Murgia, Gravine e Valle d’Itria: la Puglia che non smette di stupire

06.10.2023
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C’è una Puglia che grazie al ritmo lento della bici è pronta a accogliere il cicloturista in un territorio abituato a stupire, chilometro dopo chilometro. Murgia, Gravine e Valle d’Itria: qui si incontra un vero e proprio eden. E’ infatti possibile sfiorare e toccare con mano, pedalata dopo pedalata, alcuni dei luoghi che hanno reso famosa questa Regione nel mondo e lo continuano a fare da secoli. Dai trulli di Alberobello, alla vista mozzafiato di Polignano a Mare. Dalla Cattedrale di Ostuni al maestoso Castel del Monte (foto in apertura Shimano Steps). 

Bellezze inestimabili che si accompagnano a una gastronomia sempre ricca e ideale per deliziare il palato tra una tappa e l’altra. Per scoprire il territorio ed entrare nello spirito di queste magnifiche mete, faremo un viaggio in quattro differenti itinerari.

Viaggio nell’entroterra

Si parte da Margherita di Savoia per arrivare ad Altamura: 115 chilometri con 1.420 metri di dislivello. Si pedala attraverso il parco nazionale dell’Alta Murgia: un territorio aspro e sconfinato. Dalla costa ci si addentra verso i monti senza affrontare pendenze proibitive. A 540 metri di quota, su una delle colline più elevate dell’Alta Murgia, si incontra il maestoso Castel del Monte, dal 1996 inserito nel Patrimonio Unesco, iconica fortezza voluta da Federico II di Svevia e da sempre uno dei simboli più famosi della Puglia. Da qui si prosegue tra paesaggi lunari, che cambiano colore ad ogni stagione dell’anno e meritano di essere ammirati ogni volta. 

Dopo 100 chilometri si raggiungono Gravina in Puglia, arroccata su un imponente canyon, e il borgo medioevale di Altamura che vanta una delle più belle cattedrali del Sud Italia, tra le quattro chiese palatine pugliesi. Lungo questo itinerario, a Canosa di Puglia, il cicloturista ha una doppia possibilità: affrontare l’Altipiano delle Murge dal versante est o dal versante ovest. Lunghezza e difficoltà altimetriche sono pressoché le stesse. Il versante che confina con le terre della Lucania, nella periferia rurale della Puglia, offre la possibilità di ammirare da vicino gli splendidi borghi di Minervino Murge, il “Balcone di Puglia”, Spinazzola e Poggiorsini. 

Nel 2022 i trulli hanno fatto da cornice al campionato italiano su strada
Nel 2022 i trulli hanno fatto da cornice al campionato italiano su strada

In bici tra i trulli

Un lento viaggio adatto a tutti per un percorso che fa toccare con mano la Puglia più iconica. L’itinerario comincia da Bari, custode delle sacre spoglie di San Nicola, puntando la torre normanna di Rutigliano. Superata Conversano, città d’arte con importanti vestigia medievali, ci si tuffa nelle tranquille stradine di campagna costantemente circondate da coltivazioni di alberi da frutto, ciliegi e mandorli. Si prosegue pedalando immersi in uno spettacolo per gli occhi, dai forti contrasti cromatici, specie in primavera, quando il verde dei campi non arati e il rosso-marrone della terra appena lavorata si mischiano con il bianco della pietra, delle nuvole e l’azzurro del mare. 

Immancabile una sosta per una visita al complesso speleologico più importante d’Italia: le grotte di Castellana. Risalire il territorio della Murgia da qui è piuttosto morbido e conduce ai 400 metri di quota delle colline di Putignano, la “Città del Carnevale”. Le strette stradine, una scenografia fiabesca punteggiata dai tipici trulli, accompagnano il cicloturista tra i vicoli bianchi di Alberobello, patrimonio Unesco e arrivo di tappa di questo itinerario. Un viaggio senza tempo tra storia e rituali, che si spalma su 92 chilometri per 950 metri di dislivello.

Polignano a Mare e il suo golfo caratteristico (foto Veloce Bike Rental)
Polignano a Mare e il suo golfo caratteristico (foto Veloce Bike Rental)

Di nuovo sulla costa

In questo itinerario la costa adriatica ritorna protagonista, con 136 chilometri per 825 metri di dislivello, pronti ad accompagnare il ciclista con il mare a sinistra e la terra pugliese sulla destra. Si parte da Bari e si prosegue verso sud, lungo baie dall’acqua limpidissima, da ammirare senza fretta. Passato il nuovissimo lungomare di Mola di Bari, si incontrano diversi trulli (qui ammirabili con le mille sfumature del blu del mare sullo sfondo). La tavolozza dei colori dei paesaggi è impreziosito anche dal verde degli ulivi e dalle mille tonalità degli orti della campagna. 

Ecco che si raggiunge il centro storico di Polignano a Mare, sviluppato su un promontorio a picco sull’Adriatico da cui riecheggiano le melodie di Modugno. Qui si tira dritti verso le mura che delineano il lungomare di Monopoli. Arrivati a Ostuni le ruote si fanno strada tra i maestosi ulivi secolari. Il passato e il presente si intrecciano e, per diversi chilometri, si inseguono le tracce dei centurioni romani che marciavano lungo la via Traiana e dei pellegrini che conducevano il loro cammino sulla via Francigena. L’itinerario termina nell’antica e nobile Brindisi, la porta d’Oriente, scalo dei Crociati verso la Terra Santa. Una meta che sarà protagonista anche della prossima puntata del nostro viaggio in Puglia. 

La magnifica Cattedrale nel centro storico di Ostuni (foto Brundarte)
La magnifica Cattedrale nel centro storico di Ostuni (foto Brundarte)

In lungo e in largo

Per chi vuole una vacanza in sella da non dimenticare, scegliere questo territorio delimitato tra Murgia, Gravine e Valle d’Itria è una scelta vincente. Il viaggio in questi quattro itinerari si chiude con 131 chilometri e 1.240 metri di dislivello distribuiti tra Altamura e Ostuni. Dallo splendido centro storico di Altamura, la cui Cattedrale fu commissionata da Federico II in persona, questo tracciato taglia in due la Puglia e trasporta il cicloturista alla scoperta del fascino senza tempo della Valle d’Itria. Le prime due tappe sono Santeramo in Colle, abitata sin dal Neolitico, e Gioia del Colle, stretta all’ombra del suo castello di origine svevo-normanna. Dalle terre del Primitivo a Noci, “Citta dell’Enogastronomia”, il percorso si snoda tra i campi coltivati e i muretti a secco, quest’ultimi realizzati con le pietre che venivano su dalla lavorazione della terra. 

In pochi respiri, scanditi dalle pedalate, si incontrano i maggiori luoghi di interesse della Valle d’Itria: Alberobello, Locorotondo, Martina Franca e Cisternino. L’itinerario termina dinanzi alla Cattedrale di Ostuni, che nasconde alle sue spalle una vista mozzafiato su due panorami. Il primo è l’infinita distesa di ulivi, la seconda è l’Adriatico in uno dei suoi tratti piu suggestivi. 

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