Con il commissario tecnico della nazionale italiana di mountain bike, Mirko Celestino, ci eravamo lasciati a maggio. In quel momento il tecnico si aspettava degli squilli importanti dai ragazzi e dalle ragazze che avrebbe portato a Parigi. Sin lì in effetti non si erano visti molto, ma proprio dopo quell’intervista arrivarono le risposte che Celestino aspettava.
Risposte che, nelle gare conquistate da Ferrand Prevot e Pidcock, si sono trasformate nel complesso in una buona gara a cinque cerchi da parte dei ragazzi, con un bronzo sfiorato da Luca Braidot. O forse tolto dalla malasorte. Fatto sta che il friulano, Simone Avondetto, Martina Berta e Chiara Teocchi, chi più chi meno, hanno fatto bene.
Mirko, partiamo ovviamente da Braidot: alla fine non male, per come si era messa. Anche se la medaglia è stata “di legno”.
Visto tutto quello che Luca ha fatto per arrivare lì, siamo venuti via con un po’ di amaro in bocca. Alla fine si accettano anche queste cose, sappiamo che la mtb è uno sport che prevede con una certa frequenza questa problematica, la foratura o il guasto meccanico. E a volte oltre alle prestazioni serve un pizzico di fortuna.
Che foratura è stata? Ricordiamo che Braidot ha forato la gomma anteriore al secondo giro…
Nasce da un suo errore. Il che ci sta in certi frangenti. E’ avvenuta in un punto “stupido”. Ci siamo stati, soprattutto con le ragazze, tutta la settimana. Tutto il tempo a dire: «Metti le ruote lì. Fai questa linea qua…». Ma niente, se non entravi bene in quel punto erano guai. E infatti quella roccia ha “battezzato” parecchie gomme.
Chiaro, venivano fortissimo, erano ancora in tanti e non si ha sempre la possibilità di scegliere la propria linea…
Esatto. Erano ancora tutti in fila, la velocità era altissima ed è bastato pochissimo perché pizzicasse la ruota anteriore.
Poi cosa è successo?
E’ arrivato ai box e devo dire che i meccanici hanno fatto un bel cambio, e via. Merito a lui perché vista la situazione e i ritmi non pensavo proprio che riuscisse a reagire in quella maniera. E’ tornato vicino alla medaglia, è stato un grande per quello che ha fatto. Anche perché la sua foratura è avvenuta nel momento peggiore.
Cioè?
Proprio in quell’istante Pidcock stava attaccando. Mi hanno comunicato: «Luca ha bucato» mentre Pidcock mi passava davanti con Koretzky a ruota. Da lì si è accesa la gara e ho detto: «Addio, questa foratura la paga doppia». E invece si è è messo sotto ed è arrivato fino a 7” dal podio. L’ultimo giro lo vedevo che passava con i denti stretti. Luca ha cambiato faccia nell’ultimo giro: era trasfigurato, ma è normale. Non è mai riuscito a trovare un attimo per respirare. Ma non poteva fare altro. Si è detto: «Tiro dritto e se salto, salto…».
E degli altri, cosa ci dici?
Avondetto era contentissimo della trasferta, ma non della gara. Non era un percorso adatto alle sue caratteristiche, perché era un tracciato, come si dice in gergo ciclistico, da gente con gamba piena. Mentre lui preferisce anelli più tortuosi e tecnici, però ha finito a testa alta. La reazione che ha avuto alla fine mi è piaciuta tantissimo perché nonostante fossero le sue prime Olimpiadi, e nonostante il posto se lo sia guadagnato senza rubare niente a nessuno, all’arrivo aveva una faccia triste. Io gli ho detto: «Simo, deluso?» e lui ha risposto solo con sì. Un sì secco, senza dire altro o cercare scuse. E questa è una mentalità vincente. Sia lui che Luca sono stati due ragazzi splendidi. Luca lo conosco di più, sono ormai tanti anni che ci lavoro, ma gli si leggeva negli occhi quello che voleva fare. In otto anni da commissario tecnico non l’avevo mai visto così. Aveva la cattiveria negli occhi, la determinazione. Ogni tanto andavamo giù nel garage dove c’erano le bici e lui era lì da solo che guardava la sua. La controllava. Pensava. Poi tornava in camera. E di nuovo tornava giù.
Storie olimpiche…
Davvero un atteggiamento bellissimo, intenso. Quello per me è stata la vittoria. Mi piace vedere gli atleti così. E’ quello che voglio.
E le ragazze?
Da Chiara Teocchi alla fine non si poteva pretendere chissà cosa. Lei ogni tanto tira fuori il coniglio dal cilindro, come è visto in Brasile per esempio, ma ha fatto il suo. Pensavo ad una top 10 per lei, è arrivata undicesima. Siamo lì. Ha lottato molto. Un po’ più di delusione c’è per Martina Berta, ma la perdoniamo perché comunque è giovane. In realtà pensavo che tutta questa stagione riuscisse a fare qualcosa di più.
E’ arrivata 14ª, realisticamente la vedevi sul podio, oppure una top 5 sarebbe stata più alla sua portata?
Dai segnali che aveva dato in Coppa se fosse arrivata nelle cinque sarebbe stata una vittoria. Ma ripeto, è giovane. Martina ha fatto una bellissima partenza, poi però l’ha pagata giro dopo giro. Speriamo che queste gare così importanti facciano bene alle ragazze e che riescano ad arrivare all’appuntamento con la determinazione che avevano gli uomini. Ad Olimpiadi e mondiali ormai bisogna andare per vincere, non per partecipare. Tre anni fa a Tokyo si percepiva proprio nell’aria che c’era qualcosa che non andava. Sembravano tutti già appagati per il solo fatto di essere lì.
Stavolta insomma è stato diverso…
Una delle cose bellissime che mi ha detto Luca mesi fa è stata: «Mirko, se non avrò la gamba per competere ad alto livello alle Olimpiadi, lascio il posto ad un altro. Non voglio tornare a casa come a Tokyo perché è stata una delle sconfitte più brutte della mia carriera».
Ultima domanda Mirko, che è più una curiosità: era giusto questo percorso per un’Olimpiade? Secondo molti era troppo veloce. Tuttavia i valori in campo sono stati rispettati…
Ha vinto il più forte, secondo Koretzky, terzo Hatherly. Sapete una cosa? Durante la mattina stavo andando sul campo gara con gli altri dello staff e gli ho detto: «Ora che siamo lontano dai ragazzi facciamo i pronostici». Ho detto il mio: Pidcock, Koretzky, Hatherly e Luca nei cinque.
Preciso…
Questo per dire che nonostante il percorso non piacesse alla maggior parte dei ragazzi (non solo italiani, ndr), i valori sono stati rispettati. In effetti sembrava più una pista infinita di pump track molto scorrevole, con tutti appoggi e velocissima.