Guardando in casa propria, come faremmo anche noi se avessimo una squadra alla stessa altezza, i colleghi de L’Equipe sono andati a curiosare dietro le quinte della FDJ-Suez in cui Demi Vollering, Juliette Labous e le biciclette Specialized hanno raggiunto Evita Muzic e Vittoria Guazzini. Sono partite Marta Cavalli e Grace Brown, ma lo squadrone che sta nascendo ha un obiettivo dichiarato e nemmeno a bassa voce: vincere il Tour de France.
Il quotidiano francese ha così intervistato Stephane Pallez, amministratore delegato di FDJ, e Sabrina Soussan, a capo di Suez che hanno appena annunciato il prolungamento del loro impegno fino al 2028. Ne pubblichiamo due estratti, perché si capisca che il ciclismo non è un investimento a perdere, tutt’altro.
Fino al 2028
Stephane Pallez è presidente e amministratore delegato di Francaise des Jeux, l’impresa per il 72 per cento di proprietà dello Stato, che detiene il monopolio delle lotterie e delle scommesse sul territorio francese e nelle ex colonie. Dopo essere stato per vent’anni il primo nome della squadra di Madiot (1997-2017), il marchio è diventato primo nome del team femminile.
«Siamo la squadra preferita delle donne francesi – spiega Pallez – ma siamo convinti che il ciclismo femminile in Francia abbia bisogno di nuovo slancio. Vogliamo creare un rapporto con il grande pubblico. Mi sono battuta per la rinascita del Tour de France Femmes. Per investire nel ciclismo servono grandi squadre, supportate da grandi sponsor, con una visione e grandi eventi. Solo così il pubblico aumenta e il sistema diventa sempre più attraente.
«Il nostro budget supera abbondantemente i 4 milioni di euro, ma firmando fino al 2028, siamo pronti ad aumentarlo. Dobbiamo far crescere una generazione di campioni francesi, nutrire l’ecosistema, ispirare ed esibirci con una squadra internazionale e campioni francesi come Evita Muzic o Juliette Labous. Vogliamo che vinca la squadra migliore. Dietro questo team ci sono i nostri 40.000 dipendenti in tutto il mondo. Ma non siamo qui solo per assistere allo spettacolo. La situazione si è evoluta, non abbastanza, ma l’immagine è completamente cambiata. Siamo riusciti a dimostrare che quando ti dedichi a questo sport, trovi molto presto il sostegno del pubblico».
Vincere il Tour
Sabrina Soussan è presidente e amministratore delegato di Suez, una multinazionale francese – seconda al mondo nel suo ramo – nel settore della gestione idrica e della gestione dei rifiuti.
«Essere stati la seconda squadra al Tour (dietro alla Lidl-Trek) è un ottimo risultato, anche se ci piacerebbe vincere. Abbiamo ottenuto ottimi risultati all’estero, siamo l’unica squadra francese nel WorldTour. Stiamo progredendo e si vede anche l’entusiasmo dei dipendenti. L’idea è nata quando questo sport aveva molta meno visibilità di adesso. Ha risposto alle nostre sfide di inclusione, prossimità e sviluppo sostenibile. Sono appassionata di sport, ci sono molti paralleli con il mondo del lavoro.
«L’aspetto dell’inclusione è stato importante e come azienda puntiamo al 40% di donne dirigenti e manager entro il 2027. Non appena la squadra attraversa una città, organizziamo degli eventi e i nostri collaboratori vengono tutti. Siamo anche sponsor del Tour Femmes sui temi acqua e rifiuti e questo ci dà anche un’ottima visibilità. Ma ora vogliamo vincere il Tour de France, a squadre e individuale. Spero che questo esempio incoraggi le aziende a sponsorizzare lo sport femminile in generale. Sentire i leader aziendali dirmi che abbiamo dato loro delle idee è più che incoraggiante. Ciò che facciamo ha uno scopo».