Bravissimo Leo, ma il capolavoro è anche di Axel Merckx

19.06.2022
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Leo Hayter  ha vinto il Giro d’Italia U23. Lo ha fatto con un’azione importante verso Santa Caterina Valfurva, ma lo ha fatto soprattutto con un grande controllo della corsa e dell’intera situazione nei giorni successivi.

Bravissimo l’inglese, ma una grossa fetta del merito è anche del suo direttore sportivo, Axel Merckx. Il belga ha saputo cogliere l’occasione con un ottimo lavoro della sua Hagen Bermans Axeon.

Axel Merckx (classe 1972) è il diesse della Hagens Berman Axeon
Axel Merckx (classe 1972) è il diesse della Hagens Berman Axeon

Antenne dritte

Anche ieri a Pinerolo la scelta di staccarsi nel chilometro finale è stata il simbolo di un Giro corso con intelligenza.

E’ vero, lo abbiamo scritto, Leo si è voluto godere il momento, ma è altrettanto vero che 150 ragazzi che affrontano a tutta una rampa strettissima, pronti a fare spallate e per di più sul terreno acciottolato è potenzialmente un rischio. E così ha unito l’utile a dilettevole. Si è defilato e ha preso zero rischi.

«Forse alla fine ero più teso io che Leo – racconta Merckx – Lui l’ho sempre visto tranquillo. Si è sempre gestito in autonomia, mi ha ascoltato. La sera prima dell’ultima tappa ho detto ai ragazzi che bisognava comunque mantenere alta la concentrazione, perché c’erano da fare ancora 120 chilometri e nulla era deciso».

Il podio finale: Leo Hayter (primo); Lennert Van Eetvelt (secondo) e Lenny Martinez (terzo)
Il podio finale: Leo Hayter (primo); Lennert Van Eetvelt (secondo) e Lenny Martinez (terzo)

Tutti per uno

Come detto, dopo Santa Caterina Valfurva la Hagens Berman Axeon ha cambiato totalmente volto. 

«Una volta che abbiamo capito che davvero potevamo fare il colpaccio abbiamo corso in altro modo. Tutti più compatti», ha detto Axel.

«Guardate che Axel sa il fatto suo – ci ha detto Orlando Maini, che di esperienza ne ha da vendere – avete visto come ha fatto correre i suoi ragazzi verso il Fauniera? Tutti davanti e come è uscita la fuga ce ne ha messi due pronti ad aiutare Hayter in caso di necessità. Poi il ragazzo, Leo, è stato bravissimo e non ce n’è stato bisogno».

E anche ieri nel circuito finale, tra i vicoli di Pinerolo, la maglia rosa era in prima o seconda posizione, con un paio di compagni vicino. Poi si lasciava “sfilare” nelle prime 10-15 posizioni nel resto del circuito. Un’attenzione massima.

Sul Fauniera un controllo magistrale per il londinese (foto Isola Press)
Sul Fauniera un controllo magistrale per il londinese (foto Isola Press)

Capolavoro Fauniera

«E’ stato anche più “facile” per noi gestire il Fauniera con un vantaggio di quasi sei minuti – riprende Merckx – un vantaggio importante. Leo mi ha ascoltato. Non è mai andato oltre il limite. Gli ho detto di stare tranquillo, di non esagerare. Di concentrarsi sul suo passo. Se poi ai 5 chilometri ne avesse avuta, doveva spingere al massimo fino alla fine».

Ma Axel sembra sin troppo umile quando continua la sua analisi.

«Non mi aspettavo di vincere il Giro – riprende Merckx – e mi rendo conto che siamo stati anche fortunati. Alcune circostanze ci sono state favorevoli. Come il giorno di Peveragno. Se in quella fuga della Equipe Continental Groupama-FDJ  ci fosse stato dentro Van Eetvelt avremmo perso il Giro. La corsa per noi sarebbe finita lì. Invece proprio la Lotto-Soudal ha tirato molto per chiudere sui francesi.

«Ma le gare sono anche queste».

Leo Hayter festeggia sull’arrivo di Pinerolo, il Giro d’Italia U23 2022 è suo (foto Isola Press)
Leo Hayter festeggia sull’arrivo di Pinerolo, il Giro d’Italia U23 2022 è suo (foto Isola Press)

Abbraccio e pizza

Axel arriva in zona premiazione un bel po’ di tempo dopo il termine della tappa. Tra la deviazione delle ammiraglie, il parcheggio nella parte bassa di Pinerolo e il ritorno in cima allo strappo dell’arrivo c’era da fare una bella scarpinata. 

Quando giunge dietro al palco va a complimentarsi con i suoi ragazzi uno ad uno. Leo Hayter sta firmando delle maglie rosa. Lui arriva da dietro. I due si guardano e Axel lo abbraccia.

«Cosa ho detto ai ragazzi in questi giorni? Nulla, cosa potevo dirgli? Siamo venuti qui per vincere una tappa, invece ne abbiamo vinte due e portato a casa il Giro».

Intanto Hayter si gode il successo e finalmente non è costretto a mangiare la solita pasta dopo l’arrivo. Sul Fauniera, scherzando, ci faceva delle smorfie davvero poco invitanti e ci diceva: «Tomorrow pizza… of course (domani una pizza, sicuro, ndr)».

«Voglio ringraziare la squadra – ha detto Hayter – i ragazzi hanno fatto un grande lavoro (cosa ribadita a caratteri cubitali anche sulle sue pagine social, ndr). Non credo che cambi molto per me, però dopo questa vittoria sono più convinto dei miei mezzi.

«Questa vittoria è stata una sorpresa. Adesso spero di fare bene al Tour d’Alsace e al Tour de l’Avenir».