I due giorni tra Giro del Belvedere e Palio del Recioto sono colorati di giallo e nero. Il Team Development della Jumbo-Visma porta a casa il bottino pieno, ieri con Johannes Staune-Mittet ed oggi con Tijmen Graat. Il Palio del Recioto, giunto alla sessantesima edizione si conferma una gara altimetricamente impegnativa, i corridori si presentano sotto la linea dell’arrivo alla spicciolata.
Doppietta giallo-nera
Poco fuori Verona, nei territori della Valpolicella, va in scena uno spettacolo continuo, una gara sempre tesa. Dal comune di Negrar l’occhio si perde velocemente verso i più alti pendii, che la primavera ha prontamente colorato di verde. Tijmen Graat vince in volata su Giulio Pellizzari, un successo abbondante, con più di una bici di vantaggio.
«Ero molto fiducioso nella forza della squadra – ammette Graat in sala stampa – mi hanno aiutato in maniera perfetta. Peccato per Johannes (Staune-Mittet, ndr) che nel finale è caduto, altrimenti ci saremmo potuti trovare ancora una volta in superiorità numerica. L’attacco era programmato, sia noi che la Green Project eravamo in superiorità numerica e ci siamo confrontati per gestire la corsa. Devo ammettere che quando ci siamo trovati Pellizzari ed io, abbiamo parlato e collaborato. Il mio sprint è davvero pessimo e lui mi ha detto che aveva lo stesso problema – dice tra le risate – dovevamo lavorare più forte possibile in salita».
Un caloroso saluto
Dopo la linea del traguardo Giulio Pellizzari non è deluso, anzi, l’amarezza del secondo posto è stata prontamente scacciata via dai tanti baci e abbracci ricevuti. I capelli mossi gli si schiacciano sulla fronte e subito dopo l’arrivo ammette di non aver avuto le gambe per sprintare con Graat.
«La settimana scorsa al Piva – racconta Pellizzari – eravamo nella stessa situazione di superiorità numerica e ci siamo fatti cogliere di sorpresa. Abbiamo imparato la lezione e oggi ci siamo messi ad attaccare per mettere in difficoltà gli altri. Sulla salita finale mi sono reso conto di stare bene, soprattutto nella parte conclusiva, così ho provato ad attaccare, non volevo rimpianti. Anche perché – conferma guardando ironicamente Graat – il mio sprint è peggio del suo».
Pinarello in appoggio
Alle spalle della coppia che si è giocata in volata questo Palio del Recioto, arriva in solitaria Alessandro Pinarello. Il corridore di Conegliano mette in fila un altro bel risultato. Dopo il sesto posto del Trofeo Piva di domenica scorsa è arrivato il dodicesimo posto di ieri al Belvedere ed il terzo di oggi.
«Quando abbiamo fatto lo strappo vicino all’arrivo – spiega – abbiamo visto che eravamo davanti noi tre della nostra squadra ed il gruppo era diviso. Sulle rampe successive c’è stata ancora un po’ di selezione, abbiamo deciso di muoverci attaccando frontalmente».
I giovani di Reverberi
I due ragazzini, che stanno crescendo alla corte di Reverberi, iniziano a farsi vedere. La Green Project CSF Faizanè li ha presi l’anno scorso sotto la propria ala, appena usciti dalla categoria juniores. Ora, con una stagione alle spalle, l’obiettivo non è solo fare esperienza, quella deve essere una costante, ma provare a conquistare qualcosa.
«L’anno scorso abbiamo principalmente corso con gli under 23 – dice Pinarello – quest’anno abbiamo fatto già qualche corsa con i professionisti. Mettere qualche chilometro in più nelle gambe ha fatto bene».
«L’obiettivo è migliorare sempre di più – gli fa eco Pellizzari – corriamo tante gare importanti, quando siamo con gli under 23 sono tutte internazionali, come quella di oggi. Tutte le gare sono un mettersi in gioco per noi. Correre con i professionisti, come fatto a Taiwan, è stimolante per due corridori giovani come noi».