Vo2 Team Pink: una tipica storia della provincia italiana. Una piccola squadra, tra l’altro di giovani ragazze, che passo dopo passo va alla conquista del mondo. Siamo nel cuore del piacentino.
Anno 2015. Il Vo2 Team è ancora una squadra di amatori, di appassionati veri. Ma un giorno Gian Luca Andrina decide di dare supporto ai giovani. Nel 2016 gli sponsor e il team cambiano identità e siccome sono tutte ragazze ci aggiunge quel Pink, che ormai ne è il segno distintivo.
«Ma le idee – racconta Andrina con passione – furono chiare sin da subito. Si voleva sostenere il settore giovanile e dimostrare che tra amatori e categorie agonistiche doveva esserci continuità».
Basi solide
«Siamo partiti quasi timidamente – spiega Andrina – ma un conto sono gli amatori e un conto le categorie agonistiche. Però le idee erano chiare, avevamo un’organizzazione molto aziendale. Ognuno aveva ed ha il suo ruolo ben definito. Ma soprattutto il nostro primo obiettivo è stato sociale: il rapporto con le famiglie delle ragazze, lo sport come benessere, il rispetto del codice etico e il pensare anche al futuro delle atlete oltre la bici».
Su queste basi solide e con la passione scolpita nel cuore, il progetto non poteva che intraprendere una strada buona. Il sodalizio parte con le allieve e le esordienti. L’attività è buona e costante su tutto il territorio. Siamo nel 2016 e sul finire del 2017 il nome è già richiesto, tanto che persino Andrea Collinelli va a bussare alla porta del team: «C’è posto per mia figlia Sofia?». Da quel momento Andrea è diventato anche il ds del team ed è stato determinante verso la strada della categoria juniores.
Il salto tra gli junior
«Noi eravamo già cresciuti se non altro per esperienza. In più la Valcar smise di fare gli juniores e un’altra squadra chiuse i battenti. Noi ci avevamo anche pensato, ma non eravamo pronti. Fare un passo più lungo della gamba non è mai stato nel nostro Dna.
«La cosa bella per noi è che le ragazze avevano la sensazione di essere approdate in una società in cui le cose funzionavano correttamente. Insomma, ci stavano bene».
Anche lo staff tecnico della Vo2 era molto valido. Stefano Peretti, giovane ds, si dimostra subito in sintonia con le ragazze e con il team. Di nuovo la stagione è corposa.
Emozioni tricolori
Francesca Barale ed Eleonora Gasparrini sono senza dubbio le star del Vo2 Team Pink. La prima ha vinto il campionato italiano e la seconda quello europeo. Eleonora però lascerà il team e passerà nelle fila della Valcar, mentre Francesca potrà sfoggiare ancora il tricolore nella categoria juniores con la Vo2.
«Sono state due belle emozioni – racconta Andrina – Mi dispiace di non essere stato presente a Plouay per l’europeo della Gasparrini. Però mi sono goduto il tricolore di Francesca.
«Io sono spesso in ammiraglia e le corse le vivo da dentro. Già l’anno prima fu un’emozione il tricolore sempre con la Gasparrini, ma quell’anno potevamo solo perderlo. Si sapeva che eravamo le più forti. E io, cosa che è lontana dal mio carattere, feci persino preparare in anticipo le maglie tricolori dal nostro maglificio. L’azienda infatti avrebbe chiuso per le vacanze estive a fine luglio e l’italiano era ad agosto. Tirai fuori quella maglia quando non c’era più nessuno in giro…
«Però quest’anno non era cosi scontata la vittoria. Invece Francesca è stata bravissima. Ha attaccato sullo strappo finale e negli ultimi due giri ha controllato alla grande giungendo all’arrivo con 40” di vantaggio dopo una lunga fuga solitaria».
Vo2 verso il futuro
E per questa stagione cosa si prevede: un altro salto? In qualche modo sì.
«Succede – riprende Andrina – che questa estate spunta l’idea di fare le elite. Io come sempre butto acqua sul fuoco. Poi però ho pensato che tutto sommato si poteva tentare.
«Sfrutteremo il “terzo anno” juniores. Avremo 12 ragazze: quattro, appunto, di terzo anno, e otto juniores. Le quattro più grandi sono: Cristina Tonetti, Aurora Mantovani, Alice Capasso ed Elisa Tonelli. Vogliamo dare la possibilità a queste ragazze che, sia chiaro, non sono in coda al gruppo a “sventolare”, di poter continuare in tutta serenità. Siamo fiduciosi che questa scelta possa diventare un trampolino di lancio per il 2022, in ottica di un tesseramento Uci».
Settore giovanile in casa
Per noi attingere dal nostro bacino è ancora più importante. Vogliamo ampliare il settore giovanile. Vogliamo pescare anche tra esordienti e Giovanissimi. Per questo abbiamo creato una seconda società che segue appunto le ragazzine.
Andrina parla con una passione sconfinata. Le atlete sembrano essere sue figlie. Il progetto c’è e cresce lentamente, ma questo gli consente di farlo in modo solido. Adesso non resta che realizzare un altro sogno: organizzare la gara di casa. E lo scorso 25 ottobre Andrina e i suoi ci erano quasi riusciti.
«Sarebbe stato anche il Memorial dedicato a mio papà Rino venuto a mancare questa estate – conclude Gian Luca – avevamo un sacco di iscritte, tutte le migliori, ma a pochi giorni dal via il sindaco mi ha chiamato e mi ha detto che causa Covid non si sarebbe potuta fare. Ritenteremo».