Ciabocco a ruota libera tra Australia, Dsm e la Omloop mancata

22.02.2024
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La curiosità ci è sorta guardando la starting list della Omloop Het Nieuwsblad femminile, tradizionale apertura europea del WorldTour anche tra i maschi in programma il 24 febbraio. Cosa ci fa una ragazza “peso paglia” di 19 anni in una gara che è un Fiandre in miniatura? Sicuramente esperienza, ma la risposta completa ce l’ha fornita Eleonora Ciabocco.

Per la verità è stata l’occasione per parlare di tanto altro con la marchigiana al secondo anno col Team dsm-firmenich PostNL, che ora racconta con maggiori dettagli rispetto al passato i propri aneddoti. Ciabocco ha iniziato il 2024 dall’Australia, però il suo calendario è ancora in via di definizione. Nel frattempo si è iscritta all’università di Camerino (alla Facoltà Ambiente Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali), aggiungendo ai suoi obiettivi anche la volontà di conciliare tutti gli impegni nel migliore dei modi.

Eleonora facciamo un piccolo recap partendo dalla trasferta australiana. Com’è andata?

Era la seconda volta che andavo in Australia dopo i mondiali di Wollongong. La preparazione non ha riguardato solo gli allenamenti. Siamo stati seguiti dal nostro staff in tutto e per tutto per l’avvicinamento e poi per lo smaltimento del jet lag. Siamo arrivate laggiù il lunedì e il Tour Down Under iniziava al venerdì, per cui siamo riuscite a prendere bene i ritmi. Solo a Geelong, dove abbiamo corso un criterium e la Cadel Evans Race (che quest’anno si chiamava Deakin University, ndr), abbiamo trovato del vento e un po’ freschino, ma in generale il caldo non è stato un grande problema. Anche perché ci eravamo preparate a dovere.

In che modo?

A ridosso della partenza, il nostro staff ci aveva detto di fare una decine di saune, praticamente una al giorno. Ci aveva fatto un programma su come affrontarle in modo graduale. Io sono andata nel centro spa di un hotel di Montegranaro, che è a pochi minuti da casa mia a Corridonia. Ci andavo al pomeriggio dopo l’allenamento. Ho alternato la sauna finlandese a quella mediterranea. La prima è sui 90 gradi, la seconda sui 40. Ho iniziato con la prima facendo sedute da 5 minuti intervallate da docce fredde o ghiaccio. Poco alla volta sono arrivata a fare anche dei cicli da 15 minuti in quella finlandese che quasi non mi faceva sentire quella mediterranea (sorride, ndr).

Eleonora si è goduta la famiglia a casa. Qui col fratello Elia e la sorella Elisa, ex corridori che l’hanno ispirata a correre in bici
Eleonora si è goduta la famiglia a casa. Qui col fratello Elia e la sorella Elisa, ex corridori che l’hanno ispirata a correre in bici
A livello di gambe invece com’è andata?

Sono arrivata in Australia preparata. Mi sentivo bene e non ho sofferto di nulla. I miei compiti erano quelli di aiutare la squadra. L’obiettivo era lavorare per Megan Jastrab, la nostra velocista, ma prima di partire è caduta rompendosi il bacino e quindi le volate le ha fatte… Barale! Ci siamo dovute reinventare ed è stato divertente perché abbiamo fatto ancora più squadra, scoprendo qualcosa di nuovo in ognuna di noi.

Di risultati ne avete raccolti in effetti.

Siamo andate forte, anche se riconosco che il livello non era altissimo. Francesca si è piazzata diverse volte tra le prime cinque-sei. L’olandese Nienke Vinke, mia coetanea, ha fatto seconda di tappa a Willunga Hill e poi nella generale, conquistando la maglia di miglior giovane. Abbiamo vinto la classifica a squadre del Tour Down Under, dove abbiamo gestito momenti difficili nell’ultima tappa. Ed anch’io sono soddisfatta di me stessa. Alla Deakin University (corsa WorldTour australiana, ndr) ho chiuso 14ª nel primo gruppo aiutando nel finale Francesca, che ha fatto sesta, a riportarla sulle contrattaccanti.

