“Maga” Bronzini legge la sfera di cristallo per lo sprint di via Roma

21.03.2025
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Quando correva non a caso il suo soprannome era “maga”. Giorgia Bronzini sapeva leggere le carte della corsa e prevedere il futuro di certe azioni. Alcune delle sue vittorie più importanti sono arrivate grazie a queste capacità e alla serenità nei momenti più frenetici. Anche da quando è salita in ammiraglia le ha mantenute, nonostante non sia sempre facile azzeccarci con un ciclismo femminile molto diverso dai suoi tempi. In vista della Milano-Sanremo Women abbiamo voluto chiederle cosa vede nella sua sfera di cristallo.

L’appuntamento della “Classicissima” al femminile è fissato per domani e la sabbia nella clessidra sta già scorrendo. Partenza da Genova alle 10,35 ed arrivo in via Roma a Sanremo dopo 156 chilometri attorno alle 14,20, circa due ore e mezza prima dei pro’. I tre Capi, la Cipressa e il Poggio sono le asperità che potrebbero far evolvere la corsa, ma come succede negli uomini, anche nelle donne il pronostico resta aperto. Si potesse giocare al vecchio totocalcio, sarebbe una gara da “1X2”. Bronzini ci ha dato la sua solita sincera opinione, prendendo spunto anche dalla antesignana della Sanremo Women che si è corsa per l’ultima volta vent’anni fa.

Bronzini ha corso un paio di edizioni della Primavera Rosa. Nel 2005 era compagna di squadra di Nicole Cooke, seconda classificata
Bronzini ha corso un paio di edizioni della Primavera Rosa. Nel 2005 era compagna di squadra di Nicole Cooke, seconda classificata
Tu che hai corso qualche edizione della Primavera Rosa, che era l’attuale Sanremo Women, che ricordo hai della gara?

Di quella gara ricordo la fatica (sorride, ndr). Ai tempi in cui l’ho corsa non ero proprio la Bronzini del finale di carriera. Le salite le soffrivo. Poi correvo in una delle squadre più forti del periodo e tiravo per le mie capitane. Una di loro era Nicole Cooke che fece seconda di un niente nel 2005 (l’ultimo anno in cui si corse, ndr). Ovviamente mi sarebbe piaciuto che avessero organizzato altre edizioni proprio per la spettacolarità della gara. E poi perché all’epoca era una delle poche che avrebbe sfruttato il pubblico in strada per la corsa maschile. Noi atlete l’avremmo sentita di più. Ci è mancata e sono davvero contenta che sia tornata in calendario.

La Sanremo Women sarà di 156 chilometri. Secondo te, visto che la gara maschile è la più lunga in assoluto, ti saresti aspettata che avesse un chilometraggio più alto oppure l’attuale distanza va bene così?

Rispetto alla Primavera Rosa che era di 120 chilometri, penso che la lunghezza della nostra Sanremo sia più che sufficiente. Anche perché non sono assolutamente d’accordo nel portare le gare sempre a distanze e durezze maggiori o sempre più imprevedibili o con più ostacoli. I rischi aumentano e l’eccesso non va mai bene. Così come non sono d’accordo su alcune gare maschili. Si sta portando il ciclismo in generale troppo all’estremo. E’ una cosa negativa per tutti. Dobbiamo ricordare che i corridori non sono dei giullari, ma persone umane. Se la gente vuole un certo tipo di spettacolo, deve guardare i film e non le gare ciclistiche. Questo almeno è ciò che penso io.

Alla Sanremo la Human ci arriva senza le leader Edwards e De Jong infortunate. Malcotti sarà la punta (foto Oskar Scarsbrook)
Alla Sanremo la Human ci arriva senza le leader Edwards e De Jong infortunate. Malcotti sarà la punta (foto Oskar Scarsbrook)
Secondo te come lavoreranno le squadre che hanno solo la velocista come prima punta?

Le squadre che puntano sulle loro ruote veloci dovranno cercare di tenere tutto chiuso. O se dovesse evadere una fuga, dovranno tenerla controllata. Dovranno guardare bene chi c’è dentro e poi ricucire senza strappi, proteggendo la velocista in sicurezza senza sprecare nulla.

E invece come si comporteranno le squadre che hanno altri tipi di corridori?

Queste formazioni secondo me cercheranno di sfruttare qualsiasi opportunità si presenterà, magari anche su ogni minimo cavalcavia o dislivello, non solo sulle cinque salite. E’ facile che di scatti o allunghi ne facciano tanti. Il loro obiettivo sarà quello di stremare le gambe delle velociste e tagliarle fuori dal finale.

Le formazioni che vorranno arrivare in volata alla Sanremo Women dovranno tenere chiusa la corsa il più possibile
Le formazioni che vorranno arrivare in volata alla Sanremo Women dovranno tenere chiusa la corsa il più possibile
La Human della diesse Giorgia Bronzini come affronterà la corsa a livello tattico, se si può dire?

Onestamente per noi non è un momento felice e stiamo soffrendo come squadra. Purtroppo saremo al via con una formazione che non era quella pronosticata. Le nostre punte sono fuori gioco. Ruth Edwards si è dislocata una spalla alla Strade Bianche e Thalita De Jong si è rotta la clavicola al Trofeo Binda. La nostra leader sarà Barbara Malcotti, che fa parte di quelle atlete non veloci cui facevo riferimento prima.

Quindi animerete la corsa?

Noi della Human non faremo il forcing, ci adatteremo alla situazione. Studierò la gara in base alla composizione delle altre squadre e capire chi potrebbe fare gara dura. Daremo indicazioni a Barbara e le altre compagne saranno di supporto a lei. Non credo che sarà una novità per le altre squadre come ci comporteremo noi. Non abbiamo i numeri per sorprenderle. Tuttavia partiamo per portare a casa il meglio possibile per noi ed essere combattive.

Potrebbe evadere una fuga all’inizio e verificarsi un caso simile come alla Omloop Nieuwsblad?

Non penso che alla Sanremo possa succedere ciò che abbiamo visto in Belgio perché quello è stato un episodio che ha fatto scalpore, più unico che raro. Le squadre favorite non perderanno questa occasione, anche perché nel frattempo le scalatrici si sono misurate fra loro, vedendo cosa c’è da fare. Non faranno arrivare lontano la fuga a meno che in quella azione ci siano pedine importanti o delle seconde scelte di livello.

Esordio stagionale. Kopecky durante la recon della Sanremo Women. Per Bronzini è la favorita principale (foto instagram)
Esordio stagionale. Kopecky durante la recon della Sanremo Women. Per Bronzini è la favorita principale (foto instagram)
Fatte tutte queste ipotesi tecnico-tattiche, la maga Giorgia Bronzini guarda la sua sfera di cristallo e… chi vince la Sanremo Women? E perché?

Nel pronostico tutti dicono che attaccherà Kopecky e quando lei attacca non lo fa a caso. La gara ha caratteristiche che le si addicono sia che diventi dura sia che lo sia un po’ meno. Non penso nemmeno abbia scelto a caso di esordire alla Sanremo in questa stagione. Oltre a Kopecky, tra le favorite vedo Balsamo che ha fatto una grande corsa a Cittiglio, non solo per la vittoria, ma anche per come l’ha condotta. E non dimentichiamoci dell’altra Elisa, ovvero Longo Borghini. Se la gara diventerà estremamente dura penso che lei assieme a Vollering saranno quelle più avvantaggiate. Infine inserirei anche Vos, perché lei quando corre queste gare è difficile da tenere a bada.