano. Così, mentre il norvegese Felix Orn-Kristoff si gode il meritato successo nella gara in linea di questi campionati europei, il nostro CT Dino Salvoldi mastica amaro e non le manda a dire.

«L’ottavo posto di Mellano – si sfoga – è un piazzamento che dice veramente poco sullo svolgimento della gara. Sono arrivati davanti tre dei corridori più forti di tutto il gruppo. Tutti lo sapevano, compresi i nostri. Purtroppo, quando si è creato il primo gap, non siamo riusciti a chiudere né di squadra né individualmente sui tre favoriti. E ripeto, tutto il gruppo sapeva chi erano, compresi Italia, Olanda, Germania e Belgio. Tutti sono rimasti fuori da questa fuga».

Per l’Italia, al via c’erano Fabbro, Fin, Magagnotti, Mellano, Montagner e Stella
Per l’Italia, al via c’erano Fabbro, Fin, Magagnotti, Mellano, Montagner e Stella
Questione di mentalità?

Purtroppo si è evidenziato ancora una volta come i corridori italiani, in particolare, corrano sempre sulle ruote, aspettando gli altri. Bisogna ammettere che, se non si cambia mentalità, non si diventa più competitivi e c’è poco futuro.

Eppure ad un certo punto il distacco era di soli otto secondi…

Ma sai, poi in questo tipo di gare più che in quelle a cui i nostri ragazzi sono abituati – Salvoldi sospira e aggiunge – non c’è neanche comunicazione. Noi CT siamo in macchina e non possiamo fare praticamente nulla. E in una gara in linea anche la comunicazione da terra è poco continuativa. Detto questo, voglio porre l’accento sull’atteggiamento prevenuto e attendista, che inevitabilmente si ripercuote su quello che fai giorno per giorno. Così non è più un ciclismo moderno, odierno. Le gare iniziano al chilometro zero.

Il cittì Salvoldi alla fine era indignato perché i tre più attesi (Seixas, Orn-Kristoff e Alvarez) hanno attaccato e nessuno li ha seguiti
Il cittì Salvoldi alla fine era indignato perché i tre più attesi (Seixas, Orn-Kristoff e Alvarez) hanno attaccato e nessuno li ha seguiti
Un fratello d’arte

Tornando alla gara, come previsto, i settori di pavé hanno fatto la differenza. Felix Orn-Kristoff (18 anni), che ha già firmato il primo contratto da professionista per il 2026 con Intermarché-Wanty, si è dimostrato il più veloce nella volata a tre, dopo 129,7 chilometri di gara.

Lo spagnolo Hector Alvarez ha preso il secondo posto, mentre il francese Paul Seixas (recente vincitore del Lunigiana) si è classificato terzo, anche lui molto promettente. Felix non si è scomposto. Ha lanciato una volata potentissima, forse anche grazie alla genetica. Infatti è il fratellastro di Alexander Kristoff, mostro di potenza e campione assoluto.

Deluso, ma non troppo

Ottavo e primo italiano, Ludovico Mellano è deluso ma non troppo. Il più attivo degli azzurri dice di aver pagato anche il freddo e i sette gradi alla partenza al Circuito di Zolder. E dire che siamo a metà settembre…

«La gara è stata molto veloce – dice – abbiamo ripreso la prima fuga sul secondo settore di pavé, ma il terzo è stato decisivo. I tre in fuga andavano veramente forte. Non sono riuscito ad alimentarmi bene e nella volata finale non ho potuto fare meglio perché mi sono venuti i crampi. In ogni caso, a titolo personale, un top ten non è male. Certo, se nessuno avesse saltato i cambi, magari saremmo rientrati».

Ora aspettiamo le donne, sperando che Elisa Balsamo e compagne ci riscaldino i cuori.