Se avessimo dovuto scommettere un centesimo sulla vincitrice del campionato italiano donne elite – descritto da tanti come un terno al lotto visto il suo percorso totalmente piatto – probabilmente lo avremmo puntato su di lei. Elisa Balsamo domina la volata tricolore a San Felice sul Panaro, battendo quasi per distacco Rachele Barbieri delle Fiamme Oro e Barbara Guarischi della Movistar. Quinta al traguardo e prima delle U23, Eleonora Camilla Gasparrini della ValcarTravel&Service che vince la maglia di categoria, messa in palio per la prima volta.
Uno sprint dei suoi, quello della 24enne della Trek-Segafredo (in apertura nella foto Isola). Avreste dovuto vedere l’espressione del cittì Paolo Sangalli quando la Balsamo esultava già a venti metri dall’arrivo. Una roba da “mamma mia”, da “senza storia”. La piemontese, che ha corso con la maglia iridata del suo club dopo l’uscita dalle Fiamme Oro, si è vista praticamente solo una volta, oltre a quella al podio firma. Una ma giusta.
Tutte contro Balsamo
Infatti proprio il fatto che Balsamo corresse da sola contro formazioni più numerose ed attrezzate era una delle incognite tattiche. L’intento era tagliarla fuori dalla contesa finale con una azione da lontano. Le Fiamme Oro hanno mandato Pirrone in fuga (con Pisciali della Mendelspeck e Monticolo della Top Girls Fassa Bortolo) sperando di usarla come appoggio per un loro contrattacco.
Ci hanno provato alternandosi con le Fiamme Azzurre in una fase agonistica fatta scatti e controscatti mentre le tre fuggitive erano state già riassorbite. Parte Bastianelli, chiude Longo Borghini. Riparte Bertizzolo e risponde Guderzo. A quel punto tutte si mettono l’animo in pace. Tirano anche BePink, Isolmant e Top Girls con i propri treni ed iniziano a comparire le sagome di altre atlete sole. Non c’è più spazio per tentativi disperati, sarà volata.
En-plein tricolore
«Ci tenevo molto a questo campionato italiano – racconta Balsamo che con quello elite completa l’en-plein tricolore dopo le vittorie tra le esordienti, allieve e junior – perché è qualcosa di sempre prestigioso. Stamattina sono partita con l’idea di fare il mio meglio. Sapevo che correndo da sola non sarebbe stato semplice. Dovevo guardare le altre squadre cosa volevano fare, ma ho visto che in molte avevano interesse ad arrivare in volata. Per me è stato il miglior scenario possibile».
Non potrà indossare però questa maglia tricolore. «Sicuramente mi dispiace non portarla – prosegue Elisa, giunta alla sesta vittoria stagionale – ma alla fine uno dentro di sé sa di averla vinta e questa è la cosa più importante. Ora mi concentro sul Giro Donne, dove ci sono tante tappe adatte alle mie caratteristiche. Questo successo mi dà morale e spero di arrivarci nelle migliori condizioni possibili. Noi ragazze italiane siamo molto orgogliose di creare interesse attorno a noi, grazie ai tanti nostri risultati».
Orgoglio Barbieri
Dietro Balsamo che volata è stata? «Sapevamo che Elisa fosse difficile da battere», spiega Rachele Barbieri, che aveva tutti i suoi tifosi ad attenderla dopo l’arrivo. «Noi abbiamo provato ad attaccare, io compresa cercando di entrare in qualche fuga. Siamo arrivate in volata, le mie compagne sono state splendide, ma Elisa è stata più forte. Ha vinto nettamente. Una come lei si batte se non la porti all’arrivo, ma ogni gara è a sé. Tuttavia i pronostici sono stati abbastanza seguiti.
«Non avevo battezzato nessuna ruota, mi sono fidata di Longo Borghini che mi ha pilotato fino all’arrivo. Era questa la tattica qualora fossimo arrivate allo sprint. Peccato, correvo sulle strade vicino a casa ma sono contenta di questo secondo posto dietro alla campionessa del mondo. E poi sono arrivata davanti a gente fortissima come Barbara e Chiara (rispettivamente Guarischi e Consonni, quest’ultima quarta e delusa, ndr) e tante altre che se la sono giocata. Non mi sento sconfitta, al Giro darò il meglio di me grazie anche al supporto della mia squadra. Penso che in futuro potrò vincere uno sprint di gruppo in una gara importante come il campionato italiano».
Chiara Consonni si aspettava un altro debutto con la maglia delle Fiamme Azzurre: il quarto posto non le basta Quinta all’arrivo e prima U23. Anche Eleonora Gasparrini ha rispettato il pronostico vincendo il tricolore di categoria.
Soddisfazione Guarischi
Sorride soddisfatta della sua medaglia di bronzo anche Guarischi, che fa eco alle parole della Barbieri.
«Piazzarsi dietro ad una come la Balsamo – confida la lecchese che sarà impegnata ai Giochi del Mediterraneo – vale come un oro. Sono contenta del mio risultato perché Rachele è molto veloce, aveva il supporto di una grande squadra e lo stimolo di gareggiare nella sua provincia. Questo terzo posto mi dà morale, anche perché anch’io come Elisa correvo da sola e ho saputo muovermi bene, sprecando molto poco. La gara è andata come me l’aspettavo.
«Non ci credevo minimamente che sarebbe arrivata la fuga. Ho agito solo quando sono partite le Fiamme Oro e Azzurre, perché c’erano nomi importanti dentro a quei tentativi, ma me lo sentivo che sarebbe andata così. Ormai credo che sia una dote questa cosa di azzeccare molti pronostici (ride, ndr)».
«Nel finale mi ero messa a ruota di Rachele Barbieri – chiude la 31enne della Movistar – poi è arrivata Balsamo, ho perso la posizione e mi sono messa a ruota di Elisa. E’ stata una volata concitata. Probabilmente ho sbagliato ad uscire. Sono andata a sinistra, ma dovevo seguire la Balsamo. Ho pensato poi di restare chiusa tra Barbieri e Consonni e così ho continuato forte a sinistra fino alla fine. Adesso vado con la nazionale in Algeria in una formazione molto forte. Ci vado col morale alto. Indossare la maglia azzurra è sempre un onore. Indipendentemente da chi lo farà, l’obiettivo per noi è di portare a casa la vittoria ai Giochi del Mediterraneo».