Donne junior ed esperienza internazionale. Parla Sangalli

17.03.2023
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«Quest’anno vorrei far capire meglio alle junior cosa si dovranno aspettare quando faranno il grande salto nel WorldTour». Paolo Sangalli, cittì della nazionale femminile, ha già indicato la mission da perseguire nei prossimi mesi per le azzurre più giovani.

Il pensiero del tecnico milanese scatta d’obbligo considerando che gli esempi di Barale un anno fa e Ciabocco quest’anno (entrambe passate al Team DSM) potrebbero ripetersi a fine 2023, quando i team più importanti busseranno al mercato di casa nostra per prendere le migliori giovani. Parafrasando lo stesso Sangalli, quella delle junior è una categoria molto didattica, nella quale si insegna alle ragazze a diventare corridori, specie fuori dai propri confini. Dopo le due gare iniziali (in apertura foto Franz Piva), concluse con risultati un po’ a sorpresa, il calendario propone i primi appuntamenti internazionali che daranno il definitivo “la” ad un’annata da seguire con particolare interesse.

Il cittì Sangalli vuole preparare le junior all’eventuale salto nel WorldTour
Il cittì Sangalli vuole preparare le junior all’eventuale salto nel WorldTour
Paolo in questo weekend c’è il Piccolo Trofeo Binda. Cosa ti aspetti?

Come sempre, la gara di Cittiglio è il primo appuntamento internazionale in cui ci dobbiamo rapportare con le straniere. Cambia tanto, forse tutto, per le ragazze che hanno corso le prime due gare in Italia. Per me Cittiglio sarà una tappa di avvicinamento alla Gand-Wevelgem del 26 marzo, che a sua volta mi darà ulteriori indicazioni per la Omloop Van Borsele (21-23 aprile, ndr), il Tour dell’Occitania (6-7 maggio, ndr) e il nuovo Giro delle Fiandre del 21 maggio. Ricordiamoci che fare risultato in queste corse significa poi poter schierare una ragazza in più al mondiale.

Di questo inizio di stagione hai già qualche primo riscontro?

A dire il vero mi sono sentito solo con diversi diesse. Rossella (Callovi, la sua collaboratrice, ndr), che era con me al Nord per seguire in particolar modo la van Drenthe delle elite che si correva sul percorso degli europei, è riuscita a seguire la gara di Gossolengo appena siamo atterrati. Abbiamo visto che le due gare le ha vinte entrambe la Bft Burzoni con La Bella e Baima che sono due junior del primo anno. Non nascondo che questi risultati ci abbiano incuriositi però voglio vedere tutte le ragazze con i miei occhi e lo farò a Cittiglio. Abbiamo un movimento sano, con tante buone realtà che lavorano bene ma per me questo sarà un anno importante e diverso per queste ragazze.

Per quale motivo?

Le attuali junior sono quelle esordienti o allieve che durante la pandemia hanno perso quella continuità psicofisica che è fondamentale a quell’età. Tre anni fa facevano fatica ad allenarsi le elite, figuratevi ragazzine di 13/15 anni. All’epoca qualcuna di loro non aveva in casa rulli o ciclomulini per allenarsi e restare ferme due mesi è stato dannoso. Mentre invece altre hanno fatto pure troppo. E’ vero che sono passati tre anni, ma non avevamo precedenti su cui poter contare e quindi alcune situazioni le vedremo proprio nei prossimi mesi. Spero che il 2023 possa essere una stagione in cui colmare questo gap e in cui ritrovare la vera, giusta continuità.

E sul discorso dei rapporti cosa ci dici?

Anche le ragazze come i maschi non saranno più obbligate ad usare le classiche combinazioni. Ad esempio, chi era già forte prima a crono, ora potrà sviluppare ancora più potenza. Anche questo aspetto andrà seguito con molta attenzione.

Per europei e mondiali Sangalli vuole junior veloci, reattive e che tengano sugli strappi (foto Franz Piva)
Per europei e mondiali Sangalli vuole junior veloci, reattive e che tengano sugli strappi (foto Franz Piva)
Per la Gand sai già chi portare?

Sicuramente il Piccolo Binda mi aiuterà a sciogliere le riserve. Una pre-lista di convocate va comunicata tre settimane prima senza veri dati alla mano. Così dobbiamo affidarci anche a ciò che ci dicono i diesse delle varie squadre. Per la verità loro in maniera molto onesta, come sempre hanno fatto, ci danno un riscontro sulle ragazze più in forma in base ai loro parametri. E questo tipo di dialogo trasparente è stato fortemente promosso dalla Federazione per radicare ancor di più la collaborazione tra nazionale e club. In ogni caso di nomi ancora non ne faccio perché non ho nulla di certo in mano.

Proprio la Bft Burzoni correrà in Belgio. Sarà un ulteriore modo di visionare ragazze.

Sapete che noi cerchiamo di vedere più gente possibile all’opera. Consideriamo sia la ragazza che ogni domenica corre da sola sia quella che è in un team molto più numeroso. Per il resto mi fa piacere che alla Gand ci saranno dodici italiane che faranno esperienza in campo internazionale. D’altronde, come dicevo prima, abbiamo interesse comune a fare punti. A parte il risultato, in queste corse vorrei che arrivasse un messaggio forte. Ovvero capire ciò che c’è fuori dall’Italia. Uno degli obiettivi è far fare più esperienza possibile a più atlete possibili. Se arriva un team WorldTour che, ad esempio, si prende la campionessa italiana, io vorrei che lei sapesse già cosa c’è di là.

Venturelli e Toniolli sono le due ragazze che guidano la nidiata. C’è qualche altra ragazza da cui il cittì Paolo Sangalli si attende qualcosa in particolare?

Ripeto che di nomi non ne faccio (sorride, ndr), ma ovvio che loro due siano quelle più esperte, visto che sono già nel giro azzurro stabilmente. Federica (Venturelli, ndr) adesso sta recuperando perché tra ciclocross e scuola ha passato un inverno intenso. Non può essere sempre performante ed è necessario che tiri il fiato. Rientrerà con calma. Con Alice (Toniolli, ndr) invece approfondiremo il discorso crono. Diciamo che in generale mi aspetto conferme da tutte, a cominciare dalle junior del secondo anno, che dovrebbero fare la differenza.

E in vista di europeo e mondiale che atlete ci vorranno?

Serviranno ragazze esplosive, reattive e veloci. Entrambe le corse, seppur con qualche differenza, prevedono strappi, curve secche e rilanci. Ne abbiamo diverse di corridori così ma dovremo lavorare assieme affinché ci arrivino in forma visto che il mondiale ad agosto ci scombussola un po’ i piani. Abbiamo tempo per prepararci e farci trovare pronti.