Intercettiamo Nizzolo in Spagna, più precisamente a Guijuelo, provincia di Salamanca, regione di Castilla y Leon, dove ha appena concluso l’omonima breve corsa a tappe. Si è trattato del suo ritorno alle gare dopo il campionato italiano, il corridore in forza alla Israel Premier Tech è rimasto lontano dalle corse per un mese. Nella prima metà di stagione non è riuscito a cogliere quanto si sarebbe aspettato, complice un infortunio che ad inizio stagione lo ha rallentato.
In terra spagnola Nizzolo ha colto la sua prima vittoria stagionale e la classifica a punti, oltre ad aver ritrovato morale e fiducia. Il periodo di lavoro sembra aver funzionato a dovere.
«Sono contento di aver vinto e di averlo fatto proprio al ritorno alle corse dopo un periodo di pausa – ci dice – quel che è successo nella prima parte di stagione è da mettere alle spalle, ora guardo avanti».
In questo mese di stop dalle corse che hai fatto?
Sono stato un po’ a riposo e poi sono andato in ritiro a Livigno per 18 giorni. Ho lavorato bene cercando la condizione per affrontare al meglio la seconda parte di stagione. Sono tornato a casa soddisfatto del lavoro fatto e di come mi sento, e queste sensazioni le ho ritrovate anche in corsa, sono doppiamente felice.
Cosa non è andato nella prima parte di stagione?
In sostanza credo di aver gestito male l’infortunio dopo la Sanremo, dovevo rimanere a riposo un po’ di più ed avere più pazienza. Invece sono andato in ritiro in altura troppo presto e questa fretta l’ho pagata a caro prezzo non arrivando in condizione.
Hai parlato anche con la squadra?
Ci siamo confrontati, alla fine quelli fatti sono stati errori a fin di bene, una cosa è certa, anche a 33 anni non si smette mai di imparare!
Dopo questa parentesi in terra iberica cosa farai?
Correrò due gare in Belgio, il 7 ed il 10 di agosto, in quelle corse capirò, insieme a Bennati se potrò entrare nella squadra dell’europeo. Successivamente farò rotta in Germania per la Classica di Amburgo, il 21 agosto, poi volerò in Canada prima di tornare a correre in Italia nelle corse di fine stagione. Voglio prepararmi al meglio in vista del mondiale australiano, per il momento l’europeo (in programma il 14 agosto a Monaco di Baviera, ndr) è in forse.
Con il cittì Bennati hai parlato di questi due appuntamenti?
Ci siamo sentiti abbastanza spesso, anche dopo la Vuelta a Castilla y Leon, ho in mente di fare il mondiale bene ma per farlo ci vuole condizione. Non vorrei neanche forzare troppo la preparazione rischiando di compromettere tutti e due gli appuntamenti.
E lui che dice?
Sicuramente è contento di come sono andato ed anche io lo sono. Avere un risultato positivo dopo un lungo periodo di lavoro è incoraggiante per il futuro. Nonostante i buoni risultati ottenuti di recente non so ancora se sarò parte della squadra dell’europeo.
Il percorso del mondiale lo hai visionato?
Sì, sono arrivati dei video e delle foto, è un bel percorso, impegnativo. Ci vorranno tante gambe per rimanere con i migliori e sarà importante arrivare super preparati.
Con l’assenza di Colbrelli sei l’ultimo italiano titolato, la tua esperienza potrà essere utile a questo gruppo?
Quello che ho detto anche a Bennati è che se non dovessi avere la condizione massima per essere leader, mi piacerebbe comunque mettermi a disposizione. Penso che la mia esperienza possa essere utile alla squadra, ci sono dei giovani interessanti che probabilmente potranno giocarsi un posto per l’europeo e perché no, magari qualcuno di loro anche per il mondiale.