Esperienza. Ciabocco nel 2023 ha corso sul pavè la Nokere Koerse, una gara poco incline alle sue caratteristiche
Esperienza. Ciabocco nel 2023 ha corso sul pavè la Nokere Koerse, una gara poco incline alle sue caratteristiche
Hai avuto qualche indicazione per le prossime gare?

Certamente ho avvertito buone sensazioni, seppur con le debite proporzioni. Noi ci eravamo preparate molto bene, ma come accennavo prima, la concorrenza non era molto alta. Avremo riferimenti maggiori con le gare in Europa e da lì, personalmente, capirò meglio la mia condizione. dopo un mese di allenamenti a casa

Quindi sabato correrai in Belgio la Omloop Het Nieuwsblad, una gara così poco incline a te?

A dire il vero no (risponde divertita, ndr). Ho visto che sono inserita nella lista partenti ed infatti alcuni miei conoscenti mi hanno scritto qualche giorno fa dicendomi che mi avevano messa nel fantaciclismo. Gli ho dovuto dire però che è un errore dei vari siti specializzati. Non so il motivo perché la squadra me lo aveva comunicato per tempo.

Sarebbe stata comunque una giornata in cui fare esperienza.

Sì certo. In Belgio non ho corso molto. Ho fatto il mondiale di Leuven nel 2021, la Gand-Wevelgem juniores l’anno successivo che non ha quasi nulla di quella elite. L’anno scorso ho disputato quattro gare, tra cui la Danilith Nokere Koerse che ha diversi tratti in pavè ed è molto lontana dalle mie caratteristiche. La filosofia della squadra però è proprio quella. Far fare esperienza a tutte le ragazze in questo tipo di gare o in quelle meno adatte. Infatti ad esempio Barale correrà la Omloop Het Nieuwsblad.

Notiamo sempre di più e con piacere quanto tu ti sia inserita benissimo e velocemente nella squadra. E’ giusta questa impressione?

Mi trovo davvero bene. A distanza di più di un anno sono sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta. Qualcuno diceva il contrario o che avrei trovato difficoltà. Invece no, pressioni non me ne danno. Anzi da junior ero sempre tesa prima delle gare, mentre ora sono molto serena. Ci siamo conosciute tutte molto bene perché i nostri tecnici ci fanno stare in camera sempre con compagne nuove proprio per questo motivo. E poi siamo giovanissime, pensate che la più grande è Rachele (Barbieri che ha compiuto 27 anni ieri, ndr).

Con lo studio come ti stai organizzando?

Sto provando a trovare i giusti incastri. Avrei voluto studiare fisioterapia, ma non era un indirizzo compatibile con la mia attività. Ne ho scelto un altro che mi piaceva ed in questo senso l’università di Camerino è fantastica perché essendo on-line mi dà la possibilità di gestirmi come posso. Sono poi entrata nel progetto legato agli atleti quindi sono veramente avvantaggiata. Attualmente sto studiando geologia per un esame, ma credo che rimanderò l’appello visto che sarò via a correre.

In Australia sono state buone le sensazioni provate in gara da Ciabocco
In Australia sono state buone le sensazioni provate in gara da Ciabocco
A questo punto il calendario di Eleonora Ciabocco cosa prevede?

Non ce l’ho ancora programmato anche perché noi che siamo andate in Australia abbiamo saltato il ritiro di gennaio dove solitamente si fa una prima programmazione. Quindi il condizionale è più che mai d’obbligo. Al momento so che dovrei correre la Strade Bianche e poi il Trofeo Binda. So che dovrei fare la Freccia del Brabante e poi un po’ di Ardenne tra cui la Liegi, che sarebbe la prima volta per me. Dato che la Vuelta verrà posticipata, potrei correre l’Itzulia Women e la Vuelta a Burgos. Qualcosa di più preciso lo saprò nelle prossime settimane.