Curiosità e conferme, la Colpack riparte dopo il super 2021

15.01.2022
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Non è facile ripartire dopo un anno in cui si è vinto praticamente tutto. Non è facile trovare gli stimoli. E forse c’è anche un po’ di “paura” per quel che si è chiamati a fare. Tutti in qualche modo ti aspettano al varco. La Colpack-Ballan è di fronte a tutto ciò.

Lo scorso anno la corazzata di Beppe Colleoni e Antonio Bevilacqua ha portato a casa moltissime corse importanti, due delle quali basterebbero a tenere in piedi un palmarès dell’intera vita di un team: il Giro d’Italia e il campionato mondiale, entrambi U23. Senza contare i quattro passaggi nel professionismo: Ayuso (che comunque era già sotto contratto con la UAE), Baroncini, Verre e Gazzoli.

Gianluca Valoti, diesse del team, era in ammiraglia quando sono arrivati questi trionfi (non al mondiale chiaramente). E da lui ripartiamo.

La grande stagione della Colpack è passata anche per gare importanti come il Giro di Sicilia
La grande stagione della Colpack è passata anche per gare importanti come il Giro di Sicilia
“La stagione migliore di sempre”, così avevate scritto sul vostro sito, Gianluca…

Trentuno anni del team e trenta dell’attività di Bevilacqua e di Rossella (Di Leo): per la Colpack è stato davvero curioso, sembrava fatto apposta che certi successi arrivassero tutti insieme. Coroniamo un lavoro eccezionale di squadra.

Non è facile ricominciare dopo un anno così…

Non è facile, tutti ci aspettano a fare qualcosa di bello e di importante. Siamo consapevoli che non possiamo fare le stesse cose, ma con i nostri atleti saremo competitivi come tutti gli anni. Anche perché abbiamo confermato quasi tutti i nostri velocisti, quindi abbiamo un’ottima squadra per la pianura. E al tempo stesso mi aspetto delle sorprese per le gare più impegnative. Sono curioso.

Da quanti corridori ripartirete?

Ripartiamo da 18 corridori, le continental al massimo possono averne 16, ma noi abbiamo anche i due specialisti della pista, che sono Davide Boscaro e Gidas Umbri. Boscaro si alternerà anche un po’ di più rispetto a Gidas con l’attività su strada. E poi abbiamo tre ragazzi stranieri.

Chi sono?

Uno è Nicolas Gomez, il colombiano che abbiamo confermato. Un altro è un irlandese, Ronan O’ Connor, e poi abbiamo uno spagnolo, Ruben Sanchez. Questo ragazzo ce lo ha suggerito Matxin e vista come è andata con Ayuso non potevamo dire di no! E’ un primo anno l’anno scorso ha vinto cinque corse.

Un irlandese? Come siete andati a pescarlo?

E’ di primo anno, ce lo ha consigliato Matteo Cigala, che corse con noi 7-8 anni fa. Lui si è trasferito in Irlanda dove segue una squadra di giovani. Ha notato questo ragazzo e ce lo ha segnalato. Ronan deve completare l’ultimo anno di scuola e pertanto nella prima parte di stagione non starà molto con noi. Però dopo febbraio verrà in Italia per un periodo. Lassù, infatti, le scuole funzionano in modo un po’ diverso e proprio a febbraio ci sono degli esami. Fatti questi esami potrà venire per un po’ da noi. Da marzo in poi farà la spola tra Italia e Irlanda. Viene da vicino Dublino, ad una decina di chilometri. E’ uno scalatore puro.

Scalatore puro, in Irlanda non ci sono molte salite…

Abbiamo fatto un mini raduno a dicembre e dai test abbiamo visto che è molto valido. Io sono convinto che nel calendario italiano dilettanti può far bene.

Cosa hai detto ai ragazzi in questo raduno di dicembre?

Ho detto che devono essere orgogliosi di vestire questa maglia, che veniamo da un anno fantastico e potrà essere altrettanto bello.

Cosa ti chiedevano?

Mi chiedevano soprattutto del mondiale e del Giro, di Baroncini e di Ayuso. Mi chiedevano come avessimo preparato questi importanti eventi.

Chi sono gli altri ragazzi di primo anno che avete preso?

Uno è Matteo Ambrosini. Lui viene dal pattinaggio sul ghiaccio di velocità, faceva le specialità dei 3.000 e dei 5.000 metri. Quando prima ho parlato di sorprese e di curiosità, mi riferivo proprio a ragazzi come lui. Matteo chiaramente non ha molta esperienza, ma da quel che ho visto può andare molto bene. E lo stesso O’Connor, l’anno scorso in Irlanda ha fatto appena 30 corse, ma va detto che lassù amatori e categorie agonistiche corrono insieme. Tornando a Matteo, lui d’estate andava in bici per allenarsi per il pattinaggio. Ha fatto un anno da amatore anche lui. E’ di Asiago, lo ha notato Flavio Miozzo. Gli abbiamo fatto dei test e lo abbiamo poi subito preso.

Ronan O’Connor, l’irlandese ha preso parte anche ai mondiali di Leuven (foto Instagram)
Ronan O’Connor, l’irlandese ha preso parte anche ai mondiali di Leuven (foto Instagram)
In effetti sarà curioso vedere come si troveranno questi ragazzi…

Eh già, ma i “primi anni” non finiscono qui. Ricordo che abbiamo preso anche Alessandro Romele, campione italiano juniores. Tra l’altro, lui è stato il primo ad essere ingaggiato lo scorso anno. Abbiamo iniziato a parlarci a maggio e in pochissimo abbiamo concluso l’accordo. Ci abbiamo creduto quindi prima che vincesse l’italiano. Mi sembra un corridore più completo, un Baroncini… con tutte le proporzioni del caso! Diamogli tempo.

In una situazione del genere non sarebbe stato più facile rifondare la squadra quasi del tutto? Oppure si cerca di essere pronti con gli altri?

Mattia Petrucci per esempio poteva già passare professionista. Però per crescere meglio ha deciso di restare ancora un anno in Colpack. Lui è un buon corridore, ha parecchia resistenza, ha fatto terzo al Val d’Aosta e su certi percorsi può dire la sua. E’ chiaro, non sarà come il 2021 ma noi siamo fiduciosi della forza dei nostri ragazzi.

E tu Gianluca? Come riparte il diesse da un super anno come il 2021?

Sapete che non abbiamo avuto neanche il tempo di metabolizzare la splendida stagione passata? Appena finito l’anno agonistico c’è stato subito da prendere delle decisioni importanti. Cosa fare? Restare una continental? Affiancarci a qualche squadrone WorldTour? Sapete che volevano prenderci… Insomma è stato un susseguirsi di situazioni ed eccoci qui che siamo già a gennaio. Dal 6 febbraio, Covid permettendo, ci riuniremo a Tortoreto Lido per un raduno.