Van Empel e Pieterse: i nuovi talenti del ciclocross in rosa

08.12.2022
5 min
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Hulst, 27 novembre: prima Pieterse e seconda Van Empel. Anversa, 4 dicembre: prima Van Empel e seconda Pieterse. Nel ciclocross la Coppa del Mondo al femminile non esce da questo entusiasmante dualismo che ha completamente sovvertito le gerarchie consolidate negli anni. Se la nazione guida non cambia essendo entrambe olandesi, stiamo assistendo a un profondo rinnovamento, in maniera repentina come solitamente nel mondo femminile offroad non capita spesso.

Siamo di fronte a due ragazze giovanissime, ancora U23, profondamente diverse e per certi versi anche contrapposte. Sembra che fra loro stia sviluppandosi quella rivalità in gara sulla quale il ciclismo olandese ha costruito le sue recenti fortune (ma anche qualche disgrazia…) nel mondo della strada. Sono due personaggi tutti da scoprire (nella foto d’apertura l’arrivo di Flamanville nel gennaio 2022, da sinistra Van Empel e Pieterse), una, la Van Empel profondamente concentrata sul suo mestiere, tanto che qualcuno la considera alla stregua di un robot. L’altra, la Pieterse, molto più naif.

Tra ciclocross e mtb

A tal proposito curioso un aneddoto raccontato tempo fa dal coach della nazionale offroad Gerben De Knegt: «Nel 2019 a marzo avevo già annunciato a Puck che a ottobre sarebbe stata parte della spedizione olandese ai mondiali di mtb in Canada. Lei mi guarda quasi incredula e dice: “No, coach, in quei giorni ho già prenotato una settimana di vacanza a Texel con le mie amiche…”. Naturalmente è venuta in Canada ed è finita settima».

Quello della mtb è un altro dei punti in comune fra le due ragazze: entrambe sono figlie della nuova generazione ciclistica che quasi non tollera più la specializzazione, ma vive della multidisciplinarietà. Entrambe svettano nel ciclocross, entrambe lo fanno anche nella mountain bike (la Van Empel iridata di categoria 2022, la Pieterse argento nel 2021), entrambe vogliono andare a Parigi 2024 e non solo per fare presenza e assaggiare le crepes… Con la differenza che la Van Empel vuole dire la sua anche su strada.

La Van Empel sta emergendo anche su strada: qui è bronzo in linea agli europei 2022 (a destra)
La Van Empel sta emergendo anche su strada: qui è bronzo in linea agli europei 2022 (a destra)

Alla corte di Marianne

Per questo nel 2023 seguirà la grande Marianne Vos nel team di riferimento del ciclismo olandese, la Jumbo Visma, puntando a far bene già nelle classiche di primavera. Molti la paragonano a Van Der Poel, invece ci sono riferimenti che l’assimilano a Evenepoel: come l’iridato belga, anche la Van Empel ha iniziato tardi ad andare in bici. Prima si dedicava al calcio, nell’RKSV Nuenen e ci sapeva anche fare, tanto che gli osservatori della sezione femminile del Bayern Monaco l’avevano già segnalata. Utilizzando la bici d’inverno per tenersi in forma, Fem si è però appassionata e ha scelto di cambiare, trovando nei genitori pieno sostegno.

Ecco un altro fattore che unisce le storie delle due ragazze: la passione di famiglia. In casa Van Empel suo padre Jean Paul è una vera guardia del corpo. Per Fem la gara inizia molto prima dello start, quando mette le cuffie alle orecchie e sale sui rulli per il riscaldamento. Lo sguardo è fisso e il padre provvede che non venga disturbata. D’altronde anche lui correva in bici come lo zio Micky, anzi l’allenatore di quest’ultimo, Aschmin Van Oorschot è quello che ora allena Fem e non esita a mettere un freno alla sua protetta.

Puck con i genitori Pieterse, che non la lasciano mai nelle sue trasferte
Puck con i genitori Pieterse, che non la lasciano mai nelle sue trasferte

La presenza dei genitori

«Dopo che ha vinto le sue prime due gare di Coppa nel 2021 – raccontava all’inizio della stagione – ho deciso di cambiare la sua impostazione di allenamento, puntando più sulla resistenza anche a scapito dell’esplosività perché sapevo che in Fem la resistenza è una dote innata che va coltivata. Deve crescere con calma, per non fare la fine di Ceylin Del Carmen Alvarado che dopo l’iride del 2020 è andata in calando. Fe può scattare, osa mettere le mani sul fondo del manubrio, può variare il ritmo e pedalare da sola. Le altre non sono così versatili».

Anche i genitori di Puck sono sempre presenti, anzi. A Fayetteville, quando ha vinto il titolo mondiale under 23, suo padre Joost era ai box a lavare le bici a ogni giro, sua madre Ella gli consegnava la bici pulita. Anche la sorellina Isa va in bici, ma per sapere se sarà alla sua altezza bisognerà attendere, ha solo 4 anni… Intanto pedala con i genitori nelle loro escursioni nei boschi. Genitori che sostengono Puck in tutto e per tutto, come anche i suoi insegnanti al Municipal Gymnasium Johan Van Oldenbarneveld: più successi otteneva, più gli insegnanti avevano capito perché certe volte non finiva i compiti…

Prima vittoria per la Van Empel in Coppa, a Vermiglio 2021. Si ripeterà il 18 dicembre?
Prima vittoria per la Van Empel in Coppa, a Vermiglio 2021. Si ripeterà il 18 dicembre?

Imparare a perdere…

A inizio stagione la bilancia pendeva fortemente a favore della Van Empel, ora c’è più equilibrio ma, come detto, la rivalità fra le due cresce. A Hulst se n’è avuta la dimostrazione: la Van Empel era in testa, ma al terzo giro una caduta le ha storto il manubrio e manomesso il deragliatore che non tornava più indietro. Così Fem ha perso concentrazione e Puck l’ha sorpassata in tromba. All’arrivo era fuori di sé rifiutando inizialmente il contatto con i media con cui ha poca dimestichezza. Cosa che non è sfuggita al suo allenatore: «Deve imparare a perdere prima di vincere…».