Il 2025 della Kopecky. Partenza “lenta” e grandi obiettivi

25.01.2025
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Inutile girarci intorno: quello che attende Lotte Kopecky è un anno importante. Portando in giro quella maglia iridata che veste da quasi un anno e mezzo, la belga si prepara a una stagione intrigante e delicata che dovrà dire se sta davvero cambiando pelle. Nel consueto appuntamento con la stampa prima del via ufficiale, l’iridata ci tiene a mettere alcune cose in chiaro.

Lo fa partendo dalla coabitazione con la campionessa europea Lorena Wiebes, dalle caratteristiche tecniche anche abbastanza simili alle sue a differenza di quanto avveniva con la Vollering. Una coabitazione difficile in seno alla SD Worx? La campionessa di Rumst non è di questo parere.

Con la Wiebes c’è buon feeling. Le due verranno gestite attraverso obiettivi diversi
Con la Wiebes c’è buon feeling. Le due verranno gestite attraverso obiettivi diversi

«Abbiamo obiettivi diversi e anche se guardiamo all’anno scorso potete notare che è andato tutto abbastanza liscio tra noi due, quindi non vedo alcun problema in questo. Ognuna ha i suoi target e finché sappiamo l’uno dall’altro cosa vogliamo, penso che difficoltà non ce ne siano».

Ora ritroverai Demi Vollering come avversaria e non più come compagna di squadra, non averla più nel team quanto cambia come tattiche e gestione delle corse?

Sì, sarà tutto diverso. Ma penso che sia importante concentrarsi solo su noi stessi, sul nostro gruppo, su come lavorare. Non dovremo concentrarci troppo su di lei, sarà un’avversaria come un’altra.

La Kopecky insieme alla Vollering, seconda e prima al Tour 2023. Ora sono fiere avversarie
La Kopecky insieme alla Vollering, seconda e prima al Tour 2023. Ora sono fiere avversarie
Hai sfiorato la vittoria finale al Tour e al Giro, ti ritieni una ciclista da grandi corse a tappe o restano le classiche il tuo target?

Mi piacciono le classiche, questo è sicuro. E’ vero, ho chiuso due volte al secondo posto in un grande giro senza una preparazione specifica, senza una predisposizione, questo vale molto. Ma io resto la Lotte di sempre, che va a caccia di ogni traguardo e cerca di cogliere ogni occasione. Qui siamo tutti curiosi di sapere quanto lontano possiamo arrivare se ci proviamo. Quindi è chiaro che anche una maglia in un grande giro diventa un obiettivo.

Non hai paura che per migliorare in salita possa perdere qualcosa della tua esplosività allo sprint?

Beh, dipende da come ci alleniamo. Certo. Penso di essere riuscita a gestirlo abbastanza bene per mantenere l’equilibrio di quei componenti tra essere esplosivi e arrampicarsi bene, è come una bilancia e magari quest’anno penderà un po’ di più dalla parte della salita piuttosto che dello sprint. Ma le caratteristiche non cambiano, resto una delle più esplosive e quindi non vedo alcun problema in questo.

Ma hai cambiato qualcosa nella tua preparazione quest’anno?

Sì, dopo l’anno scorso così lungo e stressante ho avuto molto più riposo rispetto all’anno prima e abbiamo anche optato per una preparazione più facile verso la stagione che sta arrivando.

La Kopecky in allenamento. Nel 2024 ha corso per 48 giorni con 17 vittorie
La Kopecky in allenamento. Nel 2024 ha corso per 48 giorni con 17 vittorie
In questo e nel prossimo anno, prima dell’inizio delle qualificazioni olimpiche, la pista rimane nel tuo programma?

Credo di sì, anche se è un anno un po’ complicato. Per ora ci sono solo gli europei e una prova di Coppa delle Nazioni, a cui non correrò perché non si adatta al mio calendario. Per quanto riguarda i campionati del mondo alla fine dell’anno, ci sono ancora dei dubbi sul farli o non farli, ma per conto mio a un mondiale non direi mai di no.

Hai vinto tantissimo negli ultimi tre anni, qual è la corsa che vincendola ti farebbe sentire una ciclista completa?

La risposta è forse il Tour, ma forse solo per quanto questo tipo di corsa è lontana dalle mie caratteristiche di base.

Le classiche restano un obiettivo primario. Qui la vittoria in solitaria al Fiandre 2023
Le classiche restano un obiettivo primario. Qui la vittoria in solitaria al Fiandre 2023
Il tuo programma com’è strutturato?

Rispetto al passato ci saranno alcuni cambiamenti. Come dicevo, ho preso l’approccio in maniera molto più comoda, quindi inizieremo un po’ più tardi, ma partiremo subito forte con una novità come la Milano-Sanremo. La stagione sembrerà diversa dall’anno scorso e cercheremo di affrontarla anche in modo diverso rispetto a prima. Era già nei piani iniziare da lì per avere una preparazione più mirata e tranquilla. Avevo anche bisogno di staccare un po’ per via di problemi al ginocchio retaggio dell’ultima stagione.

I mondiali in Rwanda, visto che sono una corsa per scalatori, come li vedi?

Penso che il campionato del mondo sarà davvero duro. Voglio dire, questo è quello che ho sentito dire sul percorso. Ma ovviamente devo vederlo di persona per giudicare. Ma sono campionessa del mondo, è anche un dovere per me esserci. Cercherò di farlo al meglio.

Per la belga la pista resta un grande amore. Vuole essere presente ai mondiali di fine stagione
Per la belga la pista resta un grande amore. Vuole essere presente ai mondiali di fine stagione
Qual è la situazione del ciclismo femminile belga, Kopecky a parte?

Non siamo così grandi, questo è chiaro rispetto ad altri movimenti come Olanda o Italia, ma voglio dire, stiamo diventando più forti. Ci sono atlete che stanno crescendo a vista d’occhio, come la De Wilde ancora U23, o la Ghekiere. E poi ci sono alcune giovani, ne escono fuori ogni anno. Questa è la cosa più importante, continuiamo a crescere. Quindi forse non sarà questo o l’anno prossimo o l’anno dopo ancora, ma sono abbastanza sicura che in futuro avremo una nazionale davvero buona, Kopecky a parte…

Ma senti di essere un esempio trascinante per le altre?

Sì e questo è davvero importante. A volte non mi rendo conto di quanto mi ammirano o di quante cose loro vogliono imparare in realtà. Ma ci provo. Cerco di dare il buon esempio e questo è qualcosa che conta. Anche più di tante vittorie, se puoi lasciare qualcosa per il domani.