Buratti chiude oggi a San Daniele un super 2022. E poi?

04.10.2022
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La Coppa Città di San Daniele, che prenderà il via oggi alle 13,10 e che domenica ha visto la prima edizione dell’edizione Rosa, dovrebbe essere l’ultima corsa 2022 di Nicolò Buratti (apertura photors.it). Per la rivelazione della seconda parte di stagione, da Poggiana al campionato italiano cronsoquadre, passando per il mondiale australiano, se coda può esserci, al massimo riguarderà il Trofeo Del Rosso.

Sul traguardo del mondiale, aveva l’espressione sfatta e contrariata di chi ha visto passare il treno e non è riuscito a saltarci sopra: avremmo saputo infatti di lì a poco della foratura, del cambio della ruota e dei problemi successivi che l’hanno costretto a cambiare bici. Per questo alla fine anche Amadori rivedendo il film della corsa, si è reso conto di quale grande occasione abbia perduto l’Italia.

«C’è stata un po’ di sfortuna – dice – ma sono soddisfatto della mia gara. C’è mancato poco che rimanessi nel gruppetto dei migliori per giocarmi poi il podio allo sprint. Ma essere lì significa che sono in grado di lottare con i migliori».

Lavori in corso

Quando Amadori si è ritrovato a fare la squadra senza Germani, Frigo e Garofoli, appiedati da vari problemi di salute, ha prima guardato alla volta di Parisini. Poi si è reso presto conto che il percorso fosse troppo duro e ha strizzato l’occhio a Milesi e Buratti, che non si sono fatti pregare.

«Lo abbiamo preparato bene – dice – la condizione c’era. Anche all’europeo mi ero mosso bene, dimostrando che c’ero. E’ venuto il settimo posto, ma ero lì per dire la mia. In realtà mi sto scoprendo piano piano anche io. Magari avevo certe idee su me stesso, ma mi sto ricredendo. Pensavo di essere un passista che tiene su percorsi duri e poi dotato di un buono spunto veloce, adesso invece non so esattamente cosa sono. Ho vinto gare tutte diverse fra loro…».

Ultimo acuto

Uno così non te lo lasci scappare. Il Cycling Team Friuli è vivaio della Bahrain Victorious, ma al momento non si hanno notizie di accordi già firmati, come conferma anche il suo procuratore Raimondo Scimone, mentre è certo che sul ragazzo ci sia l’interesse anche di altre squadre..

«Lo confermo – sorride Buratti – non ho contratti firmati con nessuno, spero però che nei prossimi giorni verrà fuori qualcosa di ufficiale. Non sono state previste corse tipo stage con i pro’, per cui San Daniele diventa l’ultimo grande obiettivo di stagione. Poi, con la possibile variabile del Del Rosso, penso che avrò diritto a un po’ di riposo, sempre vedendo anche i piani della squadra. Cercherò di fare le cose che la bici tiene lontane, passerò un po’ di tempo con gli amici, cercherò di godermi la vita per quel che si può».

Sabato il Cycling Team Friuli ha vinto il tricolore cronosquadre, con Buratti, Olivo, Debiasi e Milan
Sabato il Cycling Team Friuli ha vinto il tricolore cronosquadre, con Buratti, Olivo, Debiasi e Milan

Mondiale U23

Ma la lingua torna a battere dove il dente duole, se non altro perché nei giorni scorsi i ragionamenti di Germani, Guercilena e Tiberi hanno aperto la porta sulla partecipazione dei corridori WorldTour ai mondiali U23. E se già aveva colpito il fatto che Fedorov abbia preparato la gara iridata correndo la Vuelta, vederlo al via del Piccolo Lombardia è parso ancora più strano.

«Penso che con i se e con i ma non si va da nessuna parte – ragiona Buratti – ma correre fra i pro’ facendo un determinato calendario come Fedorov e Kooij dia davvero una marcia in più, rispetto a corridori che come me non hanno accesso a quelle gare. Io ho preparato il mondiale facendo il Giro del Friuli e tre tappe in Puglia, diciamo al livello degli altri devo team, ma comunque avvicinamenti diversi. Perciò da una parte va bene che comandi l’età e non lo status professionale, però sarebbe più utile che comandasse il buon senso di non andare a correre in mezzo a chi ancora deve passare. L’anno prossimo sarò all’ultimo anno da U23, ma non so cosa farei se andassi in una WorldTour e mi convocassero per il mondiale…».

Così il 16 agosto, Buratti ha vinto il Gran Premio Capodarco
Così il 16 agosto, Buratti ha vinto il Gran Premio Capodarco

Sorpresa Capodarco

E se prima di salutarci, gli chiedi quale sia stato il giorno di questa stagione, in cui si sia sentito davvero il miglior Buratti di sempre, Nicolò strizza gli occhi e allarga le braccia.

«A Capodarco – dice – sono rimasto davvero senza parole. Proprio non me l’aspettavo. Venivo dalla vittoria di Poggiana di due giorni prima e la doppietta su quel muro così ripido è stata davvero qualcosa di importante».