Zana, gioiello in casa Bardiani: obiettivi, speranze, programmi

17.11.2021
4 min
Salva

Filippo Zana esce da un 2021 più che positivo. Il corridore della Bardiani Csf Faizanè ha vissuto una stagione particolare, almeno per noi italiani. E cioè, Filippo pur appartenendo ad una professional ha svolto molte gare internazionali tra gli U23: Coppa delle Nazioni, Tour de l’Avenir e mondiale. All’estero con le continental legate alle WorldTour tutto questo è più normale.

Ma questo tipo di calendario gli ha dato parecchio. Lo ha fatto crescere. Ha ricevuto una buona visibilità. E saggiare certi palcoscenici da protagonista non è cosa da poco. E per questo il veneto può guardare avanti con fiducia. 

Per Filippo alcuni giorni di vacanza a Lanzarote (Canarie) con la ragazza Francesca
Per Filippo alcuni giorni di vacanza a Lanzarote (Canarie) con la ragazza Francesca
Filippo, hai già ripreso la preparazione?

Da una settimana. Ma prima ho fatto un po’ di vacanza. Sono stato nove giorni a Lanzarote, con la mia ragazza, Francesca. In tutto sono stato fermo tre settimane. Tre settimane di totale relax.

E alla ripresa come è andata?

Le prime uscite sono sempre un po’ più dure. Però ci ho messo tanta grinta! Mi mancava la bici a dire il vero. In quelle tre settimane non l’ho toccata perché quando inizi di voglia ne devi avere tanta, ma proprio tanta. E adesso mi sto divertendo.

Cosa hai fatto alla prima uscita?

Una passeggiata. Sono andato verso Bassano del Grappa. Mi mancavano le mie strade. E’ stato bello così, anche se poi durante l’anno ci vado tutti i giorni in pratica. Alla fine ho fatto due orette, 60 chilometri. Ero lì tranquillo e beato. Me la sono proprio goduta la mia ripresa. 

E in queste tre settimane di stop ti sei ingrassato?

Rispetto al periodo in cui ero al top ho messo su tre chili. Ma il problema, almeno per me, non è stato tanto questo periodo, ma quello delle Feste che verranno: Natale, Capodanno… E’ lì che sarà dura!

Hai in programma dei ritiri?

Dal 5 al 19 dicembre andremo in Spagna, a Benidorm. Siamo un gruppo ristretto, non tutta la squadra. Ci siamo organizzati da noi, però avremmo anche meccanici e massaggiatori al seguito. E poi a gennaio ci sarà il ritiro vero e proprio con il team, ma non sappiamo ancora se sarà di nuovo in Spagna o al Cicalino in Toscana.

Quali saranno gli obiettivi 2022 di Filippo Zana?

Per prima cosa entrare negli otto che andranno al Giro e poi disputare un bel Giro. L’obiettivo sarebbe vincere una tappa e non è facile con quel parterre. Quest’anno poi ce n’è una bella, non troppo lontano da casa mia, quella che arriva a Lavarone.

Amadori ne ha fatto un perno della nazionale U23: capitano all’Avenir, regista al mondiale
Amadori ne ha fatto un perno della nazionale U23: capitano all’Avenir, regista al mondiale
E l’idea di iniziare a curare un po’ la classifica non ce l’hai? In fin dei conti hai già due Giri nelle gambe e hai fatto terzo all’Avenir…

Si, un po’ sì. Ma prima vediamo come va anche la preparazione. Se per esempio al Tour of the Alps le cose andassero bene, si potrebbe ipotizzare di fare qualcosa di più al Giro. Intanto però partirei dal puntare a gare meno importanti e portare a casa qualcosa.

Inverno 2020-2021 e inverno 2021-2022: quanto è diverso Filippo Zana?

Sono più consapevole di me stesso. So che allenandomi bene posso arrivare lì davanti. Ho tanta voglia di fare bene, come l’anno scorso e anche di più. Quella passata è stata una bella stagione e so che dovrò lavorare duro per ripetermi e fare ancora meglio.

Un po’ bisogna ringraziare il cittì Amadori che ti ha dato l’opportunità di calcare eventi internazionali in azzurro…

Lo devo ringraziare eccome. Lui e anche la famiglia Reverberi che mi hanno fatto fare un calendario di primo ordine. Sono arrivato sempre in ottime condizioni alle gare. Ho vinto la prima gara a marzo e poi sono sempre stato molto costante. E questo mi dà fiducia, mi dà la carica per lavorare duramente e continuare ad alzare l’asticella.