Con Nordhagen la Jumbo-Visma traccia una nuova linea

08.11.2022
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La crescita esponenziale del ciclismo norvegese non è casuale, va dietro un generale “boom” dello sport nazionale, non più ancorato solo alle discipline invernali. L’impronta data dai vertici sportivi e non solo è chiara: i ragazzi devono fare sport soprattutto per divertirsi, senza guardare ai risultati. A quelli si baderà solo in prossimità della maggiore età. Così sono venuti su i vari Casper Ruud (tennis), Jakob Ingebritsen e Karsten Warholm (atletica), Erling Haaland (calcio). Ma Jorgen Nordhagen rischia di rompere questi schemi.

Nordhagen a cronometro: campione nazionale e argento europeo, le capacità ci sono…
Nordhagen a cronometro: campione nazionale e argento europeo, le capacità ci sono…

Campione in bici e sugli sci

Nordhagen ha 17 anni, viene da Tranby, piccolo centro a mezz’ora di macchina da Oslo. Ha appena finito il suo primo anno da junior. Quest’anno, in 28 giorni di gare Uci, è stato per 22 volte nei primi 10. Nelle corse a tappe è stato quasi sempre il miglior primo anno. Ha vinto il titolo nazionale a cronometro, l’argento agli europei di Anadia, nono ai mondiali, ma c’è un’altra gara che ha segnato la sua stagione e forse segnerà la sua carriera: il GP Ruebliland in Svizzera.

Su quelle strade Nordhagen ha vinto l’ultima frazione e in classifica si è inchinato solo al tedesco Herzog, di lì a poco campione del mondo. A vedere quella corsa c’era anche Robbert De Groot, direttore della Academy della Jumbo-Visma. I suoi occhi erano rapiti dall’esuberanza di quel ragazzino, dall’espressione di potenza così naturale, tanto che non ha perso tempo e ha subito contattato i vertici del team: quel talento non doveva sfuggire.

La presentazione alla Jumbo Visma, con De Groot alla sua sinistra. Quella maglia la vestirà dal 2024
La presentazione alla Jumbo Visma, con De Groot alla sua sinistra. Quella maglia la vestirà dal 2024

Un diamante da rifinire

Per Nordhagen è stata quindi fatta una scelta clamorosa: un contratto già formato fino al 2027, prevedendo un anno ancora al Lillehammer CK, la sua squadra junior, poi l’approdo al team Devo della Jumbo e dopo le necessarie esperienze l’entrata in prima squadra. Tutto scritto, tutto pianificato. Una scommessa sul futuro.

«E’ un viaggio che è solo all’inizio – ha spiegato il dirigente olandese – ma è pieno di aspettative. Jorgen è come un diamante grezzo e noi ci siamo presi il tempo per intagliarlo nella maniera migliore e farlo risplendere, questa sarà la nostra sfida. E’ un ragazzo molto motivato, che cerca di progredire. Ora potrà concentrarsi con calma su allenamento, corse e sviluppo e con lui tracciamo una strada. Vogliamo consentire ai giovani ciclisti di crescere meglio. Lui sarà il primo di una serie di corridori da sviluppare in equilibrio tra allenamenti e gare, attraverso la nostra filiera».

Per Jorgen una bella stagione anche nel fondo, con un titolo nazionale junior (foto Instagram)
Per Jorgen una bella stagione anche nel fondo, con un titolo nazionale junior (foto Instagram)

Due carriere in parallelo

Ma chi è Jorgen Nordhagen? Intanto va specificato che i suoi risultati ciclistici vanno di pari passo con quelli dello sci di fondo. Sono due discipline parallele che il giovane norvegese ha portato avanti insieme con ottimi risultati, perché sugli sci nell’ultima stagione Nordhagen ha vinto un titolo nazionale junior e due importanti gare del circuito interno e solo la giovane età gli ha impedito di approdare alla nazionale per i mondiali di categoria. Si sarebbe portati a pensare che ora di sci non si parla più: «No, voglio alternare le due discipline il più a lungo possibile – ha messo in chiaro Nordhagen – quello invernale è un esercizio che mi aiuta ad allenare e sviluppare tutto il corpo».

La storia di Jorgen è abbastanza semplice: già a 8 anni ha iniziato a pedalare, affiliandosi nell’Asker Cykleklubb che già lo aveva nelle sue fila nella sezione sciistica (perché con gli sci ai piedi ci è praticamente nato, come quasi ogni norvegese). Jorgen dice che proprio grazie alla doppia attività sta sviluppando le sue caratteristiche di passista-scalatore, seguendo un po’ la nuova moda del ciclismo norvegese. Se prima, con Kristoff e Boasson Hagen, nascevano corridori veloci per le classiche, ora con Foss, Johannessen, Staune Mittet la Norvegia sta sfornando talenti fortissimi sul passo e adatti alle corse a tappe, come il Knudsen dei tempi belli.

L’argento europeo è la perla di un 2022 ricco di soddisfazioni (foto Freddy Guerin/DirectVelo)
L’argento europeo è la perla di un 2022 ricco di soddisfazioni (foto Freddy Guerin/DirectVelo)

Accolto in famiglia

Quando Robbert De Groot gli ha prospettato il suo futuro, Nordhagen non ci ha pensato due volte a dire sì. L’occasione è di quelle ghiotte, in un team strutturato in modo esemplare.

«Qui posso crescere come uomo – ha detto – avere la strada già tracciata è un aiuto enorme. So che quel sogno di diventare professionista si avvererà tra pochi anni, io devo solo lavorare con calma e concentrarmi sui miei obiettivi. Ho incontrato i miei connazionali, Foss, Hagenes, Staune Mittet e tutti mi hanno detto mirabilie del team».

E forse l’iridato Foss è già pronto a prenderlo sotto la sua ala. Quando Nordhagen ha pubblicato su Instagram la foto e la notizia del contratto firmato, l’iridato della cronometro ha commentato con tre emoji che dicono molto: un cuore nero, uno giallo e un pugno chiuso. Jorgen fa già parte della famiglia…