Tatiana non corre dal campionato italiano e non ha corse nel programma. Tatiana risponde nervosa ai messaggi. C’è qualcosa di insolito. Così quando il 24 agosto le Fiamme Azzurre danno il via libera per l’intervista alla Guderzo, perché questo prevede la prassi, basta una domanda per capire tutto.
«Il mio programma è semplice – dice – mi sto prendendo una pausa. Sto procedendo con la mia carriera di donna e non più di sportiva. Aspetto un bambino. Ho avvisato le Fiamme Azzurre e la Top Girls. Le persone più vicine l’hanno capito perché ho cominciato a rifiutare il bicchiere di vino. Devo avere la fama di alcolizzata (ride, ndr). E quando ieri mi hai mandato quel messaggio, ho detto al mio compagno: “Mi ha sgamato!”. Se possibile, cerchiamo di non dirlo subito, vorrei essere sicura. Però ecco come stanno le cose…».
Una strana sensazione
In effetti la sensazione c’era. Un misto di intuito e il ricordo delle ultime parole dopo il Giro d’Italia del 2021, quando mise la maternità al primo posto. Poi la scelta di correre ancora un anno con Lucio Rigato e di colpo il lungo silenzio. Al punto di chiedersi se a un certo punto se ne fosse pentita.
«Sono sempre stata abbastanza onesta con me stessa – dice – e l’anno scorso è terminata la mia carriera di atleta al 100 per cento con obiettivi ben delineati. I sacrifici hanno iniziato a farsi sentire, ma la passione per la bici c’è sempre stata e mi andava di insegnare quel che ho imparato nei miei anni, pensando che le soddisfazioni magari arrivano quando meno te le aspetti. Così ho accettato di stare un altro anno con Lucio, senza lo stress delle stagioni precedenti. Le gare e le preparazioni sono diventate sempre più dure e io non ho più vent’anni».
Puntavi alla maglia tricolore?
Volevo alzare le braccia, ma ho trovato un percorso fuori dalle mie caratteristiche. Volevo andare al Giro, ma la salute ci ha messo lo zampino e non volevo averne un brutto ricordo. Già l’inizio di stagione era stato travagliato, con un po’ di problemini fisici e altri in famiglia che mi hanno distolto. Insomma, avevo promesso a Lucio che avrei trasmesso alle ragazze il mio ciclismo. E da quello che leggo e che dicono, ci sono riuscita. Questo mi rende orgogliosa. E’ stato un anno emozionante sul piano umano, sotto tono su quello atletico.
E adesso diventi mamma.
Avevo detto e dichiarato più volte quale fosse il mio più grande obiettivo e così è stato. Sono anche contenta di aver fatto l’ultima corsa, il campionato italiano, con la maglia delle Fiamme Azzurre, che in questi anni mi hanno dato la possibilità di vivere di ciclismo. Oggi è tutto diverso, ma non dimentico chi mi è stato vicino.
Quando hai scoperto di essere incinta?
In realtà me lo sentivo. Ero in ritiro con la squadra a Livigno. La mattina come sempre ho misurato i battiti e nonostante venissi da due giorni di recupero, erano insolitamente alti. Non volevo che le altre capissero, perché non sarei riuscita a nascondere la mia gioia. Così ho aspettato di tornare a casa e ho fatto un test, che ha confermato quello che già sapevo.
La reazione?
Io non ho mai pianto per una vittoria, neanche al mondiale che ho vinto. Ridevo tanto, forse ebbi l’occhio lucido sul podio con l’Inno di Mameli. Questa volta invece ho pianto in casa da sola. Eh, se ho pianto! Poi l’ho tenuto segreto. Qualche giorno dopo c’era l’anniversario e ho aspettato per dirlo al mio compagno Maurizio. Quando è tornato, gli ho fatto la sorpresa. Ho fatto i salti mortali per non dirglielo prima…
Un desiderio che c’era da tanto?
L’avevo provato tante volte, ma ogni volta si posticipava. Un anno ho vinto il mondiale, un altro c’era qualcosa. La vita mi ha dato la possibilità di andare avanti con la mia carriera, si vede che non era tempo o non ero pronta, ma di fatto è arrivato molto più tardi di quello che avevo programmato da bambina. Avrei voluto avere un figlio a vent’anni, come mia mamma, per essere una madre giovane. Due giorni fa (il 22 agosto, ndr), ho compiuto gli anni e giuro che faccio fatica a pensare di averne 38. Questa notizia me ne ha tolti 10 buoni…
Come la vivi?
Come ogni futura madre, passo dal non voler comprare nulla a guardare i siti per comprare il mondo. Come lo vestirò? Sarò una buona mamma? Passo dalle emozioni alle paure più grandi, che non ho mai avuto andando in bici. Le sensazioni di una vita completamente diversa. Sto riducendo gli allenamenti in base a come mi sento, ma qualche giretto lo faccio, proprio per non smettere di colpo e avere un doppio trauma. Certe volte ho paura che andare bici sia pericoloso, per le auto, una caduta… Esco a ore improbabili, perché nessuno si renda conto. Un po’ di pancetta infatti c’è già.
Maschio o femmina?
La mamma è curiosa, avrei voluto scoprirlo dal giorno in cui ho saputo di essere incinta. Il papà vorrebbe saperlo alla fine. Ma visto che ai primi di settembre dovremmo saperlo, bisognerà concordare una linea comune.
Perché sei sparita?
Sto cullando questa cosa con molta gelosia, come se dicendolo al mondo, il segreto smettesse di essere mio. Non pubblico cose sui social, non mi piace. Anzi, davvero se si potesse aspettare un po’ per dirlo…
Nessun problema, ci aggiorniamo più avanti, congratulazioni e grazie per la fiducia.
Grazie a voi per la pazienza.
Oggi alla vigilia del mondiale donne a Wollongong e 13 anni dopo la sua vittoria di Mendrisio 2009, Tatiana ha deciso di dare la splendida notizia al mondo. Questo pezzo è tale e quale lo scrivemmo quando ci raccontò tutta la storia un mese fa ed è il nostro pegno all’amicizia e alla fiducia che ci ha regalato quel giorno. Tanti auguri, mamma Tatiana! E in bocca al lupo alle azzurre d’Australia…