Chissà se per un sentore o una premonizione, sta di fatto che di Martin Svrcek vi avevamo parlato ieri subito dopo aver presentato l’Eroica Juniores. Il ragazzo di Zilina, la stessa città di Peter Sagan, era rientrato da poco da un test sul percorso della nuova classica toscana e ci aveva raccontato che il percorso gli piaceva, perché era duro al punto giusto. E oggi, a distanza di 24 ore, come il miglior Sagan, lo slovacco si è preso la corsa in volata (in apertura premiato da Franceschelli, sindaco di Montalcino).
Tempismo perfetto
Ha vinto battendo in volata Giulio Pellizzari dell’UC Foligno con il quale aveva preso il largo negli ultimi 30 chilometri di percorso.
«Sono molto felice – ha detto dopo l’arrivo – abbiamo messo nel mirino questa corsa da un mese ed è una vittoria da sogno. Appena è uscita la notizia, ho pensato di volerla vincere perché mi è subito sembrata una corsa importantissima. Ma non è stato facile vincere il duello con Pellizzari. Avevo notato la sua forza nelle corse precedenti e sapevo che mi avrebbe dato filo da torcere fino agli ultimi metri. A 3 chilometri dall’arrivo, ci siamo stretti la mano, perché ci siamo affrontati con grande lealtà. Sapevo di essere un po’ più veloce, dunque ho aspettato fin quasi al traguardo. Questa è la mia sesta vittoria stagionale, sto bene, avevo vinto anche ieri una cronometro di 18 chilometri a Cotignola. Dedico la vittoria a tutto il team e alla mia famiglia che è venuta qua a vedere la corsa».
L’onore delle armi
Pellizzari in effetti ci ha provato, ma alla fine c’è stato poco da reclamare, essendo stato battuto da uno dei corridori più in forma del gruppo.
«In effetti – ha detto – sono comunque soddisfatto per il secondo posto in una corsa che nasce già classica. Sapevo di essere battuto allo sprint, così ho provato a staccarlo lungo la salita finale, ma non sono riuscito».
La fuga a due si è sviluppata lungo il terzo settore di strada bianca, quello di Sesta, con i primi due che hanno respinto definitivamente gli inseguitori nel quarto ed ultimo settore di Argiano. Infine lo sprint lungo il basolato che porta all’arrivo di piazza del Popolo, il salotto più bello di Montalcino, ha premiato lo slovacco del Team Franco Ballerini.
In 73 al traguardo
I corridori al via sono stati 176, appena 73 quelli arrivati, come maschere di fango, nel cuore di Montalcino.
«Oggi abbiamo visto una gara di grande ciclismo – ha detto a caldo Giancarlo Brocci – interpretato da giovani bellissimi. Ma direi che tutti sono stati straordinari nell’impegno che hanno messo sin dalla partenza da Siena. Ecco la più bella gioventù».
Adesso a Montalcino è finalmente tutto pronto per accogliere il Giro d’Italia, ma la gara juniores è già entrata nel cuore e probabilmente diventerà una classica nel calendario degli juniores. Il primo assaggio non ha fatto che stuzzicare l’appetito di tutti.